Books by Giovanni Lupinu

Manualetto di linguistica sarda, 2023
Ha pubblicato numerosi saggi e libri su letteratura medievale e rinascimentale. Nel corso del 202... more Ha pubblicato numerosi saggi e libri su letteratura medievale e rinascimentale. Nel corso del 2023 sono apparsi i seguenti volumi, Pagine sarde (Sassari, EDES); Le "concordanze delle storie" (Roma, Viella), Quantulacumque lucretiana. Nuove piste di ricerca per la fortuna di Lucrezio (Generis Publishing), Sfarfallate dantesche (Ravenna, Longo), ed Erranze libridinose. Ricerche su testi rari e dimenticati pubblicato dalla UnicaPress, nella stessa collana che ospita questo volume di ricerche petrarchesche. Giovanni Lupinu è professore di Glottologia all'U-niversità di Sassari. Dopo essersi occupato, fra le altre cose, di latino epigrafico della Sardegna, sociolinguistica della Sardegna e storia della linguistica sarda, negli ultimi anni i suoi studi si sono concentrati sul sardo medievale: si ricordano, in particolare, la prima edizione critica della Carta de Logu (nel

un processo assimilativo completo, attraverso il quale, cioè, si è ottenuta un'articolazione unit... more un processo assimilativo completo, attraverso il quale, cioè, si è ottenuta un'articolazione unitaria intensa. Diversa è l'analisi offerta, qualche anno più tardi, da Pier Enea Guarnerio, secondo il quale la laterale (originaria o secondaria) «riduce l'esplosiva dentale sorda [o sonora] alla fricativa interdentale sorda Þ [o, rispettivamente, a d] e alla sua volta assume, per così dire, la tinta interdentale del suono attiguo, onde lÞ [ld]: alÞu alto [kaldu caldo]» 49 : al di là delle considerazioni sul luogo di articolazione, in questo caso, al contrario di quanto faceva il Bonaparte, il risultato dell'azione assimilativa viene descritto nei termini di due articolazioni distinte, sebbene omorganiche, con ciò evidenziandosi sùbito uno degli aspetti più delicati della questione. Successivamente anche il Campus e, soprattutto, il Bottiglioni, le cui conclusioni furono sostanzialmente recepite dal Wagner, hanno cercato di portare precisazioni sulla natura dei foni coinvolti nei processi che abbiamo cursoriamente richiamato 50 . Semplificando, possiamo dire che in termini generali -facendo riferimento, cioè, non solo al sassarese, ma anche alle altre varietà del nord-ovest della Sardegna in cui simili articolazioni compaiono -il problema è stata chiarito nelle sue diverse implicazioni grazie alle indagini strumentali di M. Contini: in primo luogo, nelle varietà analizzate il risultato di L, R, S + T o D è costituito da una laterale fricativa sorda o, nell'ordine, sonora, come negli esempi di áLtu "alto" e káLdu "caldo". Tuttavia, vedendo le cose dal punto di vista auditivo, la situazione è complicata dal fatto che, anche in una medesima località, e persino nelle realizzazioni di un medesimo parlante (in ragione della velocità di elocuzione), 49 Cfr. P. E. Guarnerio, I dialetti odierni di Sassari, della Gallura e della Corsica, cit., § 123, III-IV. 50 Si vedano, rispettivamente, G. Campus, Fonetica del dialetto logudorese, cit., § 104 e nota 7; G. Bottiglioni, Saggio di fonetica sarda, cit., § § 43 ss.; M. L. Wagner, Fonetica storica del sardo, cit., § § 338-339. Si veda anche Ch. Gartmann, Die Mundart von Sorso, cit., § § 110-111, 135.

