Papers by Marilia Marciello

IL ROMANTICISMO DEFINIZIONE. PROBLEMI GENERALI Il Romanticismo affonda le sue radici intorno agli... more IL ROMANTICISMO DEFINIZIONE. PROBLEMI GENERALI Il Romanticismo affonda le sue radici intorno agli anni Sessanta dell'800, ebbe origine in Inghilterra ma si sviluppò soprattutto in Germania. La sua radice più profonda sta nella consapevolezza della natura multiforme e contraddittoria della realtà. Il Romanticismo scoprì che l'essenza della realtà è il mistero irraggiungibile della ragione. Fu esaltata l'originalità creativa dell'artista, l'individualità irripetibile di ogni opera d'arte. Filosofi come Schlegel e Wilhelm indicavano la mescolanza dei generi come uno dei caratteri distintivi della poesia romantica, più vicina al mistero della natura, da quella classica, volta alla semplicità, alla chiarezza e perfezione. La poesia è creatrice, intrinseca alla natura, all'anima. Tra arte e natura vi è pertanto analogia, e spetta alla poesia captare e rilevarne i misteri. Da questa costante tensione all'infinito nacque però anche l'amara constatazione della finitezza dell'uomo, generando così due atteggiamenti opposti tra loro: il paradosso, il solo modo per poter accostare due elementi in antitesi, e lo struggimento che nasce dal desiderio impossibile d'infinito. Questi cambiamenti si ebbero da un grande processo di trasformazione che cambiò anche la vita interiore dell'uomo, la cui base fu il passaggio del potere economico dall'aristocrazia alla borghesia, creazione delle metropoli, tensioni sociali, democrazie, metodi di persuasione di massa. LA CONCEZIONE ROMANTICA DELLA MUSICA Nella gerarchia della arti la musica venne promossa dall'ultimo gradino ad un rango più elevato, la musica vocale cedeva il primato a quella strumentale. Tale rivoluzione però, agli inizi non investì direttamente la musica in sé, quanto piuttosto la riflessione teorica e l'estetica musicale. Si può dire infatti che la musica romantica fosse "invenzione" di poeti, filosofi e letterati, più che di musicisti e compositori. Come conferma della sfasatura cronologica tra romanticismo musicale e letterario, alcune date: 1796 pubblicazione della prima opera letteraria romantica, ossia "Sfoghi del cuore d'un monaco amante dell'arte" di Wackenroder, la prima musica romantica risale ai Lieder goethiani di Schubert nel 1814, più tarda ancora l'esplosione del romanticismo operistico con Weber e la sua "Freischutz" nel 1821. In tutto il periodo romantico la musica strumentale ebbe il predominio. Wackenroder era il prototipo dell'artista romantico, diviso tra arte e vita, tormentato dal contrasto tra l'essenza ideale della musica e la materialità in cui essa è costretta a calarsi. Altra dimostrazione della superiorità della musica strumentale su quella vocale è evidente in "Sinfonie", di Tieck, secondo cui i due generi devono restare separati: la musica vocale è legata alla sfera umana, della quale esprime desideri e passioni, è dunque un'arte condizionata; mentre la musica strumentale è indipendente e libera, esprime il profondo. Ma l'interprete più acuto della concezione romantica della musica fu Ernst Hoffmann, poliedrico artista romantico e anche giurista, che nella musica trovò il suo alterego di musicista torturato dalle contraddizioni del proprio slancio verso l'infinito e l'aspirazione di una vita dedita all'arte, con il grigiore quotidiano della propria professione giuridica. Hoffmann fu anche critico musicale, il suo scritto più famoso è la Recensione sulla Quinta Sinfonia di Beethoven, che rappresenta una sorta di sommario della concezione romantica della musica, che secondo Hoffmann è l'unica arte veramente romantica in quanto tendente all'infinito e culla dello struggimento umano impossibilitato nel raggiungere l'assoluto. Ed era proprio la musica di Beethoven a suscitare al vena nostalgica del romanticismo, ad esprimere sentimenti ben precisi, tensioni, che si collocano però in un universo infinito, come accade appunto nella Quinta Sinfonia, con un Introduzione fatta di frasi brevi, continui scambi tra archi e fiati, stile frammentario, continui riferimenti al tema principale, che concedono sensazioni ansiose e nostalgiche. Ancora turbini di emozioni ed eccellente bravura nell'Adagio e il Minuetto, fino all'ultima nota. Essenziale era creare unitarietà dell'intera composizione, attraverso i collegamenti tra i vari temi. Hoffmann esaltò ancora la maestria con cui Beethoven componeva pezzi pianistici, lo strumento in assoluto più completo, alla cui base Beethoven associava sempre temi cantabili. Il suo altro fondamentale
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