Papers by Alessandro Tomaselli
Diritto di famiglia e delle persone, 2008

Il presente contributo intende, innanzitutto, analizzare in chiave critica l'attuale politica in ... more Il presente contributo intende, innanzitutto, analizzare in chiave critica l'attuale politica in materia di immigrazione alla luce dei più recenti interventi normativi, tipici ed atipici, riconducibili all'Unione Europea: in particolare, si tenterà di evidenziare come la ratio ultima alla base della legislazione de quo tramite la quale l'UE ha deciso di affrontare quella che a tutti gli effetti ha ormai assunto i caratteri di un'emergenza umanitaria sembri nei fatti contraddistinta da una matrice difensiva e, dunque, escludente nei confronti del c.d. "extra-comunitario". E tale natura essenzialmente escludente avuto riguardo all'azione di Bruxelles in tema di sicurezza, libertà e giustizia pare oltretutto trarre conferma da quanto sancito dall'Accordo di Schengen, le cui disposizioni riguardanti le condizioni di riconoscimento dello status di rifugiato ai fini dell'accoglienza di coloro che chiedono di essere accolti all'interno dei nostri confini contrastano decisamente da quanto statuito dalla Convenzione di Ginevra del 1951 relativa proprio alla condizione da ultimo richiamata. In conclusione, sembra che l'obiettivo finale, anche in argomento, sia rappresentato comunque dalla tutela e dal costante rafforzamento del mercato comune.
KorEuropa, 2023
: the recent provisions adopted by the European Union regarding the protection of personal data, ... more : the recent provisions adopted by the European Union regarding the protection of personal data, although on the one hand, provide for greater guarantees in favor of the citizen, on the other hand seem to actually constitute instruments aimed at protecting the data market of the European citizen: both the Adequacy Decision on the US-EU Framework that the judgment of the General Court of the EU on data anonymization and pseudonymization that the Regulation 868 2022 (Data Governance Act) seem directed in the opposite direction to the GDPR by transforming personal data into common goods to be shared and to be profited from rather than unconditionally protected.

Geopolitica, 2016
The article aims at dealing with the internal security of the European Union as disclosed and dev... more The article aims at dealing with the internal security of the European Union as disclosed and developed by the European Council and the European Commission since March and June 2014. An inter-institutional dialogue that will also led, in the course of 2015, to the adoption of a renewed Internal Security Strategy for the European Union that will focus on terrorism, migrations and transnational crime. In particular, by analyzing these documents, the article proposes a critical approach and review of the connections among the concept of security, certain relevant issues (like, for instance, migration policies, asylum system, international terrorism and transnational organized crime) and the protection of human rights of both European and non-European citizens. It will also highlight and underline the substantially political use of fundamental rights for the sake of protecting and strengthening the EU internal market and the free circulation of workers and goods. Moreover if one looks at European Union attitude and policies, it seems that European institutions are more concerned (and actually willing) about only protecting the European citizens. From this point of view, non-European citizens are only protected when their skills and capacities may be useful to the strengthening and further development of European internal market and economy. Otherwise, they are deemed more as a threat to European values and societies than as human beings in danger to which afford international protection.

Rivista trimestrale di scienze dell'amministrazione
La legislazione di diritto europeo per la tutela della libera concorrenza. La base giuridica di d... more La legislazione di diritto europeo per la tutela della libera concorrenza. La base giuridica di diritto europeo di carattere primario, e dunque riconducibile ai Trattati istitutivi, relativamente alla tutela della libera concorrenza nei mercati, nonché alla complementare tutela dei consumatori, è rappresentata da più di una disposizione: in particolare, all'interno del Trattato sul Funzionamento dell'Europa (di seguito, anche TFUE) acquistano senz'altro, innanzitutto, immediato risalto gli artt. 101 e 102, norme di apertura della Sezione 1 (Regole Applicabili alle Imprese) del Capo 1 (Regole di Concorrenza) del Titolo VII (Norme Comuni sulla Concorrenza, sulla Fiscalità e sul Ravvicinamento delle Legislazioni), nonché quanto statuito dall'art. 169 (Titolo V: Protezione dei Consumatori). Certamente degno di rilievo pare, poi, il disposto di cui all'art. 106, nonché, in più ampia prospettiva, quanto contenuto all'interno del punto 3 dell'art. 3 del Trattato sull'Unione Europea (di seguito, anche TUE) e degli artt. 3, 4num. 2lett. f, 12, 26 e 114 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Infine, in forza del suo art. 114 il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea indica, con riferimento al ravvicinamento delle legislazioni, le disposizioni di carattere procedurale atte a conseguire proprio gli obiettivi di cui al precedente art. 26 1 .
EUWEB, 2023
The creation of the European Public Prosecutor’s Office raises several doubts regarding the prote... more The creation of the European Public Prosecutor’s Office raises several doubts regarding the protection of the procedural rights of the subjects involved in its activity due to an unclear distinction of tasks with respect to the national authorities. Furthermore, the lack of a single context of European criminal law makes the action of the European Public Prosecutor's Office even more difficult, created precisely for the purpose of filling this gap within the European legal system. Probably, the tasks of the European Public Prosecutor's Office should be reviewed with specific regard to the protection of the rights of the suspects involved in the activities of the European Public Prosecutor's Office and at the same time try to build a European criminal and procedural code.

