Papers by Emanuele Brienza
Prague Egyptological Studies 21, 2018
Newsletter Centro Interdipartimentale di Servizi per l'Archeologia 11, 2020, Napoli: L’Orientale, Università di Napoli, pp. 269–310
e s t r a t t o 32 processo di emancipazione, avvenuto per lo più negli anni '70 dello scorso sec... more e s t r a t t o 32 processo di emancipazione, avvenuto per lo più negli anni '70 dello scorso secolo, che ha visto l'archeologo imparare a rilevare le evidenze antiche, a disegnarle e a interpretarle, appropriandosi di un percorso peculiare di analisi. In tal modo il ruolo un tempo ricoperto dagli architetti nelle missioni archeologiche dell'800 e dei primi del '900 rischia oggi di dover essere assegnato agli ingegneri o agli esperti di geomatica.
The target of the research is the development of an efficient methodology in order to avoid the o... more The target of the research is the development of an efficient methodology in order to avoid the often visible dichotomy between detailed and large scale documentation and offer instead a geographic framework to architectural and archaeological drawings: this should trigger new questions about the investigated archaeological evidences, well defined in time and space from ancient times till present days.
Being able to measure different and contextual universes, from a single wall or an architecture and arriving to large areas and landscapes, and put them together, as a system, in space and time, should be the biggest contribution, from a multidisciplinary research staff, to understand the space we’re living in.
As an example of our method we illustrate some recent research activities.
New research activities are being promoted by the Archaeological Park of Agrigento with contribut... more New research activities are being promoted by the Archaeological Park of Agrigento with contributions from several Italian universities as well as from other countries. The archaeological investigation of the so-called upper Agorà, directed by Bari's Politecnico and University of Catania, consists of rebuilding the architecture that once characterised the ancient urban landscape of this area. E. Brienza and M. Liuzzo, from Enna's Kore University, have focused their collaborative efforts on a new analysis of evidence linked to the ancient street patterns. Through this collaboration, a new image of Agrigento's planning scheme has been produced that is quite different from the previously suggested one by Griffo and Schmidt in 1958.
First resuts of an intra-site survey held in Morgantina
The archaeological excavations at the north-east slopes
of Palatine Hill in Rome, carried out by ... more The archaeological excavations at the north-east slopes
of Palatine Hill in Rome, carried out by the chair of
Metodologie della ricerca archeologica of the Sapienza,
Università di Roma, started in 2001, alongside previous
excavations at the Meta Sudans, which begun in 1986:
from then till now it’s almost 30 years of research
activity.
The results of these investigations are extremely
important for the knowledge of ancient Rome and its
development during the centuries: this knowledge is
supported by a solid and rigorous documentation and
interpretation of an urban stratigraphy almost unique for
the centre of Rome.
The long and accurate work of identification and
interpretation gave light to several archaeological
contexts, clear for place and time, and has developed a
complete site-model from the 8th century b.C. till today.
A correct knowledge of ancient landscapes
and architectures is more accessible
today using Inform... more A correct knowledge of ancient landscapes
and architectures is more accessible
today using Information and Communication
Technology (ICT), able to connect the power
of digital media with scientifi c and rigorous
methods of archaeological investigation. The
main goal of Virtual Archaeology is the effective,
interactive ad immersive communication
of the ancient world. This scientifi c commu-
EMANUELE BRIENZA
Ricercatore presso l’Università degli Studi di Enna
KORE
RAFFAELE CARLANI
Architetto, Progetto Katatexilux
nity has planned several guidelines in order
to set methodological principles to guarantee
a correct digital fruition of cultural heritage,
in intellectual and scientifi c terms. Virtual
reconstructions are based on accurate 3D
surveys of archeological evidence, from the
air or the ground, using Range Base Modelling
and Image Base Modelling techniques; this
multidisciplinary approach and strict connection
with Hi-Tech make ICT a strong resource
for monitoring, restoration and management
of archaeological heritage and an effective
tool also for the students to fi nd a job. In this
report are described some recent ICT applications
in the archeological fi eld: the Domus
Aurea, the Ara Pacis, the Necropoli of Vatican
in Rome, the city of Matera.
