Papers by Giovanna Ramaccini

DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality
Nonostante la crisi pandemica abbia sollecitato scenari di spopolamento delle città, i dati dimos... more Nonostante la crisi pandemica abbia sollecitato scenari di spopolamento delle città, i dati dimostrano che nel futuro la maggior parte della popolazione vivrà in situazioni urbanizzate: entro il 2030, infatti, due terzi della popolazione mondiale risiederà in città e almeno un quarto della stessa avrà più di sessanta anni. Appare quindi evidente come in questo scenario il tema della cura rappresenti un'inevitabile sfida sociale, richiamando la stretta relazione tra ambiente costruito e salute, con particolare riferimento alla parte più fragile della popolazione. Da questo punto di vista le discipline legate alla progettazione possono offrire un contributo non solo in termini di organizzazione dello spazio, ma anche in termini di comunicazione e di utilizzo dello stesso. A partire da un'introduzione ai principali concetti legati alla progettazione di ambienti age-friendly, il contributo proposto analizza uno specifico caso studio basato su un progetto di way-finding applicato alla scala di quartiere e volto ad agevolare l'orientamento delle persone anziane affette da demenza, favorendone l'autonomia e la partecipazione attiva alla vita sociale. Il sistema di rappresentazione grafica adottato diventa un elemento che caratterizza figurativamente un intero quartiere, elevando la necessità di rispondere a una condizione sfavorevole rappresentata dalla parte più fragile della popolazione a una vera e propria opportunità progettuale a favore di un dialogo con l'intera comunità.
Gestire l'emergenza. Il contributo della ricerca interdisciplinare, 2019
Proceedings of the 2nd International and Interdisciplinary Conference on Image and Imagination, 2020
A partire dalle illuminanti considerazioni formulate da Bernard Rudofsky a proposito del caratter... more A partire dalle illuminanti considerazioni formulate da Bernard Rudofsky a proposito del carattere polisemico che contraddistingue le scale dei centri storici umbri e che travalica la mera valenza funzionale di collegamento urbano, il contributo esplora la vocazione scenografica di due casi studio tanto singolari quanto emblematici: via dell'Arringo a Spoleto, che esprime la propria identità di teatro statico, e via Appia a Perugia, che incarna il ruolo di teatro dinamico.

The thesis developed aims to offer an analytical and systematic approach dedicated to the histori... more The thesis developed aims to offer an analytical and systematic approach dedicated to the historic center of Perugia, interpreted as a complex architectural organism, consisting of the aggregation filtered through the composition of elementary parts. The ideological assumption lies in the possibility of documenting the identity of a homogeneous anthropized territorial context, starting from its anatomical decomposition into simple typological components and its analysis, in an attempt to determine the role they assume in the definition of the figurative character of the urban scene. Although at a semantic level the term centre refers to a concept of immobility of the historical city, its continuous and necessary mutation is undeniable, both as a result of physiological evolutions and as a result of war events or natural disasters. If on the one hand we know how to intervene in the case of monumental buildings, how to behave in the case of the ordinary diffuse heritage? It is from th...

In a cultural context in which Umbria embodies the cliche of “green and medieval” region and is b... more In a cultural context in which Umbria embodies the cliche of “green and medieval” region and is best known for the bucolic landscapes and historical architectures, the business group comprised of the three companies Perugina (confectionery production), Buitoni ( pasta production) and Luisa Spagnoli (textile production) offers a decisive contribution to placing the region at the national forefront of the nascent discipline of graphic design, helping to release it from a tendency strongly linked to tradition. The gradual transition from the artisanal production to the industrial one leads to the overcoming of the local horizon, which is flanked by a cultural project aimed at the radical change of product communication. In this sense, with farsightedness and entrepreneurial intelligence, in 1952 the artistic direction of the group is entrusted to the thirty–one year old Federico Seneca from Marche, whose work pervades the nascent industrial reality of an unprecedented innovative spirit...
CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS, 2020
Il contributo propone una riflessione sulla crisi ambientale che sta colpendo il pianeta, sofferm... more Il contributo propone una riflessione sulla crisi ambientale che sta colpendo il pianeta, soffermandosi sul potenziale immaginativo offerto da differenti metodi di comunicazione (dal graphic design al sound design, dalle installazioni architettoniche alle simulazioni infografiche) e sottolineando l'importanza che questi rivestono nella connessione dei diversi livelli di informazione, con particolare riferimento alla capacità di tradurre dati astratti in immagini evocative dei potenziali effetti sulla quotidianità. In tal senso il contributo si concentra sul tema dell'abitare che, come illustrato, appare sempre più orientato a una vita condotta all'interno di ambienti protetti, separati da un esterno ostile. Parole chiave crisi ambientale, comunicare, abitare, interno, clima.

