A. Amaduri, Geografia, esplorazioni e società nel De Roberto giornalista, in Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), a cura di A. Campana e F. Giunta, Roma, Adi editore., 2020
L’intervento si propone di analizzare un aspetto poco trattato della produzione derobertiana: la ... more L’intervento si propone di analizzare un aspetto poco trattato della produzione derobertiana: la giovanile scrittura giornalistica
legata in particolare a riviste di carattere geografico e commerciale («L’Esploratore», «Il Giornale delle Colonie»). Se è
abbastanza noto l’interesse scientifico dell’autore per l’Etna, poco indagata è stata invece sinora la sua curiosità verso i viaggi
esplorativi che, assecondando le finalità delle riviste in cui pubblicava, potevano avere ricadute economiche significative (ad esempio
Il passaggio del Nord-Est. Spedizione artica svedese e L’Oceano Artico ed i commerci della Siberia). Quasi
sostanzialmente ignorato dalla critica, e invece di qualche possibile valore anche in rapporto alla scrittura più matura dell’autore,
è poi il suo interesse verso la colonizzazione di alcuni Stati americani allorché furono aperte nuove rotte per l’emigrazione. De
Roberto scrisse almeno due articoli su questo argomento e discusse del progetto di costruzione di comunità agricole negli Stati
Uniti con il politico inglese Somerset Archibald Beaumont (1835-1921), come testimoniano le lettere custodite tra i suoi carteggi.
Attraverso una ricognizione degli articoli pubblicati nel biennio 1879-1880 e l’integrazione con materiale inedito espunto
dall’epistolario dell’autore, si metterà in luce l’interesse derobertiano per le nuove frontiere geografiche e per le implicazioni sociali,
economiche e culturali a esse legate.
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Papers by Agnese Amaduri
L’articolo si propone di analizzare la novella XIII 9 de Le Piacevoli notti
di Straparola, rielaborazione del mito di Ermafrodito. Se la novellistica
delle prime decadi del Cinquecento si mostra ancora riluttante a recuperare il discorso mitologico, probabilmente per una più stretta osservanza del modello decameroniano, dalla metà del secolo il genere mostra una maggiore disponibilità, soprattutto nei confronti delle narrazioni delle Metamorfosi di Ovidio. Nella novella in esame, tuttavia, la possibilità della transizione dal femminile al maschile è dapprima declinata in chiave drammatica e quindi risolta con una chiosa comica a sfondo erotico; il mito, tuttavia, mantiene intatto il primigenio discorso sulla necessità di assecondare il dinamismo e la mutevolezza come parte integrante della natura umana e delle norme sociali, inoltre si coniuga con una riflessione sul genere letterario della fiaba.
The Mith of Hermaphrodite in Straparola’s «Le Piacevoli notti»
The article aims to analyse novella XIII 9 of Le Piacevoli notti by Straparola, a reworking of the myth of Hermaphrodite. If the novella’s
production of the first decades of the 16th century is still reluctant to recover the mythological discourse, probably due to a stricter adherence to
the Decameronian model, from the middle of the century the genre
shows a greater willingness, especially towards the narratives of Ovid’s
Metamorphoses. Nevertheless, in the novella under consideration, at first
the possibility of the transition from female to male is declined in a dramatic key, while later is resolved with a comic coda with an erotic
background; the myth, however, keeps intact the primal discourse on the
need to indulge dynamism and mutability as an integral part of human
nature and social norms. Also, it is combined with a reflection on the literary genre of the fable.
legata in particolare a riviste di carattere geografico e commerciale («L’Esploratore», «Il Giornale delle Colonie»). Se è
abbastanza noto l’interesse scientifico dell’autore per l’Etna, poco indagata è stata invece sinora la sua curiosità verso i viaggi
esplorativi che, assecondando le finalità delle riviste in cui pubblicava, potevano avere ricadute economiche significative (ad esempio
Il passaggio del Nord-Est. Spedizione artica svedese e L’Oceano Artico ed i commerci della Siberia). Quasi
sostanzialmente ignorato dalla critica, e invece di qualche possibile valore anche in rapporto alla scrittura più matura dell’autore,
è poi il suo interesse verso la colonizzazione di alcuni Stati americani allorché furono aperte nuove rotte per l’emigrazione. De
Roberto scrisse almeno due articoli su questo argomento e discusse del progetto di costruzione di comunità agricole negli Stati
Uniti con il politico inglese Somerset Archibald Beaumont (1835-1921), come testimoniano le lettere custodite tra i suoi carteggi.
