Papers by Paolo Giovannini
The article examines the management of the current pandemic crisis, focusing on the specific form... more The article examines the management of the current pandemic crisis, focusing on the specific form taken by the relationship between political power and expert knowledge in their mutual interdependence. This relationship is read through the lens of the Weberianconcept of charisma and, mores pecifically - arguing for a common ground between Weber's and Norbert Elias' thinking on this issue - of group charisma. This concept proves to be a key analytical tool for understanding the current balances of power and their possible developments.
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Nov 1, 2017
Cambio. Rivista sulle Trasformazioni Sociali, 2012
Edward Elgar Publishing eBooks, Nov 28, 2006

Angela Perulli: Vorremmo iniziare questa intervista affrontando innanzitutto il tema delle trasfo... more Angela Perulli: Vorremmo iniziare questa intervista affrontando innanzitutto il tema delle trasformazioni, sia economiche che socio-politiche, che hanno investito la Grecia negli ultimi anni, per poi magari arrivare al tema caldo della crisi. Quali sono secondo te gli elementi principali da richiamare per delineare queste trasformazioni di carattere più generale? Manos Matsaganis: Fattori economici, politici e sociali. È un argomento vasto. Ma cominciamo dall'economia, visto che questa crisi si è manifestata all'inizio, e ancora adesso, come crisi economica. La Grecia è stata in un certo senso sfortunata: la sua crisi, la crisi dell'economia nazionale, è esplosa durante o poco dopo la grande crisi finanziaria internazionale. Infatti i mercati hanno reagito violentemente all'annuncio che il governo precedente aveva ritoccato dei dati, delle statistiche che riguardavano il deficit pubblico. Per la verità è una cosa assurda, perché il governo conservatore del 2009, che nell'ottobre dello stesso anno ha poi perso le elezioni e ha visto vincere i socialisti, a marzo, quando erano ancora in carica, aveva annunciato un deficit pubblico del 3,6%, appena sopra la soglia ...Ma dopo un paio di anni la cifra alla fine stabilita era 15,4%. Stiamo parlando di una cosa assurda! AP: Una differenza non di poco conto. La Grecia ha perso credibilità e i mercati finanziari internazionali si sono resi conto del fatto che non tutti i Paesi della zona Euro presentano lo stesso livello di rischio. Adesso ci sembra una cosa così ovvia, ma i mercati, come sappiamo, reagiscono sempre così. Prima valutavano i bond greci al pari con quelli tedeschi, che era un assurdo. Poi i mercati sono andati all'altro estremo, e la Grecia ha perso la capacità di poter finanziare la spesa pubblica, non poteva più accedere ai prestiti, questo è ben noto. Ma oltre ciò c'è un fatto che io personalmente ci ho messo un po' a capire e che pochi hanno capito subito e quasi nessuno in Grecia, cioè il fatto che dietro questo disavanzo pubblico c'erano due aspetti molto problematici della realtà greca, politica ed economica. Diciamo dell'economia politica greca. Un aspetto era noto a tutti, e infatti il dibattito pubblico si è subito concentrato su quello: c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di molto marcio nella politica, cioè è impossibile che uno Stato sia incapace di raccogliere tasse e sia propenso a distribuire benefici e privilegi vari in maniera poco coerente e spesso legata a pratiche clientelari, e simili. Si sono formati due campi di opinione, due schieramenti, non ancora politici ma di ideali, diciamo così. Uno schieramento, che poi si è rivelato vittorioso, era quello che sosteneva che non c'è niente di male nella Grecia, la Grecia non ha nessuna colpa, è sempre colpa degli altri, è colpa dei mercati, è colpa degli europei, è colpa degli americani. Alcuni dicevano colpa degli ebrei, cioè sempre colpa di qualcun altro. Un messaggio molto rassicurante: è bello quando ti trovi in una situazione critica e qualcuno ti rassicura che non è colpa tua. Invece nell'altro schieramento, in cui sono stato attivo anch'io, sostenevamo che è colpa nostra, perché abbiamo sbagliato alla grande, non noi necessariamente, ma il Governo, la politica, anche l'opposizione... Paolo Giovannini: Ma quando accennavi allo schieramento che ha vinto, ti riferivi al fatto che questo primo schieramento era uno schieramento di sinistra … Non è solo di sinistra come lo schieramento politico che è risultato vittorioso alle elezioni di gennaio 2015.
