Papers by anna vinciguerra
"Sono arrivato qui, adesso, in questa città dell'Ellade, danzando in ogni regione, istituendo i m... more "Sono arrivato qui, adesso, in questa città dell'Ellade, danzando in ogni regione, istituendo i miei misteri, per manifestarmi come un dio tra gli uomini." (Sanguineti, 1968) Giunto a Tebe, Dioniso agita con le grida la città governata da Penteo, il sovrano razionale, manda via le donne dalle case e le fa abitare il monte Citerone, con spirito frenetico. Sul monte è pericoloso e sacro recarsi, lì abitano gli dei, lì si celebrano misteri e riti, lì il divino e l'umano si toccano e, nell'incontro tra orrido e sublime, avviene la catarsi, la purificazione. Il monte è rifugio, luogo in cui nasce la tragedia, il nostro teatro, rito che prende il posto della fuga dalla città.
il mito riscritto ANNA VINCIGUERRA È cara a Peter Brook la riflessione sulla rappresentazione tea... more il mito riscritto ANNA VINCIGUERRA È cara a Peter Brook la riflessione sulla rappresentazione teatrale che non diventa ripetizione, ma che tiene conto di chi compie l'azione e di chi la osserva. La liberazione dalla ripetitività del quotidiano e dal sistema di repliche porta a rintracciare i segni originari della modalità espressiva dentro di sé e attraverso gli altri. Il recupero dell'essenziale, attraverso il triangolo che sta alla base del teatro (attore -spazio scenico -spettatore), ha condotto Brook al confronto con la trasposizione scenica del mito, meno accessibile, secondo lui, allo spettatore, carico di quella giusta distanza utile all'assimilazione e distante da implicazioni che il racconto di un fatto di cronaca o di un avvenimento temporalmente più vicino può originare.
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