Papers by Gabriele Marcon
Moving Workers Historical Perspectives on Labour, Coercion and Im/Mobilities, 2023

Per diversi decenni gli studi sulla regione alpina in epoca preindustriale hanno risentito della ... more Per diversi decenni gli studi sulla regione alpina in epoca preindustriale hanno risentito della definizione braudeliana di 'fabbrica di uomini', espressione con cui il grande storico francese indicava una sorta di bacino della manodopera disponibile occasionalmente e/o stagionalmente per gli agglomerati urbani delle zone pianeggianti limitrofe. 1 Inoltre, teorie economiche e demografiche risalenti alla seconda metà del secolo scorso individuavano come cause principali della mobilità alpina in epoca preindustriale la scarsità di risorse primarie, insufficienti a sfamare le popolazioni di montagna, e le limitate specializzazioni manifatturiere delle relative economie. 2 Negli ultimi vent'anni le ricerche di storia sociale ed economica delle Alpi hanno messo in discussione queste interpretazioni. In primo luogo, è stato ribadito che le emigrazioni alpine non scaturivano esclusivamente da necessità legate agli squilibri demografici dovuti alla scarsa produzione di risorse alimentari, quanto piuttosto da concrete prospettive di guadagno dovute all'ampliamento della domanda degli agglomerati urbani di pianura. 3 Inoltre, gli studi su alcune manifatture e sui modelli di consumo hanno mostrato un sostanziale aumento quantitativo e qualitativo dell'attività produttiva e commerciale nell'area alpina. * Il seguente elaborato si basa sui risultati ottenuti dalla tesi specialistica dell'autore discussa presso l'Università degli Studi di Padova nel dicembre 2016, intitolata "Vetrai veneziani in Tirolo (1534-1590). Mobilità, tecnologia, istituzioni" e supervisionata da Andrea Caracausi del Dipartimento di studi storici, geografici e dell'antichità (DISSGEA). Ringrazio Ellinor Forster (Institut für neuere Geschichte und Zeitgeschichte der Johannes Kepler Universität Linz) per l'importante contributo dato alla stesura della tesi.

Das Zeitalter der Renaissance, welches durch das Italien des XV. und XVI. Jahrhunderts "hindurchf... more Das Zeitalter der Renaissance, welches durch das Italien des XV. und XVI. Jahrhunderts "hindurchfegte", hat die neuzeitliche Kultur sicherlich in mehrfacher Hinsicht geprägt. Natürlich hat dieser geistige und technische Entwicklungsprozess nicht nur innerhalb der Grenzen der Halbinsel, sondern auch im europäischen Kontext stattgefunden. Die Ausbreitung der Renaissance hat nämlich sehr schnell andere europäische Städte und Regionen erfasst, besonders jene, die bereits früher anhaltende kulturelle Kontakte mit den wohlhabenden Städten der Halbinsel unterhielten. Innerhalb dieses Prozesses waren die Lagunenstadt Venedig und das oberdeutsche Gebiet maßgebliche Protagonistin. Die "Serenissima" Republik Venedig, das Tor zum Osten, war in der Tat ein begehrter Stützpunkt für den Handel über die Alpen. Die Handelsgesellschaften waren mit besonderen, zum Teil speziell auf sie zugeschnittenen Privilegien ausgestattet. Deutliches Zeichen für die gegenseitigen Interessen an diesen wirtschaftlichen Beziehungen ist, dass die Fondaco dei Tedeschi, die Niederlassung deutschsprachiger Händler, ihren Sitz nur wenige Schritte vom wirtschaftlichen Herzen der Lagunenstadt entfernt hatte. Über dieses Netzwerk wurden jedoch nicht nur Gewürze, Silber, Pelze usw. verhandelt, sondern auch andere kulturelle Ausdrucksformen weitergegeben, die in diesem außergewöhnlichen Zeitraum entstanden sind. Dadurch erfolgte etwas, was die Historiker einen Kulturtransfer nennen, ein kultureller Austauschprozess, von dem beide Parteien profitierten. In diesen Austausch einbezogen waren Objekte wie Menschen: Gemälde und zugehörige Kaufleute, Bücher des italienischen Humanismus und deren Drucker, die sie produzierten, venezianische Glashandwerker und Tiroler Glashütten; sie ermöglichten den kontinuierlichen Fluss von Ideen, welche sich auf dieser Achse bewegten und in Städten und Regionen kulminierten, was wiederum Entwicklungen und Transformationen in den Kulturen zur Folge hatte und neue Wege eröffnete.
Conference Presentations by Gabriele Marcon
Events by Gabriele Marcon
Intervengono
Gabriele Marcon, European University Institute, Fiesole
Minatori di lingua tedesca i... more Intervengono
Gabriele Marcon, European University Institute, Fiesole
Minatori di lingua tedesca in Veneto e Toscana nel Cinquecento. Nuovi spunti di ricerca per la storia del lavoro e della mobilità nell'Europa del Rinascimento
Niccolò Caramel, Università di Padova
I Tesini, venditori ambulanti di libri e stampe: un'indagine in corso sulla documen-tazione notarile (1685-1797)
Ne discutono
Katia Occhi, FBK-ISIG, Trento
Rosa Salzberg, University of Warwick
Mario Infelise, Università di Venezia
ELHN Working Group on "Labour in Mining" by Gabriele Marcon
Mining mobility and knowledge circulation have played a pivotal role in extractive industries wor... more Mining mobility and knowledge circulation have played a pivotal role in extractive industries worldwide. The movement of workers, technologies, and knowledge has been mediated by state authorities, corporations, and subcontractors through alluring and forced forms of recruitment. Alongside these trajectories, men and women from neighbouring and distant territories moved to newly reopened mines to search for new deposits and improve their social and economic conditions.
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Gabriele Marcon, European University Institute, Fiesole
Minatori di lingua tedesca in Veneto e Toscana nel Cinquecento. Nuovi spunti di ricerca per la storia del lavoro e della mobilità nell'Europa del Rinascimento
Niccolò Caramel, Università di Padova
I Tesini, venditori ambulanti di libri e stampe: un'indagine in corso sulla documen-tazione notarile (1685-1797)
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Rosa Salzberg, University of Warwick
Mario Infelise, Università di Venezia
ELHN Working Group on "Labour in Mining" by Gabriele Marcon
Gabriele Marcon, European University Institute, Fiesole
Minatori di lingua tedesca in Veneto e Toscana nel Cinquecento. Nuovi spunti di ricerca per la storia del lavoro e della mobilità nell'Europa del Rinascimento
Niccolò Caramel, Università di Padova
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Mario Infelise, Università di Venezia