Papers by annalisa negrelli
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE e LIMITI DI TIPO ECONOMICO
The following paper analyses the European juridical foundation as well as the exact meaning of th... more The following paper analyses the European juridical foundation as well as the exact meaning of the economical activities’ « administrative liberalization ». The paper examines it with reference to the texts and to the case law of the Court of justice about the four freedoms, highlighting the essential points of the Court’s reasoning. The study criticises the national policies of liberalization adopted by the Italian legislator in the last period. In particular, the research aims to demonstrate how the frequent use of instruments, such as « SCIA/ DIA » and « silenzio significativo », doesn’t represent those forms of liberalization imposed by the European system. The conclusions of this paper suggest which kind of consequence for the domestic law would arise from a strictly interpretation of the duty at both levels, substantial one and the one for the process law.
Analisi del concetto di principi generali dell'ordinamento che limitano il potere di ordinanz... more Analisi del concetto di principi generali dell'ordinamento che limitano il potere di ordinanza nella giurisprudenza italiana dalla fine del XIX secolo ad oggi
SUMMARY: 1. Introduction. \u2013 2. Measuring changes of policy frameworks in the EU. \u2013 2.1.... more SUMMARY: 1. Introduction. \u2013 2. Measuring changes of policy frameworks in the EU. \u2013 2.1. Preliminary juridical definition. \u2013 2.2. Changes of the policy framework within the Member States. \u2013 2.3. The EU legal framework. \u2013 3. Results of Comparison under a Critical perspective. \u2013 3.1. Forms of contracting the LPT service and provider performances. \u2013 3.2. The role of Government-owned enterprises in the market of LPT. \u2013 3.3. Citizens\u2019 satisfaction from LPT services across EU and how it is related to relevant policy reforms. \u2013 4. Conclusions and Directions for Future research
The Reform of Network Industries

Rivista Italiana Di Diritto Pubblico Comunitario, 2011
SOMMARIO: I. Introduzione al tema. — 1. Stabilità vs. legalità nel sistema nazionale. — 2. La giu... more SOMMARIO: I. Introduzione al tema. — 1. Stabilità vs. legalità nel sistema nazionale. — 2. La giurisprudenza della Corte di giustizia e la diversa stabilità degli atti se adottati dalle Istituzioni UE o dagli organi appartenenti agli Stati membri. — II. Il grado di resistenza degli atti « definitivi » sul piano nazionale e europeo. — III. Le possibili ragioni della prospettiva capovolta della Corte di giustizia nei confronti del giudicato e dell’atto inoppugnabile. — 1. L’approccio della Corte nei riguardi degli atti amministrativi nazionali anticomunitari: rinvio pregiudiziale e obbligo di leale collaborazione a confronto. — 2.1. Il trattamento deteriore subìto dal giudicato: il criterio della natura della norma violata (i diritti disponibili e indisponibili). — 2.2. Il mancato o difettoso utilizzo dei rimedi preventivi predisposti dal sistema comunitario: i canoni di effettività e di equivalenza. — 3. Il contratto e il peculiare percorso di uniformazione del diritto nazionale al diritto europeo.
SOMMARIO: 1. Le peculiarità della fattispecie oggetto del giudizio.—2. Il ragionamento seguito da... more SOMMARIO: 1. Le peculiarità della fattispecie oggetto del giudizio.—2. Il ragionamento seguito dalla Corte di giustizia per giustificare i divieti stabiliti dalla normativa olandese. — 3. Il significato dei silenzi della Corte di giustizia nelle conclusioni dell’Avvocato generale JÄÄSKINEN. — 4. La discrezionalità accordata alle Istituzioni comunitarie e la conseguente resilienza della normativa derivata dell’Unione alle disposizioni sulle libertà di circolazione previste dal Trattato.—5. La progressiva estensione delle esigenze che possono legittimare una deroga alle libertà economiche fondamentali nella giurisprudenza europea. — 6. Considerazioni conclusive: le ricadute sui sistemi nazionali.

Principio di legalità e nuova disciplina della S.C.I.A. dopo la legge Madia e i decreti attuativi... more Principio di legalità e nuova disciplina della S.C.I.A. dopo la legge Madia e i decreti attuativi: ubi lex tacuit, quid iuris?
