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Polisemie
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The aim of this study is twofold: on the one hand, it purports to develop a model to investigate universal or generic propositions (e.g., theses, maxims, proverbs, aphorisms) and their effects in poetry; on the other, it applies such model to four poetry collections by Cristina Annino, Milo De Angelis, Marco Giovenale, and Guido Mazzoni. The analysis, guided by the criteria and parameters established by the model, has allowed to discover in what textual forms and pragmatic functions the aforementioned authors express contents worth of memic transmissibility, as well as related effects of authority, necessity, wisdom, intuition, collective relevance. Mazzoni’s reliance on theses, for instance, has been interpreted as an attempt to gain an objective knowledge of the world, differently from Annino’s more subjective aphorisms or De Angelis’ utterances, which are rooted in the here-and-now and yet capable of transcending themselves by virtue of their archetypal relevance. The model propo...
Polisemie, 2022
The aim of this study is twofold: on the one hand, it purports to develop a model to investigate universal or generic propositions (e.g., theses, maxims, proverbs, aphorisms) and their effects in poetry; on the other, it applies such model to four poetry collections by Cristina Annino, Milo De Angelis, Marco Giovenale, and Guido Mazzoni. The analysis, guided by the criteria and parameters established by the model, has allowed to discover in what textual forms and pragmatic functions the aforementioned authors express contents worth of memic transmissibility, as well as related effects of authority, necessity, wisdom, intuition, collective relevance. Mazzoni’s reliance on theses, for instance, has been interpreted as an attempt to gain an objective knowledge of the world, differently from Annino’s more subjective aphorisms or De Angelis’ utterances, which are rooted in the here-and-now and yet capable of transcending themselves by virtue of their archetypal relevance. The model propo...
E. Pili, Sapienza e indigenza, in G. Argiolas (ed.), Sulle tracce della sapienza. Prospettive in dialogo, Città Nuova, Roma 2021, pp. 267-283
2022
Un confronto fra la saggezza popolare depositata nei proverbi e le opinioni di alcuni fra i maggiori filosofi su alcuni temi di grande rilevanza, come: vita-morte, fatalismo e disincanto, vizi e virtù, donne e uomini, potere legge giustizia, parola conoscenza verità, pace-guerra. Si vedrà che i pregiudizi sono di casa ovunque, e che il pensiero popolare non è più retrogrado di quello di parecchi filosofi
Che cosa è la Sapienza? Tenendo conto delle definizioni che di esse si possono dare partendo da diversi aspetti, si può esporre il dinamismo della stessa Sapienza, se la consideriamo come la cognizione dell'ordine oppure come la ricerca della felicità in linea con la Rivelazione. Principalmente non vogliamo caratterizzare nè la tradizione sapienzale dei popoli e delle diverse culture (tra queste anzitutto quella dell'Antico Medio Oriente), nè la figura generale della Sapienza. Tentiamo piuttosto di comprendere le diverse fasi della
2019
In Italian, the sequel of "L'uomo della Luna": a spaceship arrives on a dying planet reduced to an immense sunny desert, in which only what appears to be an immense fortress-like temple has survived. What kind of treasure will it hold? Will it really be a treasure?
La segreteria di una piccola casa editrice. Mattino chiaro. Noemi Flock, la titolare, sui quarant'anni, aria marpionesca quel tanto che basta per fare intuire il colossale inganno di cui è responsabile. La signorina Seppia, aspirante scrittrice, psichicamente instabile, grigia, depressa, dimessa, dai modi manierati. Le attrici dovranno evitare di essere eccessivamente parodistiche, con sottolineature farsesche. Le battute e tutta la situazione, molto seria in realtà, sono già sufficientemente parodistiche e sconsigliano di accentuarne il carattere con la recitazione. Flock ha l'aria saccente, fintamente svampita, ma sempre sotto controllo, melliflua e ringhiosa al tempo stesso, convinta di ciò che vuole ottenere e che otterrà. Seppia, pazzoide, è al contrario più asciutta nei toni, mai debordante. Esploderà soltanto verso la fine.
Le dimensioni delTemigrazione subsahariana sono di difficile quantificazione. Si tratta di un fenómeno di vasta portata, continuamente alimentato dalla disgregazione económica e sociale del continente. Alla fine degli anni '80 si contavano circa 30 milioni di persone emigrate da uno stato alTaltro. Si tratta delia meta degli emigrati internazionali di tutto il mondo, mentre la popolazione delT Africa subsahariana è pari solo al 10 per cento di quella mondiale 0). Se, considerando anche le migrazioni interne, si andasse ad una analisi délie persone residenti nelle aree urbane africane, si troverebbero scarti rilevanti tra luoghi di residenza e luoghi di nascita, ehe porterebbero a valori molto alti; e, andando indietro solo di qualche generazione, si ricostruirebbe il grande sommovimento prodotto in questo secolo dal capitalismo: dagli iniziali reclutamenti forzosi, alTemigrazione dovuta alla disgregazione délie relazioni produttive di autosussistenza, alla crisi delTagricoltura, fino al recente crollo delTeconomia complessiva, agrícola ed urbana. L'esame delia situazione africana, dalToccupazione coloniale alTattuale générale crisi, consente di dimostrare ehe i movimenti migratori sono determinati dalla ricerca di condizioni di esistenza ehe vengono negate, per diverse ragioni, nei luoghi di origine; ehe questa negazione provoca una resistenza alTemarginazione sociale ehe si esprime non solo ne-
La riflessione filosofico-letteraria sviluppatasi nell’antichità sulla questione onirica presenta come sogno una vasta gamma di immagini dalla natura ingannevole e illusoria, generate da qualcosa di estraneo al sognatore stesso. In questo panorama, Aristotele rappresenta la punta di diamante di un rinnovato razionalismo del pensiero greco: egli sostiene che il sogno non sia altro che una mera rielaborazione delle percezioni della veglia operata dalla φαντασία in una fase precisa della vita, il sonno, e non c’è nulla che permetta di andare oltre questo dato fisiologico. Addentrandosi in punta di piedi nel mondo delicato e sfuggente dell’attività onirica, scopo di questo saggio sarà portare alla luce gli elementi più innovativi del discorso onirico aristotelico che avvicinano questo filosofo più di chiunque altro alle moderne teorie del sogno, invischiate oggi come allora in una questione – quella onirica – che mai smetterà di ingannare, confondere, affascinare. During ancient times, philosophical and literary deliberations about dreams considered the wide range of oneirics images to be of a deceptive and illusory nature and to be created by something foreign to the dreamer himself. In this view, Aristotle represents the spearhead of a new kind of rationalism in Greek ancient thought: he argues that we need to consider a dream as only a mere reworking of the perceptions of wakefulness, made by φαντασία in a precise stage of life – sleep. Nothing else allows a person to go beyond this physiological fact. We’re going to explore the elusive world of dream activity, and this paper aims to reveal the most original components of the Aristotelian oneiric theory, which brings Aristotle closer than anyone to modern theories about dreams. Then as now, this dream-like question will never cease to deceive, confuse and fascinate.
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Costituzione, economia, globalizzazione, 2013
NUOVO UMANESIMO NELLA SOCIETÀ TECNO-INFORMATIZZATA DEL XXI SECOLO, 2021
Nuovi paradigmi spaziali per il carcere di Secondigliano, 2022
Ancora su poteri, relazioni, guerra nel regno di Ferrante d'Aragona, 2018
«InCircolo. Rivista di filosofia e culture», 2022