Books by Vito Giuseppe Prillo

Vidale, M., Bergamini, S., Osti, G., Prillo, V. G., Reggio, C., Trevisan, F. (a cura di), 2021. I Pilastri della Terramara. Alle radici di economia, società e ambiente nel territorio di Bondeno, Volume 2 - Prima e dopo lo scavo. Treviso: Edizioni Antilia, 2021
Il secondo volume de I Pilastri della Terramara illustra una vasta gamma di reperti di scavo: al ... more Il secondo volume de I Pilastri della Terramara illustra una vasta gamma di reperti di scavo: al di là dell'abbondante inventario di frammenti di stoviglie in ceramica, vi compaiono strumenti in selce, oggetti finiti, semifiniti e scarti di lavorazione in palco di cervo, oggetti in selce scheggiata ed altre rocce levigate, strumenti e ornamenti in bronzo, elementi di collana in ambra. Contiene anche importanti informazioni sugli abbondanti resti animali (pesci inclusi) rimasti nelle rovine del villaggio, sui semi ed altri resti botanici recuperati nelle trincee di scavo. Gli studi dimostrano che la Terramara di Pilastri faceva parte di un reticolo di scambi e contatti di ampiezza insospettata, che potrebbe aver abbracciato l'entroterra Tosco-Emiliano, l'Europa centro-orientale, le sponde del Mar Baltico e la Sicilia.

Vidale, M., Bergamini, S., Osti, G., Prillo, V. G., Reggio, C., Trevisan, F. (a cura di), 2021. I Pilastri della Terramara. Alle radici di economia, società e ambiente nel territorio di Bondeno, Volume 1 - Lo scavo. Treviso: Edizioni Antilia, 2021
Il primo volume de I Pilastri della Terramara presenta in modo dettagliato i risultati delle camp... more Il primo volume de I Pilastri della Terramara presenta in modo dettagliato i risultati delle campagne di scavo recentemente effettuate (2013-2018) sul sito della Terramara di Pilastri di Bondeno (FE), uno dei tanti villaggi arginati del II millennio a.C. che costellano la Pianura Padana e le tracce della sua complicata idrografia, qui "decifrata" - per il comparto territoriale di Bondeno - in modo esauriente.
Fortemente voluto dalla comunità di Bondeno, dalle sue Istituzioni, dagli insegnanti, dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole, dalle sue istituzioni culturali - in primo luogo, dal Gruppo Archeologico di Bondeno - con la fattiva collaborazione delle Università di Padova e Ferrara e, naturalmente, dei funzionari del Ministero della Cultura, questo studio illustra una felice sinergia tra uno scavo di elevato dettaglio stratigrafico e un chiaro orientamento divulgativo. Il volume è incentrato sullo scavo di uno dei più antichi laboratori ceramici della penisola, tramite una accurata definizione degli spazi scavati, di come essi fossero diversamente utilizzati da punto a punto, e della sua cronologia, sia attraverso il radiocarbonio, sia mediante lo studio comparativo dei frammenti di vasi.

Prillo, V. G. & De Grossi Mazzorin, J. 2021. Analisi preliminare dei resti ittici. In M. Vidale,S. Bergamini, G. Osti, V. G. Prillo, C. Reggio, F. Trevisan, I Pilastri della Terramara. Alle radici di economia, società e ambiente nel territorio di Bondeno, Volume 2.Prima e Dopo lo Scavo, pp. 343-354. Capitolo_24. Analisi preliminare dei resti ittici, 2021
Lo studio dei resti ittici provenienti dai siti terramaricoli risulta ancora circoscritto a pochi... more Lo studio dei resti ittici provenienti dai siti terramaricoli risulta ancora circoscritto a pochi casi isolati. Il motivo di questa scarsità di dati è probabilmente dovuto ai metodi usati nel recupero dei materiali: per raccogliere questi resti, infatti, sono necessarie setacciature sistematiche del terreno di scavo, anche con setacci a maglia molto fine. L’applicazione di tali tecniche di recupero può cambiare in modo significativo la quantità e la qualità dei dati archeozoologici. Di conseguenza, nello scavo della Terramara di Pilastri è stato avviato, sin dal 2018, un lavoro minuzioso di vaglio di campioni dei sedimenti
archeologici scavati, che ha permesso la raccolta, la classificazione e lo studio di una notevole quantità di reperti bioarcheologici raccolti durante le campagne di scavo dal 2013 fino al 2018. Già in passato erano state individuate alcune vertebre di luccio; tuttavia le nuove ricerche hanno ampliato, in senso sia qualitativo che quantitativo, le nostre conoscenze in proposito.
In questo contributo verranno, quindi, presentati i risultati preliminari delle ricerche di ittio-archeologia eseguite sui diversi campioni faunistici. Centinaia di piccoli e microscopici resti di pesci di acqua dolce confermano l’importanza dell’attività di pesca tra le strategie economiche messe in atto dalle genti della Terramara, parte di un più vasto sfruttamento delle risorse fluviali delle popolazioni della Pianura Padana nel corso dell’età del Bronzo.
by Dimitrije Markovic, Teodora Mladenović, Mladen Mladenović, Chiara Messana, Elena Vasileva, Vito Giuseppe Prillo, Milan Savić, Aleksa Alaica, Ana Beatriz Santos, Jessica Peto, ROCÍO PAZOS GARCÍA, Rosana Cerezo-Fernández, Jacob I Griffith, and Benjamin Wimmer The book of abstracts from the 9th PZAF (Postgraduate Zooarchaeology Forum)
papers by Vito Giuseppe Prillo

