Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
1998
…
5 pages
1 file
Research on the genus Agaricus Il. A. heterocystis Heinem et Gooss., an African species naturalised in Sardinia, and A. fr agilivolvatus, a new species of the section Clarkeinda. Agaricus heterocystis, an african species belonging in the section Arvenses, seems to be naturalized in Sardinia where it has often been recorded. A description of the sardinian collections of the species is given. A. fragilivolvatus is described as a new species into the section Clarkeinda and the delimitation fr om similar entities is discussed. KEY WORDS: Basidiomycotina; Agaricales, Agaricaeae, Agaricus, A. heterocystis, A.fragilivolvatus sp. nov. RIASSUNTO. Studi su i genere Agaricus Il. A. heterocystis Heinem et Gooss., una specie africana natu ralizzata in Sardegna ed A. fr agili volvatus, nuova specie delia sezione Clarkeinda. Agaricus heterocystis, una specie di origine africana appartenente alia sezione Arvenses, sembra essersi ben adattato al clima delia Sardegna, dove è stato raccolto in diverse...
Il mentoring come progetto trasformativo della struttura di genere dell'accademia: il programma pilota di GENOVATE@UNINA Mentoring as a transformative process of gendered academic structures. The pilot Programme by GENOVATE@UNINA Abstract Lo studio interviene nel dibattito sull'efficacia degli schemi di mentoringcome strumenti di intervento per la parità di genere nell'accademia, proponendo il superamento di una contrapposizione nettamente dicotomica tra individuo e struttura come leve alternative del cambiamento. Sulla base di un'analisi della letteratura e dei risultati del caso di studio del programma di mentoring GENOVATE@UNINA, si mette in questione la tesi secondo cui gli interventi centrati sugli individui sarebbero funzionali al rafforzamento delle disuguaglianze, generando adattamento e non mutamento. I programmi di mentoring rivolti alle donne possono promuovere cambiamenti concreti a livello individuale, culturale e organizzativo, se la loro progettazione ...
© Provincia Autonoma di Trento Assessorato all'emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità Redazione del testoz dott.ssa Michela Cozza, dott.ssa Barbara Poggio Progettazione e coordinamento dott.ssa Lucia Trettel, dott.ssa Francesca Alioli Ufficio per le politiche di pari opportunità GENERE scienza e tecnologia: ricerche e buone prassi. -Trento: Provincia Autonoma di Trento. Giunta, 2006. 114 p. ; 24 cm. -(Osservatorio per le politiche di pari opportunità; 3) In testa al front.: Provincia autonoma di Trento, Assessorato alle pari opportunità 1. Donna e scienze 2. Donna e tecnologia I. Trento (Provincia). Assessorato all'emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità 500.82 La responsabilità complessiva del lavoro è condivisa dalle autrici. Barbara Poggio ha scritto introduzione e conclusioni. Michela Cozza ha scritto i capitoli ,2,3 e 4.