Gli scavi archeologici preventivi per la realizzazione della Metro C a Roma, hanno visto per la p... more Gli scavi archeologici preventivi per la realizzazione della Metro C a Roma, hanno visto per la prima volta a Roma l'esecuzione di rilevamento tridimensionale, basato su sistemi di Image Base Modelling e di Range Base Modelling, utilizzati come strumento quotidiano di documentazione. Di fianco ad essa è stata realizzata una schedatura delle differenti evidenze archeologiche quali Unità Stratigrafiche, Unità Stratigrafiche Murarie, Unità Stratigrafiche di Rivestimento e dei vari materiali rinvenuti; tale schedatura è avvenuta utilizzando strumenti e prodotti differenziati. Legata allo scavo è infine una ulteriore serie di documenti realizzati in maniera disparata in archivi differenziati. Sulla base della documentazione prodotta si è pensato di realizzare un GIS per lo scavo stratigrafico in grado di gestire la documentazione differenziata, sia integrando in un unico prodotto realizzato ad HOC i vari DBMS realizzati, sia utilizzando strumenti quali il CMS. I dati vengono gestiti, interrogati ed elaborati sia in forma planimetrica che in ambito tridimensionale tramite ArcGis 10.2 15a Conferenza Utenti Esri Roma, 9 e 10 Aprile 2014
Nella produzione di una nuova planimetria digitale che riporti gran parte del centro storico dell... more Nella produzione di una nuova planimetria digitale che riporti gran parte del centro storico della città di Roma e che sia una base cartografica aggiornata per quanto concerne la conoscenza degli elementi archeologici, si incontrano vari problemi di carattere tecnico, metodologico e, se vogliamo, ideologico.
La ricostruzione della via porticata est-ovest, che metteva in comunicazione lo stagnum neronis, ... more La ricostruzione della via porticata est-ovest, che metteva in comunicazione lo stagnum neronis, ove poi sorgerà il Colosseo, con il Foro è stata effettuata in base ai dati raccolti presso gli scavi della Meta Sudans e delle pendici nord-orientali del Palatino: il percorso si riallacciava, nel piano urbano voluto da Nerone, con i coevi portici progettati presso l'area forense. 1 Le evidenze archeologiche messe in luce mostrano che le fondazioni dei portici, che correvano su entrambi i lati della via, sono di età neroniana, così come la pavimentazione stradale, mentre in età flavia si procedette ad un restauro o forse al completamento del complesso, con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale e con l'arretramento del fronte prospiciente la piazza del Colosseo 2 . Con l'età adrianea la pendice meridionale della Velia fu occupata dal tempio di Venere e Roma: non è chiaro se con questa costruzione il portico sito sul fianco del monumento fu obliterato; sull'altro versante è invece certo, grazie ai nuovi dati di scavo, che fu mantenuto in uso e fu obliterato solo in seguito, in età severiana, da un horreum 3 . I portici affiancavano una strada basolata lunga circa 175 m. che terminava davanti l'Arco di Tito: il tragitto, che superava un dislivello complessivo di circa m. 10, era caratterizzato da una pendenza abbastanza accentuata, calcolabile tra il 5 ed il 6 %, (cfr.
