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2023, Claudio Maddaloni
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Vicenda di morte e resurrezione come via graduale del risveglio, dove Alcesti per amore incondizionato scende agli inferi per Admeto; confronto tra tre versioni di Alcesti, quella di Euripide, quella di Rilke, e come rimaneggiata nella canzone di Vecchioni, "Lo stregone e il giocatore".
Quaderni di Minerva 2, 2019
Nel grande fiorire di letteratura femminile tra Otto e Novecento, sia in Francia sia in Italia, il nome di Valentine Gibert è pressoché ignoto. Si conosce pochissimo su di lei, se non che pubblicò due romanzi, uno nel 1908, L'image virtuelle. Souvenirs de Rome, il secondo e ultimo nel 1913, Pays d'éternité. Roman, per poi scomparire nel nulla. Le due opere tuttavia sono splendide, rarefatte narrazioni incentrate su amori incerti e infelici, ambientate la prima a Roma, la seconda in Egitto. In esse, nel solco della letteratura decadente europea, il tema dell'amore si intreccia con quello della morte, immaginata nel primo romanzo, reale e brutale nel secondo, sullo sfondo di paesaggi descritti con sensibilità femminile, poetici ed evocativi in modo davvero singolare. In questo saggio viene ricostruita la sua vita nelle tappe principali, dando una interpretazione dei due romanzi. [Parole chiave: letteratura femminile francese, amore, morte, decadenti-simo, orientalismo]
«Ancient Narrative», 2017
This paper traces the presence of Euripides’ Alcestis as subtext in four Greek novels: Chariton, Xenophon of Ephesus, Achilles Tatius and Heliodorus. I attempt to show how influential Euripides’ tragedy has been for the expression of important novelistic ideals, such as the absolute value of love, higher than life, and the happy ending that crowns the lovers’ adventures, a reward for their reciprocal and true love, stronger than life. Within this large canvass, specific features and lexical correspondences can be retraced in each novelist’s treatment of the subtext. Some attention is also paid to iconographical evidence of the Roman period, closer to the novel than Euripides’ play, and such also close to them in their exploitations of the myth of Alcestis: the ideal wife of Roman sarcophagi finds correspondences in the novelistic Alcestis.
Dai miti di Orfeo ed Euridice, di Ade e Persefone, di Achille e Pentesilea, di Piramo e Tisbe alla vicenda di Paolo e Francesca, la pubblicazione ripercorre le storie in cui Eros e Thanatos, come dicevano i Greci, si manifestano Adelphoi
L'antico mito di Alcesti ci è giunto in una tragedia di Euripide, ma non solo. A distanza di secoli, rivisitato o interpretato da più autori, esso continua a essere un autentico avvincente mistero.
Stratagemmi. Prospettive teatrali, 2015
MitoMania. Conversazioni con le ninfe e i fiumi, 2020
Realizzazione editoriale e revisione finale del testo a cura di Maria Panetta.
BARBARA GIZZI Il «cieco amore» di Alcesti. Variazioni di un mito e riforma del melodramma Ouç tw kaì qeoì taen perì tòn e ¢ rwta spoudän te kaì a¬ retaen málista timøsin Anche gli dei onorano sommamente la virtù e lo zelo ispirati dall'amore Platone, Simposio, 179 D La "tragedia per musica" Alceste, firmata da Gluck e Calzabigi e andata in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 26 dicembre 1767 non può dirsi 'semplicemente' la variazione di un mito ma semmai la rielaborazione di esso in funzione di quella riforma che i due autori avvertivano come necessaria e irrimandabile 1 . È evidente che lo studio di miti molto antichi, fortemente cristallizzati in espressioni artistiche che hanno avuto il potere di divenire emblematiche -nel presente caso la tragedia Alcesti di Euripide -conduce inevitabilmente a un confronto tra coloro che si cimentano successivamente con il mito in questione e quello che si può definire archetipo o ipotesto, che per primo ha proposto un personaggio-tipo, rappresentativo di caratteristiche ben individuabi-
DeM, 2011
Dopo l’allestimento barese del 1992, parte della trilogia Nell’intima dimora, e quello vicentino del 2004, nella suggestiva cornice del Teatro Olimpico, Walter Pagliaro torna con Alcesti mon amour – in tournée nell’estate 2010, rappresentata nel febbraio 2011 al Teatro Forma di Bari – sull’antico motivo folklorico del sacrificio per amore e sulla versione euripidea, la prima letteraria a noi giunta, del mito. Nell'intento di far rivivere sulla scena il raffinato gioco di ruoli e il conflitto tra i protagonisti propri della rielaborazione in forma drammatica di Euripide, il regista affida a due soli attori – mai più di tre nel teatro ateniese – gli otto personaggi della tragedia e ricorre all’uso di maschere, dai colori e tratti esasperati, che assolvono la funzione non solo di identificare i personaggi, ma anche di fotografarne l’interiorità deforme e agghiacciante. Pagliaro si riappropria, per questa via, della complessità e dell’ambiguità del modello, autenticamente tragico e comico al tempo stesso, e scandaglia gli interrogativi che esso lascia aperti. Walter Pagliaro keeps attending to the ancient folklore theme of sacrifice for love and to the Euripidean version, the first literary one, of the myth, staging Alcesti mon amour – on tour in the summer of 2010, at the Teatro Forma in Bari on Febraury 2011 – after the two plays performed in Bari in 1992 (as a part of the trilogy Nell’intima dimora) and in Vicenza in 2004 (in the suggestive setting of Olympic Theatre). In order to put on the stage the refined role-play and the conflict between the characters peculiar to Euripidean dramatic rewriting of the myth, Pagliaro assigns only two actors – never more than three in Athenian theatre – the eight characters of the tragedy and resorts to masks, with strong colours and features, that help not only to identify the characters, but also to photograph their deformed and dreadful inwardness. In this way the director regains the complexity and the ambiguousness of the model, authentically tragic and comic at the same time, dealing with the questions it leaves open.
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Acta Philosophica Rivista Internazionale Di Filosofia, 2006
Le Moyen Âge et les sciences. Textes réunis par D. Jacquart et A. Paravicini Bagliani, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2021, pp. 97-108
Boiardo, il teatro, i cavalieri in scena, a cura di Giuseppe Anceschi e William Spaggiari, Novata, Interlinea 2010, 2010
Percorsi danteschi tra scuola e archivio, 2021
International Journal of Psychoanalysis and Education, 2017
Revista Internacional de Culturas y Literaturas, 2009
published in "Civiltà della Tavola" rivista dell'Accademia Italiana della Cucina, 2013
in "Natura &Benessere" - FN editrice (Roma) - anno 4 n. 12 (2004)
Amore e rivolta a tempo di rock, 2014
La Passione di Perpetua e Felicita. Donne martirio e spettacolo della morte nel cristianesimo delle origini, 2018