Il presente contributo intende, innanzitutto, analizzare in chiave critica l’attuale politica in ... more Il presente contributo intende, innanzitutto, analizzare in chiave critica l’attuale politica in materia di immigrazione alla luce dei piu recenti interventi normativi, tipici ed atipici, riconducibili all’Unione Europea: in particolare, si tentera di evidenziare come la ratio ultima alla base della legislazione de quo tramite la quale l’UE ha deciso di affrontare quella che a tutti gli effetti ha ormai assunto i caratteri di un’emergenza umanitaria sembri nei fatti contraddistinta da una matrice difensiva e, dunque, escludente nei confronti del c.d. “extra-comunitario”. E tale natura essenzialmente escludente avuto riguardo all’azione di Bruxelles in tema di sicurezza, liberta e giustizia pare oltretutto trarre conferma da quanto sancito dall’Accordo di Schengen, le cui disposizioni riguardanti le condizioni di riconoscimento dello status di rifugiato ai fini dell’accoglienza di coloro che chiedono di essere accolti all’interno dei nostri confini contrastano decisamente da quanto ...

On the occasion of the 25th anniversary of the signing of the Barcelona Declaration, the European... more On the occasion of the 25th anniversary of the signing of the Barcelona Declaration, the European Union is preparing to conclude a renewed partnership with the countries of the southern shore of the Mediterranean Sea and which is made up of five key points: human development, good governance and the rule of law: renew the common commitment to democracy, the rule of law, human rights and responsible governance; resilience, prosperity and digital transition: supporting resilient, inclusive and connected economies that create opportunities for all, especially women and young people; peace and security: providing support to countries to address security challenges and find solutions to ongoing conflicts; migration and mobility: jointly address the challenges of forced displacement and irregular migration and facilitate safe and legal pathways for migration and mobility; green transition: climate resilience, energy and the environment. climate resilience, energy and the environment. Protecting the region's natural resources and generating green growth by exploiting the potential of a low-carbon future. Although this initiative is to be appreciated for the many initiatives it envisages and above all for the consideration of the human being as a priority with respect to the achievement of economic objectives, it will have to be concretely verified if the objectives set can be achieved considering the many difficulties that have always characterized the territories of the North African and Middle Eastern countries involved in this initiative, especially in relation to the problem of migration and the protection of human rights. What are the strengths and real chances of success of this initiative
L'Unione Europea sembra avere sviluppato nel recente passato un'autentica coscienza ambientalista... more L'Unione Europea sembra avere sviluppato nel recente passato un'autentica coscienza ambientalista, in particolare tramite il varo del Green Deal, ambizioso progetto finalizzato a rendere il Vecchio continente la prima macro regione al mondo capace di conseguire neutralità climatica, ripristino della biodiversità, inquinamento zero, sistemi alimentari sani e sostenibili, nonché un ambiente resistente. Quali le reali possibilità di successo di tale grandioso progetto?

