Papers by Michele Faraguna

Dike 27, 2024
The aim of this article is to show how an approach focusing on the dynamics of the relationship b... more The aim of this article is to show how an approach focusing on the dynamics of the relationship between land and politeia-an aspect not often adequately considered in recent studies on the conceptualisation of citizenship as "sharing (metechein) in the polis"-can offer new elements for the analysis of institutionalisation within the Greek city. After pointing out that in Homeric society land ownership is much less exclusive than in the polis of the classical age, the first part of the essay examines, through a substantial number of epigraphic documents, aspects such as arbitration concerning the boundaries of the polis, land distributions, confiscations and expropriations of real properties, the protection of boundaries, as well as various forms of legal limitation of property rights, that all together reflect, since the sixth century BCE, the intervention of public institutions in regulating property relations within the territory of the Greek city. As a parallel and complementary phenomenon, the second part of the article looks into the various forms of property registers and records and, in particular, concentrates on the need for archival lists of citizens and properties as a prerequisite for the institutional functioning of the polis. * This essay was written as a part of the PRIN 2020 research project "'Sharing in the Community': Citizenship and Society in the Greek World (VII-II Century BC)". I would like to thank the two anonymous reviewers for their stimulating comments and helpful suggestions.
» D. MANTOVANI, Nefas est deorum formas insculpi anulis. Ateio Capitone e la storia di Roma in un... more » D. MANTOVANI, Nefas est deorum formas insculpi anulis. Ateio Capitone e la storia di Roma in un anello [Nefas est deorum formas insculpi anulis. Ateius Capito and the History of Rome in a Ring ]. .

The aim of this article is to focus on chs. 2 and 4 of Philippe Gauthier's Symbola and assess to ... more The aim of this article is to focus on chs. 2 and 4 of Philippe Gauthier's Symbola and assess to what extent his main argument-underlining the difference between fifthcentury «commercial» (and procedural) symbolai and fourth-century «judicial» (and substantive) symbola-is still valid. The starting point is that symbolai were themselves part of a wider picture including political charges arising in allied poleis tried by the Athenian courts and «administrative» cases also adjudicated in Athens. In the first part of the article, it is argued that the boundaries between symbolai and symbola were more blurred that Gauthier assumed. Trials apo sumbolōn, when attested in fifth century Athenian decrees, clearly do not only concern commercial cases. The term symbolaion, in particular, has a broader (and more technical) meaning than «affaire», «rapport d'affaire» (Gauthier) or «contract», and can be shown to refer to obligations both ex delicto and ex contractu. Symbolai, in other words, covered legal cases concerning persons and property. The second part of the article focuses on some important perspectives suggested by Gauthier's book with regard to the Athenian empire and Athens' relations with her allies. It is maintained that the Delian league was also an economic system which entailed, right from its establishment, the creation of a network of interstate agreements that made free and safe circulation of persons and goods possible. L'obiettivo di questo articolo è quello di concentrarsi sui capitoli 2 e 4 dei Symbola di Philippe Gauthier e valutare fino a che punto la sua argomentazione principale, che sottolinea la differenza tra le symbolai «commerciali» (e procedurali) del V

Il volume presenta il primo studio approfondito di principî e pratiche dell’archiviazione dei doc... more Il volume presenta il primo studio approfondito di principî e pratiche dell’archiviazione dei documenti pubblici nelle città greche. I capitoli introduttivi evidenziano le «costanti amministrative» proprie delle società complesse antiche, le «necessità» della conservazione dei documenti come riflesso degli atti istituzionali prodotti e le funzioni specifiche dei diversi materiali scrittorî in uso. Nelle due parti di cui si compone il nucleo centrale del lavoro, distinte per età arcaica-classica ed ellenistica, si definisce il ruolo degli attori implicati e si ricostruiscono le dinamiche documentali di decreti, leggi, trattati, arbitrati interstatali, lettere ufficiali, catasti, registrazioni finanziarie, rendiconti e inventarî, atti giudiziarî, liste di magistrati e anagrafiche. Il quadro così delineato porta all’evidenza le proporzioni di un aspetto della vita delle poleis tanto meritevole d’attenzione quanto quello, più sovente rilevato, delle scritture esposte.