Alcuni anni orsono, dopo la scomparsa di Raphael G. Urciolo, la Ilisso Edizioni acquisiva i dirit... more Alcuni anni orsono, dopo la scomparsa di Raphael G. Urciolo, la Ilisso Edizioni acquisiva i diritti di tutte le opere pubblicate di Max Leopold Wagner, oltre ai lavori inediti, alle carte e all'intera biblioteca del grande glottologo tedesco padre della linguistica sarda. È noto, infatti, che Wagner (nato a Monaco di Baviera nel 1880 e morto a Washington nel 1962) trascorse gli ultimi anni della sua vita ospite negli Stati Uniti presso l'avvocato italo-americano studioso di linguistica, potendo attendere in questo modo senza preoccupazioni alle proprie ricerche e, in particolare, alla realizzazione del Dizionario Etimologico Sardo, uno dei capolavori della romanistica. Una volta morto Urciolo, i suoi Eredi, in relazione alle opere di Wagner, hanno generosamente effettuato il lascito sopra ricordato a favore della Ilisso Edizioni, intendendo in questo modo rinsaldare lo speciale legame spirituale e scientifico che per oltre un cinquantennio unì lo studioso tedesco all'isola. In séguito a questo evento è sorto, per iniziativa della Ilisso Edizioni, il Centro "Max Leopold Wagner" per la documentazione e ricerca linguistica che, oltre a diffondere la conoscenza della figura e delle opere di Wagner, si propone i seguenti scopi: a) ampliare e aggiornare il fondo Wagner con l'acquisizione di altro materiale bibliografico concernente non solo la Sardegna, ma più in generale l'àmbito mediterraneo; b) promuovere la raccolta di materiale documentario e la realizzazione di ricerche e opere sul sardo e sulla linguistica mediterranea, con particolare riguardo per le aree linguistiche culturali che hanno avuto relazione con la Sardegna in epoca preistorica, protostorica e storica; c) pubblicare i materiali e le ricerche di cui sopra nei quaderni di "Officina linguistica". Nel 1997 è uscito il primo volume di "Officina linguistica", una nostra raccolta di saggi intitolata Studi sul sardo medioevale, avente per oggetto l'analisi storico-linguistica di alcuni aspetti della complessa compagine lessicale dei più antichi testi in volgare dell'isola. Nel 1998 ha visto poi la luce il secondo numero della serie, per opera di Ines Loi Corvetto, recante il titolo Dai bressaglieri alla fantaria. Lettere dei soldati sardi nella grande guerra, uno studio dell'italiano interferito di parlanti del Campidano di Cagliari condotto attraverso l'esame di un ricco e interessante corpus epistolare. Oggi proponiamo il terzo quaderno della collana, un'indagine sul latino epigrafico della Sardegna elaborata da Giovanni Lupinu. Come l'autore nota nell'Introduzione, mancava sinora per l'isola, a differenza di quanto è stato fatto per numerose altre regioni sottoposte un tempo alla dominazione romana, una ricerca sistematica sulla lingua dei titoli latini in essa rinvenuti, sicché le affermazioni sul latino volgare sviluppatosi in questa regione così importante della Romània si sono sino ad oggi basate, prevalentemente, su ragionamenti di carattere ricostruttivo. Il lavoro che qui si pubblica propone invece l'esame di una serie di dati testuali, soprattutto di rilevanza fonetica, che s'inseriscono nella storia della lingua sarda e consentono di apprezzare la partecipazione più o meno avanzata dell'isola a tutta una serie di svolgimenti che, se da un lato coinvolgono in numerosi casi il tessuto linguistico protoromanzo nel suo complesso, dall'altro consentono pure di cogliere, talora, le prime tracce di differenziazione destinate a marcare l'individualità del sardo nell'àmbito della Romània. Quest'opera, crediamo, potrà incontrare l'interesse non soltanto dei latinisti e degli studiosi di linguistica romanza e sarda ma anche, in modo più ampio e articolato, di tutti coloro che a diverso titolo sono attenti alle vicende storiche dell'isola.

Realizzazione grafica Biplano, Cagliari Stampa Grafiche Ghiani, Monastir (Ca) X BRIGITTA PETROVSZ... more Realizzazione grafica Biplano, Cagliari Stampa Grafiche Ghiani, Monastir (Ca) X BRIGITTA PETROVSZKI LAJSZKI GIOVANNI LUPINU to trattato: in ogni caso preziosa e meritoria -offre un'ampia informazione bibliografica e numerose utili notizie sull'attività del principe. 3 Sono gli scritti che nella Bibliografía sono indicati ai numeri 148-150: L. L. Bonaparte, Esposizione di una nuova nomenclatura esprimente il rapporto atomico, Firenze 1839; Id., Ricerche chimiche sul veleno della vipera, in "Gazzetta Toscana delle scienze medico-fisiche" I (1843). Al numero 150 della Bibliografía sono poi menzionati genericamente degli Estudios sobre metales, apparsi sempre sulla "Gazzetta Toscana delle scienze medico-fisiche" nei numeri del 15 aprile, I maggio e I settembre 1843 (probabilmente da identificarsi, almeno in parte, con l'opera che nel Catalogue général des livres imprimés de la Bibliothèque nationale si trova citata in una traduzione inglese: Notes on the separation of cerium from didy-mium… s.l.n.d.). 