Riassunto > L'area presa in esame dalla ricerca riguarda la valle del Colosseo e le pendici nord-... more Riassunto > L'area presa in esame dalla ricerca riguarda la valle del Colosseo e le pendici nord-orientali del Palatino ove la cattedra di Metodologia e Tecniche della Ricerca Archeologica della "Sapienza" -Università di Roma conduce scavi stratigrafici, sin dal 1986. Numerosi sono i monumenti e le strutture rinvenute nella zona di studio: edifici grandiosi e interventi urbanistici di grande impatto si sono sovrapposti nel tempo (dall'età protostorica all'età medievale e moderna) alle sistemazioni edilizie precedenti, restituendo un palinsesto di straordinario valore topografico e architettonico. Per l'elaborazione dei dati connessi all'enorme quantità di documentazione archeologica prodotta nel corso delle indagini (grafica, schedografica, fotografica) è stato costruito un sistema di archiviazione e di gestione delle informazioni su base spaziale. Lo strumento realizzato consente, attraverso un'interfaccia semplice ed intuitiva, di accedere ad informazioni tipologicamente diversificate: da quelle di natura tecnica, storica ed archeologica a quelle turistiche ed amatoriali. La base cartografica adottata per la georeferenziazione delle aree è composta dalla digitalizzazione in formato vettoriale delle planimetrie generali finora prodotte per Roma ed è arricchita da un'ortofotomappa realizzata mediante fotografie aeree raddrizzate sulla base di una serie di punti rilevati. Si tratta di un GIS dello scavo la cui banca dati si riconnette ad un sistema informativo territoriale di più ampio raggio, già messo a punto dalla cattedra. Le procedure di indagine ed interrogazione del sistema, così come quelle di elaborazione e visualizzazione, sono raggruppate in vari menu di interfaccia per l'utente e sono state scritte ad hoc mediante il linguaggio di programmazione Avenue, specifico della piattaforma GIS adottata. Il sistema è stato poi trasferito in una versione più recente di desktop mapping, utilizzando ESRI ArcGis 9, in cui l'acquisizione dei dati spaziali è collegata con le attività di rilievo sul campo, sia di tipo tradizionale, con l'uso di rilievo manuale coadiuvato da
Several computer applications are now available for the management of cultural, archaeological an... more Several computer applications are now available for the management of cultural, archaeological and environmental heritage. These applications allow the user to analyze and interrelate data and metadata, but more recent computer technologies (mainly information modelling) allow these systems, through dedicated applications, to extend their range for a wider usage, creating new scenarios for a critical investigation of data. The aim of this project is to bring together some specific features of Geographical Information Systems using tools typical of Information and Communications Technology. The core of the project is a traditional GIS with maps obtained by very accurate studies and surveys using advanced technologies such as GPS, photo rectification and DTM constructions. The resulting tool is flexible and can be updated through a very simple interface designed for web use.
The Department of Archaeological Science of the Sapienza Università di Roma and the Land, Environ... more The Department of Archaeological Science of the Sapienza Università di Roma and the Land, Environment and Geo-Engineering Department of the Politecnico di Torino are involved in a research project (ARCHEOMEDSAT), with the aim of defining the architecture and components of an information system suitable for the management of excavation data and the provision of innovative services to the visitors of archaeological sites in the Mediterranean area. Open source software and web accessibility are considered a priority for the fulfilment of such an aim. This system also has to be designed to facilitate research activities in these sites and the elaboration of the data retrieved. It should become a fundamental tool for archaeologists and other researchers, and permit complex queries and multifactorial analyses of stratigraphic and architectural data, and that of the single objects found. Here too, web accessibility has proven useful for a multidisciplinary international collaboration between researchers.
Lo scavo del settore occidentale dell'attuale piazza del Colosseo, svoltosi presso l'area della M... more Lo scavo del settore occidentale dell'attuale piazza del Colosseo, svoltosi presso l'area della Meta Sudans (1986)(1987)(1988)(1989)(1990)(1991)(1992)(1993)(1994)(1995)(1996)(1997)(1998)(1999)(2000)(2001)(2002)(2003), ha restituito una documentazione imponente 1 . Ad essa continua ad aggiungersi quella prodotta da un nuovo settore di indagini limitrofo, sito presso le pendici nord-orientali del Palatino, aperto nel 2001 e tutt'ora in corso di scavo.
Uploads
Papers by Emanuele Brienza
Being able to measure different and contextual universes, from a single wall or an architecture and arriving to large areas and landscapes, and put them together, as a system, in space and time, should be the biggest contribution, from a multidisciplinary research staff, to understand the space we’re living in.