Rassegna italiana di sociologia
Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica, 1988
IntroduzioneNel dibattito scientifico internazionale ricorre spesso una relazione, carica però di... more IntroduzioneNel dibattito scientifico internazionale ricorre spesso una relazione, carica però di genericità e ambiguità, tra generazioni e cambiamento politico. La congiunzione tra i due termini ipotizza un rapporto di interconnessione di cui non è nota la natura (si tratta di relazione causale?) né la direzione (quale è la causa, e quale l'effetto?) né le condizioni del suo verificarsi (c'è sempre una relazione, o essa si attiva solo in determinate contingenze storiche?). Senza voler affrontare una discussione sistematica in merito, vorrei però avanzare alcune riflessioni piò specificamente riferite al modo in cui intendo trattare il tema in questione.
... trionfo della disonestà che sta dietro all'apparente confronto delle idee, cui seguono c... more ... trionfo della disonestà che sta dietro all'apparente confronto delle idee, cui seguono con drammatica coerenza le ragioni selvagge della violenza e della guerra. ... L'altro, quello che sta dalla parte dei poveri, o dei deboli, o degli esclusi, quello con il maglione e le Reebok, quello ...
A Handbook of Industrial Districts, 2009
Stato e mercato, 2007
... 11 Si veda, ad esempio, la sua posizione critica nei confronti dell'«utopia» marxiana. C... more ... 11 Si veda, ad esempio, la sua posizione critica nei confronti dell'«utopia» marxiana. Ciò non significa, naturalmente, che in Marshall manchi un'idea di società giusta e una tensione etica verso di essa: cfr. McWilliams-Tullberg (1975); Jensen (1987). ...

Stato & Mercato, 2001
SOMMARIO PATTI TERRITORIALI: SUCCESSI E FALLIMENTI 359 Patti per lo sviluppo locale: un esperimen... more SOMMARIO PATTI TERRITORIALI: SUCCESSI E FALLIMENTI 359 Patti per lo sviluppo locale: un esperimento da valutare con cura di Carlo Trigilia 369 Politiche pubbliche e contesti istituzionali. Una ricerca sui patti territoriali di Domenico Cersosimo e Guglielmo Wolleb Premessa. -La genesi. -Il quadro normativo. -Gli obiettivi. -Criteri per la verifica e condizioni del successo. -Che cosa è cambiato. -I fattori critici. -Conclusioni. 413 Le politiche della fiducia. Incentivi e risorse sociali nei patti territoriali di Filippo Barbera Introduzione, concertazione. rischio dell'effetto «S. Matteo». -Interazione situata e cooperazione: le virtù della compresenza. -11 disegno della ricerca. -I risultati. -Conclusioni. 451 Capitale sociale, politica e sviluppo locale. L 'esperienza dei patti in Toscana di Anna Carola Freschi Introduzione. -I casi analizzati. -I percorsi dei tre patti. -Gli attori e i caratteri della concertazione. -I risultati della concertazione. -Considerazioni conclusive. -Due modalità tipiche. -Incentivi, risorse sociali e -Struttura degli incentivi e capitale sociale pregresso. -Il RASSEGNE E DISCUSSIONI Dai pascoli a internet. La teoria delle risorse comuni di Giangiacomo Bravo Introduzione. -Definire le risorse comuni. -La «tragedia dei commons». -Governare i commons. -Fattori critici. -Lo sviluppo della ricerca. -Quali sviluppi per la teoria dei commons?
Il passaggio dell'Europa dai tradizionali modelli produttivi del taylorismo e del fordis... more Il passaggio dell'Europa dai tradizionali modelli produttivi del taylorismo e del fordismo al post (o neo) industrialismo costituisce lo sfondo degli studi nazionali presentati in questo libro. L'analisi, a partire dal più qualificato dibattito sociologico di questi anni, si confronta ...
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