4 L. L. Bonaparte, Specimen lexici comparativi omnium linguarum Europaearum, Florentiae 1847 (l'opera è stata reimpressa in edizione anasta-Volgendo lo sguardo alle imprese linguistiche di Luigi Luciano Bonaparte, è utile operare una prima distinzione, sia pure provvisoria, fra i lavori dei quali fu autore, palesando in prevalenza interessi di carattere dialettologico e comparativo, e le opere che fece pubblicare a proprie spese in qualità di coordinatore scientifico e/o di editore, in particolar modo traduzioni di testi biblici in numerosi idiomi europei, con un'apertura decisa alle lingue minoritarie, segnatamente al basco (ma non solo), e alle parlate locali, soprattutto dell'Inghilterra e dell'Italia 6 . A questo riguardo, XII BRIGITTA PETROVSZKI LAJSZKI GIOVANNI LUPINU 6 Una simile delimitazione, in ogni caso, ha valore puramente indicativo, giacché lo sguardo del Bonaparte abbracciò, con interventi meno sistematici, un numero di domini linguistici assai più ampio, a considerar le cose e dal punto di vista geografico e dal punto di vista genealogico. Per avere un'agile informazione a questo riguardo, ad es., si potrà dare una scorsa alle lingue documentate nell'opera intitolata Parabola de seminatore ex Evangelio Matthaei, in LXXII Europaeas linguas ac dialectos versa, et Romanis characteribus expressa, Londini 1857, nella quale si ha un sensibile incremento rispetto al numero delle varietà documentate nello Specimen lexici comparativi omnium linguarum Europaearum del 1847 (cfr. supra, nota 4): la prima parte è dedicata alla lingua Vasconica (1. dial. tifica del Bonaparte, è possibile individuare in essa, già solo scorrendo i titoli delle varie opere 8 , la presenza di alcune XIV BRIGITTA PETROVSZKI LAJSZKI GIOVANNI LUPINU 8 Senza intenzione di completezza, ma unicamente al fine di fornire un elenco selettivo dei lavori del principe che sia rappresentativo dei suoi interessi preminenti, ricordiamo i seguenti scritti (rimandando alla Bibliografía di Arana Martija per un catalogo sistematico e anticipando che, in diverse occasioni, il Bonaparte scrisse pure prefazioni linguistiche a traduzioni di testi biblici pubblicate per sua iniziativa): Specimen lexici comparativi omnium linguarum Europaearum, Florentiae 1847 (Bibliografía, n. 151); Langue basque et langues finnoises, Londres 1862 (Bibliografía, n. 180); Classification morphologique des langues européennes, adoptée par le prince Louis-Lucien Bonaparte pour son "Vocabulaire comparatif ", Londres 1863 (Bibliografía, n. 184); Carte des sept provinces basques montrant la délimitation actuelle de l'euscara et sa division en dialectes, sous-dialectes et variétés, Londres 1863 (cfr. Bibliografía, n. 185); Le verbe basque en tableaux, présentant les formes des dialectes guipuscoan, biscaïen, labourdin et souletin comparées entre elles, ainsi que les principales variantes des autres dialectes, sous-dialectes et variétés de l'euscara, Londres 1864 (Bibliografía, n. 190); Some Observations on the Rev. R. Williams' Preface to his "Lexicon Cornu-Britannicum", London 1865 (Bibliografía, n. 193); Note sur les prétendus génitifs et datifs pluriels de la langue basque, Londres 1866 (Bibliografía, n. 194; cfr. anche n. 208); Spécimen d'orthographe applicable aux dialectes de langue d'oil dans le but exclusif de l'étude comparative de leur prononciation avec celle de la langue française, Londres 1867 (Bibliografía, n. 203); Le verbe basque en tableaux, accompagné de notes grammaticales, selon les huit dialectes de l'euskara: le guipuscoan, le biscaïen, le haut-navarrais septentrional, le haut-navarrais méridional, le labourdin, le bas-navarrais occidental, le bas-navarrais oriental et le souletin; avec les différences de leurs sous-dialectes et de leurs variétés. Recueilli sur les lieux mêmes de la bouche des gens de la campagne, dans cinq excursions linguistiques faites dans les sept provinces basques d'Espagne et de France pendant les années ss.); Études sur les trois dialectes basques des vallées d'Aezcoa, de Salazar et de Roncal, tels qu'ils sont parlés à Aribe, à Jaurrieta et à Vidangoz, Londres 1872 (Bibliografía, n. 214); Classification des dialectes anglais modernes, présentée à la Société Philologique de Londres… le 20 juin 1873. Accompagnée d'une petite carte des principaux