Papers by Robert Matijasic
Voce concordi, Scritti per Claudio Zaccaria, a cura di Fulvia Mainardis, AAAd, 85, , 2016
Una delle due iscrizioni di Parentium con il quattuorvirato è stata ultimamente integrata dal rin... more Una delle due iscrizioni di Parentium con il quattuorvirato è stata ultimamente integrata dal rinvenimento
di un nuovo frammento che ne completa il testo (meno l’ultima linea). Si tratta di una fronte di sarcofago
in marmo con i resti di una figura alata sul lato (l’altra simmetrica manca) e l’iscrizione di un quattuorviro,
in base alla quale Attilio Degrassi ha ipotizzato che gli abitanti di Parentium avessero avuto la cittadinanza
romana prima della fondazione della colonia. Dal contesto di rinvenimento, però, è possibile ipotizzare che
i frammenti trovati in uso secondario negli stipiti di una porta nell’Episcopio di Eufrasio, del VI secolo,
siano stati acquistati sul mercato del materiale pregiato riutilizzabile, in qualche altra città dell’arco nordadriatico.

La città nell'Italia settentrionale in età romana, Morfologie, strutture e funzionamento dei centri urbani delle Regiones X e XI", Atti del convegno, Trieste, 13-15 marzo 1987, Collection de l'Ecole Francaise de Rome, 130, Trieste-Roma 1990, 635-652. , 1990
Breve nota sui templi forensi di Nesazio e Fola, p. 635-652. Si confrontano i resti di architettu... more Breve nota sui templi forensi di Nesazio e Fola, p. 635-652. Si confrontano i resti di architettura sacra sui fori della colonia di Pola e del municipio di Nesazio. Usando la ricostruzione dei due tipi di decorazioni architettoniche rinvenuti nella zona dei tre templi di Nesazio, si procede al delineamento di quattro fasi costruttive del complesso: fino al I secolo d.C. non è sicura l'esistenza di edifici templari; dalla seconda metà del I alla fine del II secolo, esistevano soltanto i due templi laterali ; all'inizio del III secolo si può collocare la costruzione del tempio centrale ; dal V al VII secolo i templi non hanno più la loro funzione originaria. Una situazione simile è stata supposta per i templi sul Foro di Pola : esiste ancora oggi il tempio di Roma e Augusto, e la facciata posteriore del tempio gemello; si suppone l'esistenza, in una fase costruttiva, di un tempio centrale anche qui, sul Foro di Pola.

Atti e memorie della Societa istriana di archeologia e storia patria, 2022
Nella produzione agricola dell’Istria romana spicca l’olio d’oliva, noto a Plinio per la sua qual... more Nella produzione agricola dell’Istria romana spicca l’olio d’oliva, noto a Plinio per la sua qualità e dai dati archeologici per la sua quantità. Il vino istriano doveva pure essere molto importante, ma probabilmente solo per uso regionale, mentre l’olio era esportato in Italia settentrionale, e nelle provincie danubiane, dalla Rezia alla Mesia. Una ventina di siti indagati, con resti di torchi e macine, sono solo una minoranza nella lunga lista di più di 200 siti rurali romani con tracce di attività agricole. Le ville più note sono quelle dell’isola di Brioni (Val Catena, Val Madonna, Monte Collisi) e Barbariga, mentre recentemente sono stati indagati i siti di Cervera, Dragonera e Surida ; è in corso lo scavo di Santa Marina presso Torre. Ben documentata è la produzione di anfore del tipo Dressel 6B, olearie, principalmente nelle figuline a Loron e Fasana, di due illustri famiglie senatorie, gli Statilii Tauri e i Laecanii. Ambedue le produzioni sono continuate dopo la metà del I secolo d.C. come parte del patrimonio imperiale, ma la produzione ed esportazione dell’olio istriano è declinata dalla metà del II secolo. La produzione dell’olio d’oliva si è ridotta a soddisfare soltanto l’uso nella regione: la produzione, come anche quella del vino, è continuata sino alla fine dell’Antichità.