Attraverso una ricognizione degli articoli pubblicati nel biennio 1879-1880 e l’integrazione con materiale inedito espunto
dall’epistolario dell’autore, si metterà in luce l’interesse derobertiano per le nuove frontiere geografiche e per le implicazioni sociali,
economiche e culturali a esse legate.
fornisce una disamina dettagliata dei suoi corrispondenti che parteciparono al conflitto e che gli fornirono testimonianza di esso, attraverso le lettere spedite dal fronte. Il presente lavoro arricchisce, dunque, la ricostruzione delle fonti utilizzate da De Roberto per comporre il proprio immaginario bellico. Tra il materiale inedito
è presente una lettera, del 1915, inviata dallo scrittore a un amico in zona di guerra: essa pare essere l’unica missiva derobertiana diretta al fronte superstite ma sconosciuta alla critica.
At the outbreak of the First World War, Federico De Roberto was going through a period of creative asthenia but the conflict gave him the opportunity to change his state. From the 1919 to the 1923 he published nine stories of different artistic quality with few apexes of absolute mastery (La paura, in primis, or Il rifugio). As usual for him, the author drew on true experiences thanks to a meticulous documentation. Examining De Roberto’s whole epistolary, this article offers
a detailed analysis of his correspondents who took part in the war, sending him their testimonies by letters from the front. Therefore, the work increases the reconstruction of the sources used by De Roberto to build his war imagery. Among his correspondence was founded only one letter sent by De Roberto to a friend in a war zone on the 1915, published few years later, and then forgotten by the criticism.
Il presente volume intende offrire un profilo complessivo della poetessa padovana attraverso il suo “canzoniere”, in cui la fragile eppure intensa vita di Gaspara s’intreccia con il percorso letterario e spirituale che la condusse all’edificazione del proprio dettato poetico. I versi ci restituiscono, dunque, la ricerca di un faticoso equilibrio tra recupero dei modelli e incessante ricerca di una personale, inedita cifra stilistica. Gaspara Stampa azzarda e vince la battaglia con la storia, raccogliendo l’eredità della letteratura laica e religiosa dei secoli precedenti e attingendo in modo diretto e spregiudicato alle Sacre Scritture. Offrendo il proprio io poetico sull’altare del dio Amore, Gaspara sacralizza se stessa e consegna il proprio nome alla posterità.
L’articolo si propone di analizzare la novella XIII 9 de Le Piacevoli notti
di Straparola, rielaborazione del mito di Ermafrodito. Se la novellistica
delle prime decadi del Cinquecento si mostra ancora riluttante a recuperare il discorso mitologico, probabilmente per una più stretta osservanza del modello decameroniano, dalla metà del secolo il genere mostra una maggiore disponibilità, soprattutto nei confronti delle narrazioni delle Metamorfosi di Ovidio. Nella novella in esame, tuttavia, la possibilità della transizione dal femminile al maschile è dapprima declinata in chiave drammatica e quindi risolta con una chiosa comica a sfondo erotico; il mito, tuttavia, mantiene intatto il primigenio discorso sulla necessità di assecondare il dinamismo e la mutevolezza come parte integrante della natura umana e delle norme sociali, inoltre si coniuga con una riflessione sul genere letterario della fiaba.
The Mith of Hermaphrodite in Straparola’s «Le Piacevoli notti»
The article aims to analyse novella XIII 9 of Le Piacevoli notti by Straparola, a reworking of the myth of Hermaphrodite. If the novella’s
production of the first decades of the 16th century is still reluctant to recover the mythological discourse, probably due to a stricter adherence to
the Decameronian model, from the middle of the century the genre
shows a greater willingness, especially towards the narratives of Ovid’s
Metamorphoses. Nevertheless, in the novella under consideration, at first
the possibility of the transition from female to male is declined in a dramatic key, while later is resolved with a comic coda with an erotic
background; the myth, however, keeps intact the primal discourse on the
need to indulge dynamism and mutability as an integral part of human
nature and social norms. Also, it is combined with a reflection on the literary genre of the fable.
