Monografie e curatele by Susanna Barsotti

Viella, 2024
Il pensiero occidentale ha prodotto una vasta quantità di riflessioni che riguardano la vicinanza... more Il pensiero occidentale ha prodotto una vasta quantità di riflessioni che riguardano la vicinanza tra la poesia e le arti figurative e manuali. La presentazione della metafora creativa applicata al testo non può che ricondurre alle numerose riflessioni di poetica presenti nel corpus lirico trobadorico, di cui il libro discute gli aspetti ideologici e filologico-testuali. Le rivendicazioni stilistiche rappresentano uno dei marchi distintivi della poetica trobadorica, continuamente impegnata non solo nella designazione dei sentimenti che veicola, ma anche nella descrizione dei propri espedienti linguistici e formali. I testi presi in esame sono inseriti all’interno di linee di indagine trasversali e lessicologiche e spesso presentati attraverso il confronto comparato con le fonti classiche (in primo luogo l’Ars poetica di Orazio) che sostanziano il ‘pensiero poetologico’ dei trovatori. I capitoli conferiscono priorità di analisi a lemmi ed espressioni connotate in senso fabbrile, mentre l’appendice finale presenta schede divise per singoli motivi semantici correlati al tema in esame.
Edizioni ETS, 2020
Secondo fantasia è una raccolta di studi di giovani dottorande
e dottorandi, ricercatrici e ricer... more Secondo fantasia è una raccolta di studi di giovani dottorande
e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, che hanno avuto modo di collaborare con Corrado Bologna durante i suoi anni di insegnamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa. I numerosi campi di interesse dello
studioso, che spaziano dalla filologia romanza alla comparatistica,
coinvolgendo grandi autori (come Dante e Boccaccio) e miti della storia letteraria (come le leggende di Alessandro Magno e Don Chisciotte), fino agli autori della modernità e dell’epoca contemporanea (da Leopardi e Manzoni a Caproni e Sanguineti), sono qui raccolti e sviluppati in forme nuove, ciascuno richiamando al lettore la varietà e la continuità dei saperi.
Rassegna Europea di Letteratura Italiana, 2019
Il fascicolo raccoglie gli studi presentati durante due giornate seminariali svoltesi presso la S... more Il fascicolo raccoglie gli studi presentati durante due giornate seminariali svoltesi presso la Scuola Normale Superiore, nei giorni 8 e 9 novembre
2019.
Pisa, Edizioni della Normale, 2022
Il canzoniere provenzale N2, libro di appunti di Giulio Camillo Delminio, è considerato un recent... more Il canzoniere provenzale N2, libro di appunti di Giulio Camillo Delminio, è considerato un recentior di indiscussa importanza per la rarità dei testi che tramanda. Questo studio si propone di indagare le ragioni di ordine culturale (da collocarsi nell'orbita del petrarchismo cinquecentesco) che orientarono la selezione dell'umanista e di ricostruire la fisionomia del suo modello, andato perduto. Elementi di macrostruttura, ordinamento dei testi e varia lectio sono indizi presi in esame nel tentativo di collocare N2 all'interno della rete genealogica dei canzonieri (disegnata da Avalle nel 1961 e approfondita da studi più recenti). L'edizione diplomatica della silloge permette infine di osservare l'atteggiamento del trascrittore nei confronti della lingua e della materia provenzale.
Articoli by Susanna Barsotti

Lettura Tropatorum 17, 2024
Con questa indagine si analizzano alcune aggregazioni testuali di Raimbaut d’Aurenga all’interno ... more Con questa indagine si analizzano alcune aggregazioni testuali di Raimbaut d’Aurenga all’interno dei canzonieri trobadorici della diramazione di k > IKN2 . Tenendo conto della posizione di questo trovatore all’interno delle sillogi e di elementi macrostrutturali, la relazione mira ad approfondire una questione sollevata nel 1992 da François Zufferey, ossia la sospetta esistenza di un "Liederbuch" alla base dell’ordinamento dei testi di Raimbaut d’Aurenga all’interno di questi testimoni. L’insieme reca la fotografia di una situazione ricezionale vicina agli ambienti di Uc de Saint Circ (firmatario della vida in Pv), portando a riflettere sull’immediata ricezione del corpus rambaldiano e sul tramandarsi di un blocco di testi (BdT 389,36-16-8-18-27-3-13) il cui ordine di comparizione potrebbe forse portare sulle tracce di una volontà
autoriale. Una parte della sequenza che verrà esaminata risulta d’altro canto simile a quella tramandata da A, che a sua volta presenta elementi di contaminazione dal ramo orientale. L’indagine incrocia dati di critica esterna (intendendo per essa l’ordinamento dei testi nel confronto tra i canzonieri) ed elementi di tipo tematico e formale, con lo scopo di valorizzare la ratio e la strategia ordinatrice di questo nucleo di testi all’interno dei canzonieri del ramo orientale.