Quaderni Norensi , 2024
Lo studio dei contesti funerari antichi richiede una pluralità di approcci e di metodi di indagin... more Lo studio dei contesti funerari antichi richiede una pluralità di approcci e di metodi di indagine che possano esplorare la ricchezza delle diverse evidenze – materiali e immateriali, organiche e inorganiche – che concorrono alla formazione dei palinsesti funerari. In questa sintesi, vengono discussi i recenti dati ottenuti dallo studio interdisciplinare del record osteologico e tessile proveniente dalle tombe a cremazione secondaria e a inumazione dalla necropoli occidentale fenicia e punica di Nora. I risultati dello studio osteologico dei resti umani e animali delineano la complessità
del rituale funerario norense e la sua evoluzione durante le diverse fasi di frequentazione della necropoli. Tali evidenze, in associazione a quanto emerso dallo studio dell’eccezionale ritrovamento di frammenti tessili a contatto con i frammenti scheletrici di un individuo cremato, arricchiscono il quadro conoscitivo finora tracciato per Nora
antica, gettando nuova luce sulle pratiche di trattamento e manipolazione del corpo del defunto e sullo svolgimento di offerte animali in relazione ai profili biologici degli individui sepolti.

Case Studies in European Zooarchaeology, 2024
Since ancient times, Sicily Island has been an interesting scenario to analyse the different mode... more Since ancient times, Sicily Island has been an interesting scenario to analyse the different modes of human-land interaction in the Mediterranean, thanks to its many diverse landscapes. Moreover, Sicily’s surrounding little islands represent localized realities that are particularly suited to observe the human influence and impact on the environment. The faunal assemblage, object of this article originates from Piano dei Cardoni, a recently discovered Middle Neolithic (mid-5th millennium BCE) funerary site located in Ustica, a small volcanic island near the coast of Palermo in the Southern Tyrrhenian Sea. The assemblage belongs to the phase of the earliest permanent human occupation of the island, making it a crystallized and unique archaeological record. Even though domestic species (notably caprines) predominate in the faunal record, other food resources (marine and avian) were exploited, as well as other wild species probably introduced on the island by humans; this information is crucial to understanding subsistence strategies in this peculiar environment. The animal remains from Piano dei Cardoni constitute the starting point of a broader study aimed at investigating human-animal interactions in the northern part of Sicily during the Neolithic and, more in general, during prehistory. The “insularity” and “singularity” of Ustica (a small island, around nine km2, near a big island) is here mostly explored comparing its faunal assemblage with other prehistoric assemblages, both located in small neighboring islands and Sicily’s mainland. This article aims to illustrate the differences and similarities between the sites according to their ecological peculiarities and geographic position. Another important aspect considered is the transition between different prehistoric periods (from the Mesolithic to the Bronze Age), during which animal exploitation
has changed in continental and insular sites.

