Papers by Marco Marseglia
Design has the responsibility of being a promoter and facilitator of the ecological transition, b... more Design has the responsibility of being a promoter and facilitator of the ecological transition, but, as highlighted by several authors (Oxman, 2016; Ito, 2016; Lucibello, 2019; Langella, 2019 and 2019a), if it wants to respond in a profound and concrete way to urgent global challenges, such as climate change, the loss of biodiversity and the depletion of material resources, must be nourished by interdisciplinary contributions and collaborate with other sciences. Therefore, we increasingly need designers capable of understanding and interacting with the hard sciences in a more conscious and complete way to develop future application scenarios in every aspect of design, from materials to everyday products. As a case study of what was previously stated, the Design Laboratory for Sustainability of the DIDA Department (UNIFI) created an educational path of 3 credits in 2021: the Material beyond Materials (MbM) Workshop, within the Three-year degree course in Product, Interior, Communication and Eco-Social Design, with the aim of introducing students to Materials Design and Biodesign (Myers, 2012; Ginsberg & Chieza, 2018), training the first generation of biodesigners within of the University of Florence. The participating students were led to investigate the relationship between material tinkering (Parisi et al., 2017) and circular economy, through contamination with the hard sciences to create innovative materials and applications, in which Nature participates in the design and production process as co-worker (Collet, 2021; Roudavsky, 2021). The design and research methodology started therefore from the concepts of Material Experience (Karana, Pedgley, Rognoli, 2014) and Materials Driven Design (Karana, Barati et al., 2015) attempting to include interdisciplinary skills in the process from the early design stages and experimentation with materials. In particular, in the last workshop the students were led to experiment with "biotinkering" solutions with mycelium inside a biosafety Level (BSL) 1 Lab. In the first classroom activities, the students acquired theoretical knowledge from experts in Biodesign, Biology and Mushroom Agriculture with the aim of combining Design and Life Sciences. Contents specifically covered the scientific definition of life and its implications, cellular theory, metabolic processes, the transfer of energy through living beings, the chemical-physical vision of the biosphere and specific details on the cultivation of mushrooms. Furthermore, resources and notions relating to scientific method and ethics were provided to the students as well as an introduction to the instruments and behavior in the laboratory. From a methodological point of view, this knowledge has served to provide future biodesigners with greater awareness of biotechnological processes and biological laboratory work. Guided by a systemic design thinking (Bistagnino, 2009) oriented towards the circular economy, starting from by-products coming from local supply chains or other types of common waste, the students developed design sketches starting from the micro scale of the material to compare directly with experts from other disciplines-sciences sketches (Langella, 2019)-; in this sense the students also designed the laboratory experiment. Then material designs were created through a biomanufacturing process using the mushroom species Pleurotus ostreatus. The workshop will be held annually, aiming to increasingly strengthen the link between Design and Hard Sciences, defining new skills and related methodologies and tools capable of providing biodesigners with the possibility of designing starting from the micro scale, making the dialogue with other disciplines easier.
Design Culture(s) 2021, 2021
Il testo affronta il rapporto tra Progetto, Sostenibilità e Complessità con riferimento all'inter... more Il testo affronta il rapporto tra Progetto, Sostenibilità e Complessità con riferimento all'intero flusso progettuale -dall'ideazione del concept al prodotto finale -con lo scopo di comprendere come i metodi e gli strumenti ne favoriscono la fecondazione. Vengono presi in analisi sia i metodi e gli strumenti tradizionali applicati dal Design per la Sostenibilità che gli approcci ritenuti promettenti come i concetti di Cradle to Cradle, di Biomimicry, di Product Service System e di Design Thinking. Nello specifico la ricerca individua una serie di metodi e strumenti da applicare nell'ambito della sostenibilità nella sua accezione più ampia e definisce un ipotetico flusso di progetto dove questi vanno ad integrarsi e a generare al contempo delle possibili aree di relazione, che, nella teoria della complessità, sono più specificatamente definite come edge of chaos o aree di confine. Queste interazioni nella teoria della complessità rappresentano i punti dove le diverse teorie e discipline non si respingono ma si attraggono, mutando dall'ordine al disordine che, attraverso le interrelazioni, porta conseguentemente all'organizzazione. Alcuni dei metodi e degli strumenti presi in analisi sono stati applicati in due progetti di ricerca finanziati dalla Regione Toscana -Bando Unico R&S anno 2012 -presentati nell'ultimo capitolo. Marco Marseglia, Bergamo, 1982, designer, Ph. D. in Design, è assegnista di ricerca al Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze dove attualmente è docente a contratto per il corso di Applicazioni di Progettazione I al CDL triennale in Disegno Industriale. è componente del gruppo di ricerca del Laboratorio di Design per la Sostenibilità -LDS, DIDA LABS -dove si occupa di design di prodotto con particolare riferimento alle tematiche ambientali.