As an example of our method we illustrate some recent research activities.
of Palatine Hill in Rome, carried out by the chair of
Metodologie della ricerca archeologica of the Sapienza,
Università di Roma, started in 2001, alongside previous
excavations at the Meta Sudans, which begun in 1986:
from then till now it’s almost 30 years of research
activity.
The results of these investigations are extremely
important for the knowledge of ancient Rome and its
development during the centuries: this knowledge is
supported by a solid and rigorous documentation and
interpretation of an urban stratigraphy almost unique for
the centre of Rome.
The long and accurate work of identification and
interpretation gave light to several archaeological
contexts, clear for place and time, and has developed a
complete site-model from the 8th century b.C. till today.
and architectures is more accessible
today using Information and Communication
Technology (ICT), able to connect the power
of digital media with scientifi c and rigorous
methods of archaeological investigation. The
main goal of Virtual Archaeology is the effective,
interactive ad immersive communication
of the ancient world. This scientifi c commu-
EMANUELE BRIENZA
Ricercatore presso l’Università degli Studi di Enna
KORE
RAFFAELE CARLANI
Architetto, Progetto Katatexilux
nity has planned several guidelines in order
to set methodological principles to guarantee
a correct digital fruition of cultural heritage,
in intellectual and scientifi c terms. Virtual
reconstructions are based on accurate 3D
surveys of archeological evidence, from the
air or the ground, using Range Base Modelling
and Image Base Modelling techniques; this
multidisciplinary approach and strict connection
with Hi-Tech make ICT a strong resource
for monitoring, restoration and management
of archaeological heritage and an effective
tool also for the students to fi nd a job. In this
report are described some recent ICT applications
in the archeological fi eld: the Domus
Aurea, the Ara Pacis, the Necropoli of Vatican
in Rome, the city of Matera.
Being able to measure different and contextual universes, from a single wall or an architecture and arriving to large areas and landscapes, and put them together, as a system, in space and time, should be the biggest contribution, from a multidisciplinary research staff, to understand the space we’re living in.
As an example of our method we illustrate some recent research activities.
of Palatine Hill in Rome, carried out by the chair of
Metodologie della ricerca archeologica of the Sapienza,
Università di Roma, started in 2001, alongside previous
excavations at the Meta Sudans, which begun in 1986:
from then till now it’s almost 30 years of research
activity.
The results of these investigations are extremely
important for the knowledge of ancient Rome and its
development during the centuries: this knowledge is
supported by a solid and rigorous documentation and
interpretation of an urban stratigraphy almost unique for
the centre of Rome.
The long and accurate work of identification and
interpretation gave light to several archaeological
contexts, clear for place and time, and has developed a
complete site-model from the 8th century b.C. till today.
and architectures is more accessible
today using Information and Communication
Technology (ICT), able to connect the power
of digital media with scientifi c and rigorous
methods of archaeological investigation. The
main goal of Virtual Archaeology is the effective,
interactive ad immersive communication
of the ancient world. This scientifi c commu-
EMANUELE BRIENZA
Ricercatore presso l’Università degli Studi di Enna
KORE
RAFFAELE CARLANI
Architetto, Progetto Katatexilux
nity has planned several guidelines in order
to set methodological principles to guarantee
a correct digital fruition of cultural heritage,
in intellectual and scientifi c terms. Virtual
reconstructions are based on accurate 3D
surveys of archeological evidence, from the
air or the ground, using Range Base Modelling
and Image Base Modelling techniques; this
multidisciplinary approach and strict connection
with Hi-Tech make ICT a strong resource
for monitoring, restoration and management
of archaeological heritage and an effective
tool also for the students to fi nd a job. In this
report are described some recent ICT applications
in the archeological fi eld: the Domus
Aurea, the Ara Pacis, the Necropoli of Vatican
in Rome, the city of Matera.