
Alma Massaro
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Papers by Alma Massaro
Obiettivi:
La Summer School intende guidare i partecipanti nell'acquisizione
di un sapere critico in merito all'alimentazione umana, con
riferimento a produzione e consumo di cibi di origine animale,
esplorandone gli aspetti socio-culturali, la disciplina normativa,
ma anche la dimensione morale implicita.
Saranno forniti strumenti di conoscenza utili a:
. esaminare le sfide della produzione sostenibile (animal welfare, animal sentience, food policy)
. sviluppare competenza analitica in merito alle principali
questioni legate alla scelta del cibo: socio-economiche, giuridiche ed etiche
. acquisire familiarità con un metodo multidisciplinare di
valutazione dell'atto di alimentarsi.
Attività:
Attraverso un approccio multidisciplinare e il coinvolgimento di
docenti del mondo accademico e istituzionale, della Commissione europea, delle Associazioni, la Summer School si propone l'obiettivo di sensibilizzare i partecipanti sulla sostenibilità delle scelte alimentari, attraverso un’esperienza formativa che sarà luogo d’incontro e di lavoro con docenti, esperti e altri studenti e, quindi, un’opportunità di crescita culturale, professionale e anche umana.
I temi proposti comprendono:
1. le sfide della produzione del cibo
2. l'approccio economico/giuridico all'atto di alimentarsi
3. il cibo come attore politico/sociale
4. l'approccio filosofico/teologico all'atto di alimentarsi
Obiettivi:
La Summer School intende guidare i partecipanti nell'acquisizione
di un sapere critico in merito all'alimentazione umana, con
riferimento a produzione e consumo di cibi di origine animale,
esplorandone gli aspetti socio-culturali, la disciplina normativa,
ma anche la dimensione morale implicita.
Saranno forniti strumenti di conoscenza utili a:
. esaminare le sfide della produzione sostenibile (animal welfare, animal sentience, food policy)
. sviluppare competenza analitica in merito alle principali
questioni legate alla scelta del cibo: socio-economiche, giuridiche ed etiche
. acquisire familiarità con un metodo multidisciplinare di
valutazione dell'atto di alimentarsi.
Attività:
Attraverso un approccio multidisciplinare e il coinvolgimento di
docenti del mondo accademico e istituzionale, della Commissione europea, delle Associazioni, la Summer School si propone l'obiettivo di sensibilizzare i partecipanti sulla sostenibilità delle scelte alimentari, attraverso un’esperienza formativa che sarà luogo d’incontro e di lavoro con docenti, esperti e altri studenti e, quindi, un’opportunità di crescita culturale, professionale e anche umana.
I temi proposti comprendono:
1. le sfide della produzione del cibo
2. l'approccio economico/giuridico all'atto di alimentarsi
3. il cibo come attore politico/sociale
4. l'approccio filosofico/teologico all'atto di alimentarsi
Certamente le ragioni da cui erano mossi questi autori erano ben diverse rispetto a quelle a noi contemporanee, tuttavia ai loro occhi si presentavano forme di violenza che, sebbene differenti da quelle praticate ai nostri giorni, svelavano nondimeno una uguale indifferenza nei confronti del valore della vita delle altre creature. I combattimenti tra animali, la vivisezione, le cruente pratiche di macellazione, gli abusi quotidiani sulle bestie da tiro e da soma, e così pure le dure condizioni di detenzione degli altri animali ponevano seri interrogativi nei cuori di numerose persone. Come poteva un Dio misericordioso permettere che le sue creature venissero torturate? Le risposte fornite dal meccanicismo cartesiano, nonostante la sua considerevole diffusione e accettazione a livello intellettuale, svelavano la propria inconsistenza davanti al contatto diretto con gli animali.
D’altra parte, tanto la legislazione ecclesiale quanto quella secolare non prendevano in considerazione le violenze perpetrate nei confronti degli esseri viventi non umani, facendo scivolare in secondo piano la dignità della loro sofferenza. Da dove allora cominciare, se non dalla Bibbia, per riscoprire i doveri umani verso di essi? Tale è stato il percorso seguito dagli autori di cui si occupa il presente lavoro. Si tratta di alcuni pastori inglesi di diversa confessione che, nell’arco di circa cinquant’anni (1742-1792), fecero propria l’esigenza di rileggere i testi sacri alla luce di una rinnovata attenzione verso le creature non umane. Sebbene le argomentazioni contenute in tali opere furono in grado di influenzare profondamente la discussione relativa all'etica animale, cristiana e non, nel corso del Sette-Ottocento inglesi, ciò non impedì loro di cadere, durante il Ventesimo secolo, in una sorta di oblio che, ad oggi, ne ha impedito la valorizzazione.
Concentrandosi esclusivamente su opere appartenenti a una specifica, ma multiforme, tradizione religiosa, il presente lavoro mira a ricostruire un importante tassello di quella disciplina che può essere chiamata “etica animale cristiana”, ovvero quella corrente dell’etica animale volta a individuare il posto attribuito alle creature non umane all'interno della morale cristiana. All’analisi dei testi veri e propri viene anteposto un breve studio tanto del milieu socio-culturale dell’Inghilterra dell’età moderna quanto del panorama filosofico che fece da cornice a dette produzioni letterarie.
Nella speranza di fornire un contributo al dibattito e di instillare qualche dubbio nell'utilizzo di tale pratica, considerata spesso un dogma nella comunità scientifica, vengono qui posti degli interrogativi etici e offerte delle ipotesi alternative, scientificamente fondate, che ne favoriscano il superamento.
Anche quest’anno, la Summer School concentrerà l’attenzione sui diversi profili che si intrecciano nel tessuto della produzione di alimenti di origine animale, scientifici, giuridici, socio-culturali e bioetici, con l’obiettivo di creare sapere critico e coscienza delle responsabilità.