Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2023, Filologia Mediolatina
…
8 pages
1 file
The article discusses a group of voices of the Liber glossarum related to the mythological figure of the Hydra of Lerna. It also traces its possible sources and proposes some adjustments to the critical text. The same items are, if necessary, compared with the tradition of the so-called Abstrusa glossary, which often forms the basis on which the compiler of the Liber glossarum grafts other pieces of infor- mation; in this context, the collation with the text transmitted by the cod. Città del Vaticano, BAV, Vat. lat. 6018, (sec. IX), becomes particularly important as for section A-F transmits the Abstrusa glossary in combination with heterogeneous material. The research takes constant advantage of the comparison with the choices of different publishers, starting with the (now outdated) editions of Goetz and Lindsay, up to the most recent studies of Anne Grondeux and Franck Cinato. The intent of this paper is to restore for the above-mentioned glosses indicated a text more compliant with the meaning, while respecting the manuscript tradition.
L’immaginario nelle letterature germaniche del Medioevo, ed. Adele Cipolla (Università di Verona, Scienza della letteratura e del linguaggio), Milano, FrancoAngeli, pp. 203-225. (ISBN 9788820489427), 1995
La letteratura teratologica delle isole Britanniche conta alcuni esempi già nella fase antica, due dei quali sono riuniti nel ms. London, BL Cotton Vitellius A. xv, che contiene, oltre al Beowulf ed alla Giuditta, la versione in anglosassone della Lettera di Alessandro e quella delle Meraviglie dell'Oriente. 1 Le opere sono entrambe traduzioni dal latino ed hanno un'origine complessa e remota, 2 anche se la seconda, 3 il cui testo latino (De rebus in Oriente mirabilibus) è documentato da due manoscritti redatti in Inghilterra, 4 potrebbe anche 1 Il ms. comprende anche un'omelia su s. Cristoforo. La presenza di due opere teratologiche, di un'omelia dedicata ad un santo dalle dimensioni fuori della norma, nonché del Beowulf, con le sue numerose creature mostruose, e della Giuditta, dove Oloferne viene descritto come un essere dalla sovrumana malvagità, non è casuale vd. K. Sisam, The Compilation of the "Beowulf" Manuscript, in, Studies in the History of Old English Literature. rist. riv. Oxford 1962, pp. 65-97. 2
ALMA (Archivum Latinitatis Medii Aevi), 2019
The paper aims to reconstruct the origin and transmission of an unusual definition of the Greek word syrma (longaria or longae manus scriptura) during the Middle Ages. Regarding its primordial meaning of « tragic guise », the term has little evidence in the Classical Latin period, and even fewer cases in which it acquires the metonymic value of «tragedy». Because of its rarity, it is no coincidence that the Grecism has attracted the attention of Carolingian exegetes. Due to their elaboration of overlapping notions, the lemma syrma became a technical term.
This paper focuses on the presence of Jerome as a source for the Liber Glossarum. My work provides an overview of this presence (with detailed tables displaying lists of glosses and Jerome's quoted works) and a discussion about problems and opportunities connected with this kind of research. In the last section, the paper offers the analysis of a specific entry-LG, SV 373-374 (Substantia) – whose text is ascribed to Jerome by the Liber Glossarum, even though without any confirmation within his corpus of writings. I show how these two glosses actually contain a large portion of the Epistula de Substantia written by Potamius of Lisbon. The Liber Glossarum seems to be the earliest witness for Potamius' text.