Nella sua veste attuale rispecchia l'articolazione, proposta da Enzo Lippolis, in tre fascicoli, ... more Nella sua veste attuale rispecchia l'articolazione, proposta da Enzo Lippolis, in tre fascicoli, il primo dei quali raccoglie studi e ricerche del Dipartimento, gli altri due sono dedicati a tematiche specifiche, con la prospettiva di promuovere una conoscenza complessiva dei vari aspetti delle società antiche. Le espressioni culturali, sociali, politiche e artistiche, come le strutture economiche, tecnologiche e ambientali, sono considerate parti complementari e interagenti dei diversi sistemi insediativi di cui sono esaminate funzioni e dinamiche di trasformazione. Le differenti metodologie applicate e la pluralità degli ambiti presi in esame (storici, archeologici, filologici, epigrafici, ecologico-naturalistici) non possono che contribuire a sviluppare la qualità scientifica, il confronto e il dialogo, nella direzione di una sempre più proficua interazione reciproca. In questo senso si spiega anche l'ampio contesto considerato, sia dal punto di vista cronologico, dalla preistoria al medioevo, sia da quello geografico, con una particolare attenzione rivolta alle culture del Mediterraneo, del Medio e del Vicino Oriente. I prossimi fascicoli del volume 27 (2021) accoglieranno le seguenti tematiche: 1. Ricerche del Dipartimento. 2. Roma e la formazione di un'Italia "romana". 3. Pratiche e teorie della comunicazione nella cultura classica.

Per lo più si ritiene che «das Ursprüngliche ist doch die allgemeine Verwendung» e che «nur aus i... more Per lo più si ritiene che «das Ursprüngliche ist doch die allgemeine Verwendung» e che «nur aus ihr ist die weitere reiche Bedeutungsenfaltung zu erklären» (KERSCHENSTEINER 1962, p. 7), ma, secondo PUHVEL 1976, p. 154-161, il termine sarebbe da ricollegare alla radice *kes, con il significato specifico di 'pettinare', «from where it went to 'arrangement, ordering' on the one hand and 'adornment, beautification' on the other» (159). Un problema particolare è posto dal nome κόσμος del magistrato cretese: secondo KERSCHENSTEINER 1962, p. 23, «[d]iese Verwendung als Nomen agentis, für die eine Ordnung bewirkende Person, is auffallend. So vielfältig die Bedeutungsentwicklung des ursprünglichen Abstraktums κόσμος ist-in diese Richtung führt keine Spur. Anderswo finden sich als Bezeichnung der 'Ordner' die Denominative κοσμήτωρ, κοσμητής, κοσμητήρ». L'a. propone di conseguenza di considerare il sostantivo, quanto alla sua origine, «gar nicht mit dem üblichen Wort identisch», bensì come un derivato secondario del verbo κοσμεῖν. Diversamente BILE 1988, p. 338-339, suppone che si tratti di «un ancien nom d'action qui, par métonymie, a désigné d'abord un corps constitué (cf. le français gouvernement, garde), puis une personne (cf. en français un garde)».
Magistrates' euthynai were one of the legal procedures in the Greek city designed to ensure polit... more Magistrates' euthynai were one of the legal procedures in the Greek city designed to ensure political stability by enforcing accountability and the rule of law. This paper focuses on a problematic class of inscriptions, namely accounts and inventories, which were clearly produced in connection with the end-of-year accounts, and looks into their potential in providing information for the mechanisms of euthynai.
Dike Rivista Di Storia Del Diritto Greco Ed Ellenistico, Dec 12, 2013

