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Editoriale del n. 21 di Connessioni (Cibo, corpo, cultura) curato da Pietro Barbetta e Massimo Giuliani
Povertà in Attesa Rapporto Caritas 2018 su Povertà e politiche di Contrasto in Italia, 2018
Il Rapporto Caritas ci presenta 28.697 volti, storie, vite di persone senza dimora (PSD) che nel 2017 si sono rivolte ai 1.982 Centri di ascolto in rete con la raccolta dati. Rappresentano il 21% del totale degli utenti Caritas ( 1 ) e presentano alcune peculiarità rispetto al più ampio fenomeno della povertà assoluta, che nei prossimi paragrafi proveremo a dettagliare. Abbiamo letto i dati e li abbiamo osservati anche alla luce della nostra esperienza come Federazione, la Fio.PSD ( 2 ) che da trent'anni lavora con i propri soci -tra cui molte Caritas -per promuovere conoscenza, azioni di tutela e di inclusione delle persone più fragili. Certamente il prezioso lavoro di sistematica raccolta svolto dalle diocesi offre ogni anno l'opportunità di guardare il fenomeno homelessness attraverso una lente circoscritta ma privilegiata che, sebbene ci restituisca un profilo consolidato (uomo, straniero, in cerca di lavoro, che vive al Nord), introduce elementi di riflessione sia nella composizione di chi si rivolge ai servizi (aumento delle donne e dei giovani) che nel tipo di richieste esplicitate durante gli ascolti (gli stranieri chiedono istruzione, consulenze, sanità e casa, rispetto agli italiani che chiedono in buona percentuale sussidi, sostegno socio-assistenziale e coinvolgimenti). Se affianchiamo a questa base conoscitiva offertaci dalle Caritas, le tendenze che raccogliamo come Osservatorio Fio.PSD e che proveremo ad esplicitare nel testo e nelle considerazioni conclusive, possiamo dire che il fenomeno homelessness merita oggi un ulteriore approfondimento che non si limiti a registrare le mancanze ogget-( 1 ) La percentuale è stata calcolata sui dati validi, un totale di 146.309 persone (non sulla totalità dei soggetti incontrati 197.332).
2020
Oggigiorno, l'uso del cellulare è pressoché diffuso in tutto il mondo, anche all'interno delle più piccole e remote comunità. Milioni, o forse addirittura miliardi, di persone non se ne distaccano in tutto l'arco della giornata: è l'ultima cosa che vedono prima di addormentarsi e la prima al risveglio. È qualcosa di più di un semplice oggetto tecnologico: è diventato un'estensione del nostro corpo, e quindi di noi stessi. Lo smartphone è diventato i nostri occhi, la nostra memoria; in questo tempo di crisi, è diventato la nostra voce, la nostra presenza all'interno delle vite delle persone a cui vogliamo bene e a cui siamo legati. Lo smartphone è la nostra prima e più immediata porta al mondo virtuale. In questo articolo, dunque, cercheremo di analizzare questa presenza virtuale, questo "esserci nel web"-non me ne voglia male Ernesto de Martino per questa storpiatura. Nello specifico andremo a vedere come il corpo viene esposto e fruito nei social media e, in particolare, in Tinder, la celebre applicazione di incontri. Tinder.
Aracne Editore, 2018
Nel volume sono raccolti saggi selezionati del Convegno di Bioetica (Noto, 2016) "Pensare il corpo, abitare il corpo", sul rapporto tra alimentazione, corpo, persona e individuo. Esiste un'etica del cibo che si articola lungo le coordinate di "scarsità" ed "eccesso" e che pone l'attenzione su tematiche quanto mai attuali, dal nutrire il corpo e lo spirito al disgusto generato in alcune attività lavorative, dai rischi clinici dell'obesità e dei DCA, all'indagine ermeneutica del corpo e della corporeità. I saggi permettono di fornire strumenti utili a riscoprire valori che vadano al di là del cibo inteso come apporto nutrizionale, ripensando alla sua valenza antropologica e spirituale. Esso restituisce all'atto del nutrirsi un significato culturale e simbolico, che coinvolge l'uomo, inteso nella sua dimensione olistica.