dialectes anglais, Londres 1873 (Bibliografía, n. 218); A small Map of the Counties of England shewing the principal English Dialects, London 1873 (Biblio-linee di ricerca, predilezioni e orientamenti metodologici, più o meno maturi in relazione al clima culturale dell'epo-XV Introduzione grafía, n. 219; cfr. anche nn. 232 e 250); Étymologie du nom de Baïgorry, Londres 1875 (Bibliografía, n. 222); Étymologie du nom de Bayonne, etc., Londres 1875 (Bibliografía, n. 228; cfr. anche n. 233); Remarques sur plusieurs assertions de M. Abel Hovelacque concernant la langue basque, accompagnées d'observations grammaticales et bibliographiques, Londres 1876 (Bibliografía, n. 235); Observations sur le basque de Fontarabie, d'Irun, etc., cfr. anche n. 318); Remarques sur la classification des langues ouraliques, Paris 1876 (Bibliografía, n. 241); Remarques sur certaines notes, certaines observations et certaines corrections, dont M. J. Vinson a accompagné l'"Essai sur la langue basque" par F. Ribáry, Londres 1877 (Bibliografía, n. 244); Remarques sur les dialectes de la Corse, et sur l'origine basque de plusieurs noms locaux de cette île, ou Observations sur l'article linguistique qui a paru dans le deuxième numéro des "Annales de la Corse", publié par M. le D. A. Mattei, Londres 1877 (Bibliografía, n. 247; cfr. anche nn. 248 e 249); On the Dialects of eleven southern and south-western Counties, with a new Classification of the English Dialects, London 1877 (Bibliografía, n. 251); Lists of Vowels and Consonants, and Identification of European Vowels, with Examples, London 1878 (= pp. 1293-1307 e 1352-1357 dell'opera Early English Pronunciation di A. J. Ellis; cfr. Bibliografía, n. 253); Sur le caractère pronominal du monosyllabe béarnais "que", Londres 1878 (Bibliografía, n. 254; cfr. anche nn. 255 e 256); Sur les mots basques "ill, illargi, illun", etc., Londres 1879 (Bibliografía, n. 258; cfr. anche nn. 260 e 320); On Portuguese simple Sounds compared with those of Spanish, Italian, French, English, etc., London 1879 (Bibliografía, n. 261); ca in cui presero forma, che mostrano una centralità innegabile, pur all'interno di una caleidoscopica vastità di interessi in cui non sempre riesce facile districarsi. Preliminarmente, però, occorrerà riconoscere che, in parte, è vero che il principe «non si riteneva tanto un "teorico delle lingue", quanto un "procacciatore di materiali linguistici", da comparare o da proporre alla geniale sintesi di qualche altro studioso: insomma una sorta di grande, e aristocratico, collezionista di lingue e dialetti d'ogni parte del mondo» 9 . Tuttavia, ammessa senz'altro nell'operazione di raccolta dei XVI BRIGITTA PETROVSZKI LAJSZKI GIOVANNI LUPINU with the cfr. anche n. 325). 9 M. Bua, Il principe e le lingue, in "Annali della Facoltà di Magistero dell'Università di Cagliari", n.s. XIII/2 (1989), pp. 205-257, soprattutto alle pp. 210-211.
Papers by Giovanni Lupinu
Bollettino di Studi Sardi, 15, pp. 15-23, 2022
L'autore propone un saggio di edizione critica delle Questioni giuridiche integrative della Carta... more L'autore propone un saggio di edizione critica delle Questioni giuridiche integrative della Carta de Logu, precisamente di cinque capitoli delle stesse. Le Questioni sono un'anonima operetta in lingua sarda attribuibile alla prima metà del XV sec., la cui tradizione è strettamente legata a quella della Carta de Logu dell'Arborea: in esse è proposta una serie di casi pratici risolti col ricorso al diritto giustinianeo.
Bollettino di Studi Sardi, 14, pp. 37-60, 2021
L'autore prende in considerazione, illustrandone le numerose pecche, una recente edizione critica... more L'autore prende in considerazione, illustrandone le numerose pecche, una recente edizione criticao che tale aspira a essere-delle cosiddette Questioni giuridiche esplicative (o, meglio, integrative) della Carta de Logu, un'opera anonima in lingua sarda databile alla prima metà del XV sec. Si rimarca la necessità di disporre di edizioni affidabili quale presupposto ineludibile di ogni ulteriore approfondimento * Il presente studio è stato finanziato dal fondo dell'Ateneo di Sassari per la ricerca (anno 2020).
Analisi delle iscrizioni latine di Sardegna relative all'epoca cristiana, in particolare quel... more Analisi delle iscrizioni latine di Sardegna relative all'epoca cristiana, in particolare quelle databili con maggiore o minore approssimazione ai secoli IV-VI, tenendo conto, oltreche di una manciata di epigrafi di origine ebraica, anche di quelle per le quali, pur non esserndo esclusa una datazione piu tarda, non e inverosimile neppure un'attribuzione a questo periodo.