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Prima fase: la presentazione della SCIA e l'avvio del procedimento di controllo dell'amministrazione sulla " carenza dei presupposti e dei requisiti " per l'esercizio dell'attività oggetto di segnalazione. 2.1. La ricevuta rilasciata dall'amministrazione al momento della presentazione della segnalazione, ai sensi dell'art. 18-bis: natura, funzione e contenuto. 2.2. (segue) Le (principali) criticità alimentate dall'incompletezza del dato normativo: destinatari della comunicazione, momento di avvio del provvedimento, provenienza dell'iniziativa e doverosità dell'azione amministrativa. 3. Il dovere dell'amministrazione di concludere in ogni caso il procedimento di controllo sulla carenza dei presupposti e requisiti per l'esercizio dell'attività con un provvedimento espresso e motivato. 4. Seconda fase: legittimo affidamento del segnalante vs. tutela del terzo, tra potere degli interessati di sollecitare i controlli ex post e sopravvivenza del potere di " autotutela inibitoria " dell'amministrazione. 4.1. Alcune considerazioni conclusive sui silenzi dell'amministrazione nel … silenzio del Legislatore: quid iuris?
1. Introduction. -2. Measuring changes of policy frameworks in the EU. -2.1. Preliminary juridica... more 1. Introduction. -2. Measuring changes of policy frameworks in the EU. -2.1. Preliminary juridical definition. -2.2. Changes of the policy framework within the Member States. -2.3. The EU legal framework. -3. Results of Comparison under a Critical perspective. -3.1. Forms of contracting the LPT service and provider performances. -3.2. The role of Government-owned enterprises in the market of LPT. -3.3. Citizens" satisfaction from LPT services across EU and how it is related to relevant policy reforms. -4. Conclusions and Directions for Future research.
SOMMARIO: 1. Le peculiarità della fattispecie oggetto del giudizio.—2. Il ragionamento seguito
da... more SOMMARIO: 1. Le peculiarità della fattispecie oggetto del giudizio.—2. Il ragionamento seguito
dalla Corte di giustizia per giustificare i divieti stabiliti dalla normativa olandese. — 3. Il
significato dei silenzi della Corte di giustizia nelle conclusioni dell’Avvocato generale JÄÄSKINEN.
— 4. La discrezionalità accordata alle Istituzioni comunitarie e la conseguente resilienza
della normativa derivata dell’Unione alle disposizioni sulle libertà di circolazione previste dal
Trattato.—5. La progressiva estensione delle esigenze che possono legittimare una deroga alle
libertà economiche fondamentali nella giurisprudenza europea. — 6. Considerazioni conclusive:
le ricadute sui sistemi nazionali.
La prospettiva di analisi riguarda l’incidenza delle tecniche di “liberalizzazione amministrativa... more La prospettiva di analisi riguarda l’incidenza delle tecniche di “liberalizzazione amministrativa” adottate dal legislatore europeo sulla sovranità economica e sociale degli Stati membri, perpetrata attraverso la de-regolazione delle discipline tecniche nazionali e la standardizzazione delle stesse (tra principio di mutuo riconoscimento, direttive dettagliate di armonizzazione e misure di soft law di coordinamento dei sistemi nazionali).
In questo lavoro, più precisamente, s’intende verificare quali siano i risvolti del processo di integrazione economica europea sul riconoscimento e sulla tutela dei diritti sociali, ogniqualvolta questi ultimi siano sottoposti al delicato bilanciamento con le libertà economiche.
The following paper analyses the European juridical foundation as
well as the exact meaning of th... more The following paper analyses the European juridical foundation as
well as the exact meaning of the economical activities’ « administrative
liberalization ». The paper examines it with reference to the texts
and to the case law of the Court of justice about the four freedoms,
highlighting the essential points of the Court’s reasoning. The study
criticises the national policies of liberalization adopted by the Italian
legislator in the last period. In particular, the research aims to
demonstrate how the frequent use of instruments, such as « SCIA/
DIA » and « silenzio significativo », doesn’t represent those forms of
liberalization imposed by the European system. The conclusions of
this paper suggest which kind of consequence for the domestic law
would arise from a strictly interpretation of the duty at both levels,
substantial one and the one for the process law.

SOMMARIO: I. Introduzione al tema. — 1. Stabilità vs. legalità nel sistema nazionale.
— 2. La giu... more SOMMARIO: I. Introduzione al tema. — 1. Stabilità vs. legalità nel sistema nazionale.
— 2. La giurisprudenza della Corte di giustizia e la diversa stabilità degli atti se
adottati dalle Istituzioni UE o dagli organi appartenenti agli Stati membri. — II. Il
grado di resistenza degli atti « definitivi » sul piano nazionale e europeo. — III. Le
possibili ragioni della prospettiva capovolta della Corte di giustizia nei confronti del
giudicato e dell’atto inoppugnabile. — 1. L’approccio della Corte nei riguardi degli
atti amministrativi nazionali anticomunitari: rinvio pregiudiziale e obbligo di leale
collaborazione a confronto. — 2.1. Il trattamento deteriore subìto dal giudicato: il
criterio della natura della norma violata (i diritti disponibili e indisponibili). — 2.2.