Arheoloski Mu zej lstre Poi a CDU: 904(497.13Cherso-Lussioo)«652>> Gennaio 1990 Riassunto-L'autor... more Arheoloski Mu zej lstre Poi a CDU: 904(497.13Cherso-Lussioo)«652>> Gennaio 1990 Riassunto-L'autore nella parte iniziale del saggio si sofferma brevemente sull'importanza delle isole di Cherso e Lussino nella preistoria e protostoria e sull a sottomissione dei Liburni alla potenza romana. In seguito illustra il processo di romanizzazione delle isole di Cherso e Lussino, la disposizione urbanistica di Crex a/Crepsa e Apsorus ed enumera le località di queste due isole nelle quali so no stati rinvenuti resti di architettura rurale.
Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, 1983
Nell 'archivio del Museo Archeologico dell'Istria di Pola si conserva una piccola collezione di s... more Nell 'archivio del Museo Archeologico dell'Istria di Pola si conserva una piccola collezione di scritti del dott. Bernardo Schiavuzzi (Pirano 1849 - Pola 1929), medico, storico ed archeologo. Accanto alle versioni manoscritte di alcuni suoi articoli pubblicati in alcuni periodici istriani, vi sono molti fogli con dati storici e toponomastici concernenti l'Istria meridionale, l'agro di Pola. Una parte è stata sistemata in ordine alfabetico dall'autore stesso, e tratta la storica toponomastica polese, desunta da documenti.
Cerealia, oleum, vinum... Kultura prehrane i blagovanja na jadranskom prostoru (Eating and dining culture in the Adritic area), 3. Istarski povijesni biennale (The 3rd Istrian History Biennale), Poreč, 2009
Istria nel tempo. Manuale di storia regionale dell'Istria con riferimenti alla citta' di Fiume, Unione Italiana Fiume, Universita' Popolare di Trieste, Rovigno, 2006
Istria nel tempo. Manuale di storia regionale dell'Istria con riferimenti alla citta' di FIume, Unione Italiana FIume, Unviersita' Popolare di Trieste, Rovigno , 2006
HistriaAntiqua, 2007
Dalla meta' delg'anni Novanta in Istria sono stati trovati alcuni impianti antichi per vino e oli... more Dalla meta' delg'anni Novanta in Istria sono stati trovati alcuni impianti antichi per vino e olio in contesto urbano. Nel 1996 a Pola, nel 1997 a Parenzo, nel 2005 a Umago. Accanto a questi, si prendono in considerazione il torchio delle terme a Nesazio, come anche i tre torchi nel Castrum tardoantico di Brioni.
Monumenta marmore aereque perenniora. Zbornik radova u čast Anti Rendiću Miočeviću, ur. Ivan radman Livaja, Tomislav Bilić, 2020
Dva nova antička natpisa iz Plomina, koji su 2009. i 2010. obogatila fundus mjesnog lapidarija, d... more Dva nova antička natpisa iz Plomina, koji su 2009. i 2010. obogatila fundus mjesnog lapidarija, dopunjuju saznanja o epigrafiji liburnske zajednice Flanata, koja je i inače bila bogata svjedočanstvima antike. Prvi je natpis nadgrobni (br.1), a donosi cjelovito ime pokojnika, dok je drugi zavjetni (br.2), postavljen u čast nimfama, božicama vode, koji podiže pripadnik lokalne romanizirane ellite. Uz to, donose se osnovni podaci o još dva natpisa (br. 2 i 3), koji su bili poznati u epigrafskoj literaturi, ali su nedavno objavljeni s ispravljenim čitanjem, odnosno podacima o današnjem smještaju.

