Books by antonio allegra

Meaning-Making in Extended Reality , 2020
Virtual, augmented, and mixed reality are at the center of the contemporary media scenario and th... more Virtual, augmented, and mixed reality are at the center of the contemporary media scenario and the latest expressions of digital culture. These different yet alike technologies are innovating and successfully used in very different fields such as entertainment, rehabilitation, professional training, art and urban design. However , these terms also became buzz words and are somehow the preferred subjects of technological myths and technophobic tales. By blending the philosophical reflection and semiotic perspective on virtuality with concrete case studies and detailed analyses of their technical characteristics, the contributions of this volume critically inquire on the means by which the efficiency and meaningfulness of these technologies is achieved. What do we really mean when we talk about the immersive and realistic nature of these media? in what sense can we experience the real in a virtual and digital world? is there a connection between our conception of virtual reality and the social discourses and imaginaries about it? These questions are at the very heart of this book which is thus an investigation on the meaning-making behind, beyond and around virtual, augmented, and mixed reality.
Saggi sul senso del volto durante la pandemia del 2020.

L'ENTRE-DEUX-GUERRES IN ITALIA storia dell'arte, storia della critica, storia politica, 2019
I saggi qui raccolti, trascrizioni ampliate degli interventi al convegno Storia dell'arte, storia... more I saggi qui raccolti, trascrizioni ampliate degli interventi al convegno Storia dell'arte, storia della critica, storia politica (Perugia, Università per Stranieri, 22-23 maggio 2018), si propongono di tracciare un quadro ampio e frastagliato dei rapporti tra artisti, società e politica nel periodo dell'entre-deux-guerres in Italia. A fronte dei numerosi ambiti tematici esplo-rati, si possono indicare significative convergenze di interessi: reative all'indagine sulle politiche artistiche e culturali, ad esempio; o all'esame del ruo-lo sociale di artisti impegnati, in Italia, nell'allestimento di forme visuali di "liturgia politica"; o, ancora, a tentativo di decifrare a difficile transizione tra fascismo e Repubblica. Non mancano ricerche dedicate al collezionismo pubblico e privato nel Ventennio, alle diverse accezioni e "ideologie" del fascismo futurista, alla comunicazione artistica del regime e, non ultimi, ai contrasti e alle inquietudini che scuotono da subito, o a distanza di qualche decennio, il fronte tutt'altro che lineare e compatto dell'antifascismo. A differenza di atri regimi totaitari, il fascismo ha avvicinato e arti e ha certamente sollecitato i consenso degi artisti senza praticare, almeno fino a un certo punto, una "politica dello stile". Una simile circostanza rende più difficie tracciare demarcazioni nette o stabiire categorie. Inotre, a continuità di medio periodo tra interventismo, nazionalismo futurista, fiumanesimo e fascismo delle origini contribuisce a caratterizzare in senso pressoché unico la scena italiana in merito al rapporto tra arte e mito nazionale-il mito della «Grande Italia»-immediatamente prima e dopo la Marcia su Roma. Nasce da queste constatazioni la duplice ambizione del convegno e del volume. Sotto i� profi�o de��e narrazioni storiografiche, avviare trattazioni più connesse e integrate de��a prima e de��a seconda metà de� Novecento ita�iano, sfidando cesure considerate sino a oggi invalicabili, mutamenti di ideologia o di dizio-nario, edificanti paradigmi postbe��ici-ad esempio, que��o de��a tabula rasa. Sotto i� profi�o de� metodo, incoraggiare i� dia�ogo tra discip�ine oggi distanti e separate.

