Papers by Antonio Santangelo
Nelle pagine che seguono, intendiamo occuparci della rappresentazione della figura del chirurgo e... more Nelle pagine che seguono, intendiamo occuparci della rappresentazione della figura del chirurgo e della professione medica in generale, traendo spunto dai contenuti della fortunata serie televisiva americana The Knick 1 , trasmessa per la prima volta nel 2014 e ambientata nell'anno 1900, presso il Knickerbocker Hospital di New York. Servendoci degli strumenti della Sociosemiotica dell'audiovisivo 2 , cercheremo di mostrare il significato della serie stessa, nell'attuale panorama mediatico e, soprattutto, nel contesto culturale contemporaneo.

L'articolo, frutto di una articolata ricerca qualitativa di tipo desk e field, basata su metodolo... more L'articolo, frutto di una articolata ricerca qualitativa di tipo desk e field, basata su metodologie semiotiche, si occupa del modo specifico in cui le webserie utilizzano il linguaggio dell'audiovisivo. In particolare, riflette sugli obiettivi comunicativi perseguiti dai vari soggetti che producono, realizzano, distribuiscono e consumano prodotti audiovisivi seriali per la rete e cerca di mettere in luce come questi ultimi devono essere fatti, al fine di raggiungere tali risultati. A questo proposito, viene presentato un modello per la classificazione dei titoli esistenti, strutturato come una mappa, che consente di ragionare sul significato di ognuno di essi nel panorama complessivo. L'ipotesi di fondo, che è anche quella dell'intero lavoro, è che le webserie siano una nuova modalità di comunicazione che sta lentamente trovando un posto nell'immaginario mediatico, prendendo posizione rispetto alle altre forme di comunicazione audiovisiva, prima tra tutte quella della televisione.
Il significato di Vittima degli Eventi è legato ai modelli interpretativi dei cultori del fumetto... more Il significato di Vittima degli Eventi è legato ai modelli interpretativi dei cultori del fumetto di Dylan Dog e ad alcune dinamiche del funzionamento dell'attuale sistema dei media, che tendono a favorire la diffusione dei culti mediali attraverso il web, valorizzando i loro contenuti "feticcio" rispetto a quelli mainstream. Le teorie sviluppate in ambito semiotico attorno ai prodotti mediatici di culto possono spiegare in questo modo le principali interpretazioni che sono state fornite dai critici e dal pubblico, a proposito del mediometraggio prodotto da The Jackal.
Bioetica, 2014, vol. 3/4, pp. 551-562
The efficacy of a politician’s image may be seen as the effect of the politician’s ability to bui... more The efficacy of a politician’s image may be seen as the effect of the politician’s ability to build a discourse which reminds the structure of Velázquez’s Las Meninas: every time he speaks, no matter how he does it, he must show himself from the point of view of his electors and he must recur to the same codes his electors would make use of to interpret and to give a value to the world. People must mirror themselves into a politician’s image. From a sociosemiotic perspective, this effect can be studied with an iconism theory that considers icons as the result of a certain way of connecting and separating things which is culturally and collectively shared and that can be schematized by the values’ alignment method that is displayed in this article.
This article aims at explaining why semiotics should be considered as a social science. To do so ... more This article aims at explaining why semiotics should be considered as a social science. To do so it tries and find out a sort of a reading path between the writings of some authors that nowadays work at conducting their social researches with semiotic tools, like Paolo Fabbri, Guido Ferraro and Erik Landowski, and the writings of some linguists, sociologists and anthropologists of the past, like Ferdinand de Saussure, Émile Durkheim, Claude Lévi-Strauss and Luis Prieto. Using some concepts like the ones of sign, pertinence, mythem, grammar, transformation groups, culture and practice, the focus is on how and why a researcher can be able to find out the socio-cultural meaning of a text, which is the main goal of the most typical semiotic analyses.