Mediterranean Archaeology and Archaeometry 21, 1., 2021
Many interpretations of the ancient cadastre of the Roman colonies of Pola and Parentium on the I... more Many interpretations of the ancient cadastre of the Roman colonies of Pola and Parentium on the Istrian peninsula in Croatia have been offered recently on the basis of satellite imagery and the Croatian topographic map. This grid, spreading continuously over an area of roughly 1200 km 2 , was identified through numerous structures which correspond to the ancient Roman metric system, but they were never a part of further research. This approach enabled identification of structures that were most often visible in the contemporary cadastre, like modern roads or field boundaries, but gaps were left in areas where the modern cadastre did not reflect the ancient one. Until the commission of airborne laser scanning (ALS or LiDAR), from which our research began, one of these gaps was on the northern side of the Lim bay, in the Municipality of Vrsar. Interpretation of ALS data resulted in detecting different, multi-temporal spatial organisations of the landscape, among which were numerous, previously unidentified, remains of the Roman limites. The results of this interpretation guided the field inspection. Different surface manifestations of individual remains were categorized, and it was defined which are the original Roman structures. The results of this structural survey subsequently guided the archaeological excavations. Only with the combination of these procedures it was possible to understand the original construction of the limites.
Les routes de l'Adriatiqua antique. Geographie et economie, 2006
Marina Milićević Bradač, Dino Demicheli (ur.), The Century of the Brave, Roman Conquest and Indigenous Resistance in Illyiricum, during the Time of Augustus and his Heirs, Proceedings of the International Conference Held in Zagreb, 22-26.9.2014, 2018
the century of the bra ve stoljeĆe hrabrih 2018 the century of the brave stoljeĆe hrabrih roman... more the century of the bra ve stoljeĆe hrabrih 2018 the century of the brave stoljeĆe hrabrih roman conquest and indigenous resistance in illyricum during the time of augustus and his heirs ISBN 978-953-175-609-9 THE CENTURY OF THE BRAVE Roman conquest and indigenous Resistance in illyRicum duRing the time of augustus and his heiRs STOljEćE HRABRIH Rimsko osvajanje i otpoR staRosjedilaca u iliRiku za vRijeme augusta i njegovih nasljednika pRoceedings of the inteRnational confeRence zagReb, 22-26. 9. 2014.
ASMOSIA XI, Interdisciplinary Studies on Ancient Stone, Proceedings of the XI ASMOSIA Conference, Split, 2018
Diego Peirano 15 17 25 33 45 65 79 89 95 101 109 117 123 6

Histria Archaeologica, , 2017
U radu su predstavljena dva najnovija nalaza antičkih, rimskodobnih zavjetnih žrtvenika posvećeni... more U radu su predstavljena dva najnovija nalaza antičkih, rimskodobnih zavjetnih žrtvenika posvećenih Melisoku (Melosocus), jedinom do sada zabilježenom muškom božanstvu među histarskim kultovima. Sami pronalasci spomenika obilježeni su specifičnim okolnostima, jer su ih otkrili članovi Speleološke udruge "Pula" u krškoj jami Golubinčina kraj Krnice u Istri. Premda je prvi nalaz zabilježen već 2012. godine, izvlačenje spomenika iz jame uslijedilo je tek iduće godine, nakon nalaza još jednog spomenika istog tipa. Jedan od ovih dvaju žrtvenika, premda oštećen u predjelu profilirane baze i uzglavnice, uključujući i stražnju stranu, sačuvan je u gotovo potpunoj visini i širini, s cjelovitim natpisnim poljem, na kojemu se nalazi tekst s punim imenom dedikanta, kao i imenom božanstva kojemu je žrtvenik bio posvećen -Melisocus. Drugi je žrtvenik nepotpun. Od cijelog je spomenika sačuvan samo fragment s uzglavnicom (pulvinus), ispod koje se nalazi manji dio natpisnog polja s tekstom koji navodi ime istog božanstva u neznatno izmijenjenoj formi u odnosu na prethodno -Melesocus. Ime dedikanta je nepotpuno. Ovi nalazi pripadaju skupini od sveukupno pet do sada pronađenih zavjetnih žrtvenika posvećenih istom božanstvu -Melosoku, svi s područja oko crkve sv. Teodora i jame Golubinčine između Krnice i Raklja. KLJUČNE RIJEČI: zavjetni žrtvenici, Melisocus/Melesocus, krška jama Golubinčina kraj Krnice, Histri
Aquam Ducere II, Proceedings of the Second International Summer School "Water and the City: Hydraulic Systems in Roman Age", Feltre, 2015, 2018
The specific karstic feature of the Istrian peninsula, with two major rivers but large limestone ... more The specific karstic feature of the Istrian peninsula, with two major rivers but large limestone areas, has deeply influenced the water management plans in the past. Given the lack of freshwater, until the 20th century almost the only source of water were cisterns, which collected rainwater from the roofs, and whose dimensions were planned on the number of people who depended in them. Pola had a short aqueduct from the spring not far from the city walls, but additionally the houses had also small private cisterns. Every Roman villa in the territory also had to have at least one cistern. Several better known examples are discussed in the paper.
