
Monica Jansen
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Papers by Monica Jansen
deal of debate in the field of Italian Studies about migration
and Italy’s growing ethnic plurality in postcolonial Europe, far less attention has been given to the related
questions of religious observance, values and plurality, or
to the tensions between religious and secular viewpoints or
between those of different faiths. We argue here that Italy
is not an imagined nation, homogeneous in its religion, but
instead it is a crossroads of cultures: the seat of a global
religion with over a billion followers worldwide, a peninsula
at the crossroads of the Mediterranean, positioned in
geographic proximity to the Islamic world.
Il romanzo Robledo di Daniele Zito è costruito come un’edizione postuma dei “quaderni” del giornalista Michele Robledo che raccolgono la sua investigazione sull’organizzazione clandestina del Lavoro Per il Lavoro (LPL) i cui membri compiono il loro “percorso di
liberazione” suicidandosi sul posto di lavoro. Secondo Daniele Zito, autore della “Postfazione”, Robledo ha condotto l’indagine sul lavoro non salariato attraverso la “falsificazione”. In questo modo, con una narrazione che combina sincerità e finzione speculativa, Zito riesce a raccontare sia il precario come “antieroe” dei nostri tempi sia a riprodurre, attraverso la “distorsione” della “bufala”, l’elemento umano della verità sociale.
résumé
Le roman Robledo de Daniele Zito est construit comme une édition posthume des “cahiers” du journaliste Michele Robledo qui rassemblent son enquête sur l’organisation clandestine Lavoro Per il Lavoro (LPL – Travail Pour le Travail) dont les membres achèvent leurs “parcours de libération” en se suicidant sur leur lieu de travail. D’après Zito, auteur de la Postface, Robledo a mené son enquête sur le travail non rémunéré à travers la “falsification”. De cette façon, par une narration qui conjugue sincérité et fiction spéculative, Zito parvient aussi bien à raconter le travailleur précaire comme un “antihéros” de notre époque qu’à reproduire, par la “distorsion” du canular, l’élément humain de la vérité sociale.
deal of debate in the field of Italian Studies about migration
and Italy’s growing ethnic plurality in postcolonial Europe, far less attention has been given to the related
questions of religious observance, values and plurality, or
to the tensions between religious and secular viewpoints or
between those of different faiths. We argue here that Italy
is not an imagined nation, homogeneous in its religion, but
instead it is a crossroads of cultures: the seat of a global
religion with over a billion followers worldwide, a peninsula
at the crossroads of the Mediterranean, positioned in
geographic proximity to the Islamic world.
Il romanzo Robledo di Daniele Zito è costruito come un’edizione postuma dei “quaderni” del giornalista Michele Robledo che raccolgono la sua investigazione sull’organizzazione clandestina del Lavoro Per il Lavoro (LPL) i cui membri compiono il loro “percorso di
liberazione” suicidandosi sul posto di lavoro. Secondo Daniele Zito, autore della “Postfazione”, Robledo ha condotto l’indagine sul lavoro non salariato attraverso la “falsificazione”. In questo modo, con una narrazione che combina sincerità e finzione speculativa, Zito riesce a raccontare sia il precario come “antieroe” dei nostri tempi sia a riprodurre, attraverso la “distorsione” della “bufala”, l’elemento umano della verità sociale.
résumé
Le roman Robledo de Daniele Zito est construit comme une édition posthume des “cahiers” du journaliste Michele Robledo qui rassemblent son enquête sur l’organisation clandestine Lavoro Per il Lavoro (LPL – Travail Pour le Travail) dont les membres achèvent leurs “parcours de libération” en se suicidant sur leur lieu de travail. D’après Zito, auteur de la Postface, Robledo a mené son enquête sur le travail non rémunéré à travers la “falsification”. De cette façon, par une narration qui conjugue sincérité et fiction spéculative, Zito parvient aussi bien à raconter le travailleur précaire comme un “antihéros” de notre époque qu’à reproduire, par la “distorsion” du canular, l’élément humain de la vérité sociale.
entities and technological artefacts, new identities are formed and a new epistemological and ethical approach to reality is needed. Through twelve thought-provoking, scholarly essays, this volume analyzes works by a range of modern and contemporary Italian authors, from Giacomo Leopardi to Elena Ferrante, who have captured the shift from anthropocentrism and postmodernism to posthumanism. Indeed, this is the first academic volume investigating narrative configurations of posthuman identity in Italian literature and film.