Mediterranean Journal of Human Rights, 2020
questo contributo mette in discussione la possibilità di configurare l'Unione europea come entità... more questo contributo mette in discussione la possibilità di configurare l'Unione europea come entità extraterritoriale, anche di natura sociale, in grado di riconoscere e garantire i diritti dei lavoratori, in particolare alla luce della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, dato che dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la Carta di Nizza è stata riconosciuta come avente lo stesso valore giuridico dei Trattati, da un lato, e le discutibili ultime sentenze della Corte di giustizia dell'UE, dall'altro. 1. Introduzione: la tutela del lavoro nel Trattato di Lisbona e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea... E' comune l'opinione secondo cui l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona ha formalmente sancito ciò che potrebbe definirsi la tanto sospirata conversione sociale dell'Unione Europea, correttamente dai più ritenuta alla stregua dell'ultimo, fondamentale approdo in termini di allargamento di compiti e competenze dell'UE al fine del completamento del processo d'integrazione: a differenza della versione originaria dei Trattati di Roma, essenzialmente ispirata da una ratio essenzialmente economica, nonché delle modifiche sulla stessa intervenute nel tempo e quasi del tutto indifferenti alle istanze sociali di cui i lavoratori erano (e continuano ad essere) portatori, sembra che l'attuale architettura dei suddetti Trattati, almeno sulla carta, attribuisca espressamente rilevanza a tali esigenze: è innegabile, infatti, come la ratifica dell'Atto Unico Europeo, che per la prima volta attribuisce all'ex Comunità Europea obiettivi di natura sociale, nonché del Trattato di Amsterdam, che espressamente richiama la Carta Sociale del 1961 e del 1989, e di quello di Maastricht, compendiato dal Protocollo Sociale e foriero di epocali innovazioni quali l'introduzione dell'istituto della cittadinanza europea, per quanto embrionali indicatori ai fini dell'emersione in ambito europeo di una reale coscienza sociale, non fossero sufficienti a rappresentare l'Unione Europea come

ILLYRIUS international scientific review, 2020
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Provvedimenti legislativi in ambito civile e commerciale. 3. Mutuo ... more SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Provvedimenti legislativi in ambito civile e commerciale. 3. Mutuo riconoscimento delle sentenze, ne bis in idem e contesto penale: la legislazione europea e la giurisprudenza della Corte di Giustizia e della Corte di Strasburgo. 4. Conclusioni 1. Introduzione La costruzione ed il progressivo rafforzamento del mercato comune all'interno dell'Unione Europea trova i propri fondamenti sul riconoscimento delle quattro libertà, rectius della libertà attribuita alla circolazione di persone, merci, servizi e capitali, quattro fattori produttivi in grado di dovere necessariamente circolare, dunque, in assenza di restrizioni e/o condizionamenti di sorta; al riguardo, l'art. 26 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) al proprio par. 2 non a caso sancisce che "Il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati". Tralasciando in questa sede la discutibile, ma per certi versi inevitabile, equiparazione degli individui, in possesso della cittadinanza di uno degli Stati membri, a mero elemento di mercato (cui fa oltretutto da compendio, in prospettiva essenzialmente mercantile, la puntigliosa disciplina di cui gode la circolazione delle merci di cui agli artt. 28-37 TFUE), è da dire come, nel corso del tempo, accanto alla suddetta incondizionata circolazione dei richiamati "tradizionali" quattro fattori si sia affiancata la c.d. quinta libertà, rappresentata dalla circolazione delle sentenze (civili e penali) al fine, segnatamente, di dare concretezza alla cooperazione giudiziaria statuita dagli artt. 81 e 82 TFUE, a sua volta riflesso diretto e principale strumento all'obiettivo della creazione dello Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia cui è dedicato l'intero Titolo V dello stesso Trattato sul Funzionamento dell'UE, nonché dall'art. 3 del Trattato sull'Unione Europea (TUE), il cui par. 2, infatti, prescrive che "L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima". In particolare, a tal ultimo proposito, si evidenzia negli ultimi anni l'emersione in seno all'ordinamento europeo di una consapevolezza atta a fare pienamente proprio uno dei dogmi alla base del diritto internazionale privato (riconoscimento ed esecuzione delle sentenze straniere, appunto), rappresentandolo alla stregua di ineluttabile, ulteriore tassello ai fini di una sempre più completa uniformazione: ben consce, cioè, che l'astratto fine ultimo rappresentato dal compimento del processo d'integrazione non può prescindere dal raggiungimento di un sufficiente grado di armonizzazione anche in ambito giudiziario, le principali Istituzioni europee hanno recentemente sempre più concentrato i propri sforzi in tale ultima prospettiva indicata.

