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Leggere un territorio, “vedere” un paesaggio comporta un allenamento non solo visivo ma soprattutto mentale; guardando con gli occhi e con la mente si oltrepassa quella soglia impercettibile che esiste tra l’apparenza e l’essere delle cose. Questa soglia sottile, invisibile genera una separazione netta, concreta, quasi materica non facilmente superabile. Solo uno sguardo allenato e atten- to è capace di “vedere” le sfumature e i particolari degli elementi naturali che compongono il paesaggio, riuscendo a oltrepassare la soglia dell’invisibilità percettiva. Proprio questa capacità di lettura e di analisi ci permette di en- trare all’interno del paesaggio cogliendone così tutti quelli aspetti, concreti e non, che lo caratterizzano. L’osservazione diretta è certo lo strumento migliore per approfondire la conoscenza, lo affermava Leonardo nel Trattato della Pittura, il quale lo ri- teneva indispensabile per la comprensione della natura e delle sue leggi. Per Leonardo la conoscenza del mondo esterno da parte dell’uomo avveniva at- traverso i sensi: “Ogni nostra cognizione principia dà sentimenti”; “... a me pare che quelle scienze sieno vane e piene d’errori, le quali non sono nate dall’esperienza, madre di ogni certezza, e che non terminano in nota esperienza, cioè che la loro origine o mezzo o fine non passa per nessuno dè cin- que sensi.”2 Proprio questa operazione sensibile del “vedere” affermata da Leonardo e precedentemente anche da Platone ci permette di coinvolgere i nostri sensi nell’operazione di lettura del paesaggio, completando l’esperienza conosci- tiva. Tale esperienza si esplicita ancor meglio quando entrano in contatto i fattori concreti e non con il sapere intrinseco del paesaggio, quel “Paesag- gio” che nella storia ha subito infinite trasformazioni concettuali e altrettante evoluzioni interpretative.
Una struttura edile arcaica sparita dalla cultura materiale contadina Link del post su Fb: https://www.facebook.com/angelo.siciliano.35/posts/1618848271465273?__cft__[0]=AZViR2-VUXT80qM__aisbc3yADe_er97urejqFkYU1x9hISZme423pz37P0QY1oSoF5CNtmUn7EO-Y9cq1WsvQl863uV_vDN0Jv2SfOSzdXw0VlATc1s1pUmAB8r_ZHBDk8&__tn__=%2CO%2CP-R Angelo Siciliano ha aggiunto su Fb 2 nuove foto -20 febbraio 2017 h 20:52 LU PAGLIARU CU LA CAMMÌSA DI RISTÓCCIA E LU PAGLIARU CU LA CAMMÌSA DI CANNÉDDRE -IL PAGLIARO CON LA COPERTURA DEL TETTO DI STOPPIE E QUELLO CON LA COPERTURA DI CANNE PALUSTRI Una struttura edile arcaica sparita dalla cultura materiale "Quistu jà nu bèllu pagliaru munticalivése. Assiméglia a l'ate ppagliàra pi lu Sud, cu lu tittu e la cammìsa fatta di ristóccia, accussì puru li mmura, e a ffijàncu ci stannu li caddrinàri". (A. S. -Zell 12.2.2017) "A mmani mancìna nu bèllu pagliaru munticalivése. Assiméglia a l'ate ppagliàra pi lu Sud, cu la cammìsa di ristóccia, accussì puru li mmura, e a ffijàncu ci stannu li caddrinàri. A mmani dirìtta nu pagliàru cu la cammìsa di cannéddre". A sinistra un elegante pagliaro montecalvese. Assomiglia ai pagliari del Sud, col tetto rivestito di stoppie, come anche le fiancate, e di lato vi sono alcuni pollai. A destra un pagliaro con copertura di canne palustre. (A. S. -Zell 12.2.2017)
The author starts out by discussing the very definition and concept of landscape. She demonstrates that the relationships between landscape and literature has become more and more complex and varied between the end of the 19th century and the beginning of the 20th century. Over the 20th century this relationship fragmented into a great variety of different meanings.
Sguardi sul paesaggio italiano tra conservazione, trasformazione e progetto in 150 anni di storia SONO LIETO DI COMUNICARLE CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA CONCESSO IL SUO ALTO PATRONATO AL CONVEGNO "PAESAGGIO 150. SGUARDI SUL PAESAGGIO ITALIANO TRA CONSERVAZIONE, TRASFORMAZIONE E PROGETTO IN 150 ANNI DI STORIA". NEL FORMULARE L'AUGURIO PER IL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE INVIO UN CORDIALE SALUTO. Telegramma della Presidenza della Repubblica del 28.09.2011 Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Facoltà di Architettura OASI, Dipartimento di progettazione per la città, il paesaggio e il territorio Convegno nazionale PAESAGGIO 150. SGUARDI SUL PAESAGGIO ITALIANO TRA CONSERVAZIONE, TRASFORMAZIONE E PROGETTO IN 150 ANNI DI STORIA L'evento è stato inserito nel calendario ufficiale nazionale di iniziative per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia che hanno ottenuto la concessione del logo ufficiale
I contributi inseriti nella sezione "Saggi" di questo numero sono stati sottoposti a due referee anonimi estranei al comitato scientifico e al comitato di redazione con il sistema doppio cieco. Per l'invio di contributi utilizzare questo indirizzo mail:
1.La ratio della previsione. 2.L'istanza di conversione: a) profili soggettivi; b) modalità di presentazione; c) questioni di ammissibilità: il versamento del quintotardiva proposizione dell'istanza e diritto transitoriorestituzione e riproposizione in caso d'inammissibilità; 3.