Il territorio nazionale è disseminato di monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che inc... more Il territorio nazionale è disseminato di monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che incarnano sia valori antropologici e sociali sia valori storico-artistici e architettonici da riscoprire e tutelare. Il contributo, a partire dall’analisi di due casi studio esemplari, propone una metodologia integrata finalizzata alla catalogazione di questo patrimonio culturale italiano capace di integrare alle informazioni storiche i relativi modelli conoscitivi digitali (2D e 3D) e un abaco di linee guida propedeutiche agli interventi di restauro, conservazione e valorizzazione. La possibilità di mettere a punto protocolli di documentazione e catalogazione capaci di innescare processi di gestione, ricerca, diagnostica, conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale, apre nuovi scenari in cui i modelli conoscitivi digitali diventano il supporto per la raccolta di diverse informazioni utilizzabili a livello multidisciplinare. La disponibilità dei database di integrare dati diversi, acquisiti attraverso tecniche di rilievo tradizionali e metodologie avanzate, consente di mettere a punto un sistema informativo multimediale in cui le diverse informazioni possono essere utilizzate come base per progetti di comunicazione dedicati. La metodologia proposta è applicata nello specifico ai monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale, particolarmente significativi a scala nazionale in quanto espressione fisica della memoria e di grande valore storico-artistico, architettonico e sociale, ed è finalizzata alla catalogazione (e quindi alla documentazione e alla conoscenza) e alla definizione di linee guida su base tipologica propedeutiche alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione.The Italian territory is full of Monuments to the Fallen Soldiers of the First World War, which embody both anthropological and social significances and historical-artistic and architectural values to be rediscovered and protected. The paper, starting from the analysis of two exemplary case studies, proposes an integrated methodology aimed at cataloguing this Italian cultural heritage and able to integrate historical information with digital models (2D and 3D) and a set of guidelines preliminary to restoration, conservation and enhancement. The opportunity of developing documentation and cataloguing protocols able to trigger processes of management, research, diagnostics, conservation, restoration and enhancement of cultural heritage opens up new scenarios in which digital models become the support for the collection of different information to be managed at a multidisciplinary level. The capability of databases to integrate different data, acquired through traditional survey techniques and advanced methodologies, allows the development of a multimedia information system in which different information can be used as a basis for specific communication projects. The proposed methodology is specifically applied to the Monuments to the Fallen of the First World War, particularly significant on a national scale as a physical expression of memory and of great historical-artistic, architectural and social value. The research is aimed at cataloguing (and therefore at documentation and knowledge) and to the definition of guidelines set for this specific typology of monument and preliminary to restoration, conservation and enhancement

Both commissioned by Duke Federico da Montefeltro, the Urbino Studiolo (executed between 1473 and... more Both commissioned by Duke Federico da Montefeltro, the Urbino Studiolo (executed between 1473 and 1476) and the Gubbio Studiolo (executed between 1479 and 1482 and kept in Gallery 501 at the Metropolitan Museum in New York since 1996) are so similar to seem identical, even if only in appearance. By focusing on the decorative apparatus, in fact, the presence of hallmarks is evident. In this sense a decisive role is played by the analysis of the coffered finishing that, being present both in Urbino and Gubbio, reveals substantial differences (mainly due to the variety in the spatial organisation). Although it regards a delimited part, the analysis of the Gubbio Studiolo (from compositional, constructive and material points of view), underlines the integration between scientific aspects (such as the careful geometrical planning) and artistic ones (such as the introduction of illusionistic devices), that perfectly summarise the principles of mathematical humanism advocated by the Montef...

Created a few years after the Urbino Studiolo (1473–1476), the Gubbio Studiolo (1479–1482), also ... more Created a few years after the Urbino Studiolo (1473–1476), the Gubbio Studiolo (1479–1482), also commissioned by Duke Federico da Montefeltro and now at the Metropolitan Museum in New York, differs from its predecessor in many ways, with a less public, more intimate choice of iconography, but the rooms also share a key similarity in their efforts to blur the boundaries between real and illusory spaces. In the Gubbio Studiolo, as in the Urbino Studiolo (as well as in the northern sacristy of the cathedral of Santa Maria del Fiore in Florence or in the choir of the church of Santa Maria in Organo in Verona), the wooden panels are inlaid with half–open cabinets from which symbolic objects are spilling (lectern, mazzocchio, armillary sphere, etc.) designed to break the boundaries between science and art. This iconography perfectly suited Duke Federico, a renowned expert on humanistic mathematics: it is no coincidence that the studiolo’s upper frieze, a continuum of carved and gilded let...

In un contesto culturale nel quale l’Umbria incarna il cliché di regione “verde e medievale” ed è... more In un contesto culturale nel quale l’Umbria incarna il cliché di regione “verde e medievale” ed è nota soprattutto per i paesaggi bucolici e le architetture storiche, il gruppo imprenditoriale articolato nelle tre aziende Perugina (produzione dolciaria), Buitoni (produzione pastaria) e Luisa Spagnoli (produzione tessile) offre un contributo determinante nel porre l’Umbria all’avanguardia nazionale nell’ambito della disciplina nascente del design grafico, contribuendo a svincolarla da una tendenza fortemente ancorata alla tradizione. Il graduale passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale determina così il superamento dell’orizzonte locale, cui si affianca un progetto culturale volto al radicale rinnovamento della comunicazione del prodotto. È in tal senso che, con lungimiranza e intelligenza imprenditoriale, nel 1922 la direzione artistica del gruppo viene affidata al trentunenne marchigiano Federico Seneca, il cui lavoro pervade la nascente realtà industriale di uno...

Representation Challenges. Augmented Reality and Artificial Intelligence in Cultural Heritage and Innovative Design Domain, 2021
From the cafés in the dreamlike square in Rimini depicted by Fellini in Amarcord to the movie the... more From the cafés in the dreamlike square in Rimini depicted by Fellini in Amarcord to the movie theater in the village of Giancaldo depicted by Tornatore in Nuovo Cinema Paradiso, historic shops represent a rich and significant cultural heritage. The protection of historic shops is often the subject of specific dedicated regulations throughout the country, aimed at preserving their compositional identity and preventing the impoverishment of their urban image. In this context, starting from the analysis of future scenarios in the field of retail design, the proposed contribution aims to open new perspectives on the potential offered by the use of AR and AI technologies in the identity enhancement of the architectural heritage of historic shops. The idea, presented through a real case study, is that the concept of Augmented Retail can represent a strategy to achieve an Augmented Identity, changing the retail space from a 'product window' to an 'experiential theatre'.
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