Notiziario Archeologico Soprintendenza Palermo, 2023
Archaeological excavations were carried out on the roman villa of S. Marina (Petralia Soprana, Pa... more Archaeological excavations were carried out on the roman villa of S. Marina (Petralia Soprana, Palermo) in different years (2008-2009, 2013-2015, 2019-2020); during these field campaigns, numerous animal remains were recovered, mainly from the Area 2 of the excavation. The archaeozoological record is mostly composed of the main domestic species (sheep, goats, cattle and pigs); other domestic and wild taxa are attested, such as horse, deer and wild boar. Animal exploitation was focused on meat consumption, although other secondary products probably had a certain importance. A high presence of caprines killed after reaching adulthood may refer to an interest in wool production. Hard animal materials (bone and antler) were recovered during the excavations, including both finished and unfinished products. The presence of unfinished tools and rare antlers
and cattle’s horn fragments may hint at the presence of production areas near the villa, as already observed in other similar contexts.
Announcements by Vito Giuseppe Prillo
Please click the hyperlinked words 'LINK' or 'TEAMS' in de attached file to enter the Microsoft T... more Please click the hyperlinked words 'LINK' or 'TEAMS' in de attached file to enter the Microsoft Teams Meeting.
Workshop organizers: Mauro Rizzetto & Frits Heinrich
In person location: Salle Solvay, ULB Campus La Plaine, Brussels
Conference Presentations by Vito Giuseppe Prillo

