L'art. 24, comma 1, Cost. stabilisce che "tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propr... more L'art. 24, comma 1, Cost. stabilisce che "tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi". La norma prospetta un "giudizio" messo in moto da una certa iniziativa (l'agiredomanda dell'attore) riconosciuta in capo a "tutti" i soggetti (persone fisiche e giuridiche, quest'ultime agiscono mediante i propri rappresentati legali) destinata alla "tutela" dei diritti (soggettivi) ed interessi (legittimi). Il "procedere" di tale giudizio è detto "processo" che si qualifica come "civile", in quanto disciplinato dalle norme del codice di procedura civile (laddove il processo penale è regolato dalle norme del codice di procedura penale ed il processo amministrativo segue le regole della giustizia amministrativa che si conformano alle norme del codice di procedura civile). L'attività di tale processo è definita giurisdizione, che può essere considerata: a) sotto il profilo della sua "funzione" o "scopo" in quanto si risponde alla domanda: "a che cosa serve la giurisdizione?" b) sotto il profilo della sua "struttura" in quanto si risponde alla domanda: "come opera, quali sono le sue caratteristiche, quali effetti produce?". I criteri della funzione e della struttura della giurisdizione vanno, in ogni caso, coordinati tra loro: -sia nell'interpretazione delle norme di procedura civile, in cui struttura e funzione della giurisdizione sono i criteri guida le nostro legislatore; -sia nella determinazione della disciplina di ciascun comportamento dei soggetti del processo (c.d. atti processuali), i quali determinano l'attività giurisdizionale, per cui ogni atto è disciplinato secondo criteri di struttura e funzione tra loro coordinati. SEGUE B) L'ATTIVITÀ DI ESECUZIONE FORZATA. C) L'ATTIVITÀ CAUTELARE. D) LA GIURISDIZIONE VOLONTARIA. al principio dell'iniziativa di parte e del principio della domanda, per cui il mantenimento di tale tecnica di avvio del processo comporta che vi sia un soggetto (P.M.) che eserciti l'impulso di pare nell'interesse pubblico. IL PRINCIPIO DEL CONTRADDITTORIO E IL C.D. DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA DIFESA.
L'art. 24, comma 1, Cost. stabilisce che "tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propr... more L'art. 24, comma 1, Cost. stabilisce che "tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi". La norma prospetta un "giudizio" messo in moto da una certa iniziativa (l'agiredomanda dell'attore) riconosciuta in capo a "tutti" i soggetti (persone fisiche e giuridiche, quest'ultime agiscono mediante i propri rappresentati legali) destinata alla "tutela" dei diritti (soggettivi) ed interessi (legittimi). Il "procedere" di tale giudizio è detto "processo" che si qualifica come "civile", in quanto disciplinato dalle norme del codice di procedura civile (laddove il processo penale è regolato dalle norme del codice di procedura penale ed il processo amministrativo segue le regole della giustizia amministrativa che si conformano alle norme del codice di procedura civile). L'attività di tale processo è definita giurisdizione, che può essere considerata: a) sotto il profilo della sua "funzione" o "scopo" in quanto si risponde alla domanda: "a che cosa serve la giurisdizione?" b) sotto il profilo della sua "struttura" in quanto si risponde alla domanda: "come opera, quali sono le sue caratteristiche, quali effetti produce?". I criteri della funzione e della struttura della giurisdizione vanno, in ogni caso, coordinati tra loro: -sia nell'interpretazione delle norme di procedura civile, in cui struttura e funzione della giurisdizione sono i criteri guida le nostro legislatore; -sia nella determinazione della disciplina di ciascun comportamento dei soggetti del processo (c.d. atti processuali), i quali determinano l'attività giurisdizionale, per cui ogni atto è disciplinato secondo criteri di struttura e funzione tra loro coordinati. SEGUE B) L'ATTIVITÀ DI ESECUZIONE FORZATA. C) L'ATTIVITÀ CAUTELARE. D) LA GIURISDIZIONE VOLONTARIA. al principio dell'iniziativa di parte e del principio della domanda, per cui il mantenimento di tale tecnica di avvio del processo comporta che vi sia un soggetto (P.M.) che eserciti l'impulso di pare nell'interesse pubblico. IL PRINCIPIO DEL CONTRADDITTORIO E IL C.D. DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA DIFESA.
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