Papers by Nicole Amelii

Il 28 Dicembre 1895 è la data da attribuire alla nascita del cinema. Data in cui,nel Gran Cafè su... more Il 28 Dicembre 1895 è la data da attribuire alla nascita del cinema. Data in cui,nel Gran Cafè sul boulevard des Capucines, l'invenzione dei Lumiere venne presentata al pubblico. Ne conseguì il totale stupore degli spettatori. Venne presentato un nuovo mezzo di espressione, capace di raccontare la realtà sotto forma di immagini in movimento. Quella sera fu proiettato in sala l'arrivo di un treno in stazione ( la leggenda narra che il pubblico si spostò per paura di essere investito dal treno). Fu proprio la proiezione della realtà a stupire gli spettatori. Presto però fu chiaro che questa poteva essere inventata, manipolata (come in tutte le arti). Il cinema poteva essere non solo riproduzione della realtà quotidiana, ma anche e soprattutto di una realtà diversa, di una finzione, in grado di far sorridere, commuovere ed emozionare. Lo capì subito il primo "autore" del cinema Georges Méliés (Cenerentola, Barbablù) , il quale puntò subito sull'aspetto "meraviglioso" e " fantastico", in opposizione al "realismo" proposto da i Lumiére. Ne La sparizione di una signora mise in atto il primo effetto speciale, fermando la macchina da presa e facendo uscire l'attrice prima di iniziare nuovamente a "girare", si ottenne l'effetto di una sparizione., oppure in L'uomo con la testa di gomma sembra che la testa di un uomo si ingrossi gonfiandola con una pompa, mentre è dovuto al movimento della cinepresa. All'inizio del '900 Méliés si avvicina a Jules Verne e insieme realizzano Viaggio nella luna, un film di 15 minuti con cui ottenne un enorme successo in Europa e in America. Più tardi il cinema si identificò sempre più con la "fiction", come affermava Metz "discorso chiuso che viene a realizzare una sequenza temporale di avvenimenti". In un film si avranno sempre un inizio e una fine e per quanto potrà sembrare vero si svolgerà comunque in un altro luogo e un altro tempo (secondo Metz, anche la "diretta" è irreale in quanto manca la "sequenza temporale").
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La condizione postmediale, 2015
Il 22 gennaio 1984 in occasione del superbowl viene presentato il commercial per lanciare il nuov... more Il 22 gennaio 1984 in occasione del superbowl viene presentato il commercial per lanciare il nuovo computer Macintosh, ebbe talmente tanto successo che anche i telegiornali lo ritrasmisero. Il 22 gennaio 1984 è la data in cui i media iniziarono a finire. Questo commercial è la visione lucida di ciò che sarebbero stati i commercial del futuro, nonostante non convinse completamente tutti. Il panorama dei media otto-novecenteschi era astretto contatto con i regimi totalitari di quell'epoca, media identificati prima in grandi apparati tecnologici, prima meccanici e poi elettronici, medi utilizzati da stati e istituzioni come mezzo di propaganda, massificazione e depersonalizzazione dell'individuo. Il commercial annuncia un prodotto mai visto prima, il personal computer. A partire da metà degli anni Settanta il microcomputer era adibito esclusivamente come macchina da calcolo o per elaborare brevi testi, o per attività ludiche (Atari). L'utilizzo di questa nuova macchina invece dava innanzitutto una nuova grafica a finestre e introduceva un nuovo strumento :il mouse. L'obiettivo di Steve Jobs e del regista Ridley Scott era quello di concepire l'oggetto non più come macchina da calcolo ma come mezzo di comunicazione e interazione, al pari della televisione e del cinema. CAPITOLO 1-NASCITA, ASCESA E DECLINO DELL'IMPERO FASE DI INSORGENZA: Le condizioni tecnologiche, economiche e sociali necessarie per far nascere un sistema dei mezzi di comunicazione si presentano negli USA e in Europa a metà dell'Ottocento, all'interno della seconda rivoluzione industriale. Due fenomeni salienti: Da un lato la produzione di oggetti legati ad una pratica produttiva di produzione artigianale come abiti o cibi iniziarono ad essere prodotti industrialmente in serie. Dall'altro lato la metropoli moderna diviene il nuovo scenario di vita e di esperienza. Due trasformazioni connesse: nel 1851 infatti a Londra viene ospitata la prima Esposizione universale, nel 1852 invece viene inaugurato a Parigi il Bon Marché, il primo grande magazzino. Il primo settore coinvolto nelle innovazioni dell'industria culturale è quello della riproduzione della parola scritta, le nuove tecnologie permettono una maggiore disponibilità di carta per i libri ed economiche possibilità di stampa. Nasce un nuovo pubblico con nuovi gusti, pubblico di lettori di massa e settoriale. A commissionare molto spesso erano gli editori. Un esempio è Cuore, commissionato da Treves a De Amicis, in forma di diario scolastico e lanciato il primo giorno di scuola. Un altro tipo di diffusione fu la stampa popolare o Penny Press, il primo du il New York Sun il cui modello fu esportato in europa. Nel 1889 viene introdotta la Linotype un nuovo metodo di stampa, il quotidiano pubblica notizie sensazionale e trova mezzo di diffusione grazie ai romanzi d'appendice pubblicati all'interno a puntate. Inizia una contaminazione di generi del romanzo, da una parte però troviamo la saga, tanti piccoli racconti divisi per puntate potenzialmente infinite alternando i personaggi, la serie invece con diversi racconti aventi come centro gli stessi personaggi. Alla fine dell'Ottocento c'è una vera e propria esplosione delle immagini a stampa, ispirati all'Art Nouveau entrano a far parte dei paesaggi della Belle Epoque le vere e
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