Augusto Preta
Professor in Law and Economics of Communications with a great experience in management consultancy and economic research.
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Papers by Augusto Preta
2. Highlights in Europe. Increase in competition in the video content distribution - an area dominated by traditional TV industry – is consequence of: entrance of new global players, like Netflix; consolidation by the great telco operators, through mergers and acquisition, allowing for quadruple play offers integrating voice, data, Internet access, both fixed and mobile and video (TV); direct access of telco players to the premium content in sports markets, football in particular (national league championships and Champions League), to boost both data and traffic on the network (United Kingdom and Spain).
3. In the new playfield, much broader than the traditional audio-visual sector, new actors rely on the critical mass of users reached to their initial activity to exploit a network externality to expand in the new world of connected contents. In any case, the sector is still in a development phase, in which market structure, positioning strategies and market power are still far from having consolidated.
4. Features of the Internet industry. Network effects exist on supply side and demand side, indirect network effects may bring in concentrated market structure; however the presence of lock-in effects is weakened by the following factors: products are differentiated, consumer switching costs are low if not zero, multi-homing prevails; moreover entry barriers must also be proved.
5. The impact of the Internet on the content arena is huge: new business models, new players, and new challenges antitrust authorities and regulators would face. The process needs to draw on insights from both the “new” and “old” economies, whilst also maintaining a focus on consumer rather than protecting certain competitors, and a focus on facilitating the benefits of the Internet throughout the whole economy.
6. In terms of regulatory methodology, the traditional paradigm of command and control is being gradually replaced by bottom-up co-regulation and self-regulation practices, more flexible, dynamic, complete and articulated, which provide a redistribution of regulatory responsibility and more effective pro-consumer welfare results.
7. Complementary models of regulation might cover topics in which fundamental rights are involved. In these cases, a co-regulatory model should encompass a primary norm, strongly rooted in the values of which the fundamental rights are the expression.
8. The self-regulatory practices include some forms of conditioning and orientation of the private actors toward the public interest. Such practices can eventually be functional for a better achievement of the new and old media world’s general objectives in the contemporary democracies.
Nel Web 3.0 la combinazione di connettività Internet e reti a banda ultra-larga, ampio uso di servizi in mobilità, rapido sviluppo di applicazioni innovative, geo-localizzazione e big data hanno un forte impatto sull’economia e sulla nostra vita quotidiana. In questo contesto il video funge da motore del cambiamento, in grado di soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori.
La rivoluzione del broadband video sull’industria dei contenuti porta con sé un esponenziale incremento della domanda dei servizi di video online, come fattore di crescita del traffico di banda e dunque come volano per lo sviluppo delle reti. La crescente varietà e disponibilità dei device ha portato a un cambiamento radicale nelle abitudini dei consumatori, ampliando le opzioni e modalità di fruizione non legate più soltanto al device televisivo (tv connessa).
In Europa si segnala un aumento della competizione nella distribuzione dei contenuti video – un’area dominata dai tradizionali operatori televisivi – in conseguenza dei seguenti fattori: l’ingresso di nuovi attori globali, a cominciare da Neflix; il consolidamento, attraverso fusioni e acquisizioni, da parte dei grandi operatori di telecomunicazioni che ha permesso lo sviluppo dell’offerta quadruple play, integrando voce, dati con accesso a Internet fisso e mobile, e video (TV); l’accesso diretto dei nuovi attori a contenuti premium in esclusiva, non più soltanto cinema e serie, ma anche sport e calcio in particolare (campionato nazionale e Champions League), in grado di accrescere la domanda di dati e il traffico sulle reti (Regno Unito e Spagna).
In questo nuovo scenario, nuovi attori fanno leva sulla massa critica di utenti raggiunta grazie all’attività originaria e beneficiano così di esternalità di rete per espandersi nel nuovo mondo connesso dei contenuti. In tutti i casi si tratta di un settore ancora in una fase di sviluppo e dove struttura del mercato, strategie di posizionamento e rapporti di forza sono ancora lontani dall’essere consolidati.
Caratteristiche della Internet industry è dunque la presenza di effetti di rete sia dal lato della domanda che dell’offerta, ed effetti di rete indiretti possono portare ad una concentrazione della struttura di mercato. Tuttavia la presenza di effetti di lock in è attenuata dai seguenti fattori: i prodotti sono differenziati, i costi di switching per il consumatore sono ridotti se non nulli e prevale il multi-homing; inoltre le barriere all’ingresso non sono state finora dimostrate.
L’impatto di Internet sul mondo dei contenuti è enorme: nuovi modelli di business, nuovi player e nuove sfide attendono autorità antitrust e di regolazione. Il processo deve reperire idee/conoscenze tanto dalla “nuova” che dalla “vecchia” economia. Al tempo stesso mantenendo il focus sul consumatore piuttosto che sulla protezione di determinati concorrenti, consente che i benefici di Internet si estendano a tutta l’economia.
Sul piano della metodologia regolatoria, il tradizionale paradigma del command and control, è gradualmente sostituito da forme di co-regolamentazione e auto-regolamentazione dal basso, più flessibili, dinamiche, complete ed articolate, che realizzano una redistribuzione delle responsabilità regolatorie e favoriscono più efficacemente il benessere del consumatore.
Modelli complementari di regolazione potrebbero riguardare anche materie nelle quali siano coinvolti diritti fondamentali. In queste casi, un modello co-regolamentare dovrà prevedere una norma primaria saldamente ancorata ai valori di cui i diritti fondamentali sono espressione.
I sistemi di autoregolamentazione prevedono delle forme di condizionamento ed orientamento degli attori privati per il perseguimento di un interesse pubblico. Occorre verificare, “on a case by case basis”, quali forme di cooperazione potrebbero eventualmente essere esigibili, funzionali e proporzionate per il miglior perseguimento degli obiettivi generali sottesi al mondo degli old e new media nelle democrazie contemporanee.
Il video e la terza rivoluzione di Internet: tendenze di mercato e prospettive di policy, verrà presentato mercoledì 6 aprile a Roma. presso l’Aula Nocco, Via Parenzo, Università Luiss. Il lavoro è strutturato in due parti: la prima, che si compone di 3 capitoli (internet, audiovisivo, concorrenza), è stata realizzata da ITMedia Consulting; la seconda, relativa al quarto capitolo (regolazione e pluralismo), da LUISS DREAM.