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2021, Biennale di Architettura XVII, a cura di A. Melis, Vol. 02, Ricerca Resilienza Utopia
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Il ruolo di Claude Debussy nella nascita del flauto del Novecento
Indonesia La Grande Deriva Etnica, Venezia, 1986
Luoghi ritrovati: la Collezione 1. di disegni e mappe dell'Archivio di Stato di Roma (secoli 16.-19.) Inventario, Archivio di Stato di Roma, a cura di D. Sinisi , Roma, 2014, pp. 37-54., 2014
Tali volumi, soprattutto i più recenti, costituiscono il coronamento di campagne di digitalizzazione intraprese per tempo dagli Archivi di Stato in questo specifico settore. Non a caso alcune pubblicazioni, come peraltro quella che qui si presenta, recano un cd contenente la banca dati realizzata e che documenta con esaustività il fondo conservato. Come già era stato sottolineato più di 30 anni fa a proposito di una mostra dedicata a «Le mappe e i disegni dell'Archivio Gonzaga di Mantova» e ribadito più di recente da Costantino Caciagli nel volume I disegni degli ingegneri della Camera di Soprintendenza comunitativa di Pisa, è opinione diffusa che l'iconografia non consenta di per sé un'analisi esauriente dei fatti storici che divengono comprensibili solo nel rapporto con la documentazione tradizionale. Il documento cartografico non è dunque pienamente leggibile se non nel suo nesso con le altre carte alle quali è unito tramite il vincolo archivistico. Ciò impone di evitare, come a volte si è verificato in passato, che la documentazione cartografica venga ad essere artificiosamente estratta dal suo contesto archivistico e analizzata in sé e per sé. Non si deve dunque considerarla come una galleria di belle immagini da godere da un punto di vista puramente estetico, perché comprendere un territorio significa soprattutto ricostruire il processo che ha portato a darne una rappresentazione grafica. Ugualmente importante è il modo in cui è stato rappresentato sulla Mauro Tosti Croce VIII carta quel determinato territorio: «nell'interpretazione delle motivazioni che hanno spinto l'estensore della mappa antica a dare risalto a certi dati, omettendone altri, nella comparazione delle ottiche attraverso le quali un territorio o un oggetto è stato disegnato (…) si è in grado di capire il significato delle alterazioni (…) di interpretare anche figurativamente le stratificazioni del mondo reale, di percepirne (…) il ritmo degli incrementi e delle rielaborazioni» (R. Navarrini, Le mappe e i disegni dell'Archivio Gonzaga di Mantova. Mostra cartografica a cura dell'Archivio di Stato di Mantova, in «Rassegna degli Archivi di Stato, XLI, 1981, pp. 142-144). L'interesse della Direzione generale per questa documentazione emerge anche dal fatto che nel 2011 è stato creato un Portale dei territori che nasce come area tematica del Sistema Archivistico Nazionale (SAN) e con l'intento di creare un canale di accesso unificato alla documentazione catastale e cartografica, presente sul web. Finora infatti gli Archivi di Stato impiegavano applicativi di volta in volta diversi che hanno impedito all'utente di effettuare un'interrogazione trasversale in grado di mettere in contatto dati cartografici e catastali provenienti da più Istituti archivistici. Il Portale consente invece di accedere via web, contemporaneamente, alla documentazione catastale e cartografica conservata negli
2013
I BRUCIAPROFUMI SFERICI A SOSPENSIONE CARDANICA ANALISI STORICA DI UN OGGETTO di Daniele Ceccarelli “Tre cerchi ascosi all’occhio [tuo] girano nella pancia d’un globo, quando tu lo rotoli. Ogni cerchio si muove in orbita sua propria, alla quale risponde in contrario l’asse d’un’altra. Il cerchio igneo ha uno scodellino nel quale tu vedi il fuoco che brucia i profumi, correndo dietro un coperchio, su tappeti di seta o d’altra [roba] senza intaccarli, esso manda un fumo che s’innalza da spiragli, con [grate] esalazioni di sandal e d’ambra. Mai non vidi fuoco che desse la propria malvagità in pasto al nadd: ed ecco che ha sua sfera in terra, nel grembo d’una profumiera! Assottiglia con la sua fiamma le sostanze crasse, onde vengon su in vapore dilicato, odorifero. Or questa sera io sento una fragranza che somiglia alla lode di lui e ne ripete gli elogi a volta a volta...” Il poeta arabo Ibn Hamdis dedica queste rime a uno di quei tanti oggetti caratteristici della sua quotidianità, oggetti che, pur avendo un ruolo marginale e non decisivo nella storia, ornavano e rifinivano l’umana esistenza: il bruciaprofumi sferico.
Dialoghi Mediterranei, n. 38 (luglio), 2019
Nonostante la tesi di Lyotard sulla condizione post-moderna, comunità e nazioni utilizzano ancora grandi narrazioni sul passato per costruire la propria identità. Da questo punto di vista il continente africano si presenta come un laboratorio geopolitico d'avanguardia, con la sperimentazione di nuove forme di potere e sovranità, dove l'eredità coloniale dialoga con i risvolti più drammatici del nuovo assetto globale. In questo articolo ci concentreremo sulla zona del Corno d'Africa, allargandoci fino al Sudan per riflettere sulle diverse strategie impiegate nella costruzione dell'identità nazionale, un fenomeno importante per ogni entità politica contemporanea.
Una descrizione della tesi in italiano
ATTI DELLA GIORNATA DI STuDIO Roma, 6 luglio 2012 a cura di VALERIA FODERà Edizioni TORED -2016 Comitato scientifico: VIRGILIO COSTA, VALERIA FODERà, EuGENIO LANZILLOTTA, RObERTO NICOLAI Responsabile editoriale: VALERIA FODERà La pubblicazione del volume ha usufruito di un contributo dell'università degli Studi di Roma Tor Vergata Responsabile grafica e stampa: AmERICO PASCuCCI
Fumettologica, 2019
Condividere un lessico, 2024
The concept of the urban as a floating signifier reflects profound changes in the way cities and urbanization are understood and acted upon in contemporary society. This shift requires a more nuanced understanding and approach to address the complexities of a world where urban influences are pervasive. On this basis, the research tries to follow the transformation processes, trajectories and socio-spatial potential in an area that can be said to be recently urbanized such as the South Coast of Palermo. It is, in fact, invested with formidable interest which manifests itself through the concentration of four projects financed by the PNRR. The mouth of the Oreto river, the Sperone seaside park, the Bandita port and the Bandita seafront, abandoned for long decades by politicians, are now considered fundamental parts for the recovery of the entire waterfront of the city of Palermo. Within this change of perspectives, the contribution analyzes as key words "empty", which fits fully into the changes of the Great Acceleration, and "stumbling", a suggestion that refers to the methodological aspect of walking.
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Atti e Memorie dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti in Padova , 2019
Ligabue Magazine, III, 1983
Atlante delle Tebaidi e dei temi figurativi, a cura di Alessandra Malquori con Manuela De Giorgi e Laura Fenelli, Firenze 2013, 2013
Studi Novecenteschi, 2012