con Giacomo Refolo, in “Orale e scritto, verbale e non verbale: la multimodalità nell’ora di lezione”, (a cura di) Maturi, Voghera, Rosi, Atti del XX Convegno Nazionale G.I.S.C.E.L., aprile 2018, Univ. di Salerno; Franco Cesati Editore, pp. 319-338., 2020
1. La capacità plurisemiotica come capacità di traduzione Con questo lavoro si è tentato di indag... more 1. La capacità plurisemiotica come capacità di traduzione Con questo lavoro si è tentato di indagare in che modo i pro-cessi di elaborazione cognitiva delle espressioni linguistiche e musicali possano intrecciarsi, integrarsi, condizionarsi e diver-gere, oppure no. Seguendo questo obiettivo, abbiamo raccolto e analizzato la verbalizzazione dell'esperienza dell'ascolto musicale di un campione di informanti, ai quali abbiamo chiesto di riferirci se durante il loro ascolto erano affiorate sensazioni, immagini, parole e di provare a darcene una descrizione.
Ci troviamo di fronte alla complessa e specifica capacità umana di saper interpretare, gestire, nonché creare-quando è il caso-alternandoli e integrandoli, una molteplicità di codici e strategie cognitive diverse, chiamata capacità plurisemiotica. Ogni volta che agiamo plurisemioticamente, ogni volta che usiamo, comprendiamo e produciamo espressioni spostandoci da un codice a un altro, sembra aprirsi, come suggeriva Jakobson, un processo di traduzione intersemiotica.
S. Brusco è docente di "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, tradut-tori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma (è autrice, nel presente articolo, dei cap. 1, dei parr. 3.5, 3.5.1, 3.6); G. Refolo è laureato in Scienze della mediazione linguistica con tesi in "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, traduttori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma ed è studente presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" di Roma (è autore del cap. 2, dei parr. 3.1, 3.2, 3.3, 3.4).
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Papers by simona brusco
This paper aims to shed light on the functions of inner speech and on the methods and tools used to help to understand what happens in the hidden dimension of language within a teaching context. Students' observations on the experience of detecting their own private language are discussed. Asking the respondents to focus on their intrapersonal communication proved to be an effective strategy in order to detect and reflect on the hidden linguistic abilities, accessible only to the individual and unknown to the outside world.
Using an introspective method, it was possible to make learners aware of their inner, elaborative and heuristic language; and of their metacognitive, metalinguistic, metarepresentative verbal skills – something which has not yet been broadly investigated and given proper relevance in the educational field. The interpretation and classification of the gathered evidence intends to stress the importance of the cognitive, linguistic and psychological aspects of inner-speech.
Ci troviamo di fronte alla complessa e specifica capacità umana di saper interpretare, gestire, nonché creare-quando è il caso-alternandoli e integrandoli, una molteplicità di codici e strategie cognitive diverse, chiamata capacità plurisemiotica. Ogni volta che agiamo plurisemioticamente, ogni volta che usiamo, comprendiamo e produciamo espressioni spostandoci da un codice a un altro, sembra aprirsi, come suggeriva Jakobson, un processo di traduzione intersemiotica.
S. Brusco è docente di "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, tradut-tori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma (è autrice, nel presente articolo, dei cap. 1, dei parr. 3.5, 3.5.1, 3.6); G. Refolo è laureato in Scienze della mediazione linguistica con tesi in "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, traduttori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma ed è studente presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" di Roma (è autore del cap. 2, dei parr. 3.1, 3.2, 3.3, 3.4).
This paper aims to shed light on the functions of inner speech and on the methods and tools used to help to understand what happens in the hidden dimension of language within a teaching context. Students' observations on the experience of detecting their own private language are discussed. Asking the respondents to focus on their intrapersonal communication proved to be an effective strategy in order to detect and reflect on the hidden linguistic abilities, accessible only to the individual and unknown to the outside world.
Using an introspective method, it was possible to make learners aware of their inner, elaborative and heuristic language; and of their metacognitive, metalinguistic, metarepresentative verbal skills – something which has not yet been broadly investigated and given proper relevance in the educational field. The interpretation and classification of the gathered evidence intends to stress the importance of the cognitive, linguistic and psychological aspects of inner-speech.
Ci troviamo di fronte alla complessa e specifica capacità umana di saper interpretare, gestire, nonché creare-quando è il caso-alternandoli e integrandoli, una molteplicità di codici e strategie cognitive diverse, chiamata capacità plurisemiotica. Ogni volta che agiamo plurisemioticamente, ogni volta che usiamo, comprendiamo e produciamo espressioni spostandoci da un codice a un altro, sembra aprirsi, come suggeriva Jakobson, un processo di traduzione intersemiotica.
S. Brusco è docente di "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, tradut-tori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma (è autrice, nel presente articolo, dei cap. 1, dei parr. 3.5, 3.5.1, 3.6); G. Refolo è laureato in Scienze della mediazione linguistica con tesi in "Linguistica generale" presso l'Istituto per interpreti, traduttori e mediatori linguistici "Carlo Bo" di Roma ed è studente presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" di Roma (è autore del cap. 2, dei parr. 3.1, 3.2, 3.3, 3.4).