
Beatrice Harrach
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Papersss by Beatrice Harrach
Grazie ai reperti rinvenuti sulla terrazza superiore sappiamo che qui la Dea veniva venerata in un'immagine tricorpore, nel triplice aspetto di cacciatrice, protettrice delle nascite e divinità ctonia. Oltre la Dea nel Santuario erano venerate altre divinità, come la ninfa Egeria, Virbio, Iside e Babastide.
Una figura di gran rilievo nella tradizione del Santuario è quella del Rex Nemorensis, sacerdote del tempio e sposo simbolico della stessa Diana.
Trovo SCANDALOSO che il succitato e importantissimo sito risulti incustodito e divorato da incuria e abbandono.
Il tabellone, dov'è illustrata la storia e la funzione che il Santuario ebbe negli anni, è irraggiungibile essendo circondato da rovi e arbusti.
Gli scavi, coperti da un gazebo, sono totalmente privi di norme di sicurezza.
La scaletta per accedere alle rovine è scivolosa, piante crescono tra i gradini e intorno al perimetro dello scavo, i mosaici sono in parte riparati da una copertura sintetica che però non li protegge appieno e, come se tutto ciò non bastasse, è da denunciare l'uso improprio che viene fatto dell'altare scenario di offerte, fiori e frutta, ad una PseudoDiana.
A nulla sono servite le denunce esposte dalla Sovrintendenza delle Forze dell'ordine.
Questa è un'altra delle innumerevoli prove che testimoniano un totale disinteresse da parte delle Istituzioni competenti verso i beni culturali- cuore e spirito vivo della nostra terra- e dovrebbe essere loro compito non solo la messa in sicurezza del sito, ma una profonda rivalutazione dell'intera area.
Grazie ai reperti rinvenuti sulla terrazza superiore sappiamo che qui la Dea veniva venerata in un'immagine tricorpore, nel triplice aspetto di cacciatrice, protettrice delle nascite e divinità ctonia. Oltre la Dea nel Santuario erano venerate altre divinità, come la ninfa Egeria, Virbio, Iside e Babastide.
Una figura di gran rilievo nella tradizione del Santuario è quella del Rex Nemorensis, sacerdote del tempio e sposo simbolico della stessa Diana.
Trovo SCANDALOSO che il succitato e importantissimo sito risulti incustodito e divorato da incuria e abbandono.
Il tabellone, dov'è illustrata la storia e la funzione che il Santuario ebbe negli anni, è irraggiungibile essendo circondato da rovi e arbusti.
Gli scavi, coperti da un gazebo, sono totalmente privi di norme di sicurezza.
La scaletta per accedere alle rovine è scivolosa, piante crescono tra i gradini e intorno al perimetro dello scavo, i mosaici sono in parte riparati da una copertura sintetica che però non li protegge appieno e, come se tutto ciò non bastasse, è da denunciare l'uso improprio che viene fatto dell'altare scenario di offerte, fiori e frutta, ad una PseudoDiana.
A nulla sono servite le denunce esposte dalla Sovrintendenza delle Forze dell'ordine.
Questa è un'altra delle innumerevoli prove che testimoniano un totale disinteresse da parte delle Istituzioni competenti verso i beni culturali- cuore e spirito vivo della nostra terra- e dovrebbe essere loro compito non solo la messa in sicurezza del sito, ma una profonda rivalutazione dell'intera area.