Vox Romanica, 2024
Autour de l’année 1170, le dialogue entre les deux troubadours Giraut de Borneill et Raimbaut d’A... more Autour de l’année 1170, le dialogue entre les deux troubadours Giraut de Borneill et Raimbaut d’Aurenga apparaît décisif dans l’élaboration d’une théorie du style qui remet en question les présupposés formels et idéologiques du trobar hermétique marcabrunien. Diffé- rentes pièces attribuables aux troubadours mentionnés s’agrègent autour du thème de la per- tinence de l’expression du sentiment ou, au contraire, de son masquage sous des vêtements formels difficiles avec l’insertion d’éléments allusifs qui renvoient à la poétique de Marcabru ou de Peire d’Alvernhe. Un cas d’étude particulièrement intéressant est donné, par exemple, par l’image de la bouche comme symbole du mot poétique, dans les lemmes (assez rares dans le corpus) cays (‘bocca’) et dens (‘dents’). La référence fait en effet partie d’un répertoire d’ex- pressions marquées qui conduisent à la réflexion sur le trobar clus et le sens de l’extériorisation (ou, inversement, de la dissimulation) du mot. Raimbaut d’Aurenga se place au centre de ce «tarabiscotage» en raison de sa haute noblesse et de sa position sociale et du fait qu’il repré- sente le centre d’un échange qui a aussi une importance historique. À partir de ces cordonnées, le but de l’article est d’extrapoler des considérations méthodologiques utile à l’approche (cri- tique et philologique) des rappels allusifs dans le corpus troubadouresque et sur le rapport entre textes et circonstances historiques. La valorisation de l’intertextualité chez les trou- badours de la génération centrale a d’ailleurs pour but de garantir, par l’identification des vecteurs dialogiques, une appréciation plus profonde des textes, ainsi qu’une lecture plus consciente et raffinée des références formelles d’une période cruciale de l’histoire du trobar.

Letteratura&Arte, 22, 2024
A partire dagli scritti autobiografici e dalle dichiarazioni artistiche di Lorenzo Viani, questo ... more A partire dagli scritti autobiografici e dalle dichiarazioni artistiche di Lorenzo Viani, questo articolo prende in esame costanti pittoriche e narrative per sviluppare il peculia- re rapporto tra parola e immagine nella sua opera. È possibile difatti riconoscere, all’interno di alcuni romanzi (in particolare Parigi, Il figlio del pastore e Barba e capelli) dei caratteri universali in grado di permeare il sistema narrativo dei ‘vàgeri’. Il raffronto viene qui indagato nelle descrizioni verbali e cromatiche, così come nella tecnica: la xilografia si presenta in questo senso come momento di arrivo, sintesi estrema della forma e del contrasto espressivo di natu- ra materica. L’operazione artistica di Viani si presenta dunque come “armonia di errori” ma anche come espressione dai caratteri fortemente marcati e personali, che passa attraverso la deformazione per arrivare dritta al nocciolo della verità.
La nota descrive la copertina del volume "«Tutti riceviamo un dono». Giorgio Caproni, trent'anni ... more La nota descrive la copertina del volume "«Tutti riceviamo un dono». Giorgio Caproni, trent'anni dopo" (Convegno di studi, Pisa, Scuola Normale Superiore, 22 gennaio 2020).
