La sua formazione accademica si è svolta tra Napoli, il Canada e la Germania; la sua formazione in itinere si svolge, oltre che in Italia, presso Istituzioni straniere grazie a periodi di docenza all’estero (Muenster, 2007; Helsinki 2010, 2011, 2014; accordi Erasmus rinnovati o istituiti nel 2016 con Helsinki, Santiago de Compostela, Lisbona); ricerca all’estero (University of Toronto: 2005; 2006; 2012); partecipazione a convegni internazionali (Toronto 2006; Delphi 2012; Napoli-Santa Maria Capua Vetere 2015).
Arianna Sacerdoti, pronipote dello scrittore, artista, intellettuale Carlo Levi (“Cristo si è fermato ad Eboli” et al.) è cresciuta e ha studiato nella città di Napoli. Si è diplomata nel giugno 1998 al Liceo Ginnasio “Jacopo Sannazaro” con la votazione di 60/60 (discipline oggetto d’esame con commissione esterna: greco scritto; Filosofia; Letteratura italiana). Presso il medesimo Liceo Arianna Sacerdoti si era segnalata per la spiccata propensione per le discipline letterarie ed era stata pertanto selezionata per la partecipazione a due certamina non ‘locali’ (Certamen Aeschylaeum, Gela, 1997; Certamen Leopardianum, Pordenone, 1998).
Iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Lettere Classiche – Vecchio ordinamento) dal settembre 1998, Arianna Sacerdoti si è laureata l’11 febbraio 2003 in Letteratura latina con una tesi dal titolo “Commentationes hasce ludere ac facere: programma letterario e modelli nella praefatio di Aulo Gellio”, con la votazione di 110/110 con lode. Del 2003 è il suo primo articolo scientifico, frutto di revisione di una parte della Tesi di Laurea sopra citata (“Echi frontoniani nella praefatio delle Noctes atticae”, in “BStudLat” 33, 2003, pp. 534-541). Per il curriculum vitae completo si rimanda ad apposito spazio in questa pagina (curriculum vitae et studiorum)
Supervisors: Arturo de Vivo and Elaine Fantham
Address: ITALY
Arianna Sacerdoti, pronipote dello scrittore, artista, intellettuale Carlo Levi (“Cristo si è fermato ad Eboli” et al.) è cresciuta e ha studiato nella città di Napoli. Si è diplomata nel giugno 1998 al Liceo Ginnasio “Jacopo Sannazaro” con la votazione di 60/60 (discipline oggetto d’esame con commissione esterna: greco scritto; Filosofia; Letteratura italiana). Presso il medesimo Liceo Arianna Sacerdoti si era segnalata per la spiccata propensione per le discipline letterarie ed era stata pertanto selezionata per la partecipazione a due certamina non ‘locali’ (Certamen Aeschylaeum, Gela, 1997; Certamen Leopardianum, Pordenone, 1998).
Iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Lettere Classiche – Vecchio ordinamento) dal settembre 1998, Arianna Sacerdoti si è laureata l’11 febbraio 2003 in Letteratura latina con una tesi dal titolo “Commentationes hasce ludere ac facere: programma letterario e modelli nella praefatio di Aulo Gellio”, con la votazione di 110/110 con lode. Del 2003 è il suo primo articolo scientifico, frutto di revisione di una parte della Tesi di Laurea sopra citata (“Echi frontoniani nella praefatio delle Noctes atticae”, in “BStudLat” 33, 2003, pp. 534-541). Per il curriculum vitae completo si rimanda ad apposito spazio in questa pagina (curriculum vitae et studiorum)
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Drafts by Arianna Sacerdoti
Essays by Arianna Sacerdoti
intervowen with other aspects of epic tradition? In this contribution we will discuss both general and specific
issues concerning Silius’ way of depicting war and its actors. Specific attention to semantic field will be provided,
within an overlook to updated secondary Literature.
narrator, who focuses on its tides, its famous literary tradition, as well as on its urban spaces. Among the
description of the urbs there are two different catalogues of cities allied with the two armies. The book is
therefore connotated by the double reference to water and urban space. Emanuele Giaracà’s considerations
(1878) fully recognize Silius’ importance in celebrating Syracuse.
traditional approaches: the three volumes here reviewed (A. AugoustAkis, Motherhood and the Other.
Fashioning female power in Flavian epic, oxford-New York, oxford university Press 2010, pp. 314;
AA. VV., Brill’s Companion to Silius Italicus, ed. A. AugoustAkis. Leiden-Boston, Brill 2010, pp. 512;
F. MorzAdec, Les Images du Monde. Structure, écriture et esthétique du paysage dans le œuvres de
Stace et Silius Italicus, Bruxelles 2009, Édition Latomus, vol. 322, pp. 461) are excellent examples
of different approaches to silius and statius. in this paper, the volumes are analytically and critically
examined, in regard to a wide range of topics typical of Flavian epic’s worldwide scholarship.
Quelli citati sono due degli svariati passaggi che Nicola Gardini, docente di italiano e letterature comparate a Oxford, dedica alla lingua e alla letteratura latine nel suo ricco saggio einaudiano, dedicato so-prattutto (ma non solo) alla reticentia, al ‘non-detto’, all’omissione in-tenzionale in letteratura.