Questa rivista vuole celebrare il mare Mediterraneo e contribuire a sviluppare temi, studi e imma... more Questa rivista vuole celebrare il mare Mediterraneo e contribuire a sviluppare temi, studi e immaginario che il cratere firmato dal greco Aristonothos ancora oggi evoca. Deposto nella tomba di un etrusco, racconta di storie e relazioni fra culture diverse che si svolgono in questo mare e sulle terre che unisce. SOMMARIO LAZIO ARCAICO. In memoria di Maria Cataldi Dini Ficana all'epoca dei Tarquini Gilda Bartoloni Enea, l'eroe dell'anno Federica Cordano "Pithecusan workshop" a Pontecagnano Mariassunta Cuozzo Architetture immaginate o immagini di architetture nella pittura funeraria etrusca? Riflessioni sul caso dei fascioni policromi e delle altre decorazioni lineari Matilde Marzullo Una struttura ipetra dal santuario di Campo della Fiera di Orvieto Alessandro Giacobbi Rappresentazioni di ceppi su vasi corinzi e attici Pier Giovanni Guzzo Benaugurio e malaugurio ad Arkesine di Amorgos in età arcaica Alessandra Inglese Il gesto simbolico delle mani alzate: a proposito di due epitaffi in greco dalla Sicilia Antonietta Brugnone Antiochia, 13 dicembre 115 d.C.: un terremoto, una data e una moneta in appendice Alessandro Cavagna
Realizzazione editoriale, Fregi e Majuscole, Torino Finito di stampare nel marzo 2019 da Grafiche... more Realizzazione editoriale, Fregi e Majuscole, Torino Finito di stampare nel marzo 2019 da Grafiche VD srl, Città di Castello (PG) isbn 978-88-430-9439-4 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633)
Die verwendete Papiersorte in dieser Publikation ist DIN 6738 geprüft und erfüllt die Anforderung... more Die verwendete Papiersorte in dieser Publikation ist DIN 6738 geprüft und erfüllt die Anforderungen der Lebensdauerklasse LDK 24 -85. Archivability tested according to the requirements of DIN 6738, Lifespan class LDK 24 -85.

Tutti i volumi della collana sono sottoposti a peer review ISBN 978-88-5526-198-2 Forme e modalit... more Tutti i volumi della collana sono sottoposti a peer review ISBN 978-88-5526-198-2 Forme e modalità di gestione amministrativa nel mondo greco e romano: terra, cave e miniere, a cura di Michele Faraguna e Simonetta Segenni © 2020 Ledizioni -LEDIpublishing Via Alamanni, 11 20141 Milano, Italia www.ledizioni.it È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, senza la regolare autorizzazione Indice Introduzione I Michele Faraguna, SiMonetta Segenni Oro, argento, legno, e non solo. Aspetti economici e sociali dell'ascesa della Macedonia nell'età di Filippo II 5 Manuela Mari "La terra che, se seminata, non dà frutti, se scavata, nutre molta più gente che se producesse grano": ulteriori riflessioni sulle cave di pietra in Attica 23 Daniela MarchianDi Marmor Luculleum, Teos, and Imperial Administration. A Reconsideration 85 alFreD M. hirt Non solo marmo. Novità sulle cave di travertino dalle iscrizioni dipinte del Colosseo 101 Silvia orlanDi, roSSella rea La cava romana di Fossacava (Carrara): labra, blocchi e sigle da uno scavo archeologico 121 eManuela Paribeni Considerazioni sulla gestione delle cave lunensi: la colonia, l'imperatore, l'imprenditoria privata 147 SiMonetta Segenni Funzionari pubblici e chora: osservazioni sulla gestione delle terre nelle città greche tra età classica ed ellenismo 171 Donatella erDaS La città greca e il controllo amministrativo sulla terra: ἀναγραφαί su base personale e su base reale 189 Michele Faraguna L'«impedimento da parte del re»: diritto ed economia sulle terre della Corona nei regni ellenistici 213 ugo FantaSia L'organizzazione e la gestione della terra in Alto Egitto in età ellenistica e i suoi sviluppi nella prima età romana 235 Silvia buSSi Aspetti e problemi della gestione dell'ager publicus all'inizio del II secolo a.C. 253 Michele belloMo Agri e silvae. Lo sfruttamento di risorse pubbliche nella Lex Coloniae Genetivae Iuliae 269 FeDerico ruSSo Terreni suburbani ad uso funerario, tra epigrafia e diritto. Il formulario delle iscrizioni sepolcrali della Roma tardorepubblicana 289 luca veroni La creazione della ratio priuata. Un'ipotesi di lavoro 309 Marco Maiuro