Atti del XIII congresso internazionale dell’Association Internationale d’Études Occitanes, a c. di A. Giraudo, W. Meliga et al., Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2023: 289-307, 2023
After a brief summary of the current state of the art, aim of this article is to offer a new read... more After a brief summary of the current state of the art, aim of this article is to offer a new reading of the incipit of A renformare amore e fede e spera (Egidi VIII). The purpose is to present a new critical edition of the first verses and to provide some reflections on Guittonian themes derived from Occitan poetry. The metapoetic theme in particular proves to be a crucial juncture in the reception and manipulation of troubadour sources.
Nei trovatori la connotazione «rauca» della voce genera un giudizio qualitativo che può definire ... more Nei trovatori la connotazione «rauca» della voce genera un giudizio qualitativo che può definire non solo il sentimento che accompagna la composizione, ma anche e soprattutto il grado stilistico del prodotto poetico. Scopo dell'indagine è di inquadrare la voce in virtù della sua natura spiritale e di porre in relazione questo aspetto con il carattere pneumo-fantasmatico dell'amore e del linguaggio, nonché con la dimensione espressivo-affettiva dell'io lirico. Il valore stilistico della raucedine verrà convalidato e integrato, in questa prospettiva, tramite confronti con occorrenze tardo-antiche o mediolatine (Isidoro di Siviglia, Marbodo da Rennes, Baudri de Bourgueil) e prove di impianto filosofico.
As shown by the pastorella L’autrier jost’una sebissa (BdT 293,30, 78-83), the rhyme -ura assumes... more As shown by the pastorella L’autrier jost’una sebissa (BdT 293,30, 78-83), the rhyme -ura assumes an important semantic role within the Marcabru’s poetry, all centered on the opposition between the two poles mezura-drechura and folatura-frachura. This article shows how later poets make use of this ending to demarcate some peculiar themes. The development of the rhyme under examination can therefore be investigated in its intertextual value; its return (for example through the resumption of rare and peculiar word rhymes such as peintura and escura) could finally describe a situation where even texts and poets of different generations can be compared by means of semantic-formal expedients.
This work develops the relationship between Dante’s ‘petrose’ and the clus line of trobar and its... more This work develops the relationship between Dante’s ‘petrose’ and the clus line of trobar and its main representatives. In the development of Dante’s composition technique we can observe moments of returns, retractions and overcoming of models: the mediation of Guittone as a filter for the formation of a canon of ‘uncomfortable troubadours’ is therefore essential to understand Dante’s debt to the previous tradition. The investigation also promotes Raimbaut d’Aurenga as an important troubadour within the line of development that will lead to Arnaut Daniel’s sestina and to Dante.

Finalità dell’articolo è mettere in luce l’evoluzione dei valori assegnati
al modulo retorico deg... more Finalità dell’articolo è mettere in luce l’evoluzione dei valori assegnati
al modulo retorico degli opposita, caratteristica peculiare dell’enigma
antico e mediolatino che si tramanda nella tradizione sino al devinalh
occitanico e a innumerevoli esempi nella lirica italiana delle origini. Peculiare
è in questo senso la tendenza, nella poesia d’amore, alla risemantizzazione
di tale struttura, volta non più ad agevolare lo scioglimento di un vero
e proprio quesito, ma ad enfatizzare, se mai, una situazione psicologica,
quella dell’amore tormentato. Il confronto diacronico tra i testi selezionati,
tra cui figura anche il particolare sonetto 134 dei Rerum vulgarium fragmenta, si rende necessario per sottolineare elementi di continuità e rottura rispetto al complesso genere dell’indovinello, e per porre in discussione quella che a lungo è stata inquadrata come una categoria testuale sotto il titolo generico di devinalh.
Aim of this article is to propose a reading of Raimbaut d’Aurenga’s song Ab nou cor et ab nou tal... more Aim of this article is to propose a reading of Raimbaut d’Aurenga’s song Ab nou cor et ab nou talen
(BdT 389,1), by highlighting its main themes. Playing on the repetition of key concepts, in the
succession of coblas, as ‘nou’, ‘novel’, ‘amar’, ‘rire’, ‘gaug’, ‘domna’, Raimbaut allows us to
identify a logical development that culminates in midons and her laughter, passing through the
theme of the new (so intrinsically linked to the theme of love, which immediately follows). The
stages of the sequence permit to compare this text not so much with Dante’s Vita Nova (as was
done earlier), but with a passage from Pd XXVII (103-105). Here, in fact, Beatrice’s laughter is
compared to God’s laughter, with a peculiar coincidence with Ab nou cor (29-35).