‘Pitagora tra i cannibali: dieta e ordine dei viventi a partire dalla letteratura rinascimentale sul nuovo mondo’, in: Bestie, filosofi e altri animali, ed. by Felice Cimatti, Stefano Gensini and Sandra Plastina (Milan: Mimesis), 143-160
What human beings most fear is being reduced to mere things. In this paper, I analyze such a fear through a philosophical analysis of Heidegger’s distinction between human being and stone. According to Heidegger Homo sapiens is a subject just because she is not a thing. The very condition of being a subject is the capacity to say to herself “I”. Therefore, there is a very strong connection between subjectivity and language from one side, and fear of things on the other side. On the contrary, psychoanalysis is the attempt to give a body to the subject. That is, it is the paradoxical attempt to free the human body from language. Psychoanalysis is the attempt to allow the human subject to become a body, that is, to become a thing.
La Tore, 2019
Come che sicuramente gaveré già sentido un milion de volte, la nostra Fiume la xe sempre stada un gran bela zità multietnica, piena de gente vignuda dale parti più disparade d'Europa e perché no, del mondo. Un vero crogiuolo multiculti, un fertile incrocio de culture e popoli che insieme ga costruido qualcosa de veramente bel e grande. Purtropo, però, xe anche quei che 'sta roba non ghe piaxe propio. Per lori questo xe buonismo, favole sdolcinade per fioi, robe, insoma, che non ga a che far con la realtà, e che bisogneria scanzelar e scordar per sempre nel nome de non se capise cosa. E se per caso anche Voi sé tra questi, ma non credo, permeteme de mostrarve un bich de nomi e cognomi che go scovado sbisigando nei giornai fiumani dei tempi dela Defonta, ma anche in altre fonti, ancora più vecie.
Kaiak, 2019
The essay reflects on concepts that have traditionally been understood as a borderline between aesthetics and psychoanalysis: the notion of disgust and that of nausea. Nausea is a psycho-physiological signal that makes us feel our co-existence with a huge number of human and non-human entities. It is for this reason that it should not be confused with the feeling of disgust. The latter, in fact, is a self-defense reaction produced by the significant-machine, while the nausea is a feeling of engulfment, of filling that makes us skid and makes us lose the anthropo-centric orientation. It is an ecological feeling.
L’intento di questa raccolta, che prende il titolo di “Soggettivazioni”, è stato quello di aprire una riflessione attorno alla teoria della soggettivazione lacaniana, così per come ce l’ha lasciata in eredità Lacan, a singhiozzi, nei testi stabiliti a partire dai suoi trent’anni di insegnamento orale. Cosa può dirci una psicoanalisi asistematica, distante dalle istituzioni universitarie rispetto a problemi di una concretezza innervata di realtà? Chi frequenta i dipartimenti di Psicologia e assieme l’insegnamento lacaniano sa che è incommensurabile la distanza che intercorre tra la specificità e la settorializzazione degli strumenti istituzionali a confronto con l’universalità dei concetti larghi e volontariamente mai definiti dello psicoanalista parigino. Tra l’estremamente particolare (l’ad hoc della psicologia contemporanea) e l’estremamente universale (il concetto, unità sintetica della filosofia) si rischia di incorrere in un deragliamento del punto focale, causato da uno scontro di metodi epistemologici che si sono stabilizzati ai bordi opposti l’uno rispetto all’altro. Nella scelta di prendere in considerazione un tema vasto e generale come la teoria della soggettivazione c’era l’interesse, da parte nostra, di porlo in dialogo con il campo altrettanto vasto e generale del presente. Speriamo che questa prima ricerca possa costituirsi come un’indagine (sebbene parziale) sullo statuto del soggetto in quanto campo epistemologico aperto: attingendo dalla teoria psicoanalitica e dal dibattito che ne è scaturito, il presente volume segue molteplici sentieri analitici e sottolinea di contributo in contributo la difficoltà di giungere a un’idea organica di soggetto, per la varietà di ipotesi spesso contrastanti in merito alla sua rappresentazione, formalizzazione e interpretazione. In questa raccolta crediamo che i punti maggiormente messi in rilievo da chi ha collaborato riguardino il problema della genesi, lo statuto della trasformazione, e infine un’attenzione specifica è stata rivolta al registro del Reale e ai suoi effetti.
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"Bada bene a come parli!" Mangiare è parlare di sè
Medico e bambino, 2024
in Parola. Una nozione unica per una ricerca multidisciplinare, 2019
VOL II FUTURI URBANI CITTÀ FRAGILE, 2022
Italianistica Debreceniensis
La forza del Logos. Gorgia a 2500 dalla nascita, a cura di L.R. Cardullo e F. Coniglione, 2019
in Andorno, Cecilia & Rastelli, Stefano (Eds), Corpora di italiano L2: tecnologie, metodi, spunti teorici , Perugia, Guerra, pp. 93-110., 2009