Il "diritto al mare" e la sua effettività

I giuristi incominciarono ad interessarsi del diritto internazionale del mare nel momento della espansione coloniale verso i nuovi territori d'oltre mare all'incirca nel secolo XVII.

Il diritto all’acqua, quale diritto sociale, si declina sia come libertà di ognuno di riceverne la quantità minima necessaria per la propria sopravvivenza (per uso alimentale e igienico), sia come corrispondente dovere delle organizzazioni statuali di rendere disponibile tale elemento essenziale per ogni forma di vita. Tenuto conto della natura del diritto all’acqua, come per tutti i diritti dello stesso ambito, occorre apprestare garanzie di effettività e di giustiziabilità. Ciò, secondo alcuni autori, può avvenire solo con la positivizzazione costituzionale, atteso che «la sua radice originaria – il carattere “naturale”, nella indissolubilità con il “naturale” diritto alla vita, o anche, se si vuole adottare altro angolo visuale, la corrispondenza a valori storicamente ed eticamente condivisi – lo riconduce al novero di quelle norme intangibili nella loro essenza, in cui consiste l’identità di ogni singola Costituzione».

Latinitas s.n. 2, 2014, 13-18

L’espressione latina mare nostrum non esprime l’orgoglio dei Romani per il loro dominio sul Mediterraneo, ma oppone implicitamente o esplicitamente il mare conosciuto e familiare al lontano e mitico Oceano. L'uso politico della iunctura risale a tempi ben più recenti. Maris nostri mentio, quotiescumque in Romanorum opera incidit, non ad superbiam spectat imperii, mari, quod nunc Mediterraneum appellamus, capto, sed longinquo ac fabuloso Oceano mare notum ac familiare sive aperte, sive tacite opponit.

2 Solo pochi giorni dopo, l'11 ottobre 2013, un'altra imbarcazione si è rovesciata a 70 miglia da Lampedusa. Sono stati recuperati i corpi di 34 vittime, compresi una decina di bambini, ma secondo i racconti dei superstiti, i dispersi in mare sarebbero 160. Secondo una ricostruzione fatta da Fortress Europe sulla base delle notizie di stampa conservate negli archivi, dal 1988 si contano circa 20.000 persone annegate nel tentativo di raggiungere via mare le frontiere europee, di questi più di 7000 nel Canale di Sicilia dal 1994 alla fine del 2013 (Un cimitero chiamato Mediterraneo, 3 dicembre 2013, disponibile su fortresseurope.blogspot.it/2012/04/ragazzi-di-tunisi-dispersi-al-largo-di.html). 3 3260ª Sessione del Consiglio Giustizia e affari interni, Lussemburgo, 7 e 8 ottobre 2013, Comunicato stampa, PR CO 46, 14149/13, oltre alla Commissione la Task Force comprende gli Stati membri, le agenzie dell'UE competenti per materia (EASO, Frontex, Europol, FRA, EMSA), e il SEAE. Nonostante il Parlamento europeo abbia espressamente affermato l'opportunità che la Task DIRITTI UMANI e DIRITTO INTERNAZIONALE

Rivista Marittima, 2021

«La sorveglianza del confine della ZEE sarà il primo compito che la Marina dovrà assolvere al fine di evitare conflitti di giurisdizione o appropriazione di risorse nell'ambito della propria missione di "difesa militare dello Stato" sul mare prevista dall'art. 110 del COM. L'articolo inquadra questo ruolo non militare della FA nell'ambito della funzione Guardia costiera

Diritti umani e diritto internazionale, 2019

This article focuses on the affair of the Sea Watch 3, a ship that, after rescuing forty-seven people in distress at sea, including fifteen minors, was blocked in Italian territorial waters for more than ten days, with the survivors forbidden from disembarking. Different profiles of the facts are analyzed, starting from the relevant obligations associated with international maritime law, and the question of the disembarkation in a place of safety. We then try to verify whether the naval blockade ordered by the Italian authorities, which forced the boat to moor in front of the port of Syracuse for more than ten days, can be considered a deprivation of freedom of the people on board. Finally, the investigation focuses on how far the Italian authorities’ treatment of unaccompanied minors complies with the international, European and national obligations to which Italy is bound.

In Costituzionalismo.it, 2009, fasc. I, pp. 1-8.

Il diritto della navigazione è quella parte dell'ordinamento giuridico che studia il fenomeno della navigazione per mare, per acque interne e per aria nonché i fatti e i rapporti socio-economici che ne derivano. La navigazione assume il significato di trasporto, con cui avviene il trasferimento di persone o cose da un luogo all'altro, dietro un vantaggio di natura economica. Si parla, in un certo senso, di trasporto tecnico per aria o per acqua. Si tratta ovviamente di una tipologia di trasporto che svolgendosi lontano dalla terra, ha particolari esigenze, in base a cui, in passato, venne definito trasporto autarchico, designando con questo termine un tipo di trasporto che comporta particolari situazioni e speciali esigenze: il rischio della navigazione, l'affidamento ad un unico soggetto, quale il comandante. Oggi il fulcro di questa disciplina non è più il trasporto ma l'esercizio, inteso come quella attività che implica l'impiego di una nave o di un aeromobile e che soddisfa un bisogno proprio dell'esercente,: esso è però sempre caratterizzato da una certa incidenza del rischio. Non rientra nell'ambito del diritto della navigazione, la navigazione militare, avendo essa uno scopo differente. Non rientra poi in quest'ambito, la navigazione nello spazio extra atmosferico con veicoli spaziali o con satelliti artificiali.

SOMMARIO: 1. Introduzione.-2. L'emersione e il riconoscimento di un diritto all'acqua potabile e ai servizi igienici nel sistema internazionale dei diritti umani.-2. Segue: Il General Comment 15 del 2002.-2. Segue: Gli strumenti giuridicamente vincolanti a portata universale che fanno esplicita menzione del diritto all'acqua.-3. Contenuto ed obblighi derivanti da un diritto uma-no all'acqua.-4. Osservazioni conclusive e prospettive di applicazione. Abstract: The contribution will seek, first of all, to outline what was the evolutionary path that led to the emergence of the human right to water from the Universal Declaration of Human Rights to the approval of the 2010 resolutions of the General Assembly and of the Human Rights Council. Subsequently , after having analyzed the definition of this right, the chapter will scrutinize the obligations stemming from the right to water and the avenues for ensuring an effective guarantee of this human right.

I respingimenti in mare e il diritto internazionale* SOMMARIO: 1. Introduzione -2. La compatibilità dei respingimenti con la Convenzione di Ginevra -3. La compatibilità dei respingimenti con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo -4. Conclusioni.