Lecturae Tropatorum, 2021
The Raimbaut d’Aurenga’s song Assatz m’es bel (BdT 389.17) in handed down from manuscript distrib... more The Raimbaut d’Aurenga’s song Assatz m’es bel (BdT 389.17) in handed down from manuscript distributed between the Eastern and Western tradition. The text is characterized by a unique pattern, on coblas ternas, with rhyme-words permutation and repeated concepts that allow to identify the main themes of the song. The proposed reading focuses on the first three coblas, where Raimbaut explains his reasons in terms of style to defend himself from detractors. Here, through allusive lexicon and particular expressions, emerges the close relationship – not always peaceful – with Marcabruno. The discourse on style and the opportunity to express or not the contents (hidden in the heart) delineate a field of tension where traces of dialogue with Giraut de Borneill and Bernart de Ventadorn emerge. Possible interlocutors and stylistic elements help to re-discuss the chronology of the song, probably composed between 1170 and 1171.
Riso della donna e riso di Dio. Una traccia trobadorica per Paradiso XXVII The lady's and God's s... more Riso della donna e riso di Dio. Una traccia trobadorica per Paradiso XXVII The lady's and God's smile: a trobadoric trace for Paradiso XXVII The theme of the renovatio constitutes one of the most frequent openings in Provençal poetry. In Raimbaut d'Aurenga's Ab nou cor et ab nou talen (BdT 389,1), ll. 31-35 the lady's smile is related to the smile of God and the angels. The image, unique in the lyric tradition, brings immediately to mind Beatrice's smile in Par. XXVII. The possibility that Dante may be quoting Raimbaut is supported by the argument that in the canto Dante retraces the stages of his love for Beatrice and the definitive abandonment of earthy love. Raimbaut's poem could therefore narrate, in a nutshell, the journey from love as renovatio (Vita Nova) to the contemplation of the lady's riso in Paradise.

Studi Mediolatini e Volgari, 2021
This article aims to investigate some passages of poetological reflection within the Baldric of B... more This article aims to investigate some passages of poetological reflection within the Baldric of Bourgueil’s Carmina. The extracts reveal frequent references to the Horace’s Ars poetica, for example the labor limae, the prescription of sumere materiam and the equilibrium between ars and ingenium. These categories bring out the concept of rusticitas, dear to Balderico, that emerges, in particular, through images that refer to the semantic field of dryness, fasting and aridity.
The study wants in particular to select loci where the dualism between the quality of the poetic word and that of the sentiment that animates it emerges, preparing a more systematic comparison with similar tendencies within occitan poetry. This bilateral relationship will have to be related, finally, to the reflections on the poetic word, which are maturing in the 12th century within the main philosophical schools (such as the centre of San Vittore).
Atti del Convegno Aere perennius. Il dialogo con l’antico fra Medioevo e prima modernità, in Rassegna Europea di Letteratura Italiana, 53-54 (2019), pp. 45-57, 2019
The article aims to trace a thematic path on the theme of ‘fat’ and its implications from the Lat... more The article aims to trace a thematic path on the theme of ‘fat’ and its implications from the Latin classics to the Provencal troubadours. Without necessarily assuming, at least in this phase of research, a direct frequentation of the classics involved here by troubadours, we will therefore consider some occurrences involving the semantic area of fat and the verb ‘to fatten up’, in ancient Provencal poetry. The aim is to emphasize the transformation (from corporeal to metaforical) of the adjective ‘pinguis’ and the verb ‘pinguesco’ from classical Latinity to Middle Ages.
«Critica del testo», XXIII, 1, 2020, pp. 51-78, 2020
Finalità di questo articolo è presentare una nuova edizione della vida di Raimbaut d’Aurenga, agg... more Finalità di questo articolo è presentare una nuova edizione della vida di Raimbaut d’Aurenga, aggiungendo alla già nota testimonianza di N2 (XVI secolo, compilazione di Giulio Camillo Delminio) quella del frammento pavese Pv (XIII- XIV secolo, derivato da un ms. di probabile origine toscana, recentemente scoperto da G. Mascherpa e F. Saviotti). La presenza della vida nei due testimoni consente di formulare nuove ipotesi circa le relazioni tra N2 e il gruppo di mss. veneti AIK; l’interesse del confronto si deve inoltre, più che alle non molte varianti sostanziali, alla presenza, nel frammento, della firma autoriale di Uc de Saint Circ.

