Nell"uomo il movimento è strettamente correlato a tutte le attività vitali e corrisponde a finali... more Nell"uomo il movimento è strettamente correlato a tutte le attività vitali e corrisponde a finalità geneticamente programmate. L"essere umano è, però, un animale sociale e culturale e, a partire dalle prime fasi della vita, attraverso il proprio corpo e attraverso il movimento entra in contatto e in relazione con se stesso e con il mondo. Lapierre e Aucouturier (1982) indicano col termine "pulsione di movimento", l"istanza profonda che spinge al movimento in relazione all"ambiente (corpo strumentale) e verso gli altri (corpo comunicante) e che sarebbe alla base di tutte le acquisizioni del bambino. Il movimento non può dunque essere disgiunto dal corpo, né essere considerato a prescindere dal soggetto che lo esegue. Per comprendere le valenze educative di un percorso attraverso il movimento è necessario partire da alcuni concetti di fondo.
ArAcne sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti uman... more ArAcne sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti umani sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti umani / 7 collana diretta da aurelio angelini Spedu-M 7 ISBN 978-88-548-9151-7 7 9 7 8 8 8 5 4 8 9 1 5 1 7 Separated children a cura di a. angelini contributi di annamaria amitrano, andis alireza Farshchi, valerio angelini, loredana Bellantonio, Giulia chiarenza, annamaria Fantauzzi, sabina Fontana, Jayanti Karki, Francesca martini, elena mignosi, nyiam ogbiji ogbiji, Branislav radeljic, laura tarafás, angeliki tsanikidou.
1 I sordi preferiscono il termine "sordo" a quello di "non udente" o di "audioleso": il primo, in... more 1 I sordi preferiscono il termine "sordo" a quello di "non udente" o di "audioleso": il primo, infatti, pone l'accento su ciò che loro sono, sulla loro identità, mentre gli altri due sottolineano ciò che a loro manca, il loro deficit rispetto ad una "norma". Da evitare è anche il termine sordo-muto, in quanto la sordità non comporta alcun danno all'apparato fonoarticolatorio e quindi le persone sorde sono potenzialmente in grado di parlare; inoltre, come si vedrà, ogni comunità di sordi possiede una lingua che si esplica attraverso un canale visivo-gestuale, la Lingua dei Segni.
Questo volume è stato stampato presso Sograte, Città di Castello (PG) Stampato in Italia -Printed... more Questo volume è stato stampato presso Sograte, Città di Castello (PG) Stampato in Italia -Printed in Italy Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, [email protected] e www.aidro.org Elena Mignosi * Le traduzioni in Italiano dei brani dei testi citati dalle edizioni inglesi o francesi sono della scrivente 1 Benché, fin dalle origini della psicoanalisi abbia teorizzato che l'esperienza del corpo, derivata da sensazioni fisiche, costituisce la prima esperienza del senso del sé, anche in ambito psicoterapeutico la centralità di tale dimensione costituisce comunque un "problema", se un grande psicoanalista come D. Anzieu, appena una ventina di anni fa poteva affermare: "Per tutto il terzo quarto del XX secolo il grande assente, misconosciuto, negato nello strutturalismo, nello psicologismo di molti terapeuti e a volte perfino nella puericultura è stato, e in gran parte ancora rimane, il corpo come dimensione vitale della realtà umana, come dato globale pre-sessuale e irriducibile, come ciò su cui tutte le funzioni psichiche trovano il loro appoggio" (Anzieu, 1985, p. 34).
tutti i diritti riservati È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione... more tutti i diritti riservati È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione totale e parziale, con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.
Quanto segue costituisce una riflessione su alcuni presupposti teorici e metodologici di un possi... more Quanto segue costituisce una riflessione su alcuni presupposti teorici e metodologici di un possibile percorso di formazione per i genitori, partendo da un'esperienza condotta nella scuola primaria di un quartiere "a rischio" della città di Palermo.
In a time of crisis like the present one, defined by the two psychoanalysts Benasayag and Schmit ... more In a time of crisis like the present one, defined by the two psychoanalysts Benasayag and Schmit (2003) "The age of sad passions," in which one feels constantly "a pervasive sense of helplessness and uncertainty," leading to retire into oneself and in a highly individualistic society in which everything is seen in utilitarian, competitive, terms, young adults facing in working life live in a condition of deep uneasiness (loneliness, feelings of inadequacy, lack of confidence ....). The future is no longer perceived as promise but as a threat, there is a pervasive feeling of not being able to affect reality, to not have any power. The historical and existential time disappears and becomes a "pointillistic time" (Baumann, 2009): there is no connection with the past and the future but the flattening of the present and insecurity and passiveness grow. Lack of planning is associated with the lack of 'desire', imagination, curiosity, and with a depressed state that can lead to self-destructive behaviors (Galimberti 2007). I will talk about the way to find themselves and to narrate themselves through an artistic and body-centered path, through the movement and the relationship with the others and I will explain how it constitutes an effective way to change a condition that is psychological as well as socio-cultural and political. Based on my workshop experience for over ten years with university master's students, a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narratives about themselves and about one’s relationship with the world . Its artistic dimension enables the ability to perceive and recognize what Masud Khan (1980) called "the experience of the becoming of the self, the flow of vital energy" and, in parallel, the capacity to transform this energy into a form. Thanks to this experience young adults seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering one’s value and their own creative abilities. They also have the opportunity to live a meaningful experience in the group, through communicative, emotional and affective exchanges, without fear of judgment and without competition. So they increase the confidence in themselves and in the others and amplify the expression of creative potentiality enhanced by the contribution of all (Mignosi, 2008).