Il mancato o difettoso utilizzo dei rimedi preventivi predisposti dal sistema comunitario:
i canoni di effettività e di equivalenza. — 3. Il contratto e il peculiare
percorso di uniformazione del diritto nazionale al diritto europeo.

Il quesito sottoposto all’attenzione della Corte concerne la necessità di disapplicare una dispos... more Il quesito sottoposto all’attenzione della Corte concerne la necessità di disapplicare una disposizione del diritto nazionale, come l’art. 2909 del codice civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisca il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario, in quanto dichiarato incompatibile con decisione della Commissione divenuta definitiva.
Il problema fondamentale riguarda, sostanzialmente, la questione se una sentenza del giudice nazionale possa frustrare l’esercizio della competenza esclusiva della Commissione a verificare la compatibilità di un aiuto statale con il mercato comune e, se del caso, a disporre il recupero di aiuti illegittimamente erogati.
Primato ed effettività del diritto comunitario, da un lato, e certezza del diritto, dall’altro, costituiscono pesi e contrappesi del giudizio di bilanciamento che la Corte di giustizia delle Comunità europee è tenuta ad effettuare per dirimere la controversia.

ABSTRACT: Le ordinanze di necessità e urgenza devono essere adottate nel rispetto dei principi ... more ABSTRACT: Le ordinanze di necessità e urgenza devono essere adottate nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento: ove l’amministrazione adotti ordinanze scostandosi da tali linee guida, l’inottemperanza ai principi dell’ordinamento rappresenta indice di utilizzo abusivo del potere straordinario.
Tuttavia, la sempre più diffusa prassi amministrativa, così come la giurisprudenza più estensiva, volte a legittimare ordinanze di necessità e urgenza pur se emanate in violazione o elusione di tali limiti, hanno concorso a confutare tale assunto.
Questo lavoro intende valutare in che cosa consistano i principi generali, quali siano e quale sia la loro funzione e precettività in questo settore, procedendo ad un’analisi della giurisprudenza italiana che nell’ultimo secolo ha tentato di riempire di contenuto questa formula dai contorni indefiniti.
ABSTRACT: Derogatory administrative orders must be adopted in the respect of the national system's general principles: in adopting orders against them, the administration commits an abuse of its extraordinary power.
Nevertheless, both the widespread administrative practice and the more extensive jurisprudence, whose aim is to legitimate the power of ordinances even if issued in violation or circumvention of such limits, have helped to invalidate such rule.
This contribution is aimed to evaluate what the general principles are, which are their role and binding powers in this specific field, through the analysis of the national jurisprudence since in the last century it has tried to sharpen the meaning of this broad formula.
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE e LIMITI DI TIPO ECONOMICO
aspetti problematici del mandato di arresto europeo e garanzie fondamentali dell'ordinamento ital... more aspetti problematici del mandato di arresto europeo e garanzie fondamentali dell'ordinamento italiano
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SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Prima fase: la presentazione della SCIA e l'avvio del procedimento di controllo dell'amministrazione sulla " carenza dei presupposti e dei requisiti " per l'esercizio dell'attività oggetto di segnalazione. 2.1. La ricevuta rilasciata dall'amministrazione al momento della presentazione della segnalazione, ai sensi dell'art. 18-bis: natura, funzione e contenuto. 2.2. (segue) Le (principali) criticità alimentate dall'incompletezza del dato normativo: destinatari della comunicazione, momento di avvio del provvedimento, provenienza dell'iniziativa e doverosità dell'azione amministrativa. 3. Il dovere dell'amministrazione di concludere in ogni caso il procedimento di controllo sulla carenza dei presupposti e requisiti per l'esercizio dell'attività con un provvedimento espresso e motivato. 4. Seconda fase: legittimo affidamento del segnalante vs. tutela del terzo, tra potere degli interessati di sollecitare i controlli ex post e sopravvivenza del potere di " autotutela inibitoria " dell'amministrazione. 4.1. Alcune considerazioni conclusive sui silenzi dell'amministrazione nel … silenzio del Legislatore: quid iuris?
dalla Corte di giustizia per giustificare i divieti stabiliti dalla normativa olandese. — 3. Il
significato dei silenzi della Corte di giustizia nelle conclusioni dell’Avvocato generale JÄÄSKINEN.