Frutto della collaborazione tra l'Università di Torino, la UCLan University di Preston (UK) e il ... more Frutto della collaborazione tra l'Università di Torino, la UCLan University di Preston (UK) e il Prix Italia della Rai -una tra le più prestigiose competizioni internazionali per broadcaster radiotelevisivi -questo libro si rivolge a chiunque desideri prendere confidenza con alcuni dei più innovativi strumenti che la socio-semiotica offre per riflettere sulla qualità televisiva. Muovendo da un contesto disciplinare al confine tra ricerca sociale e semiotica, gli autori costruiscono un rigoroso apparato di analisi del contenuto dei testi televisivi per offrire una definizione metodologicamente valida e attendibile del concetto di qualità televisiva. Pensato innanzitutto per le giurie dei premi televisivi, Prix Italia in primis, per gli studenti, gli studiosi e i professionisti della comunicazione mediata, il testo resta aperto alla fruizione di chiunque coltivi un interesse circa il dibattito -non necessariamente accademico o specialistico -intorno al valore dell'offerta televisiva. Un argomento che va sempre più acquistando visibilità e interesse, in uno scenario mediatico in rapida evoluzione e non privo di aspetti controversi, come quello che caratterizza la turbolenta epoca in cui viviamo.
Le teorie dell'immaginario e il funzionamento dell'immaginario televisivo, con riflessioni teoric... more Le teorie dell'immaginario e il funzionamento dell'immaginario televisivo, con riflessioni teoriche ed analisi empiriche.
The theories about the imaginary and the specific functioning of television, with theoretic reflections and empirical analyses.
Come la struttura (visiva, tematica, narrativa) dei film determina l'individuazione del suo topic... more Come la struttura (visiva, tematica, narrativa) dei film determina l'individuazione del suo topic e del suo focus.
How a film's structure (its visual, thematic and narrative features) determine the individuation of its topic and focus.
A sociosemiotic method for assessing the quality of a tv programme. This method is meant for the ... more A sociosemiotic method for assessing the quality of a tv programme. This method is meant for the jurors of an international contest like Prix Italia but it is usable in any situation in which an acknowledgment has to be found on the features that make of a tv programme a qualitative one.
"Le trasformazioni del linguaggio della tv dalle origini all'epoca dell'intermedialità. Analisi d... more "Le trasformazioni del linguaggio della tv dalle origini all'epoca dell'intermedialità. Analisi delle tipologie di programmi intermediali più significativi e delle loro interazioni col pubblico.
The transformations of television language from the origins to the age of intermediality. Analysis of the most interesting categories of intermedial television programmes and of their interaction with the audience."
"Le basi teoriche della Sociosemiotica e le sue applicazioni nell'analisi di film, programmi e ca... more "Le basi teoriche della Sociosemiotica e le sue applicazioni nell'analisi di film, programmi e canali televisivi, pubblicità e opere di videoarte.
Sociosemiotics theories and their application to the analysis of films, tv programmes and tv channels, advertising and video art."
Registrazione del Tribunale di Piacenza n. 641 del 28 marzo 2007 -Iscrizione al Registro degli Op... more Registrazione del Tribunale di Piacenza n. 641 del 28 marzo 2007 -Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 2107 -rivista trimestrale
Registrazione del Tribunale di Piacenza n. 641 del 28 marzo 2007 -Iscrizione al Registro degli Op... more Registrazione del Tribunale di Piacenza n. 641 del 28 marzo 2007 -Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 2107 -rivista trimestrale

Negli ultimi anni, la televisione ha visto affermarsi una serie di programmi meticci, a metà stra... more Negli ultimi anni, la televisione ha visto affermarsi una serie di programmi meticci, a metà strada tra la reality tv e la fiction. Il problema sembra essere, da un lato, rendere raccontabile, comprensibile e spettacolare il quotidiano; dall'altro, mostrare uno straordinario il più possibile vicino alla vita vera. Queste due esigenze comunicative, radicalizzandosi, hanno dato origine a un nuovo linguaggio che, senza troppa originalità, potremmo definire della "real fiction". Per inquadrare questo genere, è possibile partire dalle teorie di François Jost (2003). Il semiologo francese propone di analizzare i prodotti audiovisivi che rendono indistinguibile la linea di confine tra realtà e finzione, superando l'opposizione classica tra "fattuale" e "finzionale", cioè tra ciò che si riferisce a qualcosa che è davvero accaduto e ciò che è completamente inventato. Egli suggerisce di parlare, piuttosto, di effetti di senso, ricordando come, da un punto di vista formale, "non c'è proprietà testuale, sintattica o semantica che permetta di identificare un testo come