Mediterranean Journal of Human Rights, 2020
Game, set, match": questo avrà probabilmente pensato Boris Johnson, il Primo Ministro britannico,... more Game, set, match": questo avrà probabilmente pensato Boris Johnson, il Primo Ministro britannico, e versione d'oltre manica arruffata (ed invero poco british) del presidente USA Donald Trump, alle ore 23:00 del 31 gennaio 2020 (ora di Londra e, dunque, mezzanotte in Europa), momento che ha sancito l'uscita ufficiale del Regno Unito dall'Unione europea a seguito del voto favorevole del Parlamento europeo di due giorni prima: a tre anni e mezzo dal referendum del 23 giugno 2016 in cui il leave ha vinto d'un soffio (51,9% contro 48,1%) sul remain, dunque, la Brexit (crasi di Britain exit) si compie, al contempo sancendo il trionfo del suddetto Premier, laddove avevano fallito i suoi predecessori David Cameron, capace del più clamoroso dei suicidi politici che la storia recente ricordi, e la sprovveduta Theresa May, a tratti davvero imbarazzante nella sua mancanza di carisma e leadership.
KorEuropa
Over the years, the competences of the European Union in the field of sport have gradually increa... more Over the years, the competences of the European Union in the field of sport have gradually increased until they have found formal entry into the functions of the EU by virtue of the entry into force of the Lisbon Treaty. This official recognition responds to an ever-increasing consideration by the European legal system not only regarding economic aspects linked to sport but of the social, physical and mental benefits of sport also and, on this basis, this contribution aims to investigate the emergence within the EU of a genuine awareness in relation to the practice of sport in view of the most recent legislative interventions and the Court of Justice on the subject.

Il Regolamento (UE) 2016/679 entrato in vigore nel maggio del 2018 reca con sé rilevanti novità i... more Il Regolamento (UE) 2016/679 entrato in vigore nel maggio del 2018 reca con sé rilevanti novità in materia di tutela di dati sensibili e privacy del singolo nell'era di internet, in particolare, tra l'altro, attraverso una compiuta disciplina del c.d. diritto all'oblio, prerogativa soggettiva di recente emersione e sempre più attuale all'interno dell'odierno dibattito giuridico, nonché una serie di obblighi gravanti sui soggetti (server di posta elettronica, internet providers, motori di ricerca, aziende, enti pubblici, ecc.) la cui attività in rete implica il trattamento dei dati in questione. Specificamente, il testo normativo in questione, promulgato al fine di aggiornare la precedente disciplina di cui alla Direttiva 95/46/CE e finalizzato testualmente all'ambizioso obiettivo di elevare la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati di carattere personale a diritto fondamentale in prospettiva uniformante, sembra caratterizzarsi per una ratio maggiormente garantista nei confronti dei singoli cittadini europei in termini di controllo sull'utilizzo delle informazioni riguardanti la propria persona da parte degli accennati soggetti. Tuttavia, in tale sede si proverà ad offrire un approfondimento all'interno di una differente visuale critica e di analisi della norma in questione per il tramite, da un lato, del confronto del suddetto diritto all'oblio con la classica estrinsecazione del medesimo, e, dall'altro, dell'individuazione di ciò che appare l'autentico oggetto di tutela in materia, e cioè il rafforzamento e susseguente corretto funzionamento del mercato. Parole chiave: Unione Europea, diritto all'oblio, mercato unico, diritti umani

Regulation (EU) 2016/679, which came into force in May 2018, brings with it significant innovatio... more Regulation (EU) 2016/679, which came into force in May 2018, brings with it significant innovations regarding the protection of sensitive data and privacy of the individual in the age of the Internet, in particular, among other things, through a series of obligations on the subjects (e-mail servers, internet providers, search engines, companies, public bodies, etc..) whose activities on the network involves the processing of data in question. Specifically, the normative text in question, promulgated in order to update the previous discipline of the Directive 95/46/CE and finalized textually to the ambitious objective of elevating the protection of the natural persons with regard to the treatment of the data of a personal character to a fundamental right in a uniform perspective, seems to be characterized by a ratio more guaranteed towards European citizens in terms of control on the use of the information regarding their own person by the aforementioned subjects. However, in this context we will try to offer a deepening within a different critical view and analysis of the rule in question through the identification of what appears to be the real object of protection in the matter, and that is the strengthening and subsequent proper functioning of the market.
Il presente contributo intende analizzare in chiave critica le problematiche insite all’interno d... more Il presente contributo intende analizzare in chiave critica le problematiche insite all’interno della nuova categoria economico – concettuale rasentata dalla “economia della conoscenza”, con particolare riguardo all’approccio normativo seguito dall’UE in tale contesto. Segnatamente, ci si interroga in merito alla reale prospettiva cui sembrano ispirarsi le Istituzioni di Bruxelles nella regolamentazione della materia de quo, atteso l’evidente considerazione (anche) della medesima alla stregua di un bene suscettibile di valutazione economica e, dunque, delle potenzialità commerciali ad essa riconducibili.

