
Paolo Russo
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Papers by Paolo Russo
Questo libro si propone come bussola per navigare nella nostra cultura musicale tra il Cinquecento e la seconda metà del secolo scorso. Ogni capitolo presenta un brano musicale e lo utilizza come chiave d’accesso ad una parte della nostra storia musicale: lo commenta, lo descrive, ne seleziona alcuni eventi sonori e attribuisce loro un possibile significato dentro l’epoca e la cultura che l’ha prodotta. Lo scopo è individuare gli aspetti che in ogni composizione ci dicono il senso attribuito alla musica al convergere di epoche, stili, estetiche, condizioni produttive ed esecutive ed eventuale poetica dell’autore. Il percorso si radica dunque esclusivamente nell’ascolto: di ciascuna opera vengono indicati eventi sonori chiaramente percepibili, individuabili, significativi nel fascino e nell’emozione che suscita la musica; eventi sonori su cui richiamo l’attenzione, che indico nella loro individualità stagliandoli dal flusso sonoro per capirne il senso. Il volume è chiuso da un breve glossario che raccoglie la terminologia via via introdotta: anch’essa definita con concreti esempi sonori. Per ogni brano commentato indico dunque l’edizione discografica utilizzata e la rendo disponibile su una playlist della piattaforma Spotify® a cui rinvia facilmente un QR-code.
Non fu un percorso lineare perché mise in discussione convinzioni radicate, modelli mentali inconsapevoli, pratiche sociali vischiose e resilienti. Come spesso accade nelle vicende storiche, l’esito fu l’impredicibile risultante di energie differenti, la riflessione teorica ed estetica da una parte e la pratica quotidiana della bottega artistica di compositori, cantanti, librettisti dall’altra; talora assommate, talvolta divergenti, comunque con ordini di priorità diverse. Questo volume procede dunque per sondaggi: studia sei casi compresi tra il 1750 e il 1830, ne esamina i contesti storici, le ascendenze testuali, la rete di riferimenti drammaturgici volta a volta distesi. Indaga soprattutto l’assimilazione delle drammaturgie francesi e coreutiche nell’opera italiana, man mano che si permeava di declamazione e di pantomima. I riferimenti intertestuali tra generi drammatici sono studiati soprattutto nella drammaturgia seria di Traetta, Sarti, Tritto, Manfroce, Bellini; come permeino anche l’opera comica è sondato nel caso di due autori particolarmente eclettici e poliedrici: Egidio Duni, nel suo nascente interesse per l’opéra-comique, e Francesco Gnecco che riversa nelle sue opere la sua multiforme attività di compositore, librettista, probabilmente anche attore dilettante.