Books by Angelo Maria Vitale

Nonostante sia largamente noto il ruolo centrale svolto al Concilio di Trento dall’agostiniano na... more Nonostante sia largamente noto il ruolo centrale svolto al Concilio di Trento dall’agostiniano napoletano Girolamo Seripando (1492-1563), in quanto teologo della giustificazione e legato pontificio, una parte consistente della sua opera filosofico-teologica attende ancora di essere riconosciuta nel suo pieno valore. Scarsa attenzione, in particolare, è stata sinora riservata ai frutti della sua prima fase di attività, ossia al vasto corpus di quaestiones e al trattato De summo bono, la cui stesura copre un arco di tempo che va dai primi anni Venti alla seconda metà degli anni Trenta del Cinquecento. Questi scritti restituiscono il profilo di un epigono della tradizione umanistica napoletana e di un fautore di una forma eclettica di platonismo, orientato a tracciare, sulla base del modello elaborato da Marsilio Ficino e da Egidio da Viterbo, una linea di continuità tra la doctrina gentilium e la sapientia christiana. Sono opere, come notava Hubert Jedin, che anticipano di alcuni anni la philosophia perennis di Agostino Steuco e mostrano l’autonomia filosofica e la finezza teologica dell’agostiniano. Questo studio, mirante a ricostruire il contesto intellettuale che fa da sfondo alla redazione del De summo bono e a farne emergere i temi caratteristici, contiene anche, in Appendice, la prima edizione dell’opera.

La filosofia di Platone, più di ogni altra, ha plasmato l’intera riflessione filosofica occidenta... more La filosofia di Platone, più di ogni altra, ha plasmato l’intera riflessione filosofica occidentale tanto nel metodo quanto nei contenuti, configurandosi per molti aspetti come il modello ideale del ‘fare filosofia’. Ripercorrere pertanto le molteplici vie della ricezione del messaggio platonico non corrisponde soltanto al mero accertamento di una presenza, ma significa invece osservare il vivo e creativo operare di questo messaggio all’interno del pensiero metafisico-teologico nel corso dei secoli. Il volume ricostruisce l’incidenza del pensiero e della stessa figura di Platone nella riflessione filosofica e culturale tra tarda antichità e Rinascimento. Molto articolato, dunque, si presenta l’esame del dispiegarsi di questa feconda eredità: dal Medioplatonismo ai Padri della Chiesa, da Giovanni Scoto ai teologi cisterciensi del secolo xii, da Bonaventura di Bagnoregio a Dante e Boccaccio, dalla tradizione umanistica del Quattrocento alla scuola platonico-agostiniana fondata da Egidio da Viterbo nel secolo xvi, alle soglie del Concilio di Trento. In questo modo i diversi contributi, nel loro complesso, consentono di indagare anche nei suoi aspetti meno noti il formarsi di quella ‘tradizione platonica’ che costituisce uno dei momenti fondativi della stessa identità spirituale dell’Occidente.
La sua vita e il suo pensiero nel fermento spirituale del xvi secolo Volume primo STORIA
Papers by Angelo Maria Vitale