La storica recente decisione adottata dalla Commissione di ricorrere all'art. 7 TUE nei confronti... more La storica recente decisione adottata dalla Commissione di ricorrere all'art. 7 TUE nei confronti della Polonia a tutela dei valori fondativi ed essenziali alla base della nascita, nonché della sopravvivenza dell'UE e di cui all'art. 2 TUE rappresenta senza dubbio un momento di assoluto rilievo a testimonianza della capacità di difesa da parte dell'ordinamento facente capo a Bruxelles di contrastare iniziative statali potenzialmente in grado di minacciarne ideali e principi, e dunque il compimento del processo d'integrazione. D'altro canto, tale decisione acuisce il dibattitto intorno alla reale valenza da riconoscere all'intero progetto "Stati Uniti d'Europa", e quindi alla concreta condivisione di tradizioni comuni tra gli Stati membri a tal fine più volte richiamati ai vari livelli dell'ordinamento de quo, paradossalmente concorrendo ad alimentare quel sempre più diffuso sentimento di sfiducia e di autentico scetticismo che già soprattutto a far data dall'uscita del Regno Unito dall'UE contraddistingue l'attualità dello scenario sociopoliticogiuridico in Europa. E le posizioni assunte in particolare dal richiamato esecutivo di Bruxelles a difesa dei suddetti valori, tra cui inevitabilmente ricondurre anche la categoria dei diritti umani, lasciano spazio a più di una perplessità laddove sia riscontrabile ad ispirazione delle medesime una sorta di arbitraria autoreferenzialità in termini di riconoscimento ed ulteriore rafforzamento di poteri ultronei a favore della Commissione stessa rispetto a quanto previsto dai Trattati, soprattutto avuto riguardo alla tutela dei diritti fondamentali rispetto a cui, in conseguenza del parere rilasciato dalla Corte di Giustizia nel dicembre 2014 a proposito dell'adesione dell'UE alla CEDU, sembrano invece emersi parecchi profili problematici nel rapporto tra l'Unione Europea e la controversa categoria concettuale in questione, anche considerato che l'UE comunque è già titolare di un documento finalizzato alla tutela della stessa, e cioè la Carta di Nizza.

A più di dieci anni dall'adesione all'Unione Europea la Romania sembra attraversare un interlocut... more A più di dieci anni dall'adesione all'Unione Europea la Romania sembra attraversare un interlocutorio periodo di stallo politico, in quanto sostanzialmente oggetto di forze tra loro opposte e del tutto contrastanti: se da un lato, infatti, il governo di Bucarest pare sempre più attratto dal completamento del processo di adesione al progetto Europa per il tramite del proprio ingresso nell'area monetaria dell'Euro e di quella territoriale di Schengen, in ciò tra l'altro incoraggiata dalla spinta della Moldavia desiderosa di annettersi alla Romania e dunque all'UE, dall'altro, tuttavia, è innegabile come entrare a far parte del " famigerato " Accordo di Visegràd non possa ritenersi un'ipotesi del tutto remota per lo Stato rumeno. E per quanto, perlomeno in astratto, non possa individuarsi alcun profilo di incompatibilità tra tali opzioni indicate, di fatto porsi accanto a quei Paesi che hanno palesato un'autentica (ed incolmabile?) distanza politico – istituzionale da principi e valori di cui l'ordinamento facente capo a Bruxelles è latore certamente rappresenterebbe una chiara espressione di una volontà antieuropeista ascrivibile a Bucarest, che alla vigilia del proprio semestre di Presidenza del Consiglio dell'UE (gennaio – giugno 2019) si troverebbe al centro di un insanabile paradosso.
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