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I 40 Arcani Minori.-Studio delle categorie. Consigliamo di rileggere la premessa redatta nello studio degli Arcani Maggiori. Le categorie, secondo cui noi abbiamo definito gli Arcani Minori, sono 22. Queste categorie individuano degli attributi che corrispondono alle caratteristiche di ciascuna Lama.
Studi sulle lettere ebraiche. Cenni sul gruppo "Arte Jeratica" Oggi, dal nostro punto di vista, la segretezza è dovuta alla mancanza di mezzi adeguati alla comprensione di queste informazioni; È un linguaggio specialistico non trasferibile a chi non lo conosce. Tentiamo di esporre queste informazioni come in una relazione tecnica, nel linguaggio più semplice e sintetico possibile. Cerchiamo di eliminare tutte le interferenze personali che, immancabilmente, sono inserite per "far tornare i conti". Coscienti di non proporre cose nuove o di nostra produzione, definiamo questa ricerca come una esposizione d'informazioni: dovrebbero essere tali da utilizzarsi, quale sostegno, per intraprendere studi che aiutino la presa di coscienza interiore. Le nostre informazioni sono imprecise e parziali ma ciascuno potrà adattarle a se stesso. Le lettere, intese come vibrazioni sonore, sono rispecchiamenti, immagini di Entità non percepibili con i sensori di cui è munito l'uomo nel divenire. É necessaria la mediazione di un trasduttore che consenta di poterne parlare nelle espressioni dialettiche correnti. Questo si ottiene solo con l'uso di "immagini", sia queste di segno o suono, normalmente definite simboli. Come Entità intendiamo le cause, leggi, stati di esistenza o altro, che riteniamo vengano simboleggiate da quel particolare suono vocalico o consonantico. Analizzeremo queste lettere dal punto di vista dei vari significati. Non siamo in grado di espletare l'analisi vibratoria delle lettere ; speriamo divenga oggetto di ricerca per persone più qualificate di noi. Per ora i riferimenti saranno ebraici e italiani. Seguirà in un secondo tempo, se ciò ci sarà consentito, altre analisi comparative. Alla fine delle ventidue lettere saranno analizzate cinque lettere ebraiche, che usate come finali, hanno alcune caratteristiche diverse rispetto quelle usate normalmente. Elencheremo per ciascuna di esse solo le voci e i simboli che differiscono dalla Lettera stessa non usata come finale. Le lettere vengono analizzate attraverso 22 categorie. La definizione di ciascuna categoria è descritta nel paragrafo O con tabelle riassuntive. Per ciascuna Lettera è redatto l'elenco delle rispettive radici nell'apposito volume intitolato: Le Radici Ebraiche.. Abbiamo attinto le informazioni da tutta la letteratura della tradizione cabalistica, tuttavia, è stata fondamentale, per questa ricerca, l'opera di Fabre de Olivet nell'Ebraico Restituito.
necessari alla conoscenza dei Tarocchi. 2-Ragioni della scelta dei Tarocchi kabbalistici. 3-Uso delle lame. 4-Storia sintetica della tradizione kabbalistica ebraica. 5-Breve cenno su i tipi di Tarocchi esistenti 1-Percorso di studi necessari alla conoscenza dei Tarocchi. Nel campo esoterico l'unica cosa sicura, traducibile nel divenire, è che non vi è nulla di certo. Gli strumenti fisici, di cui siamo dotati, non sono idonei per descrivere i fenomeni cosmogonici superiori. Per poter inequivocabilmente interloquire, sarebbe necessario puntualizzare quale valore si attribuisce ai termini, questi possono essere intesi in senso diverso; cercheremo di chiarire, quando possibile, la terminologia esoterica. Comprendere, in senso esoterico, è assorbire entro sé stessi le "conoscenze " simboliche, che sono necessarie per operare. Capire è una funzione del raziocinio. Per comprendere, sovente, è necessario vivere esperienze, che permettono la comprensione reale. Le regioni che vorremmo esplorare interiormente, richiedono un atteggiamento diverso da quello razionale. È una logica differente. Ci si deve preparare a ragionare in termini, che appaiano, paradossali, per la mentalità corrente: quello che sembra impossibile è, sovente, un atteggiamento mentale indispensabile alla comprensione. Ad esempio una catena d'eventi, consequenziali e contemporanei, sono un'assurdità, per il raziocinio. Nel nostro percorso, troveremo spazi e tempi con dimensioni molto superiori al numero di tre e con caratteristiche estensibili o riducibili, condizioni contemporanee discordanti tra loro, corpi costituiti da sostanze eteriche, che, per noi, sembrano spirituali. È necessario, in somma, un totale spostamento su un tipo di mentalità aperta a quello che sembrano "stranezze ". La fantasia deve essere utilizzata al massimo delle possibilità di ciascuno. Lo schermo della fantasia, adoperato dalla parte inconscia di noi, in astrale, durante il sonno, deve essere potenziato per poter essere usato in stato di veglia al meglio. La coscienza è intesa come spostamento della consapevolezza dell'Anima. L'Anima, la vita, è l'Unica Entità esistente, secondo questa disciplina. Quello che a noi appare non è la realtà: è quanto percepiamo con i nostri sensori. Non si sta asserendo l'inesistenza del mondo fisico, ma solo che questo non è come a noi sembra. Gli spostamenti di coscienza sui Livelli superiori all'Astrale, normalmente, non permettono di riportare memoria del tragitto percorso; la consapevolezza, nondimeno, pare registri nella memoria del Livello relativo l'evento e, di conseguenza, iniziano le modificazioni alchemiche. Normalmente, per non ricadere in errore, è necessario vedere per credere; esotericamente le percezioni si manifestano solo, se la fede in quello che si fa è salda. Come dire che è premessa essenziale credere per vedere. È, quindi, base essenziale credere in un'Essere superiore, da cui tutto scaturisce. Non è fideismo, questo Essere può essere inteso, anche, come una
Le 16 Lame di Corte. Quando, negli studi dell'Albero della Vita, abbiamo parlato dei quattro Livelli cabalistici, abbiamo tentato di darne una descrizione, il più possibile rispecchiante la tradizione e le esperienze avute. Ora facciamo presente che, questi Livelli, possono essere suddivisi ancora in molti altri. A loro volta gli Elementi sono legati a i Livelli, non solo perché sono da essi contenuti, ma anche per indicare una sorta di densità insita nel Cielo.
