Papers by Beatrice Cattaneo

Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, Jul 13, 2021
Il 16 agosto 1791 alcune piantagioni di zucchero della colonia francese di Saint Domingue – oggi ... more Il 16 agosto 1791 alcune piantagioni di zucchero della colonia francese di Saint Domingue – oggi Repubblica di Haiti – vennero date alle fiamme. In seguito a questo episodio, alcuni testimoni dei fatti denunciarono l’esistenza di un complotto pianificato dagli schiavi neri dell’isola ed il cui scopo ultimo consisteva nell’organizzare una rivolta e uccidere i padroni bianchi, per impadronirsi della colonia. Pare che queste affermazioni inquietanti non fossero state prese sul serio dalle autorità, tanto che a Cap Français, la città più grande ed importante del territorio, il pericolo non venne considerato realistico. Tuttavia, la settimana successiva a questi eventi – più precisamente il 23 agosto 1791 – gli schiavi neri, erroneamente ritenuti incapaci di organizzare una rivolta, si ribellarono contro la minoranza bianca. Dopo aver distrutto e dato fuoco alle piantagioni di zucchero più ricche di Saint Domingue, gli schiavi si diedero a diverse forme di violenza, uccidendo i padroni bianchi e tutti coloro che furono visti come oppressori, i quali si frapposero fra loro e l’agognata ricerca di libertà. Questa situazione diede il via ad un crescendo di violenza in cui per la prima volta, come affermato da Jeremy Popkin in A coincise history of the Haitian Revolution (2012), una popolazione di origini africane fu in grado di ribaltare le proprie sorti ribellandosi alla popolazione bianca. Questa situazione ebbe il proprio culmine il 1 gennaio 1804 con la proclamazione dell’indipendenza della Repubblica di Haiti da parte del generale ed ex schiavo Jean Jacques Dessalines. La rivoluzione di Saint Domingue fu un fatto, per molteplici aspetti, di grandissimo impatto, poiché colpì nel vivo problemi che al tempo erano di grande attualità – come l’istituzione della schiavitù – sovvertendo quella che era percepita come la corretta gerarchia razziale. In questo articolo vogliamo trattare questa rivoluzione da una prospettiva particolare: quella del genere letterario che si sviluppò in concomitanza ad essa.
Drafts by Beatrice Cattaneo

In Silencing the past: Power and the production of history (1995), Michel Rolph Trouillot tratta ... more In Silencing the past: Power and the production of history (1995), Michel Rolph Trouillot tratta di come la rivoluzione di Haiti sia rimasta per almeno due secoli un evento poco trattato dalla storiografia europea. Si parla infatti di un vero e proprio silenzia-mento di questo fenomeno e, in un primo momento, di una sostanziale marginalizzazione della storio-grafia indigena e dei suoi massimi rappresentanti: Thomas Madiou e Beaubrun Ardouin. Oltre a questo "silenziamento" vi fu una vera e propria demonizzazione della Rivoluzione Haitiana. Dichiarando l'indipendenza nel 1804, Haiti non solo sfidava, in quanto Black Republic, gli imperi colo-niali di Francia, Spagna e Inghilterra nei Caraibi, ma la sua costituzione (redatta nel 1805) rappre-sentava un'emancipazione dalla supremazia bianca, dalla schiavitù (articolo 2) e dal colonialismo. L'e-sclusione della componente bianca (evidente persino nella nuova bandiera di Haiti) e i massacri guidati da Dessalines nei confronti di questa parte della popolazione, fecero di questa Repubblica la bête noire per eccellenza nelle teorie razziste per seco-li. La presa di potere degli schiavi neri divenne un vero e proprio ribaltamento, agli occhi europei, della normalità, della civiltà. Lo spettro della ri-voluzione di Haiti imperversò a lungo nella mente europea e ingenerò la nascita di una vera e propria retorica di goticizzazione dell'evento. All'interno della narrativa odeporica, così come nella produzio-ne romanzesca, si registra infatti una vera moda nel creare descrizioni della rivoluzione legate al campo semantico e ai topos letterari tipici del racconto dell'orrore. Sin dai suoi albori, la Rivoluzione Haitiana e la creazione dello stato nero di Haiti sono stati forte-mente demonizzati. Haiti venne a lungo immaginata e pensata come l'antitesi della civilizzazione e della cultura occidentali. Trouillot stesso definisce la Ri-voluzione come un caso unico nella storia e utilizza per descriverla degli epiteti negativi come freak, odd, unnatural, queer, grotesque. Come afferma Raphael Hoermann in A Very Hell of Horrors? The Haitian Revolution and the Early Transatlantic Haitian Gothic (2016), la rivoluzione di Haiti venne percepita da molti come una violation of the sanctity of whiteness. Le esecuzioni, le mutilazioni, la paura di una schiavitù "al contrario", oscurarono per un periodo le atrocità compiute dagli schiavisti e costituirono il simbolo di come Haiti avesse violato l'ordine na-turale e la supremazia bianca, per la prima volta nella storia. Un caso particolareè sicuramente rappresentato dal racconto epistolare di Leonora Sansay, Secret History , or the Horrors of St. Domingo (1808), pubbli-cato anonimo. La vicendaè ambientata durante gli ultimi giorni della Saint Domingue coloniale e narra la sconfitta francese e la vittoria degli schiavi neri. Quello che colpisce di questo testoè sicuramente la rappresentazione che viene data, da un'autrice eu-ropea, della rivolta. Nonostante la presenza di una critica agli schiavisti francesi e alle atrocità spesso commesse dagli stessi nei confronti della popolazione nera, la Sansay si concentra principalmente nel dare un'immagine terrificante dei massacri perpetrati dagli schiavi haitiani, guidati da Dessalines, nei con-fronti degli ultimi francesi rimasti a Santo Domingo. In Secret History questi ribelli neri vengono descritti come uno strano connubio tra selvaggi, cannibali, predatori e mostri assetati di sangue. Sansay si spin-ge addirittura alla formulazione dell'ipotesi di una futura reverse slavery, come conseguenza diretta di questa inversione di potere razziale. Il racconto insinua che l'inevitabile conseguenza di questa e di qualunque rivoluzione ed emancipazione di schiavi, non possa che essere la rovina e la distruzione del mondo coloniale conosciuto. Nel testo si trova, nello specifico, un episodio riferito all'esecuzione di una ragazza bianca di quindici anni, causata dal rifiuto 1
Conference Presentations by Beatrice Cattaneo
Conferenza sulla condizione femminile dal Medioevo alla contemporaneità.
Tavola rotonda sulla storia del cibo
Uploads
Papers by Beatrice Cattaneo
Drafts by Beatrice Cattaneo
Conference Presentations by Beatrice Cattaneo
Facebook: https://www.facebook.com/scacchierestorico
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCJPGMwU6YdVK4ChSBlqCydg
Facebook: https://www.facebook.com/scacchierestorico
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCJPGMwU6YdVK4ChSBlqCydg