— 4. La discrezionalità accordata alle Istituzioni comunitarie e la conseguente resilienza
della normativa derivata dell’Unione alle disposizioni sulle libertà di circolazione previste dal
Trattato.—5. La progressiva estensione delle esigenze che possono legittimare una deroga alle
libertà economiche fondamentali nella giurisprudenza europea. — 6. Considerazioni conclusive:
le ricadute sui sistemi nazionali.
In questo lavoro, più precisamente, s’intende verificare quali siano i risvolti del processo di integrazione economica europea sul riconoscimento e sulla tutela dei diritti sociali, ogniqualvolta questi ultimi siano sottoposti al delicato bilanciamento con le libertà economiche.
well as the exact meaning of the economical activities’ « administrative
liberalization ». The paper examines it with reference to the texts
and to the case law of the Court of justice about the four freedoms,
highlighting the essential points of the Court’s reasoning. The study
criticises the national policies of liberalization adopted by the Italian
legislator in the last period. In particular, the research aims to
demonstrate how the frequent use of instruments, such as « SCIA/
DIA » and « silenzio significativo », doesn’t represent those forms of
liberalization imposed by the European system. The conclusions of
this paper suggest which kind of consequence for the domestic law
would arise from a strictly interpretation of the duty at both levels,
substantial one and the one for the process law.
— 2. La giurisprudenza della Corte di giustizia e la diversa stabilità degli atti se
adottati dalle Istituzioni UE o dagli organi appartenenti agli Stati membri. — II. Il
grado di resistenza degli atti « definitivi » sul piano nazionale e europeo. — III. Le
possibili ragioni della prospettiva capovolta della Corte di giustizia nei confronti del
giudicato e dell’atto inoppugnabile. — 1. L’approccio della Corte nei riguardi degli
atti amministrativi nazionali anticomunitari: rinvio pregiudiziale e obbligo di leale
collaborazione a confronto. — 2.1. Il trattamento deteriore subìto dal giudicato: il
criterio della natura della norma violata (i diritti disponibili e indisponibili). — 2.2.
Il mancato o difettoso utilizzo dei rimedi preventivi predisposti dal sistema comunitario:
i canoni di effettività e di equivalenza. — 3. Il contratto e il peculiare
percorso di uniformazione del diritto nazionale al diritto europeo.
Il problema fondamentale riguarda, sostanzialmente, la questione se una sentenza del giudice nazionale possa frustrare l’esercizio della competenza esclusiva della Commissione a verificare la compatibilità di un aiuto statale con il mercato comune e, se del caso, a disporre il recupero di aiuti illegittimamente erogati.
Primato ed effettività del diritto comunitario, da un lato, e certezza del diritto, dall’altro, costituiscono pesi e contrappesi del giudizio di bilanciamento che la Corte di giustizia delle Comunità europee è tenuta ad effettuare per dirimere la controversia.
Tuttavia, la sempre più diffusa prassi amministrativa, così come la giurisprudenza più estensiva, volte a legittimare ordinanze di necessità e urgenza pur se emanate in violazione o elusione di tali limiti, hanno concorso a confutare tale assunto.
Questo lavoro intende valutare in che cosa consistano i principi generali, quali siano e quale sia la loro funzione e precettività in questo settore, procedendo ad un’analisi della giurisprudenza italiana che nell’ultimo secolo ha tentato di riempire di contenuto questa formula dai contorni indefiniti.
ABSTRACT: Derogatory administrative orders must be adopted in the respect of the national system's general principles: in adopting orders against them, the administration commits an abuse of its extraordinary power.
Nevertheless, both the widespread administrative practice and the more extensive jurisprudence, whose aim is to legitimate the power of ordinances even if issued in violation or circumvention of such limits, have helped to invalidate such rule.
This contribution is aimed to evaluate what the general principles are, which are their role and binding powers in this specific field, through the analysis of the national jurisprudence since in the last century it has tried to sharpen the meaning of this broad formula.
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Prima fase: la presentazione della SCIA e l'avvio del procedimento di controllo dell'amministrazione sulla " carenza dei presupposti e dei requisiti " per l'esercizio dell'attività oggetto di segnalazione. 2.1. La ricevuta rilasciata dall'amministrazione al momento della presentazione della segnalazione, ai sensi dell'art. 18-bis: natura, funzione e contenuto. 2.2. (segue) Le (principali) criticità alimentate dall'incompletezza del dato normativo: destinatari della comunicazione, momento di avvio del provvedimento, provenienza dell'iniziativa e doverosità dell'azione amministrativa. 3. Il dovere dell'amministrazione di concludere in ogni caso il procedimento di controllo sulla carenza dei presupposti e requisiti per l'esercizio dell'attività con un provvedimento espresso e motivato. 4. Seconda fase: legittimo affidamento del segnalante vs. tutela del terzo, tra potere degli interessati di sollecitare i controlli ex post e sopravvivenza del potere di " autotutela inibitoria " dell'amministrazione. 4.1. Alcune considerazioni conclusive sui silenzi dell'amministrazione nel … silenzio del Legislatore: quid iuris?
dalla Corte di giustizia per giustificare i divieti stabiliti dalla normativa olandese. — 3. Il
significato dei silenzi della Corte di giustizia nelle conclusioni dell’Avvocato generale JÄÄSKINEN.
