1769, Luxor: James Bruce, turista scozzese, acquista un manoscritto copto che verrà pubblicato solo nel 1892 (noto come Codice Bruce); conterrebbe le conversazioni tra Gesù e i suoi Discepoli, un gruppo formato da uomini e donne. 1773, Londra: in una libreria, un collezionista trova un antico testo, redatto in copto, contenente un dialogo a proposito di ‘misteri’, tra Gesù e i suoi Discepoli(2) 1869, il Cairo: un egittologo tedesco, allertato da precedenti pubblicazioni, acquista un manoscritto che contiene, con sua grande meraviglia, il “Vangelo di Maria (Maddalena)” e altri tre testi.Tre copie di uno di questi, l’ ”Apocrifo (libro segreto) di Tommaso” fanno parte della Biblioteca gnostica scoperta a Nag Hammadi, nel 1945, ma di cui –per trent’anni- il mondo non seppe praticamente nulla. Nel 1947 furono scoperti i Rotoli del Mar Morto (a Qumran) di cui fu data notizia della scoperta molto prima di quelli di Nag Hammadi. Una storia rocambolesca, quest’ultima, dalla quale è stato possibile ricavare una maggiore comprensione di ciò che chiamiamo Cristianesimo e identifichiamo come Tradizione Cristiana. In effetti, possiamo capire come, all’incirca nel II secolo dopo Cristo, venne operata una limitata selezione tra gli scritti allora circolanti, che furono scelti e adottati come testi canonici, escludendone altri, che furono etichettati come “eretici”, proibendone la diffusione. Cos’avevano di tanto pericoloso? Chi operò la selezione delle fonti? E perché? (Nota: La bibliografia è citata alla fine della II parte di questo lavoro: https://www.academia.edu/10185829/I_LIBRI_SEGRETI_II_PARTE_ )