I funerali dell’anarchico Pinelli (1972) e Nixon Parade (1974), con le quali forma un trittico a cui si aggiungerà Berluskaiser nel 1994. Questa serie mette in crisi la massima libertaria sessantottina dell’immaginazione al potere, e quindi può essere analizzata come la risposta “post-Sessantotto” di Baj a una condizione che egli analizza nei termini di un inquinamento mentale che pervade anche «i territori dell’immaginario».
La « sintesi tra sostanza e spirito » rivendicata da Ottone Rosai nella sua Difesa pubblicata sul « Frontespizio » nel 1936, può essere interpretata sia nei termini di un interventismo “ad oltranza”, sia ricondotta all’appellativo di “maestro d’umanità” attribuitogli da Romano Bilenchi e Berto Ricci. Per questa generazione di giovani intellettuali fiorentini, Rosai con Dentro la guerra offre un modo per rivivere l’« avventura » della guerra rendendo sopportabile la sua « triste eredità » (Bilenchi). Ciò rende possibile accomunare Rosai a un modernismo inteso come “realismo dialettico” (Schloesser), che nella sintesi tra tradizione, moderno e verità cristiana riflette l’universalismo del lutto in Europa a partire dal 1914
(Winter). Il “teppista” si distingue però per un “attivismo” memoriale che impedisce alla “guerra–festa” di trasformarsi in passato.
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IL “CONTROTEMPO” DI UN’AMICIZIA LETTERARIA
Alla sua morte, il 25 marzo 2012, Antonio Tabucchi viene ricordato come uno scrittore e un intellettuale controcorrente e paragonato al Pasolini «corsaro». Ciò che unisce l’«io so» pasoliniano all’«io non so se so» che Tabucchi formula ne L’oca al passo è però proprio la logica paradossale della finzione che sta alla base dell’opposizione «o vivere, o scrivere» da cui trae origine la fiducia dell’autore nel valore conoscitivo della letteratura. Mentre la funzione intellettuale di tale paradosso metanarrativo è quella di «mettere in crisi» (Tabucchi ne La gastrite di Platone), sia l’apocalittico Pasolini che lo scettico Tabucchi avvertono
una degenerazione della logica binaria che porta all’inconciliabilità dei contrari. Nel caso di Tabucchi essa conduce verso la «crisi del pensiero lapalissiano» alla quale la finzione «differenziata» oppone il paradosso del «controtempo», ovvero una comprensione «sfasata» e metaforica del reale. A Pasolini, giunto all’impossibilità stessa della differenza in un universo integralmente omologato, non resta che esplorare l’«inferno» dell’«insostenibile» (Roberto Esposito), ovvero dell’anarchia del potere sovrano e della contaminazione dell’idea di innocenza. Nella litote dell’«io non so se so» si conserva l’ipotesi di una creatività congetturale
che Tabucchi esprime con la metafora del «futile cardellino» dedicata all’«amicizia di idee» che lo lega al compianto Pasolini.
a cura di Silvia Contarini, Monica Jansen e Stefania Ricciardi, Verona, ombre corte, 2015, pp. 7-14
a cura di Silvia Contarini, Monica Jansen e Stefania Ricciardi, Verona, ombre corte, 2015, pp. 82-91
CFP International Yearbook of Futurism Studies 11 (2021)
Guest-editors: Monica Jansen (Utrecht University) and Luca Somigli (University of Toronto)
This themed issue of the International Yearbook of Futurism Studies 11 (2021) aims to explore the relationship between Futurism and different forms of religious and spiritual discourse. Futurism, in its manifold international configurations, engaged in a broad range of discourses concerned with religion and spirituality, both mainstream and unorthodox. Occultism, mysticism, theosophy and various forms of spiritualism have characterized Modernist culture throughout Europe and the Americas. In Italy, the relationship between Futurism and religion was complicated by the enduring influence of the Catholic Church upon social and political life. The relationship between the movement and the Church was notoriously fraught, and anticlericalism quickly became a keyword in the movement’s manifestos.
www.ibiblio.org/annali, pp. 650-53.
Pier Paolo Pasolini: De nachtegaal van de Katholieke Kerk, Huis Clos Rimburg, 2017, 96 p. ISBN 9789079020386. Vertaling van een selectie uit L’Usignolo e la Chiesa Cattolica door Yolanda Bloemen, met een nawoord van Floris Meens.
Pier Paolo Pasolini: Vaarwel en beste wensen. Poëzie & Polemieken, Kalmthout: Polis 2016, 196 p. Trans. and Introd. by Piet Joostens, 196 p. ISBN 9789463101189.