2022
Dopo 70 anni di politiche regionali, il divario economico tra il Nord e il Sud d'Italia, secondo i principali indicatori macroeconomici (PIL pro capite, consumi e investimenti, produttività, occupazione), non è diminuito. Una significativa riduzione del gap si è registrata tra il 1950 e il 1975 (l'epoca 'd'oro' della politica regionale nazionale), ma dall'avvento della Politica europea di coesione, le cinque regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, secondo la classificazione UE, cioè Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, sono regredite in termini di PIL pro capite al livello dei primi anni del secondo dopoguerra, anche se le loro strutture sociali e produttive sono cambiate in modo significativo. Queste regioni rimangono tra le meno sviluppate e registrano i tassi di crescita del PIL più bassi tra le regioni NUTS2 dell'UE. Perché? Cosa distingue le regioni dell'Italia meridionale dalle altre regioni europee in ritardo di sviluppo, che sono state in grado di meglio sfruttare le opportunità offerte dalla Politica europea di coesione? E, all'interno del Mezzogiorno, perché alcune regioni hanno ottenuto risultati migliori-in termini aggregati-rispetto ad altre? E all'interno di ciascuna regione, perché alcuni luoghi registrano migliori performance di altri? Il progetto di ricerca ha due obiettivi. In primo luogo, si propone di rispondere alle domande poste sopra e identificare i motivi per cui alcune regioni e località del Mezzogiorno si stanno dimostrando incapaci di superare la 'trappola' del sottosviluppo, mentre altre hanno registrato progressi. In secondo luogo, sulla base dei risultati della ricerca, si propone di fornire indicazioni di policy per rendere più efficaci le politiche regionali, specie nelle aree rimaste indietro. Per ulteriori informazioni sul progetto si veda http://www.prin2017-mezzogiorno.unirc.it/it/
Desk,n. 2-4, 2018
È possibile che le periferie trovino spazio nell'informazione? Non basta - anche se sarebbe già tanto - un'informazione che dia loro spazio, ma nel senso del raccontare il mondo dal punto di vista delle periferie.
La rivoluzione francese del 1789 fu un avvenimento violento e sanguinario senza precedenti, venne causata, oltre che dalle dissipazioni del Re Luigi XVI, della sua Corte e della burocrazia statale, dall'enorme debito per le ingenti spese di guerra contratto con i grandi banchieri (i Rothschild tra questi) i quali, infatti, la istigarono assieme alle elites "Illuministe" di nobili e borghesi, bramosi di nuovi poteri e rendite. Lo storico accademico di Francia, Pierre Chaunu, la defini' une vera "peste nera" europea. Vedi sua intervista su: http://www.mariadinazareth.it/Martiri/martiri%20in%20vandea2.htm Il periodo del Terrore francese fu la fucina della nuova classe dirigente giacobina ed i valori neo-liberali furono imposti ovunque sulla punta delle baionette con drastici cambiamenti degli assetti, politici, religiosi, economici e territoriali in tutta Europa. Alfiere di tale cambiamento, il generale massone Napoleone Bonaparte, invase e distrusse proditoriamente con false motivazioni antichi Stati (come la millenaria Repubblica Veneta) e ne creo' di nuovi (come il Regno d'Italia), sul modello centralista francese e di stampo nepotista, sconvolgendo vita, tradizioni e commerci del tempo, facendo pagare lacrime e sangue ai Popoli sottomessi le pretese "liberte', egalite', fratenite'".
Si esamina lo scambio epistolare fra Federico II e il Comune di Bologna, in merito alla prigionia di Re Enzo, figlio dell'imperatore, detenuto a Bologna dopo la battaglia della Fossalta del 1249. Esempi rilevanti di ars dictandi le due lettere sono anche espressione di concezioni diverse del potere politico e quindi si offrono ad un interessante approfondimento ideologico.
in A. Poli, "La persona nelle filosofie dell'ambiente", Limina mentis, 2012, 2012
Paesaggio e personaggio / non sempre vanno insieme, / che l'un nell'altro affondino / è quel che più si teme. // Però se questo capita / pur sempre è gran ventura, / solo ove il cuore palpita / la sintesi è sicura. // Fusi eppure distinti: / tali li vuol natura 1 . 2 Cfr. R. GAmbIno, Paesaggio e sviluppo del territorio, in mInIstero per I benI e le AttIvItà CulturAlI, Conferenza Nazionale per il Paesaggio. Lavori preparatori, Roma, Gangemi, 2000, p. 125. 3 Per stakeholder si intendono i portatori di interessi, vale a dire coloro che abitano e plasmano un determinato territorio e il relativo paesaggio, che si tratti di individui, enti pubblici o privati, imprese, associazioni, istituzioni, e così via. Cfr. E. turrI, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Venezia, Marsilio, 1998, pp. 186-191; A. de rossI, G. durbIAno, F. GovernA, L. reInero, M. robIGlIo, Linee nel paesaggio. Esplorazioni nei territori della trasformazione, Torino, Utet, 1999, pp. 104-105.
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Ecocritica. La letteratura e la crisi del pianeta, a cura di Caterina Salabè 2013
Analele Universității „Ovidius” Constanța. Seria Filologie Vol. XXXII, 2 / 2021, 2021
A 40 ANNI DALLA LEGGE BASAGLIA: LA FOLLIA, TRA IMMAGINARIO LETTERARIO E REALTÀ PSICHIATRICA A CURA DI STEFANO REDAELLI, 2020
Banca borsa e titoli di credito, 2020
VALERIA MOGAVERO LEGGE MARIO ISNENGHI E PAOLO POZZATO in ARCHIVIO VENETO CLI (2020) n. 20 pp. 155-163, 2020
Da Parmenide a Heidegger e ritorno, 2023
LA VOCE DELL'OIVD, 2021
"Bollettino '900", 1-2, Giugno-dicembre 2023