Bollettino di Studi Sardi 13, 2020

Tra etimologia romanza e dialettologia. Studi in onore di Franco Fanciullo. A cura di P. Del Puente, F. Guazzelli, L. Molinu, S. Pisano, Edizioni dell'Orso, 2020
Nel presente contributo-che con amicizia dedico a Franco Fanciullo-mi soffermo ad analizzare l'ef... more Nel presente contributo-che con amicizia dedico a Franco Fanciullo-mi soffermo ad analizzare l'effettiva consistenza di una voce sarda di origine toscana attestata sin dal medioevo, per illustrare i problemi posti dalle sue continuazioni moderne così come attestate in alcune opere del canonico Giovanni Spano e di Max Leopold Wagner. Si vedrà, in particolare, che già il modo con cui i materiali in esame sono stati recepiti e organizzati da Wagner sconsiglia di prenderli per assodati e basare su essi conclusioni impegnative riguardo alla fonetica storica del sardo. 2. Nel sardo medievale, in documenti provenienti da area logudorese, è attestato il vocabolo barnellu, barrellu, varrellu: con più precisione, esso ricorre due volte nel Condaghe di San Pietro di Silki (= CSP), che include al suo interno registrazioni di atti di varia natura (donazioni, permute, esiti di liti giudiziarie etc.) che vanno dalla fine dell'XI alla metà del XIII sec., e due volte nel Condaghe di San Nicola di Trullas (= CSN), ove sono raccolte analoghe registrazioni che si datano tra il primo quarto del XII e la seconda metà del XIII sec. Diamo di séguito i passi interessati, che citiamo seguendo ATLiSOr (omettiamo solo di segnalare lo scioglimento delle abbreviature) 1 : 1) CSP 146.2: Et ego deindeli .I. libra d'argentu […] et aiunsili .I. varrellu ("E io gli diedi una libbra d'argento […] e a ciò aggiunsi un varrellu"); 2) CSP 338.3: deindeli .X. berbekes et .I. barrellu de pesentinu ("gli diedi dieci pecore e un barrellu di pesentinu"; pesentinu, che ricorre anche nel passo n. 4, indica un tipo di tessuto, così come frissa nel brano che segue); 3) CSN 140.14: Et ego deibili […] .I. barnellu de frissa nova ("E io gli diedi […] un barnellu di frissa nuova"); 4) CSN 196.1: et deibili barnellu de pesentinu in sollu ("e gli diedi un barnellu di pesentinu del valore di un soldo"). 1 ATLiSOr (Archivio Testuale della Lingua Sarda delle Origini) è consultabile su internet all'indirizzo http://atlisorweb.ovi.cnr.it/. Avvertiamo qui che per la trascrizione fonetica del sardo-che avverrà soprattutto con riferimento a opere di Max Leopold Wagner-utilizziamo il sistema del DES, per evitare di affiancare più soluzioni grafiche.
Bollettino di Studi Sardi, 2019

Cultura Neolatina LXXX - fasc. 1-2, 2020
Modena-via emilia est, 1741 www.mucchieditore.it la legge 22 aprile 1941 sulla protezione del dir... more Modena-via emilia est, 1741 www.mucchieditore.it la legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d'autore, modificata dalla legge 18 agosto 2000, tutela la proprietà intellettuale e i diritti connessi al suo esercizio. Sono severamente vietate la riproduzione, la pubblicazione in rete, anche parziali e per uso didattico, con qualsiasi mezzo, del contenuto di quest'opera nella forma editoriale con la quale essa è pubblicata. Fotocopie, per uso personale del lettore, possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun articolo dietro pagamento alla Siae del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall'editore o dagli aventi diritto. ogni violazione sarà punita ai sensi di legge. tipografia e impaginazione SteM Mucchi (Mo), stampa e legatoria Modulgrafica (Fc).
Sta in "I settecento anni degli Statuti di Sassari. Dal Comune alla città regia", a cura di A. Ma... more Sta in "I settecento anni degli Statuti di Sassari. Dal Comune alla città regia", a cura di A. Mattone e P.F. Simbula, Milano (Franco Angeli) 2019 (Atti del Convegno di Sassari, 24-26 novembre 2016)
Sta in "Bollettino di Studi Sardi" 10 (2017; pubbl. 2018)
pubblicato in "L'Italia dialettale", numero speciale allegato al vol. LXXIII (2015), pp. 49-74.
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