The work of translation and commentary on the De mystica theologia and the De divinis nominibus b... more The work of translation and commentary on the De mystica theologia and the De divinis nominibus by Dionysius the Areopagite, began in 1492, undoubtedly occupies a privileged position in the development of the thought of Marsilio Ficino (1433-1499). Indeed, not only is this work on the Corpus Dionysianum located organically in the Ficinian programme of restoration of the prisca theologia and of the ancient Platonic wisdom, but it also seems to represent its fulfilment: chronologically, because the two Dionysian comments constitute, together with the commentary on the Parmenides, the last undertaking performed on the great texts of the Platonic tradition, and on a strictly speculative level. From an analysis of the commentary on the De mystica theologia (carried out examining simultaneously contemporary treaties and epistles) it emerges clearly how the theologian Dionysius at once “Platonic” and “Christian”, becomes the privileged key to interpreting more than a few themes of ancient and late antique Platonism, determining a unique loop: the Dionysian text, interpreted through the sources of that Platonism of which it is now considered to be the pinnacle, ends up operating retrospectively as the interpretative criterion of the entire Platonic tradition.
This contribution presents three Quaestiones on the divine nature written by the Augustinian fria... more This contribution presents three Quaestiones on the divine nature written by the Augustinian friar Girolamo Seripando between 1528 and 1536, when he was a disciple of Giles of Viterbo. This means that the Quaestiones de natura divina adversus Epicurum, adversus Manichaeum, and adversus Stoicos predate the period of Seripando’s full involvement in the government of the Augustinian order and his participation in the first session of the Council of Trent. The contribution illustrates the historical and philosophical background to Seripando’s youthful writings and identifies some characteristic features of his Christian Platonism, which was inspired by Ficino’s philosophy. The Latin text of the three Quaestiones, contained in MS VIII E 40 of the Biblioteca Nazionale in Naples, is published in the Appendix.
It is with the publication of Hubert Jedin's extensive and historically documented biography of G... more It is with the publication of Hubert Jedin's extensive and historically documented biography of Girolamo Seripando in 1937 that light is shed on the varied activities of the Neapolitan friar. The following bibliographical essay, besides analysing the works by Seripando, both published and unpublished, focuses on the critical literature concerning the Augustinian friar from 1937 to this day. Said literature examines in depth some characteristics of Seripando's biography and of his works, whose significance was not wholly revealed in Jedin's study. Some aspects of his reforming activity as the archbishop of Salerno, his patronising the arts, or his philosophical thinking located between renaissance neoplatonism and Christian Cabala, just to name a few.
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Between lost paradigms and new trajectories
Convegno internazionale di studi
Università degli Studi di Salerno – Università di Napoli Federico II – Accademia di Belle Arti di Napoli
15-16-17 aprile 2019
Che cosa significa essere umano? Quasi tremila anni di filosofia non sono stati sufficienti a formulare una risposta condivisa a questo interrogativo. La crisi dell’umanesimo tradizionale, che ha avuto il suo apice nella storia, nel pensiero e nella politica novecentesca, ha comportato la polemica e l’attacco nei confronti di una “natura umana” immutabile, la perdita della posizione privilegiata assegnata all’umano dalle filosofie e dalle antropologie classiche, perfino la dichiarazione di una “morte dell’uomo”. Eppure le nuove emergenze umanitarie, le frequenti catastrofi naturali e ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica, impongono un ripensamento delle condizioni e dei limiti dell’umanità.
Consapevoli ormai della perdita dei vecchi paradigmi, che dal mondo antico in poi hanno cercato di radicare l’immagine dell’umano in una sovrastorica rappresentazione, siamo alla ricerca di nuove traiettorie di pensiero e azione.
Chiediamo oggi: che cosa significa essere umani nel XXI secolo? Il convegno internazionale "Humanity. Between lost paradigms and new trajectories" propone di aprire un tavolo di discussione su questo immenso interrogativo. Organizzato dalle Università di Salerno e di Napoli Federico II e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, il convegno si svolgerà nei giorni 15, 16 e 17 aprile negli Atenei e nelle Accademie delle due città campane e prevede la partecipazione di numerosi relatori italiani e stranieri che, con una serie di finestre aperte sul mondo contemporaneo, discuteranno di nuove declinazioni possibili dell’umano: di post- e trans-umano, di specismo e antropocene, di diritti umani e tecnica.
Organizzazione del convegno:
Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione
Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione di Filosofia
Accademia di Belle Arti di Napoli
Direzione scientifica:
Daniela Calabrò, Dario Giugliano, Rosalia Peluso, Anna Pia Ruoppo, Luca Scafoglio
Partner:
Accademia Pontaniana
Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli
SiFiT – Società Italiana di Filosofia Teoretica
SFI – Società Filosofica Italiana
Mimesis Edizioni
InSchibboleth
OGEPO – Osservatorio Interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità
Koinè – Associazione Studentesca di Filosofia
Info: [email protected]