Nel sesto libro dei Sofisti a banchetto Ateneo tramanda una sorta di piccolo dossier di citazioni... more Nel sesto libro dei Sofisti a banchetto Ateneo tramanda una sorta di piccolo dossier di citazioni sul tema della schiavitù a Chio (265b-266f). Il passo più ampio è rappresentato da un lungo frammento di Ninfodoro di Siracusa, autore di opere geografiche e paradossografiche verisimilmente della fine del III secolo a.C. (1), in cui viene narrata la parabola dello schiavo Drimaco e della rivolta servile che questi aveva guidato con ferrea disciplina, insediandosi nella regione montagnosa a nord dell'isola e istituendo un nuovo ordine (FGrHist 572 F 4) (2). Il dato ai nostri fini più interessante è costituito non solo dall'antichitàsecondo Teopompo i Chii sarebbero stati i primi tra i Greci ad acquistare schiavi e a non assoggettare, come gli Spartani e i Tessali, le popolazioni preesistenti (FGrHist 115 F 122a e b) -e dalla dimensione quantitativa del fenomeno schiavile nell'isola (Thuc. 8.40.2: ο γὰρ ο κέται το ς Χίοις πολλο ντες κα µιᾷ πόλει πλ ν Λακεδαιµονίων πλε στοι γενόµενοι, "i servi dei Chii erano infatti molti, anzi numerosissimi per appartenere a una sola città, se si esclude Sparta") (3), ma anche dal fatto che, come suggerito dal ricorrente confronto con gli iloti, un numero significativo di tali ο κέται doveva essere impegnato nell'agricoltura (4). La straordinaria ricchezza di Chio, più volte sottolineata da Tucidide (8.24.3-4 [con riferimento alla loro ε δαιµονία]; 45.4: (*) È con vivissimo piacere che ho accolto l'invito a contribuire a questo volume per Alberto Maffi, negli anni professore, collega e caro amico, che mi ha introdotto allo studio del diritto greco e che, con la sua profonda conoscenza della società antica in tanti dei suoi aspetti, continua ad essere un attento e prezioso interlocutore e una fonte di costante ispirazione e arricchimento scientifico. Ad Alberto, Maestro negli studi di diritto greco e di epigrafia giuridica, dedico questo saggio "non ateniese" nella speranza che possa trovarvi qualcosa del suo insegnamento e un segno sincero di quanto esso ha significato per me.
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Ce volume collectif, convoquant conjointement les témoignages de l’histoire, de l’histoire du droit, de l’archéologie, de l’anthropologie biologique et de l’épigraphie, tente d’apporter quelques réponses à ces questions à travers une série d’études de cas principalement centrées sur le monde gréco-romain du premier millénaire av. J.-C. jusqu’à la fin de l’Antiquité. Aboutissement de trois journées d’études internationales tenues à Rome entre 2015 et 2017, il présente à la fois une approche pluridisciplinaire de ces questions, un bilan des acquis récents et une mise en perspective des avancées, problématiques et méthodologiques, de la réflexion en archéologie funéraire de la Méditerranée antique.