2012
Genere e precarietà ii Senza grandi imprese che ci garantiscono sicurezza, corriamo assai più rischi rispetto alla classe dirigenziale e operaia dell'era fordista. Viviamo e spesso produciamo da noi stessi al lavoro e a casa, alti livelli di stress emozionale e mentale. Aspiriamo alla flessibilità, ma poi abbiamo meno tempo per dedicarci alle cose che vogliamo veramente. Le tecnologie che avrebbero dovuto liberarci del lavoro hanno invaso la nostra vita. [...] I (nostri) valori, le attitudini e le aspirazioni si scontrano inesorabilmente con quelli delle altre classi già affermate e cominciano ad apparire importanti linee di frattura. Richard Florida Per raccontare chi siamo e non essere raccontati, per vivere e non sopravvivere, per stare insieme e non da soli. Genere e precarietà iii Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all'azione, un'azione comune, perché ormai si è infranta l'illusione della salvezza individuale. www.ilnostrotempoeadesso.it Genere e precarietà iv Genere e precarietà 1 femminismi e creatività Una precarietà differente: Conflitti generazionali e di genere nell'Italia contemporanea di Laura Fantone Nell"ultimo decennio alcuni movimenti sociali europei hanno preso forma intorno al problema della flessibilizzazione del lavoro, dando vita ad una forte reazione al neoliberismo, al declino del welfare e dei diritti sociali acquisiti durante il ventesimo secolo, attraverso varie battaglie intraprese in grande e piccole azioni, da lavoratori, studenti, migranti, genitori e cittadini dei paesi industrializzati. 1 Nel caso italiano, dal 2000, nuove leggi, misure fiscali e modelli di gestione d"impresa hanno trasformato profondamente il lavoro in senso qualitativo e quantitativo, in particolare con l"introduzione di agenzie private che forniscono lavoro interinale, e con la diffusione di nuovi contratti a progetto (riforma del lavoro in atto dal 2002, che in pochi anni ha investito tutti i paesi della zona Euro). Vari studi e ricerche si sono incentrate su come questi cambiamenti abbiano influito sulla forza lavoro in generale (Tiddi, Zanini, Chaincrew, Accornero), ma in questa sede ci occuperemo dell"intersezione tra precarietà e giovani donne. Fino a pochi anni fa un approccio di genere è Chaincrew (A. V.), 2003, Chainworkers: lavorare nelle cattedrali del consumo, Roma, Derive e Approdi. CENSIS,1999, L'impatto della flessibilità sul lavoro delle donne, Roma. CENSIS-IREF, 2003, Ci penserò domani. Comportamenti, opinioni e attese per il futuro dei co-co-co, Rapporto di Ricerca, Roma. Dalla Costa, M.R. e James, S., 1973, The power of women and the subversion of community, Bristol, Falling Wall Press.
Bambini, 2019
L’articolo offre alcuni spunti di riflessione e consigli pratici su cosa può fare la scuola per agire rispettando e promuovendo le pari opportunità di genere. Osservando e analizzando come maschi e femmine vengono trattati e socializzati all’interno delle classi scolastiche, vediamo infatti che la differenza tra un genere e l’altro viene spesso sottolineata e ribadita anche negli ambienti educativi in termini di disuguaglianza. La scuola tende ancora oggi a orientare le femmine verso un ideale di donna che oramai ha il sapore di altri tempi: le bambine continuano ad essere lodate per essere ordinate, tranquille e calme, mentre i bambini sono maggiormente incoraggiati a pensare in modo indipendente, a essere attivi e a prendere la parola. Questi e altri stereotipi continuano in molti casi a perpetuarsi sia all’interno della scuola sia all’interno delle famiglie. Occorre pertanto prestare attenzione alla promozione di una cultura delle pari opportunità in grado di decostruire i modelli sociali stereotipati a partire dal coinvolgimento dei più piccoli. Serve una scuola che tenga conto delle reali qualità, intelligenze e talenti degli alunni e li promuova fuori da schemi precostituiti per una crescita individuale, ma anche collettiva e sociale.
Una nuova egemonia interpretativa si sta profilando negli studi di genere. Diffusa e discussa essenzialmente sulle riviste anglo americane e nelle università statunitensi, si colloca all'interno della world/global history di cui interroga, discute e ripensa problematiche, definizioni, categorie. Le proposte di integrazione della storia delle relazioni di genere nella world history, di cui darò conto nelle pagine che seguono, hanno di fatto rilanciato una discussione internazionale vivace, che costringe a ripensare le categorie fondanti di questo campo di ricerca, a lungo dominato dal linguaggio e dalle tradizioni di una storia «dell'Occidente». Non solo la ricerca sul genere, e perciò anche l'ambito ormai molto esteso dei men's studies, ma anche quelli di storia della famiglia e delle donne, che risalgono molto più indietro nel tempo, ne sono profondamente attraversati 1 . Questa fase è stata efficacemente definita «una seconda battaglia per l'integrazione» 2 dopo la prima, che mirava a ripensare, a partire dall'esperienza e dalla soggettività delle donne, le scansioni, le svolte e i temi della storia occidentale.
