
Antonino Antonazzo
Antonino Antonazzo si occupa di filologia e di letteratura italiana sia antica sia moderna.
Sul primo versante, gli interessi per l’umanesimo e il Fortleben dei classici hanno prodotto saggi soprattutto su Giovanni Boccaccio e su Cristoforo Landino: ha condotto affondi sui dictamina napoletani del Certaldese in vista di una nuova edizione critica delle "Epistole", ha indagato le fonti della "Comedia delle ninfe fiorentine" e ha in elaborazione una nuova edizione del "De vita et moribus domini Francisci Petracchi"; di Landino ha studiato genesi e fonti del volgarizzamento pliniano (cui ha dedicato un volume nel 2018), ha indagato la biblioteca superstite dell’umanista e ne sta attualmente ricostruendo l’officina letteraria e filosofica, con particolare riguardo agli zibaldoni autografi riccardiani.
Sul versante moderno, è autore di vari contributi verghiani, tra i quali la monografia "«I dintorni di Milano». Verga tra narrativa di viaggio e impressionismo letterario" (2020); per l’Edizione Nazionale sta curando le "Pagine sparse", arricchite dalla presenza di inediti la cui scoperta è stata già anticipata in varie sedi.
Nell’ambito del gruppo di ricerca del Centro Internazionale di Studi Umanistici-Università di Messina, impegnato sul ‘Progetto Carlo Dionisotti’ (nel Centro si conserva l’Archivio del grande studioso), ha avviato di recente una serie di contributi dedicati al laboratorio dionisottiano.
Address: Messina, Sicily, Italy
Sul primo versante, gli interessi per l’umanesimo e il Fortleben dei classici hanno prodotto saggi soprattutto su Giovanni Boccaccio e su Cristoforo Landino: ha condotto affondi sui dictamina napoletani del Certaldese in vista di una nuova edizione critica delle "Epistole", ha indagato le fonti della "Comedia delle ninfe fiorentine" e ha in elaborazione una nuova edizione del "De vita et moribus domini Francisci Petracchi"; di Landino ha studiato genesi e fonti del volgarizzamento pliniano (cui ha dedicato un volume nel 2018), ha indagato la biblioteca superstite dell’umanista e ne sta attualmente ricostruendo l’officina letteraria e filosofica, con particolare riguardo agli zibaldoni autografi riccardiani.
Sul versante moderno, è autore di vari contributi verghiani, tra i quali la monografia "«I dintorni di Milano». Verga tra narrativa di viaggio e impressionismo letterario" (2020); per l’Edizione Nazionale sta curando le "Pagine sparse", arricchite dalla presenza di inediti la cui scoperta è stata già anticipata in varie sedi.
Nell’ambito del gruppo di ricerca del Centro Internazionale di Studi Umanistici-Università di Messina, impegnato sul ‘Progetto Carlo Dionisotti’ (nel Centro si conserva l’Archivio del grande studioso), ha avviato di recente una serie di contributi dedicati al laboratorio dionisottiano.
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Papers by Antonino Antonazzo
Con saggi su Catullo, Gellio, Francesco Petrarca, Giovanni Dondi dall’Orologio, Bartolomeo Sachella, Lorenzo Lippi, Angelo Poliziano, Pier Vettori, Tilman Rasche, Conrad Celtis e Nostradamus.
The ‘Heyse-Archiv’ at the Bayerische Staatsbibliothek in Munich holds a copy of the novel titled “Giacinta” which Luigi Capuana sent, with a dedication, to Paul Heyse. Studied for the first time, the volume reveals something unexpected: the A. finds autograph emendations by Capuana, which show that some readings which were until now considered authentic are in fact misprints, as well as annotations by the prestigious German reader
In this essay new unpublished texts by Verga are published, contained in a small group of letters he wrote to Giulio Ricordi between the end of January and the beginning of February 1880. From the ‘Fondo Ugo Ojetti’ in the Archivi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in Rome the vicissitudes of Verga’s collaboration to the charity booklet titled ‘Milan-Milan’ emerge: among these texts a short story in Sicilian language stands out, as it makes a breach into the current monolithic vision of the author’s rejection of dialect in his narrative.
This article intends to be a contribution to the debate on the models Giovanni Boccaccio followed to construct his prosimetrum titled comedia delle ninfe fiorentine: after outlining the status quaestionis, the A. reproposes Martianus Capella’s "De nuptiis Philologiae et Mercurii" as one of Boccaccio’s sources on the basis of structural observations and as a consequence of the discovery of a significant textual borrowing.
Talks by Antonino Antonazzo
Con saggi su Catullo, Gellio, Francesco Petrarca, Giovanni Dondi dall’Orologio, Bartolomeo Sachella, Lorenzo Lippi, Angelo Poliziano, Pier Vettori, Tilman Rasche, Conrad Celtis e Nostradamus.
The ‘Heyse-Archiv’ at the Bayerische Staatsbibliothek in Munich holds a copy of the novel titled “Giacinta” which Luigi Capuana sent, with a dedication, to Paul Heyse. Studied for the first time, the volume reveals something unexpected: the A. finds autograph emendations by Capuana, which show that some readings which were until now considered authentic are in fact misprints, as well as annotations by the prestigious German reader
In this essay new unpublished texts by Verga are published, contained in a small group of letters he wrote to Giulio Ricordi between the end of January and the beginning of February 1880. From the ‘Fondo Ugo Ojetti’ in the Archivi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea in Rome the vicissitudes of Verga’s collaboration to the charity booklet titled ‘Milan-Milan’ emerge: among these texts a short story in Sicilian language stands out, as it makes a breach into the current monolithic vision of the author’s rejection of dialect in his narrative.
This article intends to be a contribution to the debate on the models Giovanni Boccaccio followed to construct his prosimetrum titled comedia delle ninfe fiorentine: after outlining the status quaestionis, the A. reproposes Martianus Capella’s "De nuptiis Philologiae et Mercurii" as one of Boccaccio’s sources on the basis of structural observations and as a consequence of the discovery of a significant textual borrowing.