Gruppo Arte Jeratica Cenni sulla purificazione o opera in bianco Cenni sulla purificazione o opera in bianco. Se il primo passo nel percorso palingenetico è conoscere se stessi, l'opera in nero, il secondo passo è la purificazione.
Questa é un'interpretazione! Ne possono esistere tantissime altre, tutte valide. Non si pretende di dare la verità, solo una delle tante possibili visioni. La nostra posizione non è critica nei riguardi di coloro che la pensano in modo diverso. Questo è un paese libero e ciascuno ha facoltà di porsi nella situazione mentale che più gli si addice. Cercheremo, quindi di non polemizzare, discutere o criticare quanto, scritto da altri, è in opposizione con quello che stiamo esponendo. Non vogliamo convincere ne fare opera di proselitismo. Con stima, i nostri ringraziamenti vanno a Fabre de Olivet. Fabre de Olivet, attraverso i suoi studi sulla "Lingua Ebraica Restituita ", ha permesso a degli inesperti linguistici, di accedere ad informazioni basilari per utilizzare il genio della lingua ebraica. Le Lettere ebraiche, i Radicali, i Sostantivi e i Verbi, tutta la lingua ebraica insomma, possiede moltissime caratteristiche che permettono di classificarla come simbolica. Lo Studio sulle Lettere Ebraiche del Gruppo Arte Jeratica, lo dimostra ampiamente. Queste Lettere, come semplici vocali o consonanti, esprimono significati diversi in funzione di come si leggono: Hanno un significato di nome, di numero, geroglifico, simbolico, di segno, di livello ecc.. Chi possiede queste chiavi accede ai vari significati e può comprendere come sono possibili interpretazioni cosi diverse. La lingua ebraica, con la quale Mosé compose la Genesi biblica, contiene in sé informazioni che fanno presupporre fosse la lingua sacra degli antichi egizi; un linguaggio segreto che fu trasmesso oralmente. La veste grafica che giunge a noi, prese forma scritta durante la schiavitù babilonese per opera dei Caldei. La Genesi biblica racchiude una serie di notizie insite nei nomi dei personaggi, nei numeri che definiscono nascite, morti, durate e altro. Secondo la nostra interpretazione, questi dati potrebbero essere utilizzati nel processo esoterico. Le opposizioni interiori inevitabili, che tentano di introdurre interpretazioni soggettive, in un trattato che vuole e deve essere il più oggettivo possibile, hanno sicuramente inserito delle tendenze di parte, queste si nascondono alla nostra attenzione. Pertanto ci scusiamo e preghiamo il lettore, di considerare il Gruppo Jeratico, composto da normali persone con tutti i relativi limiti. Essendo lo studio metodico dei primi dieci capitoli della Bibbia, dal quale sono ricavate le varie sintesi, per sua struttura, complesso e di difficile comprensione, dividiamo questo volume in due parti: La prima parte contiene l'interpretazione Jeratica espressa nel modo più semplice possibile. La seconda parte espone gli studi metodici che hanno permesso le sintesi. I° PARTE Paragrafo 1 La costituzione cosmogonica degli universi e la discesa del flusso verso il divenire. (Capitoli biblici 1, 2, 3.) Elohim, LUI gli Dei, è un qualcosa che la parola non può esprimere, nulla ha facoltà di avvicinarsi al significato Suo, solo i simboli possono dare una velata immagine di quello che possiamo definire come: Essenza di non esistenza, essere impensabile, immagine astratta al di là del concetto, potenza prima ambientata in dimensioni chiamate il Nulla, il Nulla Infinito e il Nulla Infinito di Luce. (1) É il Principio. Elohim, LUI gli Dei, compie l'atto creativo primo: crea un sistema di causa e le leggi o principi che governano i Livelli o Cieli.
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Revista Internacional de Culturas y Literaturas, 2011
Ciurletti G. (ed.), Fra il Garda e le Alpi di Ledro. Monte S. Martino. Il luogo di culto (ricerche e scavi 1969-1979), 2007
"Mia delizia è la tua Torà" (Salmo 119,77), a cura di M. Perroni e G. Quarenghi. Aracne editrice, pp. 61-79, 2017
Vincenzo CAZZATO, Atlante del giardino italiano (1750-1940). Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, 2 vv., Italia centrale e meridionale, 2009
Il Supremo Consiglio del 1805. Quale ponte tra l'Italia preunitaria e la nuova Nazione, 2017
in: Orchestra da Camera di Mantova - direttore Umberto Benedetti Michelangeli - solista Giuliano Carmignola, 1996
Wicca: A Comprehensive Guide to the Old Religion in the Modern World, 2002