La Magistratura, 2018
Alla luce del dibattito che ha portato all'approvazione della norme sulle unioni civili si riflette sulle trasformazioni avvenute nelle famiglie, nelle relazioni tra i generi, le generazioni, nella sessualità, nei modi in cui si diventa genitori. La pluralità delle forme non riguarda solo la compresenza in uno stesso tempo di più tipologie di famiglie, ma anche i diversi tipi di famiglia che una persona può sperimentare durante la propria vita. L'affermarsi della libertà delle donne ha trasformato il rapporto gerarchico della famiglia di un tempo in un rapporto egualitario, aprendo la strada anche al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nelle famiglie ha sempre più valore l'affettività e il benessere reciproco. Si tratta oggi di riconoscere i legami affettivi che già compongono le famiglie, ben oltre la consanguineità. Saper vedere quanto nella genitorialità vada dato valore alla consapevole assunzione della responsabilità genitoriale nei confronti del nascituro, qualunque sia l'orientamento
in den Historien Herodots (Classica et Orientalia). Wiesbaden: Harrassowitz, . Pp. xiv + . Hardcover, € . . ISBN ----.
Ricerche di Pedagogia, 2024
Recensione del libro di Irene Biemmi e Barbara Mapelli, Pedagogia di ge- nere. Educare ed educarsi a vivere in un mondo sessuato, Mondadori Education, 2023
PRISMA Economia - Società - Lavoro, 2017
A partire dal genere La proposta di questo numero della rivista è di partire dal genere. Sembrerebbe quasi una provocazione in un momento in cui si assiste a una nazionale (e non solo) levata di scudi contro una fantomatica "teoria gender", la quale, sradicata dalla sua tradizione politica, storica, sociologica, giuridica, si presta a facili strumentalizzazioni nel tentativo di restaurare modelli sessuati tradizionali. Il ripristino di concetti e di un discorso pubblico incentrato sulla polarizzazione dei modelli di genere è una tendenza da tempo messa in luce da copiosa letteratura che ruota intorno al concetto di regenderisation. Il revival di concetti e visioni antitetiche del maschile e del femminile, incapaci di riconoscere, interpretare e cogliere la ben più articolata esperienza umana, rappresenta una vera e propria regressione rispetto a un percorso di messa in discussione delle barriere rigide e restrittive. La giornalista statunitense Susan Faludi, inserendosi in questo ragionamento, arriva a parlare di backlash (1991) contrattacco, o meglio guerra non dichiarata alle donne, che poi chiarisce ulteriormente nel suo volume successivo Il sesso del terrore (2008), dove analizza e argomenta intorno al discorso pubblico del post 11 settembre ripopolato apertamente da uomini eroi e protettori e donne vittime. La marcia sul percorso dell'apertura e del riconoscimento di una dimensione, anche identitaria, di genere dentro il continuum dal maschile al femminile e viceversa, come possibilità di sperimentazione ben più ampia rispetto a quella ricompresa nella concezione binomiale, è al presente fortemente ostacolata da istanze riduzionistiche. Il genere è e rimane l'arte del fare e insieme del disfare (Butler, 2004), di costruire e decostruire se stessi in relazione a ciò che si sperimenta e si sceglie, si confronta oggi con energiche spinte limitative, dove il peso dei modelli tradizionali aumenta e diventa facile rifugio dall'inquietudine dell'incertezza. Pur essendo molte le interpretazioni sul regresso dei generi, che pesa soprattutto sulle donne, nessuna di esse riesce a fotografare il senso del presente se non come arresto del passato, come indicano le espressioni «rivoluzione in stallo» (Hochschild, 2006), «rivoluzione silenziosa» (Badinter, 2010) o «rivoluzione incompiuta» (Gerson, 2009). Fraser tenta una spiegazione puntando il dito sull'alleanza del femminismo degli anni '80 con il pensiero neoliberale, dalle posizioni emancipazioniste tutte giocate sulla misura economica della partecipazione, ponendo in secondo piano l'ambito culturale, dei diritti e relazionale. Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Questione giustizia FAMIGLIE E INDIVIDUI. , 2019
Per leggere la società (ed. G. Bettin Lattes), Firenze University Press, Firenze, 2003
Italiano LinguaDue, 2022