Prillo V. G. 2024. Analisi archeozoologiche: dati preliminari dall'abitato etrusco e dalla mansio romana, in J. Bonetto & G. Falezza (a cura di) Archeologia a San Basilio. Work in progress. Atti della giornata di studi, Padova, 19 Gennaio 2024, pp. 151-160., 2024
Scavi e Ricerche) dedicata agli studi condotti presso l'insediamento etrusco e romano del Delta D... more Scavi e Ricerche) dedicata agli studi condotti presso l'insediamento etrusco e romano del Delta Del Po. La progressiva crescita delle attività sul campo registrata presso questo importante centro antico dal 2018 ad oggi ha suggerito di dare vita ad una collana, ben riconoscibile e di larga diffusione, per far convergere i già numerosi esiti dell'impegno dei ricercatori che hanno posto al centro delle loro attenzioni l'emporio del delta padano. La serie intende raccogliere ogni studio che si ponga l'obiettivo di una sintesi critica per uno dei numerosi aspetti che riguardano l'abitato antico e il suo territorio nella sua lunga parabola di vita e trasformazioni tra l'età del Ferro e l'età medievale. Nella speranza di chi promuove questa iniziativa sono così attese edizioni derivate dagli esiti dello scavo stratigrafico, delle ricognizioni territoriali, degli studi sul paesaggio naturale e ambientale, dell'analisi di classi di reperti d'uso quotidiano o di materiali e sistemi costruttivi, come di ogni altra iniziativa volta a diffondere la ricerca presso la comunità scientifica. La serie potrà raccogliere studi di ricercatori già formati, ma anche lavori di particolare qualità generati con tesi di laurea, di specializzazione o di dottorato, come gli esiti degli incontri di studio sul sito e il suo hinterland. La serie intende però essere anche uno strumento di alta divulgazione verso un pubblico sempre più ampio (fatto di scuole, cittadini, turisti consapevoli delle ricchezze culturali del territorio) che possa disporre di volumi volti ad illustrare eventi di comunicazione delle ricerche presso il locale Centro Culturale o presso altre sedi espositive della regione. L'apertura di una nuova sede editoriale è, come sempre, una scommessa, che chi scrive questa breve nota pensa ragionevole alla luce del proprio interesse per San Basilio, sostenuto anche dalla locale comunità, dalla municipalità di Ariano nel Polesine, dal Parco regionale Veneto Delta del Po e da altri soggetti come la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che da anni credono con generosità nelle risorse culturali del Polesine.
Giornata di studi - 7 dicembre 2023, Aula Diano - Palazzo Liviano, Piazza Capitaniato 7, Padova (PD)
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Books by Vito Giuseppe Prillo
Fortemente voluto dalla comunità di Bondeno, dalle sue Istituzioni, dagli insegnanti, dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole, dalle sue istituzioni culturali - in primo luogo, dal Gruppo Archeologico di Bondeno - con la fattiva collaborazione delle Università di Padova e Ferrara e, naturalmente, dei funzionari del Ministero della Cultura, questo studio illustra una felice sinergia tra uno scavo di elevato dettaglio stratigrafico e un chiaro orientamento divulgativo. Il volume è incentrato sullo scavo di uno dei più antichi laboratori ceramici della penisola, tramite una accurata definizione degli spazi scavati, di come essi fossero diversamente utilizzati da punto a punto, e della sua cronologia, sia attraverso il radiocarbonio, sia mediante lo studio comparativo dei frammenti di vasi.
archeologici scavati, che ha permesso la raccolta, la classificazione e lo studio di una notevole quantità di reperti bioarcheologici raccolti durante le campagne di scavo dal 2013 fino al 2018. Già in passato erano state individuate alcune vertebre di luccio; tuttavia le nuove ricerche hanno ampliato, in senso sia qualitativo che quantitativo, le nostre conoscenze in proposito.
In questo contributo verranno, quindi, presentati i risultati preliminari delle ricerche di ittio-archeologia eseguite sui diversi campioni faunistici. Centinaia di piccoli e microscopici resti di pesci di acqua dolce confermano l’importanza dell’attività di pesca tra le strategie economiche messe in atto dalle genti della Terramara, parte di un più vasto sfruttamento delle risorse fluviali delle popolazioni della Pianura Padana nel corso dell’età del Bronzo.
papers by Vito Giuseppe Prillo
del rituale funerario norense e la sua evoluzione durante le diverse fasi di frequentazione della necropoli. Tali evidenze, in associazione a quanto emerso dallo studio dell’eccezionale ritrovamento di frammenti tessili a contatto con i frammenti scheletrici di un individuo cremato, arricchiscono il quadro conoscitivo finora tracciato per Nora
antica, gettando nuova luce sulle pratiche di trattamento e manipolazione del corpo del defunto e sullo svolgimento di offerte animali in relazione ai profili biologici degli individui sepolti.
has changed in continental and insular sites.
and cattle’s horn fragments may hint at the presence of production areas near the villa, as already observed in other similar contexts.
Announcements by Vito Giuseppe Prillo
Workshop organizers: Mauro Rizzetto & Frits Heinrich
In person location: Salle Solvay, ULB Campus La Plaine, Brussels
Conference Presentations by Vito Giuseppe Prillo
Fortemente voluto dalla comunità di Bondeno, dalle sue Istituzioni, dagli insegnanti, dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole, dalle sue istituzioni culturali - in primo luogo, dal Gruppo Archeologico di Bondeno - con la fattiva collaborazione delle Università di Padova e Ferrara e, naturalmente, dei funzionari del Ministero della Cultura, questo studio illustra una felice sinergia tra uno scavo di elevato dettaglio stratigrafico e un chiaro orientamento divulgativo. Il volume è incentrato sullo scavo di uno dei più antichi laboratori ceramici della penisola, tramite una accurata definizione degli spazi scavati, di come essi fossero diversamente utilizzati da punto a punto, e della sua cronologia, sia attraverso il radiocarbonio, sia mediante lo studio comparativo dei frammenti di vasi.
archeologici scavati, che ha permesso la raccolta, la classificazione e lo studio di una notevole quantità di reperti bioarcheologici raccolti durante le campagne di scavo dal 2013 fino al 2018. Già in passato erano state individuate alcune vertebre di luccio; tuttavia le nuove ricerche hanno ampliato, in senso sia qualitativo che quantitativo, le nostre conoscenze in proposito.
In questo contributo verranno, quindi, presentati i risultati preliminari delle ricerche di ittio-archeologia eseguite sui diversi campioni faunistici. Centinaia di piccoli e microscopici resti di pesci di acqua dolce confermano l’importanza dell’attività di pesca tra le strategie economiche messe in atto dalle genti della Terramara, parte di un più vasto sfruttamento delle risorse fluviali delle popolazioni della Pianura Padana nel corso dell’età del Bronzo.
del rituale funerario norense e la sua evoluzione durante le diverse fasi di frequentazione della necropoli. Tali evidenze, in associazione a quanto emerso dallo studio dell’eccezionale ritrovamento di frammenti tessili a contatto con i frammenti scheletrici di un individuo cremato, arricchiscono il quadro conoscitivo finora tracciato per Nora
antica, gettando nuova luce sulle pratiche di trattamento e manipolazione del corpo del defunto e sullo svolgimento di offerte animali in relazione ai profili biologici degli individui sepolti.
has changed in continental and insular sites.
and cattle’s horn fragments may hint at the presence of production areas near the villa, as already observed in other similar contexts.
Workshop organizers: Mauro Rizzetto & Frits Heinrich
In person location: Salle Solvay, ULB Campus La Plaine, Brussels