2017
Scritta a cavaliere fra Due e Trecento e collocabile sul crinale fra la prosa “media” e quella “d’arte”, l’«Istorietta troiana», versione anonima e parziale della terza redazione in prosa del fluviale «Roman de Troie» di Benoît de Sainte-Maure (ca. 1165), narra, con pregnanza emotiva e concisione stilistica, una parte di quella vicenda che s’era venuta costituendo nel Medioevo latino fondendo le storie di Darete Frigio e di Ditti Cretese e rivitalizzandole, nel mondo francese, alla luce della sensibilità del secolo XII. Le suggestioni del mito classico, filtrate da un tipico atteggiamento attualizzante, lasciano trapelare l’aspirazione a ideali di bellezza (Elena), di forza (Achille, Ettore) e di cortesia (la città di Troia) capaci di attirare un pubblico comunale che aspira a un’elevazione educativa e culturale. La filigrana stilnovista e la fine tessitura ritmica fanno, dell’«Istorietta troiana», un gioiello ascrivibile, "ante litteram", al genere del poème en prose. Le «Eroidi» volgarizzate contenute nel ms. Gaddi 71 della Biblioteca Laurenziana di Firenze sono riconducibili agli stessi anni dell’«Istorietta troiana» e si configurano come il primo tentativo di traduzione in lingua italiana delle epistole ovidiane. Derivate da un intermediario francese, esse s’inseriscono a pieno nella fase di transizione che indica una volontà di affrancamento dai modelli culturali e letterarî d’oltralpe. Le ricchissime glosse che accompagnano le epistole costituiscono la testimonianza stratificata di diverse modalità di lettura del testo ovidiano, dalle osservazioni morali tipiche dei commenti di origine clericale fino a un’esaltazione della fenomenologia amorosa di stampo cortese e quasi stilnovistico. Alcuni racconti esemplari contenuti nelle glosse s’inseriscono di diritto nella storia della nascita della prosa narrativa italiana. Il libro presenta le edizioni critiche dei due testi, accompagnate da uno studio introduttivo, da note e da un glossario selettivo integrato.
Studi linguistici e filologici offerti a Girolamo Caracausi (CSFLS, Supplementi al Bollettino, 12), Palermo, pp. 269-281, 1992
Si studiano quelle che vengono denominate 'glosse secondarie'. Glosse cioè il cui interpretamentum non è presente nel testo da cui sono riprese le voci di un 'batch', di una serie di glossae collectae o di un glossario. Le glosse ‘secondarie’ sono una formazione caratteristica del modo di procedere del glossatore medievale e traggono origine dal suo sforzo di chiarificare il lemma latino, mediante una resa in latino o in volgare. Nel caso di interpretamentum composto da una frase o in ogni caso di una certa lunghezza, questo poteva suddividersi in due (o più) lemmi di cui soltanto uno, il superordinato o arcilessema, è riconducibile al testo glossato, mentre l’altro, in genere in relazione di iponimia, costituisce, almeno in origine, una variazione secondaria, nata dalle esigenze didattiche del glossatore o da uno sfoggio erudito delle sue conoscenze. Fin quando i lemmi, di cui si è vista la filiazione, vengono copiati a distanza ravvicinata nel corpo di un glossario non alfabetizzato è possibile individuare la loro dipendenza e ricondurre la glossa o le glosse ‘secondarie’ al medesimo contesto del lemma principale.
Dossiers d'H.E.L. 10. Le «Liber Glossarum». Source, composition, réception, 2016
Un petit groupe de gloses réunies dans le Liber Glossarum sous l‟étiquette Augustini présentent dans l‟interpretamentum un passage d‟une oeuvre d‟Isidore de Séville. Ce passage dépend à son tour dans la majorité des cas d‟une oeuvre d‟Augustin. Cet état de choses peut conduire à penser que l‟auteur du LG a collationné avec soin les textes d‟Isidore avec ceux d‟Augustin employés comme sources par Isidore, ou bien que ce travail a été réalisé par d‟autres sources qu‟il avait à disposition et que l‟on n‟arrive pas encore à identifier. Dans l‟interpretamentum de quelques gloses, on trouve aussi de possibles traces d‟une réédition du texte d‟Isidore contaminé avec sa source. Quoi qu‟il en soit, il apparaît qu‟Isidore a été employé par le compilateur du LG comme un point de référence pour la classification et l‟organisation des connaissances.