Fažanski libar, 4, 2011
Nesonymy and Toponymy of the Brijuni (Brioni) Archipelago: the place-names and names of islands c... more Nesonymy and Toponymy of the Brijuni (Brioni) Archipelago: the place-names and names of islands composing the archipelago were changed several times during the 20th century, because it belonged to Austria-Hungary, then Italy, Yugoslavia and finally Croatia. The study is based on the cartography and bibliography and gives all the known variants of a hundred place-names.
Illyrica Antiqua 2, In honorem Duje Rendić-Miočević, Zagreb, 2017
In his text on some characteristics of the Histrian onomastics (Histria Historica, 4/2, Pula 198:... more In his text on some characteristics of the Histrian onomastics (Histria Historica, 4/2, Pula 198: 67-74; reprinted in: Iliri i antički svijet, Split 1989, 729-735) Professor Duje Rendić Miočević had (again) reopened the question of the ethnic and cultural identity of the ancient Histri. Although the onomastic evidence was the backbone of his text, there are also other remains of the Histrian tradition in the Early Empire. Very important among them are theonyms of indigenous deities, but also the unclear problem of the relationship between the Histri and the Romans in the colonial agri of Pola and Parentium.
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Papers by Robert Matijasic
di un nuovo frammento che ne completa il testo (meno l’ultima linea). Si tratta di una fronte di sarcofago
in marmo con i resti di una figura alata sul lato (l’altra simmetrica manca) e l’iscrizione di un quattuorviro,
in base alla quale Attilio Degrassi ha ipotizzato che gli abitanti di Parentium avessero avuto la cittadinanza
romana prima della fondazione della colonia. Dal contesto di rinvenimento, però, è possibile ipotizzare che
i frammenti trovati in uso secondario negli stipiti di una porta nell’Episcopio di Eufrasio, del VI secolo,
siano stati acquistati sul mercato del materiale pregiato riutilizzabile, in qualche altra città dell’arco nordadriatico.
di un nuovo frammento che ne completa il testo (meno l’ultima linea). Si tratta di una fronte di sarcofago
in marmo con i resti di una figura alata sul lato (l’altra simmetrica manca) e l’iscrizione di un quattuorviro,
in base alla quale Attilio Degrassi ha ipotizzato che gli abitanti di Parentium avessero avuto la cittadinanza
romana prima della fondazione della colonia. Dal contesto di rinvenimento, però, è possibile ipotizzare che
i frammenti trovati in uso secondario negli stipiti di una porta nell’Episcopio di Eufrasio, del VI secolo,
siano stati acquistati sul mercato del materiale pregiato riutilizzabile, in qualche altra città dell’arco nordadriatico.
Materiali della seconda International Summer School «Water and the City: hydraulic systems in the Roman Age» (Feltre, 24-28 Agosto 2015)
[Seren del Grappa]: Edizioni DBS, 2018. - 242 pp.: ill. 262; 1,3 cm.
ISBN 978-88-33680-04-0