«L'entre-deux-guerres in Italia. Storia dell'arte, storia della critica, storia politica», 2019
I saggi qui raccolti, trascrizioni ampliate degli interventi al convegno «Storia dell'arte, stori... more I saggi qui raccolti, trascrizioni ampliate degli interventi al convegno «Storia dell'arte, storia della critica, storia politica. L'Italia entra-deux-guerres», a cura di Michele Dantini,
(Perugia, Università per Stranieri, 22-23 maggio 2018), si propongono di tracciare un quadro ampio e frastagliato dei rapporti tra artisti, società e politica nel periodo dell'entre-deux-guerres in Italia. A fronte dei numerosi ambiti tematici esplorati, si possono indicare significative convergenze di interessi: relative all'indagine sulle politiche artistiche e culturali, ad esempio; o all'esame del ruolo sociale di artisti impegnati, in Italia, nell'allestimento di forme visuali di "liturgia politica"; o, ancora, al tentativo di decifrare la difficile transizione tra fascismo e Repubblica. Non mancano ricerche dedicate al collezionismo pubblico e privato nel Ventennio, alle diverse accezioni e "ideologie" del fascismo futurista, alla comunicazione artistica del regime e, non ultimi, ai contrasti e alle inquietudini che scuotono da subito, o a distanza di qualche decennio, il fronte tutt'altro che lineare e compatto dell'antifascismo. A differenza di altri regimi totalitari, il fascismo ha avvicinato le arti e ha sollecitato il consenso degli artisti senza praticare, almeno fino a un certo punto, una "politica dello stile". Una simile circostanza rende più difficile tracciare demarcazioni nette o stabilire categorie. Inoltre, la continuità di medio periodo tra interventismo, nazionalismo, futurismo, fiumanesimo e fascismo delle origini contribuisce a caratterizzare in senso pressoché unico la scena italiana in merito al rapporto tra arte e mito nazionale - il mito della «Grande Italia» - immediatamente prima e dopo la Marcia su Roma. Nasce da queste constatazioni la duplice ambizione del convegno e del volume. Sotto il profilo delle narrazioni storiografiche, avviare trattazioni più connesse e integrate della prima e della seconda metà del Novecento italiano, sfidando cesure considerate sino a oggi invalicabili, mutamenti di ideologia o di dizionario, edificanti paradigmi postbellici - ad esempio, quello della "tabula rasa". Sotto il profilo del metodo, incoraggiare il dialogo tra discipline oggi distanti e separate.
saggi di Fabio Benzi Luca La Rovere Michele Dantini Cristina Galassi Emanuele Pellegrini Marta Nezzo Alessandro Del Puppo, Tommaso Casini Alessandro Romanello Stefania Petrillo Aurora Roscini Vitali Michela Morelli Andrea Baffoni Antonio Allegra Alessandra Migliorati
Papers by antonio allegra
Giornale di Metafisica: revista bimestrale di filosofia, 2010
1. La questione degli oggetti inesistenti o impossibili ha trovato una nuova attualità nel XX sec... more 1. La questione degli oggetti inesistenti o impossibili ha trovato una nuova attualità nel XX secolo, a partire soprattutto dalla scandalosa giungla meinongiana, ovvero dai suoi malfamati bassifondi, ove allignerebbero creature delle tenebre1. In questo contributo ...
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Jun 1, 2018
The Anxieties of Imagination. Forms of Fear in Transhumanism. It seems perhaps inevitable that a ... more The Anxieties of Imagination. Forms of Fear in Transhumanism. It seems perhaps inevitable that a topic like transhumanism, that encapsulates many issues and problems of the current cultural complex, is able to do so thanks to its many, and somewhat conflicting, psychological tenets. Among these, the emotion of fear will be at the centre of the observations that will follow. I hope to show its significance, not only in the sense of the consistent presence of disruptions derived from fear within the transhumanist literature; but, at a deeper level, sonconjecturing that precisely its advent can be traced back to fear.
Iride, 2009
Iride Filosofia e discussione pubblica ISSN : 1122-7893. Numero: 1, aprile 2009, Indice. DOI: 10.... more Iride Filosofia e discussione pubblica ISSN : 1122-7893. Numero: 1, aprile 2009, Indice. DOI: 10.1414/29859. Substance Strikes Back. Un capitolo di metafisica analitica Antonio Allegra, pp. 107-128 6 [pdf 91K ...
Idee, Dec 31, 2003
Antonio Allegra GT FECHNER TRA DUE MONDI. UNA NOTA SULLE MATRICI ROMANTICHE NELLA GENESI DEL POSI... more Antonio Allegra GT FECHNER TRA DUE MONDI. UNA NOTA SULLE MATRICI ROMANTICHE NELLA GENESI DEL POSITIVISMO Le prime idee natural i sie dell'umanità sono sempre quelle a cui ritorna la filoso-fia più sviluppata, solo che vi toma con coscienza completamente ...
Paradigmi, Dec 1, 2010
... Per una epistemologia della persona. Titolo Rivista: PARADIGMI. Autori/Curatori:Antonio Alleg... more ... Per una epistemologia della persona. Titolo Rivista: PARADIGMI. Autori/Curatori:Antonio Allegra. Anno di pubblicazione: 2010 Fascicolo: 3. Presentazione: Anche se epistemologia e persona sembrano, per più di un aspetto, lemmi ...
Rivista Di Storia Della Filosofia, 1998
Acta Philosophica, 2011
... Oltre l'uomo?: alcune varianti postumaniste. Autores: Antonio Allegra; Localización:... more ... Oltre l'uomo?: alcune varianti postumaniste. Autores: Antonio Allegra; Localización: Acta Philosophica: rivista internazionale di filosofia, ISSN 1121-2179, Vol. 20, Nº. 1, 2011 , págs. 179-188. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...
