Books by Michele Scafuro
La realizzazione e la stampa di questi due volumi è stata resa possibile anche grazie al contribu... more La realizzazione e la stampa di questi due volumi è stata resa possibile anche grazie al contributo del grafico Massimo Cibelli.
ISBN 978 88-87744-82-8, 2019
Pandemos s.r.l.
Patrocinio Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro (a cura di), Atti del I Convegno Internazionale d... more Patrocinio Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro (a cura di), Atti del I Convegno Internazionale di Studi ISBN 978-88-87744-76-7 (cinque tomi indivisibili) © Copyright 2017 -Fondazione Paestum -Pandemos s.r.l. Proprietà letteraria riservata Con il supporto economico di Paestum, 7-9 settembre 2016 a cura di Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro del I Convegno Internazionale di Studi ATTI FONDAZIONE PAESTUM Pandemos La serie dei Dialoghi si abbrevia: DialArchMed I.1-5
Papers by Michele Scafuro
Il volume raccoglie i contenuti dei project work realizzati presso l’Università di Salerno dagli ... more Il volume raccoglie i contenuti dei project work realizzati presso l’Università di Salerno dagli studenti dei corsi di formazione CHIS e SNECS realizzati nell'ambito del Distretto Regionale ad Alta Tecnologia per i Beni culturali (DATABENC). Questo volume non solo si propone di fornire il doveroso resoconto di un progetto finanziato con fondi pubblici, ma intende sopratutto documentare la risposta degli studenti che si sono attivamente messi in gioco su molteplici argomenti che comprendono l’intero ciclo delle attività concernenti la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, dalla diagnostica alla fruizione.

Nella letteratura storica e archeologica l’attenzione all’emergere di luoghi di culto e allo svil... more Nella letteratura storica e archeologica l’attenzione all’emergere di luoghi di culto e allo sviluppo di pratiche cultuali è stata frequentemente connessa alle problematiche inerenti la nascita e la definizione della polis. È generalmente condiviso che il processo di definizione di uno spazio sacro in Grecia inizia a concretarsi verso la fine della cosiddetta Dark Age quando emergono in maniera sempre più consistente le prime testimonianze di altari, temène e aree sacre complementari a diversi culti. L’eterogeneità dei materiali rende difficile ipotizzare forme e funzioni di questi siti che, per l’Età del Ferro, secondo alcuni sarebbero connessi con la configurazione dei distretti in cui sono ubicati e funzionali agli insediamenti coevi; l’ipotesi è che questi santuari abbiano avuto una funzione di marcatori di spazio tra entità territoriali differenti, garanti di confini delle comunità in rapporto dialettico con i centri urbani fin dalle prime fasi del loro sviluppo. Tra i santuari noti si mettono a fuoco quelli definiti d’altura, luoghi di culto a cielo aperto o in cavità collocate lungo le pareti rocciose di rilievi montuosi. L’obiettivo del lavoro è proporre un’ulteriore prospettiva di ricerca che tenga conto delle considerazioni di F. de Polignac in merito alla ‟continuità ideale” dall’Età del Bronzo all’Età del Ferro di alcuni di questi contesti, cercando, nei limiti imposti da una documentazione spesso disarticolata e incompleta, di elaborare riflessioni comparative anche con altre regioni della Grecia, dall’età Minoica e Micenea fino all’Età Geometrica.
Alcune riflessioni sul recente volume di J.K. Papadopoulos - E. Lord Smithson, The Early Iron Age... more Alcune riflessioni sul recente volume di J.K. Papadopoulos - E. Lord Smithson, The Early Iron Age: the Cemeteries, Princeton, The Athenian Agora 36, 2017
The Lucanian settlement of Caselle in Pittari represents one of the most interesting and amazing ... more The Lucanian settlement of Caselle in Pittari represents one of the most interesting and amazing archaeological sites located in the Southern Italy. The excavations realized in the last three decades have confirmed the presence of an important settlement including houses, workshops, fortification walls. With the aim to identify the urban plan of the site, an extensive geophysical campaign was carried out in the last two years. Results show how the integrated use of archaeological information and geophysical data allow to reconstruct the ancient urban plan of the site formed by orthogonal roads (plateiai and stenopoi) that neatly delimit the isolates (insulae).
Water is life, purification, regeneration. This gives rise to many opportunities for development.... more Water is life, purification, regeneration. This gives rise to many opportunities for development. Immersion in water is a return to basics, with an outcome that generates strength and purity. The potential water are large and innovative. The Pythia, the priestess of Apollo at Delphi, drinking to Castalia fountain, in order to draw inspiration before his prophecies. Pilgrims on their way to the shrine of Delphi had to take a purifying bath in the same source, as a precondition to be able to consult the oracle. The speech will be aimed to analyze the relationship between the water and the rituals in Ancient Greece in sacred contexts as the sanctuaries of Delphi, Sounion, Brauron and Eleusis.