L'Immagine Riflessa, 2021
Within the medieval versions of his legend, Alexander the Great is often physically described wit... more Within the medieval versions of his legend, Alexander the Great is often physically described with feral elements and, as both a defender and extender of borders, constantly associated with lions, seen as protective and aggressive animals at the same time. Also Bucephalus frequently appears to be described as a “lion-horse”, so that the episode of his domestication allows us to compare Alexander to Ivan, the ‘Knight of the Lion’, who maintains a similar symbiotic relationship with his animal.
As I will try to demonstrate, the association of the Macedonian king with lions might be due not only to his assimilation to Apollo, but also to his ambiguous nature. In fact, in the medieval tradition, Alexander is indeed a generous and just king, full of mercy and courage, but, at the same time, he happens to show ferocious features that contribute to make of him a demonic figure.
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Monografie e curatele by Susanna Barsotti
e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, che hanno avuto modo di collaborare con Corrado Bologna durante i suoi anni di insegnamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa. I numerosi campi di interesse dello
studioso, che spaziano dalla filologia romanza alla comparatistica,
coinvolgendo grandi autori (come Dante e Boccaccio) e miti della storia letteraria (come le leggende di Alessandro Magno e Don Chisciotte), fino agli autori della modernità e dell’epoca contemporanea (da Leopardi e Manzoni a Caproni e Sanguineti), sono qui raccolti e sviluppati in forme nuove, ciascuno richiamando al lettore la varietà e la continuità dei saperi.
2019.
Articoli by Susanna Barsotti
autoriale. Una parte della sequenza che verrà esaminata risulta d’altro canto simile a quella tramandata da A, che a sua volta presenta elementi di contaminazione dal ramo orientale. L’indagine incrocia dati di critica esterna (intendendo per essa l’ordinamento dei testi nel confronto tra i canzonieri) ed elementi di tipo tematico e formale, con lo scopo di valorizzare la ratio e la strategia ordinatrice di questo nucleo di testi all’interno dei canzonieri del ramo orientale.
al modulo retorico degli opposita, caratteristica peculiare dell’enigma
antico e mediolatino che si tramanda nella tradizione sino al devinalh
occitanico e a innumerevoli esempi nella lirica italiana delle origini. Peculiare
è in questo senso la tendenza, nella poesia d’amore, alla risemantizzazione
di tale struttura, volta non più ad agevolare lo scioglimento di un vero
e proprio quesito, ma ad enfatizzare, se mai, una situazione psicologica,
quella dell’amore tormentato. Il confronto diacronico tra i testi selezionati,
tra cui figura anche il particolare sonetto 134 dei Rerum vulgarium fragmenta, si rende necessario per sottolineare elementi di continuità e rottura rispetto al complesso genere dell’indovinello, e per porre in discussione quella che a lungo è stata inquadrata come una categoria testuale sotto il titolo generico di devinalh.
(BdT 389,1), by highlighting its main themes. Playing on the repetition of key concepts, in the
succession of coblas, as ‘nou’, ‘novel’, ‘amar’, ‘rire’, ‘gaug’, ‘domna’, Raimbaut allows us to
identify a logical development that culminates in midons and her laughter, passing through the
theme of the new (so intrinsically linked to the theme of love, which immediately follows). The
stages of the sequence permit to compare this text not so much with Dante’s Vita Nova (as was
done earlier), but with a passage from Pd XXVII (103-105). Here, in fact, Beatrice’s laughter is
compared to God’s laughter, with a peculiar coincidence with Ab nou cor (29-35).
The study wants in particular to select loci where the dualism between the quality of the poetic word and that of the sentiment that animates it emerges, preparing a more systematic comparison with similar tendencies within occitan poetry. This bilateral relationship will have to be related, finally, to the reflections on the poetic word, which are maturing in the 12th century within the main philosophical schools (such as the centre of San Vittore).