opera di finzione" (ivi: 94). Esistono dunque reality, documentari o docusoap che, sul versante della reality tv, producono la sensazione di una maggiore o minore aderenza alla realtà. E possono essere realizzati serial, serie o docufiction che, a seconda del linguaggio utilizzato, appaiono più o meno vicini al reale. Quando i due estremi si toccano, nascono quei programmi ambigui che vorremmo catalogare sotto l'etichetta di "real fiction". Ci può aiutare qualche esempio. Commissariato Trevi Campo Marzio (Fox Crime, 2006-07) racconta la vita quotidia-123 LA REAL FICTION Oltre l'opposizione fattuale/finzionale Antonio Santangelo na di un vero distretto di polizia. Camera a mano, niente luci artificiali, tracce audio e video sporche, ritmi lenti e tempi morti: potrebbe sembrare un documentario, se non fosse per l'assenza di voci narranti o interviste. Tutto si svolge "spontaneamente" davanti alle telecamere, come se i protagonisti dimenticassero di essere ripresi. Con l'ausilio del linguaggio "narrativo" dell'audiovisivo, lo spettatore dovrebbe così provare le stesse sensazioni di un rappresentante delle forze dell'ordine: se un appostamento è lungo e noioso, interminabili piani sequenza lo testimonieranno; se l'arresto conseguente è concitato, le immagini si susseguiranno veloci, fino al climax dell'inseguimento, con le inquadrature mosse che faticano a trovare il loro soggetto. Tutto ispirato ai migliori film di genere. Laguna Beach (Mtv, 2005-07) riprende altre vite vere, questa volta quelle dei ragazzi di una località balneare a Orange County, nella ricca California delle serie adolescenziali, da Beverly Hills 90210 a The O.C.. Il linguaggio è più vicino a quello della docusoap, con grandi confronti dialettici, poca azione e molti sentimenti. Le riprese a camera fissa e una messa in quadro perfettamente bilanciata denunciano la volontà di controllo formale da parte degli autori. Il realismo, in questo caso, non consiste nel mostrare fedelmente il quotidiano dei protagonisti (le ore passate a scuola non vengono mai filmate e i rapporti con i genitori sono sporadici e ben poco problematizzati), ma nel cercare di rendere al meglio il loro universo emozionale, tra liti, amori, amicizie e gelosie. Come in una soap, appunto. Un discorso speculare può essere affrontato per le opere di pura finzione. In The Office (Mtv, 2006-07), per esempio, la simulazione del linguaggio documentaristico di un'ipotetica indagine antropologica prodotta dalla Bbc sugli impiegati di un'azienda di Londra (con tanto di sguardi in macchina per parlare con l'"osservatore partecipante"), insieme a una tecnica di recitazione improvvisata e alla citazione di molti luoghi comuni sulla vita quotidiana in ufficio, fa sembrare reali i personaggi scaturiti dalla fantasia di Ricky Gervais e Steve Merchant. Il confronto fra questi programmi dimostra l'inadeguatezza dell'opposizione tra "fattuale" e "finzionale". Pur essendo tutti e due fattuali, Commissariato Trevi Campo Marzio e Laguna Beach si pongono in maniera completamente diversa rispetto al mondo che vogliono mostrare, tanto che il secondo deve dichiarare con una scritta, all'inizio di ogni puntata, che tutto ciò che fa vedere è accaduto realmente. E, del resto, se parliamo di verosimiglianza, gli impiegati di The Office appaiono altrettanto, se non più credibili dei ragazzi della "vera Orange County". Reality tv e fiction, insomma, diventano difficili da separare, suggerendoci di cercare in alcuni tratti formali di questi prodotti, e non nella loro supposta relazione referenziale con il reale, il motivo per cui essi sono in grado, nello stesso tempo, di dare la sensazione di un contatto diretto con ciò che mostrano e di appassionarci alle storie che raccontano.
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The theories about the imaginary and the specific functioning of television, with theoretic reflections and empirical analyses.
How a film's structure (its visual, thematic and narrative features) determine the individuation of its topic and focus.
The transformations of television language from the origins to the age of intermediality. Analysis of the most interesting categories of intermedial television programmes and of their interaction with the audience."
Sociosemiotics theories and their application to the analysis of films, tv programmes and tv channels, advertising and video art."
The theories about the imaginary and the specific functioning of television, with theoretic reflections and empirical analyses.
How a film's structure (its visual, thematic and narrative features) determine the individuation of its topic and focus.
The transformations of television language from the origins to the age of intermediality. Analysis of the most interesting categories of intermedial television programmes and of their interaction with the audience."
Sociosemiotics theories and their application to the analysis of films, tv programmes and tv channels, advertising and video art."