Per affrontare il tema del ruolo dell'assistente alla comunicazione nella scuola, è necessario co... more Per affrontare il tema del ruolo dell'assistente alla comunicazione nella scuola, è necessario considerare la sordità e le sue implicazioni adottando una prospettiva pedagogica e connettendola alle prospettive socio-antropologica e psico-dinamica.
La complessità degli stimoli e delle occasioni di apprendimento formale ed informale offerti dall... more La complessità degli stimoli e delle occasioni di apprendimento formale ed informale offerti dalla realtà "post-moderna", spingono la scuola verso una ricerca di innovazione e verso l'acquisizione di procedure che possano adeguare l'offerta formativa ai cambiamenti sociali e culturali in atto.
tale intreccio appare evidente se si riflette sui tratti caratterizzanti la professionalità dei f... more tale intreccio appare evidente se si riflette sui tratti caratterizzanti la professionalità dei formatori. Come ho già sostenuto in altra sede , essa infatti può essere declinata sulle seguenti capacità e competenze:
NB: copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsias... more NB: copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia pagamento
Nell"uomo il movimento è strettamente correlato a tutte le attività vitali e corrisponde a finali... more Nell"uomo il movimento è strettamente correlato a tutte le attività vitali e corrisponde a finalità geneticamente programmate. L"essere umano è, però, un animale sociale e culturale e, a partire dalle prime fasi della vita, attraverso il proprio corpo e attraverso il movimento entra in contatto e in relazione con se stesso e con il mondo. Lapierre e Aucouturier (1982) indicano col termine "pulsione di movimento", l"istanza profonda che spinge al movimento in relazione all"ambiente (corpo strumentale) e verso gli altri (corpo comunicante) e che sarebbe alla base di tutte le acquisizioni del bambino. Il movimento non può dunque essere disgiunto dal corpo, né essere considerato a prescindere dal soggetto che lo esegue. Per comprendere le valenze educative di un percorso attraverso il movimento è necessario partire da alcuni concetti di fondo.
ArAcne sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti uman... more ArAcne sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti umani sviluppo della persona ed esercizio dei diritti umani sezione di migrazione e diritti umani / 7 collana diretta da aurelio angelini Spedu-M 7 ISBN 978-88-548-9151-7 7 9 7 8 8 8 5 4 8 9 1 5 1 7 Separated children a cura di a. angelini contributi di annamaria amitrano, andis alireza Farshchi, valerio angelini, loredana Bellantonio, Giulia chiarenza, annamaria Fantauzzi, sabina Fontana, Jayanti Karki, Francesca martini, elena mignosi, nyiam ogbiji ogbiji, Branislav radeljic, laura tarafás, angeliki tsanikidou.
1 I sordi preferiscono il termine "sordo" a quello di "non udente" o di "audioleso": il primo, in... more 1 I sordi preferiscono il termine "sordo" a quello di "non udente" o di "audioleso": il primo, infatti, pone l'accento su ciò che loro sono, sulla loro identità, mentre gli altri due sottolineano ciò che a loro manca, il loro deficit rispetto ad una "norma". Da evitare è anche il termine sordo-muto, in quanto la sordità non comporta alcun danno all'apparato fonoarticolatorio e quindi le persone sorde sono potenzialmente in grado di parlare; inoltre, come si vedrà, ogni comunità di sordi possiede una lingua che si esplica attraverso un canale visivo-gestuale, la Lingua dei Segni.
Questo volume è stato stampato presso Sograte, Città di Castello (PG) Stampato in Italia -Printed... more Questo volume è stato stampato presso Sograte, Città di Castello (PG) Stampato in Italia -Printed in Italy Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, [email protected] e www.aidro.org Elena Mignosi * Le traduzioni in Italiano dei brani dei testi citati dalle edizioni inglesi o francesi sono della scrivente 1 Benché, fin dalle origini della psicoanalisi abbia teorizzato che l'esperienza del corpo, derivata da sensazioni fisiche, costituisce la prima esperienza del senso del sé, anche in ambito psicoterapeutico la centralità di tale dimensione costituisce comunque un "problema", se un grande psicoanalista come D. Anzieu, appena una ventina di anni fa poteva affermare: "Per tutto il terzo quarto del XX secolo il grande assente, misconosciuto, negato nello strutturalismo, nello psicologismo di molti terapeuti e a volte perfino nella puericultura è stato, e in gran parte ancora rimane, il corpo come dimensione vitale della realtà umana, come dato globale pre-sessuale e irriducibile, come ciò su cui tutte le funzioni psichiche trovano il loro appoggio" (Anzieu, 1985, p. 34).
tutti i diritti riservati È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione... more tutti i diritti riservati È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione totale e parziale, con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.
