Papers by Filippo Villari
Com’è noto, il 7 ottobre 1571, nei pressi di Lepanto, ebbe luogo la più grande battaglia navale d... more Com’è noto, il 7 ottobre 1571, nei pressi di Lepanto, ebbe luogo la più grande battaglia navale della storia moderna. Circa trecento navi della Lega Santa - composta per iniziativa di papa Pio V insieme alla Spagna di Filippo II, alla Repubblica di Venezia ed agli Stati Pontifici – affrontarono le forze navali turche.
Intellettuale, poligrafo, avventuriero, Filippo Mazzei (1730-1816) rappresenta un esempio ideale ... more Intellettuale, poligrafo, avventuriero, Filippo Mazzei (1730-1816) rappresenta un esempio ideale dell’illuminista settecentesco europeo; al contempo è stato un mediatore culturale tra Vecchio e Nuovo Mondo. Fu, infatti, un intellettuale cosmopolita e massone imperniato da idee liberali che riuscì sempre a integrarsi in qualsiasi contesto culturale si venisse a trovare. Una sorta di Casanova meno conosciuto ma non per questo non altrettanto importante e affascinante sotto il profilo storico.
The silk art Consulate was an important labour corporation established in Messina during the mode... more The silk art Consulate was an important labour corporation established in Messina during the modern age which regulated the ancient workmanship and tradeship of silk held in the city.
Between Europe and America: Filippo Mazzei, 2023
""A l'art tothom hi cap": Beach seine fishing in the northern coast of Catalonia (13th-16th centu... more ""A l'art tothom hi cap": Beach seine fishing in the northern coast of Catalonia (13th-16th centuries)" Russell Scott Valentino, Indiana University, "Morlach's Blood and the Intimate Adriatic" 6C. Emotion and Cognition in the Literatures of the Mediterranean (Room B2.23)
Il giovane Casanova tra Corfù e Costantinopoli, 2023

Archivio Storico Messinese, 2022
Gli studi più recenti che hanno avuto come oggetto della propria indagine la rappresentazione gio... more Gli studi più recenti che hanno avuto come oggetto della propria indagine la rappresentazione giornalistica del terremoto che distrusse le città di Messina e Reggio Calabria il 28 dicembre 1908 hanno analizzato in profondità il ruolo svolto dalla pubblicistica nazionale nella narrazione del disastro. Che si mettano in risalto le conflittualità tra i diversi approcci alla catastrofe da Nord a Sud o che se ne abbia l’impressione di un evento tragico ma capace di ricompattare lo spirito unitario di una giovane nazione (anche grazie al contributo degli inviati ), la stampa è certamente un importantissimo indicatore della reazione dell’opinione pubblica italiana a un dramma senza precedenti. L’analisi dei periodici e dei quotidiani stampati a Messina, tuttavia, ricopre un ruolo di pari importanza nella comprensione delle modalità di attuazione dei progetti di rinascita della città peloritana. Attraverso tale documentazione, infatti, sarà possibile rievocare lo stato d’animo, il morale, le ambizioni, le speranze e i timori dell’opinione pubblica di Messina. L’intenzione è quella di seguire la traccia di ricerca indicata da Giuseppe Giarrizzo, andando a individuare, in questo frangente mediante lo studio delle rappresentazioni mediatiche, «il dato storiografico […] come saldare lo sconvolgimento naturale con il dissesto psicologico e socio-culturale» , e pertanto al tempo stesso riconoscere non soltanto «l’impatto della “catastrofe” sulla psicologia collettiva delle comunità interessate» , ma altresì interpretare il «sisma […] come rivelatore delle interne tensioni, dei conflitti e degli equilibri instabili della comunità»
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