L’attuale documentazione archeologica dell’area meridionale della città, esterna alle mura, conse... more L’attuale documentazione archeologica dell’area meridionale della città, esterna alle mura, consente di ipotizzare un quadro delle dinamiche di occupazione articolato per fasi cronologiche e per funzioni. Sin dall’età arcaica il “suburbio” era quasi esclusivamente occupato da luoghi di culto gravitanti sul corso del torrente Capodifiume e sporadicamente occupato da piccoli nuclei di sepolture isolati. La documentazione più corposa è costituita dal santuario di Afrodite, a mezzo km a S-E di Porta Giustizia, frequentato dall’inizio del VI secolo a.C. e monumentalizzato qualche decennio dopo, e da distinti nuclei di necropoli.

A Fratte documenti di attività finalizzate alla produzione di ceramiche si riferiscono alla fase ... more A Fratte documenti di attività finalizzate alla produzione di ceramiche si riferiscono alla fase di vita di età sannitica e provengono soprattutto dall'area sud-orientale (Zona 2) della cosiddetta Acropoli 1 (fig.1). Qui sono stati rinvenuti resti di una fornace, di cui si conserva parte del praefurnium e della camera di cottura a pianta circolare (diam. 2 m ca), in blocchi di tufo, argilla e materiale deperibile 2. Documenti indicativi vengono anche dai livelli superiori di un pozzo posto all'interno di un edificio di forma rettangolare, sul versante occidentale dell'area, a poca distanza dalla fornace 3 (fig. 2). Il pozzo, non più funzionante dalla metà del V sec. a.C., diviene ricettacolo di immondizia e dai livelli di riempimento, in particolar modo da quelli datati tra la fine del IV e i primi decenni del III sec. a.C., proviene una bocca di mantice frammentaria, un gruppo di frammenti ceramici con evidenti difetti di cottura sia nel corpo ceramico che nella vernice, non perfettamente annerita e/o con macchie più o meno ampie di colore rosso-arancione (fig. 3). Si tratta verosimilmente di scarti di produzione relativi a tipi vascolari ampiamente attestati durante le fasi finali dell'insediamento; tali evidenze indicano con certezza che a cavallo tra IV e III sec. a.C. sono prodotte localmente ceramiche d'uso quotidiano sia in argilla acroma e grezza sia a vernice nera. Per tale arco cronologico contesti particolarmente significativi sono gli scarichi di materiale edilizio e di uso domestico riversati in fosse circolari, nei pozzi e nei cunicoli sotterranei relativi al sistema idrico di età arcaica defunzionalizzato alla metà del V sec. a.C., che segnalano la forte cesura che avviene negli anni centrali del III sec. a.C. 4 Questi contesti restituiscono una grande quantità di reperti e consentono di cogliere i caratteri della cultura materiale della fase immediatamente precedente alla metà del III sec. a.C. La ceramica è rappresentata in maggioranza da vasellame in argilla grezza per la cottura e la conservazione degli alimenti, seguita da quello in argilla acroma o a vernice nera utile per la mensa, grandi contenitori e anfore da trasporto; meno attestati i frammenti a figure rosse, di unguentari, di louteria e di pesi da telaio. Allo stato attuale della ricerca le ceramiche a vernice nera e in argilla acroma e grezza sono le classi più ricorrenti e meglio note, per le quali su base autoptica sono state effettuate le campionature degli impasti, che hanno permesso di distinguere diverse produzioni, alcune delle quali possono essere considerate locali per l'ampia attestazione. L'analisi filologica e il confronto 1 Le ricerche dell'Università degli Studi di Salerno sono state avviate nel 1985 con campagne di scavo nella cosiddetta "Acropoli": Greco, Pontrandolfo 1990; Pontrandolfo et alii 1997; Pontrandolfo 2009; Pontrandolfo, Santoriello 2011. Sulla metodologia e sul sistema informatico con cui vengono registrati i dati dello scavo si veda: Santoriello In tali contesti è stato rinvenuto materiale edilizio tra cui pietrame e blocchi di tufo relativi a strutture murarie, elementi architettonici, frustuli di intonaco, parti delle coperture, tegole e coppi, ma anche qualche frammento di lastra di rivestimento.
Le storie del mare sono tante e spesso si accumulano restituendo una stratigrafia di conoscenze, ... more Le storie del mare sono tante e spesso si accumulano restituendo una stratigrafia di conoscenze, percezioni ed esperienze. Il mare sin da Esiodo (VII secolo a.C.) ha sempre avuto una doppia valenza, ereditata dalla sua stessa genesi mitica, che nell’immaginario antico ha dato forma a paesaggi incantevoli quanto insidiosi, a creature affascinanti e pericolose che mediante il contatto con le divinità e le loro discendenze hanno intrecciato storie in cui l’essere umano non è stato solo il testimone ma ha avuto parte attiva con gesti, parole, suoni, silenzi, emozioni, rumori, canti. Anzi, i racconti sono evocazione diretta di quella mentalità che li ha prodotti rispecchiando spesso non solo l’idea di quello spazio fluttuante, ma anche l’idea che l’uomo ha di sé stesso, facendo riflettere negli specchi d’acqua le sue angosce, le sue paure, le sue tensioni, la sua identità.
La realizzazione e la stampa di questi due volumi è stata resa possibile anche grazie al contribu... more La realizzazione e la stampa di questi due volumi è stata resa possibile anche grazie al contributo del grafico Massimo Cibelli.
Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e... more Tutti gli articoli della Rivista sono sottoposti a revisione da parte del comitato di redazione e di referees anonimi, di cui si pubblica qui di seguito l'elenco completo:
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