Quanto segue costituisce una riflessione su alcuni presupposti teorici e metodologici di un possi... more Quanto segue costituisce una riflessione su alcuni presupposti teorici e metodologici di un possibile percorso di formazione per i genitori, partendo da un'esperienza condotta nella scuola primaria di un quartiere "a rischio" della città di Palermo.
In a time of crisis like the present one, defined by the two psychoanalysts Benasayag and Schmit ... more In a time of crisis like the present one, defined by the two psychoanalysts Benasayag and Schmit (2003) "The age of sad passions," in which one feels constantly "a pervasive sense of helplessness and uncertainty," leading to retire into oneself and in a highly individualistic society in which everything is seen in utilitarian, competitive, terms, young adults facing in working life live in a condition of deep uneasiness (loneliness, feelings of inadequacy, lack of confidence ....). The future is no longer perceived as promise but as a threat, there is a pervasive feeling of not being able to affect reality, to not have any power. The historical and existential time disappears and becomes a "pointillistic time" (Baumann, 2009): there is no connection with the past and the future but the flattening of the present and insecurity and passiveness grow. Lack of planning is associated with the lack of 'desire', imagination, curiosity, and with a depressed state that can lead to self-destructive behaviors (Galimberti 2007). I will talk about the way to find themselves and to narrate themselves through an artistic and body-centered path, through the movement and the relationship with the others and I will explain how it constitutes an effective way to change a condition that is psychological as well as socio-cultural and political. Based on my workshop experience for over ten years with university master's students, a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narratives about themselves and about one’s relationship with the world . Its artistic dimension enables the ability to perceive and recognize what Masud Khan (1980) called "the experience of the becoming of the self, the flow of vital energy" and, in parallel, the capacity to transform this energy into a form. Thanks to this experience young adults seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering one’s value and their own creative abilities. They also have the opportunity to live a meaningful experience in the group, through communicative, emotional and affective exchanges, without fear of judgment and without competition. So they increase the confidence in themselves and in the others and amplify the expression of creative potentiality enhanced by the contribution of all (Mignosi, 2008).
Per affrontare il tema del ruolo dell'assistente alla comunicazione nella scuola, è necessario co... more Per affrontare il tema del ruolo dell'assistente alla comunicazione nella scuola, è necessario considerare la sordità e le sue implicazioni adottando una prospettiva pedagogica e connettendola alle prospettive socio-antropologica e psico-dinamica.
La complessità degli stimoli e delle occasioni di apprendimento formale ed informale offerti dall... more La complessità degli stimoli e delle occasioni di apprendimento formale ed informale offerti dalla realtà "post-moderna", spingono la scuola verso una ricerca di innovazione e verso l'acquisizione di procedure che possano adeguare l'offerta formativa ai cambiamenti sociali e culturali in atto.
tale intreccio appare evidente se si riflette sui tratti caratterizzanti la professionalità dei f... more tale intreccio appare evidente se si riflette sui tratti caratterizzanti la professionalità dei formatori. Come ho già sostenuto in altra sede , essa infatti può essere declinata sulle seguenti capacità e competenze:
NB: copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsias... more NB: copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia pagamento
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Papers by Elena Mignosi
I will talk about the way to find themselves and to narrate themselves through an artistic and body-centered path, through the movement and the relationship with the others and I will explain how it constitutes an effective way to change a condition that is psychological as well as socio-cultural and political.
Based on my workshop experience for over ten years with university master's students, a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narratives about themselves and about one’s relationship with the world . Its artistic dimension enables the ability to perceive and recognize what Masud Khan (1980) called "the experience of the becoming of the self, the flow of vital energy" and, in parallel, the capacity to transform this energy into a form.
Thanks to this experience young adults seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering one’s value and their own creative abilities. They also have the opportunity to live a meaningful experience in the group, through communicative, emotional and affective exchanges, without fear of judgment and without competition. So they increase the confidence in themselves and in the others and amplify the expression of creative potentiality enhanced by the contribution of all (Mignosi, 2008).
I will talk about the way to find themselves and to narrate themselves through an artistic and body-centered path, through the movement and the relationship with the others and I will explain how it constitutes an effective way to change a condition that is psychological as well as socio-cultural and political.
Based on my workshop experience for over ten years with university master's students, a dance-movement therapy course can quickly open up new existential perspectives, enabling new narratives about themselves and about one’s relationship with the world . Its artistic dimension enables the ability to perceive and recognize what Masud Khan (1980) called "the experience of the becoming of the self, the flow of vital energy" and, in parallel, the capacity to transform this energy into a form.
Thanks to this experience young adults seem to find a way for integrating different parts of themselves, for accepting their difficulties and weaknesses, for reflecting and developing deep contacts, overcoming insecurity and discovering one’s value and their own creative abilities. They also have the opportunity to live a meaningful experience in the group, through communicative, emotional and affective exchanges, without fear of judgment and without competition. So they increase the confidence in themselves and in the others and amplify the expression of creative potentiality enhanced by the contribution of all (Mignosi, 2008).