Papers by Valentina Citati

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Prima ancora dell'avvento di Internet e delle tecnologie digitali la destabilizzazione delle isti... more Prima ancora dell'avvento di Internet e delle tecnologie digitali la destabilizzazione delle istituzioni politiche tradizionali ha fatto si che la politica iniziasse a manifestarsi in ambiti e contesti diversi, attraverso nuove forme e con nuovi protagonisti (Life-politics' Giddens; 'sub-politics' Beck). Quindi anche le modalità di partecipazione cambiano, si adattano all'individualismo crescente, si legano non più alle ideologie ma alle narrazioni individuali e si sostanziano in network fluidi e flessibili. Quale il contributo di Internet in generale e delle nuove piattaforme sociali in crescente diffusione nell'ambito di queste trasformazioni? Come usano, se lo fanno, le tecnologie 2.0 partiti e nuovi movimenti sociali? Fino a che punto sono simili nelle strategie organizzative e di mobilitazione implementate? In cosa differiscono? E i cittadini, giovani in particolare, come si relazionano con tale offerta? Quali modalità partecipative attuano, se lo fanno? Per tentare di rispondere a questi quesiti e situarli nel contesto politico italiano si è scelto così di selezionare tre casi di studio che fossero esemplificativi di queste diverse modalità di uso politico delle applicazioni del web 2.0 in generale e di Facebook in particolare: la campagna online per le primarie del Partito Democratico di Pierluigi Bersani, la manifestazione del 5 dicembre 2009 del NoBday e la campagna web di Emma Bonino per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010. L'analisi e il confronto dei tre casi prescelti si propone di verificare due ipotesi di ricerca: 1) Partiti/Candidati adottano una strategia web 1.5, coniugando controllo centralizzato della comunicazione e della decisione strategica da un lato e mobilitazione localizzata (Facebook e piattaforme sociali) dall'altro. Il controllo rimane centralizzato e le possibilità di interazione degli utenti sono gestite alla fonte e limitate a forme di interazione con il mezzo piuttosto che con il candidato/politico; 2) i movimenti, e in particolare i nuovi movimenti sociali, utilizzano queste piattaforme sociali sia a scopi di mobilitazione e diffusione dell'informazione ma anche per creare un'identità di gruppo, quel senso di appartenenza funzionale alla produzione di legami di solidarietà e di fiducia diffusa con/tra i sostenitori. Il controllo centralizzato in questo caso risponde ad esigenze organizzative e di coerenza della propria immagine e messaggio. Le possibilità di interazione sono sicuramente maggiori così come le opportunità di partecipazione e di contributo effettivo degli utenti secondo le logiche dell'intelligenza collettiva e dell'adesione in base alla propria disponibilità di risorse e di tempo. Infine dal punto di vista delle modalità di partecipazione individuale in questi nuovi contesti online si ipotizzano due profili partecipativi diversi: il "nodo" e la "rete" di nodi/individui interessati. 1 Fonte: www.checkfacebook.com Dati aggiornati al 9 settembre 2010. 2 Fonte: Facebook statistics 3 Fonte: www.enisa.europa.eu. Comunicato stampa 8/02/2010 4 Fonte: www.checkfacebook.com Dati aggiornati al 9 settembre 2010.
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