Il testo a ronta il rapporto tra design, artigianato, luoghi e persone che divengono attori princ... more Il testo a ronta il rapporto tra design, artigianato, luoghi e persone che divengono attori principali di un progetto che si pone l'obbiettivo di ridare identità ad un luogo, il Mediterraneo, fin dall'antichità portatore di conoscenze, traghettatore di scambi e contaminazioni, attraverso gli oggetti rappresentanti della cultura materiale e caratterizzati spesso da un forte carattere simbolico. I lavori presentati nel libro si sviluppano nell'ambito del progetto "Sviluppo dei Saperi Artigianali Tradizionali e Integrazione dei Sistemi Produttivi in Marocco e in Italia", finanziato dal Programma di Sostegno alla Cooperazione Regionale -APQ Mediterraneo, Linea 2.1 Marocco e realizzato e coordinato dalle Regioni Sardegna e Toscana. Obiettivo primario del progetto è recuperare il patrimonio di competenze materiali e delle tecniche artigianali locali e allo stesso tempo valorizzare ed innovare la produzione artigianale, sia nell'ottica di salvaguardare le competenze tradizionali che di accrescerne le possibilità di mercato. Il progetto ha previsto due workshop: uno in Marocco dove il lavoro è stato condotto con le artigiane di Ifrane Alì della regione di Tanger-Tétouan; l'altro in Italia, nel laboratorio del giovane ceramista Alfredo Quaranta. La tesi qui esposta si interroga sulla perdita d'identità degli oggetti dovuta ai molteplici fattori globalizzanti, cercando di restituire alle 'cose' , attraverso l'avvicinamento della cultura progettuale, propria del progettista, e quella del fare propria dell'artigiano, la loro valenza simbolica. La relazione tra design ed artigianato nella contemporaneità è strettamente legata al design per il territorio e quindi alla rinnovata attenzione per i luoghi, dove appare centrale la figura del designer come attore sociale, capace di contribuire sì allo sviluppo territoriale, ma anche alla coesione sociale ed al miglioramento della qualità della vita. Marco Marseglia, Bergamo, 1982, designer, Ph.D. in Design, è assegnista di ricerca al Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze dove attualmente è docente a contratto per il corso di Applicazioni di Progettazione I al CDL triennale in Disegno Industriale, ed è componente del gruppo di ricerca del Laboratorio di Design per la Sostenibilità -LDS, DIDA LABS -dove si occupa di design di prodotto con particolare riferimento alle tematiche ambientali. Daniela Ciampoli, Grosseto, 1984, designer. Dopo aver svolto attività di ricerca presso il Laboratorio di Design per la Sostenibilità -LDS, DIDA LABS -si dedica all'attività professionale spaziando dal design di prodotto a quello della grafica e della comunicazione con particolare riferimento al packaging design.
В результате проведенных исследований у пациентов с хроническими инфекциями мочеполовой системы б... more В результате проведенных исследований у пациентов с хроническими инфекциями мочеполовой системы были выявлена Gardnerella vaginalis в виде моноинфекции и в сочетании с другими микроорганизмами (Escherichia coli, Streptococcus spp, Staphylococcus aureus). Было установлено, что при моноинфекции наблюдается более значительное снижение количества Lactobacillus spp., чем при микстинфекции. Gardnerella vaginalis как в виде моноинфекции, так и сочетании с различными возбудителями обладает разнонаправленной чувствительностью к исследуемым антибиотикам. При смешанной инфекции устойчивость к ряду антибиотиков увеличивается. As a result of studies in patients with chronic infections of the reproductive system, Gardnerella vaginalis was identified as a monoinfection and in combination with other microorganisms (Escherichia coli, Streptococcus spp, Staphylococcus aureus). It was found that with monoinfection, there is a more significant decrease in the number of Lactobacillus spp, than with mixed infection. Gardnerella vaginalis, as a mono-and mixed infection with various pathogens, has multidirectional sensitivity to the studied antibiotics. With mixed infections, resistance to a number of antibiotics increases. Ключевые слова: гарднерелла, бактериальный вагиноз (далее -БВ), антибиотикорезестентность микроорганизмов, лактобактерии, диско -диффузионный метод (далее -ДДМ).
Il volume raccoglie le tesi di ricerca condotte nell'ambito del Dottorato in Architettura-curricu... more Il volume raccoglie le tesi di ricerca condotte nell'ambito del Dottorato in Architettura-curriculum Design-del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze.
The “fourth industrial revolution” refers above all to production methods (Industry 4.0), the tra... more The “fourth industrial revolution” refers above all to production methods (Industry 4.0), the transformations of the digital technological components consequently also spill over into the world of product design. These transformations pose important challenges and calls for a partial revision of the design methods and operational processes. The article present a research project recently carried out in our laboratory that involved the use of advanced technology both for the operation of product and for the realization of the prototype. As within the Industry 4.0 paradigm, rapid prototyping and additive manufacturing technologies allowed us to introduce effective iterative product validation cycles for design.
Advances in Additive Manufacturing, Modeling Systems and 3D Prototyping, Jun 5, 2019
The contribution has the aim of analyze the importance of traditional manufacturing systems in di... more The contribution has the aim of analyze the importance of traditional manufacturing systems in different contexts and how these are integrated adding value to the whole process. In the Italian and Tuscan context, in particular, it is useful to highlight how manufacturing production represents not only a production model but also an element of cohesion of the social environment.
The contemporary scenario sees the substantial affirmation of innovative technologies as digital ... more The contemporary scenario sees the substantial affirmation of innovative technologies as digital tools necessary for the creation of an increasingly connected society. These technologies have a systemic relevance as they feed the value of the production system chain and have the ability to innovate processes, products and services in all economic sectors of human activity. The TIAMBIENTA project is focused on creating an ecosystem of home automation services through the use and integration of the new tools of digital technology for the design of the interior spaces of the motorhome. The project involves the construction of a cloud home automation sensor system. The sensor network will be interconnected through a control unit capable of collecting data, sending it to the central cloud platform and introducing direct implementation protocols on the internal environment control systems of the motorhome. Among the various enabling technologies that we have taken into consideration, a fu...
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