Il Liber glossarum è un misterioso glossario enciclopedico compilato entro il secolo VIII, che comprende circa 56.000 voci tratte da fonti lessicografiche, grammaticali, tecnico-scientifiche, geografiche, esegetiche, omiletiche e molto altro. Il volume offre una sistematica analisi della relazione tra questa monumentale enciclopedia e la tradizione altomedievale di Agostino, da cui sono ricavate circa 350 delle voci incorporate nel Liber. L’indagine filologica consente da un lato di chiarire alcuni aspetti della controversa origine del glossario e dall’altro di illuminare certe dinamiche di trasmissione delle opere agostiniane, fornendo anche nuovi spunti per la loro ricostruzione testuale.
Volume pubblicato con il contributo di Si ringrazia il Magnifico Rettore dell'Università Ca' Foscari LEGGERE KADARE Critica ricezione bibliografia INDICE 5 PIER FRANCESCO GHETTI Prefazione 7 LUIGI MAGAROTTO Premessa 9 ALESSANDRO SCARSELLA Presentazione -Leggere Kadare 11 GIUSEPPINA TURANO Ismail Kadare, scrittore d'Albania. Un breve profilo 17 GIOVANNI BELLUSCIO Leggere Kadare in italiano, tra riscritture e "mistificazioni" 31 MONICA GENESIN Alcuni problemi linguistici nella traduzione italiana del racconto «Ikja e shtërgut» (La fuga della cicogna) di Ismail Kadare 51 STEFANO TROVATO L'antichità, l'Albania e Kadare 61 CATERINA CARPINATO Christòforos Milionis, "l'amico d'infanzia" di Ismail Kadare 77 BASHKIM KUÇUKU Simbolismo ovvero: il duplice piano della narrazione in Ismail Kadare 89 GIAMPIERO BELLINGERI Sui "turcismi" di Ismail Kadare, in forma di lettera all'Autore 95 BORA KUÇUKU Il capolavoro nascosto. Funzioni analogiche e contemporaneità della metafora storica 105 PAOLO MAURI Kadare da «Freddi fiori d'aprile» a «Vita, avventure e morte di un attore» 111 ALESSANDRO SCARSELLA Bilinguismo e realismo magico di Ismail Kadare 117 GIANPIERO ARIOLA L'eccedenza farsesca della morte nella vita Kadare nella visione grottesca di Luciano Tovoli 129 STEFANO MANDELLI «Il generale dell'armata morta / L'armata ritorna» Dal romanzo al film: il ruolo destabilizzante femminile 139 GIANPIERO ARIOLA -STEFANO MANDELLI Intervista a Luciano Tovoli 145 ARTAN FILO Poscritto Kadare per noi 153 SIMONETTA PELUSI Kadare in Italia: saggio di bibliografia orientativa (Gli Atti qui proposti, per le cure di Alessandro Scarsella, raccolgono le relazioni lette al Convegno «Leggere Kadare», promosso dal nostro Dipartimento di Americanistica, Iberistica e Slavistica e svoltosi il 13 giugno 2006.
Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, 2018
Eikasmos, 2018
This article reassesses Pind. P. 8, 79 and schol. ad l. 113c Dr., arguing that the scholion does not testify to an Aeginetan festival in honour of Hera and that Pindar refers to a victory in the Argive Hekatombaia.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
IL RESTAURO DELL’ORGANO GIROLAMO ZAVARISE DI ISERA (1802), Parrocchia di San Vincenzo Isera, 1998
Koinonia, 44/I, 2020
"Rinascimento", 2011
Archivum Latinitatis Medii Aevi
Studi di estetica, 2020
Italica Wratislaviensia, 2018
LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano, 2021
Commentaria Classica, 2020
LCM - La Collana / The Series, 2017
Toscana bilingue (1260 ca.-1430 ca.). Per una storia sociale del tradurre medievale, a cura di S. Bischetti, M. Lodone, C. Lorenzi, A. Montefusco, Berlin, De Gruyter, 2021, pp. 107-124. Libro in Open Access.
L. Loschiavo / G. Mancini / C. Vano (curr.), «Novellae Constitutiones. L’ultima legislazione di Giustiniano tra oriente e occidente da Triboniano a Savigny». Atti del Convegno internazionale (Teramo, 30-31.10.2009), 2011