Rivista Di Filosofia Neo-scolastica, 1997
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Books by antonio allegra
(Perugia, Università per Stranieri, 22-23 maggio 2018), si propongono di tracciare un quadro ampio e frastagliato dei rapporti tra artisti, società e politica nel periodo dell'entre-deux-guerres in Italia. A fronte dei numerosi ambiti tematici esplorati, si possono indicare significative convergenze di interessi: relative all'indagine sulle politiche artistiche e culturali, ad esempio; o all'esame del ruolo sociale di artisti impegnati, in Italia, nell'allestimento di forme visuali di "liturgia politica"; o, ancora, al tentativo di decifrare la difficile transizione tra fascismo e Repubblica. Non mancano ricerche dedicate al collezionismo pubblico e privato nel Ventennio, alle diverse accezioni e "ideologie" del fascismo futurista, alla comunicazione artistica del regime e, non ultimi, ai contrasti e alle inquietudini che scuotono da subito, o a distanza di qualche decennio, il fronte tutt'altro che lineare e compatto dell'antifascismo. A differenza di altri regimi totalitari, il fascismo ha avvicinato le arti e ha sollecitato il consenso degli artisti senza praticare, almeno fino a un certo punto, una "politica dello stile". Una simile circostanza rende più difficile tracciare demarcazioni nette o stabilire categorie. Inoltre, la continuità di medio periodo tra interventismo, nazionalismo, futurismo, fiumanesimo e fascismo delle origini contribuisce a caratterizzare in senso pressoché unico la scena italiana in merito al rapporto tra arte e mito nazionale - il mito della «Grande Italia» - immediatamente prima e dopo la Marcia su Roma. Nasce da queste constatazioni la duplice ambizione del convegno e del volume. Sotto il profilo delle narrazioni storiografiche, avviare trattazioni più connesse e integrate della prima e della seconda metà del Novecento italiano, sfidando cesure considerate sino a oggi invalicabili, mutamenti di ideologia o di dizionario, edificanti paradigmi postbellici - ad esempio, quello della "tabula rasa". Sotto il profilo del metodo, incoraggiare il dialogo tra discipline oggi distanti e separate.
saggi di Fabio Benzi Luca La Rovere Michele Dantini Cristina Galassi Emanuele Pellegrini Marta Nezzo Alessandro Del Puppo, Tommaso Casini Alessandro Romanello Stefania Petrillo Aurora Roscini Vitali Michela Morelli Andrea Baffoni Antonio Allegra Alessandra Migliorati
Papers by antonio allegra
(Perugia, Università per Stranieri, 22-23 maggio 2018), si propongono di tracciare un quadro ampio e frastagliato dei rapporti tra artisti, società e politica nel periodo dell'entre-deux-guerres in Italia. A fronte dei numerosi ambiti tematici esplorati, si possono indicare significative convergenze di interessi: relative all'indagine sulle politiche artistiche e culturali, ad esempio; o all'esame del ruolo sociale di artisti impegnati, in Italia, nell'allestimento di forme visuali di "liturgia politica"; o, ancora, al tentativo di decifrare la difficile transizione tra fascismo e Repubblica. Non mancano ricerche dedicate al collezionismo pubblico e privato nel Ventennio, alle diverse accezioni e "ideologie" del fascismo futurista, alla comunicazione artistica del regime e, non ultimi, ai contrasti e alle inquietudini che scuotono da subito, o a distanza di qualche decennio, il fronte tutt'altro che lineare e compatto dell'antifascismo. A differenza di altri regimi totalitari, il fascismo ha avvicinato le arti e ha sollecitato il consenso degli artisti senza praticare, almeno fino a un certo punto, una "politica dello stile". Una simile circostanza rende più difficile tracciare demarcazioni nette o stabilire categorie. Inoltre, la continuità di medio periodo tra interventismo, nazionalismo, futurismo, fiumanesimo e fascismo delle origini contribuisce a caratterizzare in senso pressoché unico la scena italiana in merito al rapporto tra arte e mito nazionale - il mito della «Grande Italia» - immediatamente prima e dopo la Marcia su Roma. Nasce da queste constatazioni la duplice ambizione del convegno e del volume. Sotto il profilo delle narrazioni storiografiche, avviare trattazioni più connesse e integrate della prima e della seconda metà del Novecento italiano, sfidando cesure considerate sino a oggi invalicabili, mutamenti di ideologia o di dizionario, edificanti paradigmi postbellici - ad esempio, quello della "tabula rasa". Sotto il profilo del metodo, incoraggiare il dialogo tra discipline oggi distanti e separate.
saggi di Fabio Benzi Luca La Rovere Michele Dantini Cristina Galassi Emanuele Pellegrini Marta Nezzo Alessandro Del Puppo, Tommaso Casini Alessandro Romanello Stefania Petrillo Aurora Roscini Vitali Michela Morelli Andrea Baffoni Antonio Allegra Alessandra Migliorati