legata in particolare a riviste di carattere geografico e commerciale («L’Esploratore», «Il Giornale delle Colonie»). Se è
abbastanza noto l’interesse scientifico dell’autore per l’Etna, poco indagata è stata invece sinora la sua curiosità verso i viaggi
esplorativi che, assecondando le finalità delle riviste in cui pubblicava, potevano avere ricadute economiche significative (ad esempio
Il passaggio del Nord-Est. Spedizione artica svedese e L’Oceano Artico ed i commerci della Siberia). Quasi
sostanzialmente ignorato dalla critica, e invece di qualche possibile valore anche in rapporto alla scrittura più matura dell’autore,
è poi il suo interesse verso la colonizzazione di alcuni Stati americani allorché furono aperte nuove rotte per l’emigrazione. De
Roberto scrisse almeno due articoli su questo argomento e discusse del progetto di costruzione di comunità agricole negli Stati
Uniti con il politico inglese Somerset Archibald Beaumont (1835-1921), come testimoniano le lettere custodite tra i suoi carteggi.
Attraverso una ricognizione degli articoli pubblicati nel biennio 1879-1880 e l’integrazione con materiale inedito espunto
dall’epistolario dell’autore, si metterà in luce l’interesse derobertiano per le nuove frontiere geografiche e per le implicazioni sociali,
economiche e culturali a esse legate.
fornisce una disamina dettagliata dei suoi corrispondenti che parteciparono al conflitto e che gli fornirono testimonianza di esso, attraverso le lettere spedite dal fronte. Il presente lavoro arricchisce, dunque, la ricostruzione delle fonti utilizzate da De Roberto per comporre il proprio immaginario bellico. Tra il materiale inedito
è presente una lettera, del 1915, inviata dallo scrittore a un amico in zona di guerra: essa pare essere l’unica missiva derobertiana diretta al fronte superstite ma sconosciuta alla critica.
At the outbreak of the First World War, Federico De Roberto was going through a period of creative asthenia but the conflict gave him the opportunity to change his state. From the 1919 to the 1923 he published nine stories of different artistic quality with few apexes of absolute mastery (La paura, in primis, or Il rifugio). As usual for him, the author drew on true experiences thanks to a meticulous documentation. Examining De Roberto’s whole epistolary, this article offers
a detailed analysis of his correspondents who took part in the war, sending him their testimonies by letters from the front. Therefore, the work increases the reconstruction of the sources used by De Roberto to build his war imagery. Among his correspondence was founded only one letter sent by De Roberto to a friend in a war zone on the 1915, published few years later, and then forgotten by the criticism.
Il presente volume intende offrire un profilo complessivo della poetessa padovana attraverso il suo “canzoniere”, in cui la fragile eppure intensa vita di Gaspara s’intreccia con il percorso letterario e spirituale che la condusse all’edificazione del proprio dettato poetico. I versi ci restituiscono, dunque, la ricerca di un faticoso equilibrio tra recupero dei modelli e incessante ricerca di una personale, inedita cifra stilistica. Gaspara Stampa azzarda e vince la battaglia con la storia, raccogliendo l’eredità della letteratura laica e religiosa dei secoli precedenti e attingendo in modo diretto e spregiudicato alle Sacre Scritture. Offrendo il proprio io poetico sull’altare del dio Amore, Gaspara sacralizza se stessa e consegna il proprio nome alla posterità.
Since antiquity, folly, nudity, and poetry have been strictly associated with truth, goodness, and divine ecstasy. The concept of poetic creation as a form of divine ecstasy, or furor, is at the heart of Plato’s Phaedrus, where poetic manìa (madness) is allocated the status of divine madness, along with its prophetic, mystic and amorous counterparts, with the latter, the madness of love, enjoying the highest status among all four. Throughout the pre-modern era, scholars committed to the study of the writings of Plato and Aristotle, alongside Hippocrates, Galen, and Avicenna, have all focused on the link between genius and folly, madness, and melancholy. From a Christian perspective, even though the Middle Ages had placed madness or folly in its hierarchy of vices, the most exemplary figure in early modern Italy who had acted foolishly and made use of nudity for Christ’s sake is Saint Francis of Assisi, also known as God’s Fool. Nearly three centuries after Saint Francis’s evangelical approach to embracing “the nakedness and shame of the Passion,” Desiderius Erasmus, echoing passages in Saint Paul, gave voice to a sublime celebration of folly as the mask Christ himself used to convey his spiritual message, as well as asserting that “only fools have a licence to declare the truth without offence”. With these considerations in mind, the twelve chapters in this volume aim to present original research perspectives, from Dante to Leopardi, exploring how nudity and folly have been drawn upon to consider the ambiguity implicit in the notion of truth when used to address historical, philosophical, political, religious, scientific and social discourses that are still very much relevant in our modern and contemporary world.