— 4. La discrezionalità accordata alle Istituzioni comunitarie e la conseguente resilienza
della normativa derivata dell’Unione alle disposizioni sulle libertà di circolazione previste dal
Trattato.—5. La progressiva estensione delle esigenze che possono legittimare una deroga alle
libertà economiche fondamentali nella giurisprudenza europea. — 6. Considerazioni conclusive:
le ricadute sui sistemi nazionali.
In questo lavoro, più precisamente, s’intende verificare quali siano i risvolti del processo di integrazione economica europea sul riconoscimento e sulla tutela dei diritti sociali, ogniqualvolta questi ultimi siano sottoposti al delicato bilanciamento con le libertà economiche.
well as the exact meaning of the economical activities’ « administrative
liberalization ». The paper examines it with reference to the texts
and to the case law of the Court of justice about the four freedoms,
highlighting the essential points of the Court’s reasoning. The study
criticises the national policies of liberalization adopted by the Italian
legislator in the last period. In particular, the research aims to
demonstrate how the frequent use of instruments, such as « SCIA/
DIA » and « silenzio significativo », doesn’t represent those forms of
liberalization imposed by the European system. The conclusions of
this paper suggest which kind of consequence for the domestic law
would arise from a strictly interpretation of the duty at both levels,
substantial one and the one for the process law.
— 2. La giurisprudenza della Corte di giustizia e la diversa stabilità degli atti se
adottati dalle Istituzioni UE o dagli organi appartenenti agli Stati membri. — II. Il
grado di resistenza degli atti « definitivi » sul piano nazionale e europeo. — III. Le
possibili ragioni della prospettiva capovolta della Corte di giustizia nei confronti del
giudicato e dell’atto inoppugnabile. — 1. L’approccio della Corte nei riguardi degli
atti amministrativi nazionali anticomunitari: rinvio pregiudiziale e obbligo di leale
collaborazione a confronto. — 2.1. Il trattamento deteriore subìto dal giudicato: il
criterio della natura della norma violata (i diritti disponibili e indisponibili). — 2.2.
Il mancato o difettoso utilizzo dei rimedi preventivi predisposti dal sistema comunitario:
i canoni di effettività e di equivalenza. — 3. Il contratto e il peculiare
percorso di uniformazione del diritto nazionale al diritto europeo.
Il problema fondamentale riguarda, sostanzialmente, la questione se una sentenza del giudice nazionale possa frustrare l’esercizio della competenza esclusiva della Commissione a verificare la compatibilità di un aiuto statale con il mercato comune e, se del caso, a disporre il recupero di aiuti illegittimamente erogati.
Primato ed effettività del diritto comunitario, da un lato, e certezza del diritto, dall’altro, costituiscono pesi e contrappesi del giudizio di bilanciamento che la Corte di giustizia delle Comunità europee è tenuta ad effettuare per dirimere la controversia.
Tuttavia, la sempre più diffusa prassi amministrativa, così come la giurisprudenza più estensiva, volte a legittimare ordinanze di necessità e urgenza pur se emanate in violazione o elusione di tali limiti, hanno concorso a confutare tale assunto.
Questo lavoro intende valutare in che cosa consistano i principi generali, quali siano e quale sia la loro funzione e precettività in questo settore, procedendo ad un’analisi della giurisprudenza italiana che nell’ultimo secolo ha tentato di riempire di contenuto questa formula dai contorni indefiniti.
ABSTRACT: Derogatory administrative orders must be adopted in the respect of the national system's general principles: in adopting orders against them, the administration commits an abuse of its extraordinary power.
Nevertheless, both the widespread administrative practice and the more extensive jurisprudence, whose aim is to legitimate the power of ordinances even if issued in violation or circumvention of such limits, have helped to invalidate such rule.
This contribution is aimed to evaluate what the general principles are, which are their role and binding powers in this specific field, through the analysis of the national jurisprudence since in the last century it has tried to sharpen the meaning of this broad formula.