Papers by Alessandro Chinello

A. Chinello, 2020
La laguna di Venezia (soprattutto a sud della città) appare ai nostri occhi, oggi, come uno specc... more La laguna di Venezia (soprattutto a sud della città) appare ai nostri occhi, oggi, come uno specchio d'acqua abbastanza omogeneo, costellato da qualche isola e poche barene (concentrate per lo più a nord della città, sopra Sant'Erasmo, Burano e Torcello, qualcuna anche all'estremo sud, ad est di Chioggia). In realtà il livello dell'acqua è profondo solo poche decine di centimetri, la navigabilità è garantita dalla presenza di molteplici canali che costituiscono le arterie vitali all'interno di questo complesso sistema anfibio. Qualche secolo fa l'immagine della laguna e dell'ambiente tutt'attorno la città di Venezia si manifestava in modo diverso: velme, barene, canneti e valli da pesca erano diffuse molto più uniformemente in tutta l'area 1. La laguna si formò 6000 anni fa, durante il post glaciale wurmiano, con lo scongelamento il livello del mare s'alzò e questo oltrepassò il limite costiero, inghiottendo la pianura e attestandosi negli ancora odierni confini con l'entroterra. Nell'inghiottimento marino finirono anche diversi corsi d'acqua fluviale, i quali, con i propri materiali di deposito, formarono nel corso del tempo i bassi fondi arenosi e, tra Tagliamento e Po', un cordone litoraneo che separò per sempre le acque salmastre della laguna dal mar Adriatico. Questa sottile linea di terra, lunga 50 km, era in origine interrotta in 8 diversi punti, molto probabilmente antiche foci dei fiumi (secondo una seconda teoria sarebbero semplici interruzioni litoranee) 2. Per tendenza tutta naturale la pianura si sarebbe ricostituita, non solo: grazie ai materiali di deposito fluviali, la costa sarebbe avanzata a discapito del mare, ma gli abitanti della città e della laguna impedirono nel corso dei secoli che questo accadesse. Di quegli 8 passaggi tra la laguna ed il mare, il principale divenne subito quello di Lido, ovvero di San Nicolò, il più vicino alla città, ma già nel XII secolo iniziò ad interrarsi ed essere sempre meno fondo e sicuro per la navigazione, la quale era

A. Chinello, 2020
Negli scrittori contemporanei è sempre più frequente misurarsi con il passato senza utilizzare l'... more Negli scrittori contemporanei è sempre più frequente misurarsi con il passato senza utilizzare l'invenzione, bensì facendo ricorso alla ricerca storica. due sono gli obiettivi: 1_ riportare alla luce la verità di fatti e vicende individuali che altrimenti resterebbero sconosciuti; 2_ indagare sulla memoria attraverso il tempo, rapporto tra passato e come viene ricordato. L'obiettivo finale è quello di ricostruire gli avvenimenti e trasmetterne la memoria grazie all'utilizzo di prove documentarie nella narrazione stessa. Un modo di usufruirne diverso dal saggio accademico e allo stesso tempo anche dal romanzo storico → LETTERATURA-STORIA. Questa letteratura-storia si concentra sul '900 in quanto è l'unico periodo del passato che sia rimasto accessibile grazie alla memoria; genere colto, elitario, non popolare. Ogni autore lo caratterizza in modo differente, ma che va a definire una narrativa condivisa da tutti.
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