As I will try to demonstrate, the association of the Macedonian king with lions might be due not only to his assimilation to Apollo, but also to his ambiguous nature. In fact, in the medieval tradition, Alexander is indeed a generous and just king, full of mercy and courage, but, at the same time, he happens to show ferocious features that contribute to make of him a demonic figure.
e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, che hanno avuto modo di collaborare con Corrado Bologna durante i suoi anni di insegnamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa. I numerosi campi di interesse dello
studioso, che spaziano dalla filologia romanza alla comparatistica,
coinvolgendo grandi autori (come Dante e Boccaccio) e miti della storia letteraria (come le leggende di Alessandro Magno e Don Chisciotte), fino agli autori della modernità e dell’epoca contemporanea (da Leopardi e Manzoni a Caproni e Sanguineti), sono qui raccolti e sviluppati in forme nuove, ciascuno richiamando al lettore la varietà e la continuità dei saperi.
2019.
autoriale. Una parte della sequenza che verrà esaminata risulta d’altro canto simile a quella tramandata da A, che a sua volta presenta elementi di contaminazione dal ramo orientale. L’indagine incrocia dati di critica esterna (intendendo per essa l’ordinamento dei testi nel confronto tra i canzonieri) ed elementi di tipo tematico e formale, con lo scopo di valorizzare la ratio e la strategia ordinatrice di questo nucleo di testi all’interno dei canzonieri del ramo orientale.
al modulo retorico degli opposita, caratteristica peculiare dell’enigma
antico e mediolatino che si tramanda nella tradizione sino al devinalh
occitanico e a innumerevoli esempi nella lirica italiana delle origini. Peculiare
è in questo senso la tendenza, nella poesia d’amore, alla risemantizzazione
di tale struttura, volta non più ad agevolare lo scioglimento di un vero
e proprio quesito, ma ad enfatizzare, se mai, una situazione psicologica,
quella dell’amore tormentato. Il confronto diacronico tra i testi selezionati,
tra cui figura anche il particolare sonetto 134 dei Rerum vulgarium fragmenta, si rende necessario per sottolineare elementi di continuità e rottura rispetto al complesso genere dell’indovinello, e per porre in discussione quella che a lungo è stata inquadrata come una categoria testuale sotto il titolo generico di devinalh.
(BdT 389,1), by highlighting its main themes. Playing on the repetition of key concepts, in the
succession of coblas, as ‘nou’, ‘novel’, ‘amar’, ‘rire’, ‘gaug’, ‘domna’, Raimbaut allows us to
identify a logical development that culminates in midons and her laughter, passing through the
theme of the new (so intrinsically linked to the theme of love, which immediately follows). The
stages of the sequence permit to compare this text not so much with Dante’s Vita Nova (as was
done earlier), but with a passage from Pd XXVII (103-105). Here, in fact, Beatrice’s laughter is
compared to God’s laughter, with a peculiar coincidence with Ab nou cor (29-35).
The study wants in particular to select loci where the dualism between the quality of the poetic word and that of the sentiment that animates it emerges, preparing a more systematic comparison with similar tendencies within occitan poetry. This bilateral relationship will have to be related, finally, to the reflections on the poetic word, which are maturing in the 12th century within the main philosophical schools (such as the centre of San Vittore).
As I will try to demonstrate, the association of the Macedonian king with lions might be due not only to his assimilation to Apollo, but also to his ambiguous nature. In fact, in the medieval tradition, Alexander is indeed a generous and just king, full of mercy and courage, but, at the same time, he happens to show ferocious features that contribute to make of him a demonic figure.
A partire da queste coordinate, fine dell’intervento che si propone sarà quello di estrapolare delle considerazioni di metodo utili all’approccio (critico e filologico) ai richiami allusivi nel corpus trobadorico e sul rapporto tra testi e circostanze storiche. La valorizzazione dell’intertestualità nei trovatori della generazione centrale ha d’altronde lo scopo di garantire, mediante l’identificazione dei vettori dialogici, un apprezzamento più profondo dei testi, nonché una lettura più consapevole e raffinata dei riferimenti contenutistico-formali di un periodo cruciale nella storia del trobar.
Il Convegno, previsto per le giornate del 7 e 8 novembre 2019, si prefigge di indagare la tradizione e la ricezione degli autori classici in età tardoantica e medievale.
Scadenza per l'invio delle proposte (all’indirizzo [email protected]): 30 giugno.