Papers by Enrico Galavotti
Non c'è dubbio che gli anni che vanno dall'ingresso in guerra dell'Italia all'estate del 1943 seg... more Non c'è dubbio che gli anni che vanno dall'ingresso in guerra dell'Italia all'estate del 1943 segnino una svolta fondamentale nella vicenda di Giuseppe Dossetti, perché sono quelli in cui questo giovane studioso di diritto canonico subisce, in parte suo malgrado e in parte per una scelta deliberata e accompagnata da alcune opzioni ben precise, una mutazione, che ne segnerà la vicenda umana per i decenni a seguire.
Monsignor Loris Francesco Capovilla (1915‑2016), private secretary of Pope
John XXIII, wrote a br... more Monsignor Loris Francesco Capovilla (1915‑2016), private secretary of Pope
John XXIII, wrote a brief journal of the first days of the Second Vatican Council. It is a source of great interest and importance both to see how this Venetian priest, placed in a very particular position, reacted to the beginning of the conciliar debates, as well as to see from inside some aspects of the functioning of the conciliar machine. This diary is in addition to the others that have been published in recent decades and that allow us finally to reconstruct in all its complexity the course of the Second Vatican Council, dropping the entirely ideological and misleading distinction between official and private sources
Introduzione. Iniziativa democratica, 1952-1958, in Edizione Nazionale delle Opere di Aldo Moro, Sezione I, Scritti e Discorsi, Vol. 2, Tomo 2, Iniziativa democratica (1952-1958), a cura di Enrico Galavotti, Bologna, Università di Bologna, 2024. ISBN: 9788854971585 https://aldomorodigitale.unibo.it/edition/browse/editorial_plan/122
From 13 March 2013 to 31 December 2022, Pope Francis served as Bishop of Rome while his predecess... more From 13 March 2013 to 31 December 2022, Pope Francis served as Bishop of Rome while his predecessor was still alive and living in the Vatican. Both Bergoglio and Ratzinger were clear about their respective roles from the outset, but Pope Francis wanted the former pope not to withdraw into silence and even encouraged him to continue offering advice. While the pastoral direction of the new pontificate was unfolding, in part diverging from that of previous decades, Bergoglio's opponents tried on several occasions to involve Ratzinger in opposition to the new pope, as if Benedict XVI were the authentic guardian of a Tradition that Bergoglio was undermining. Ratzinger rejected these attempts-partly facilitated by his own private secretary-and eventually chose to withdraw into silence to avoid further instrumentalisation. Despite the difficulties that arose during this papal cohabitation, this experience nonetheless set a precedent, the value and limits of which can only be fully appreciated with the passage of time.
From the ending of the pontificate of John XXIII until the death of Benedict XVI a different moda... more From the ending of the pontificate of John XXIII until the death of Benedict XVI a different modality has been defined with respect to the past in the treatment of the papal documents. While previously these documents were fully deposited in the Vatican archives, more recently a distinction has been introduced between office and private documents, whose final destination has been taken over by the executors. This new practice has anticipated access for historians to material that would normally be available later, but has also led to complications that will have to be taken into account.
The value of ad limina relationes as source documents has been widely enhanced by historiographic... more The value of ad limina relationes as source documents has been widely enhanced by historiographical research. These sources are capable of returning valuable information about the life of the diocese as well as the biography of the bishops who compiled it. The relationes compiled between 1945 and 1958 have the ability to offer valuable information on an ecclesial situation marked by the theme of reconstruction: not only material, but also in the sense of a redefinition of the core values of the society. In this way, through the relationes, it is possible to ascertain how the great slogans and the great ideas of the pontificate of Pius XII have actually been received locally
CARATTERISTICHE Questo libro è composto in New Aster, corpo 11: è stampato su carta Arcoprint Edi... more CARATTERISTICHE Questo libro è composto in New Aster, corpo 11: è stampato su carta Arcoprint Edizioni da 120 gr/m 2 delle Cartie1•e Fedrigoni; le segnature sono piegate a ventriquattresimi-formato rifilato 12:x20 cm-con legatura in brossura e cucitura a filo refe; la copertina è stampata su cartoncino Gardamat Art delle Ca1iiere Garda da 300 gr/m 2 plastificata lucida.
The Second Vatican Council did not give too much space to a discussion on the present and future ... more The Second Vatican Council did not give too much space to a discussion on the present and future fact of the Concordats. On one hand they were considered an indispensable instrument for the discipline of relations between Church and State; on the other hand, an in-depth discussion would have revealed the contradictions between some Concordats and the religious freedom approved by the Council. The effects of the Second Vatican Council would however be seen in the following decades, by concluding agreements which respected the Council’s decisions and set aside the myth of societas perfecta.
Dans le développement du christianisme, la dimension historique a constitué dès le début un phéno... more Dans le développement du christianisme, la dimension historique a constitué dès le début un phénomène essentiel. Les chrétiens ont immédiatement ressenti le besoin de raconter leur histoire et la manière de le faire a connu des évolutions fondamentales en phase avec celles que l’historiographie a affrontées au cours des siècles. Écrire l’histoire du christianisme signifie donc prendre acte qu’elle est avant tout, au-delà des représentations de lui-même et au-delà des difficultés découlant des divisions qu’il a connues au cours de son histoire, une histoire de baptisés, c’est-à-dire de personnes individuelles qui, au sein d’une dynamique communautaire, ont cherché à comprendre comment être fidèles à l’Évangile de Jésus. Et c’est peut-être dans cette direction que doit aller la recherche, plutôt que d’imiter les modes historiographiques : non pas raconter l’histoire de telle ou telle confession
chrétienne, ni créer une histoire oecuménique artificielle, mais raconter l’histoire des chrétiens en tant que tels, avec leurs richesses et leurs misères qu’ils partagent avec quiconque chemine dans l’humilité de l’histoire umaine
GARANZIA DI RISERVATEZZA La Casa generalizia della Congregazione degli Eremiti Camaldolesi In Tos... more GARANZIA DI RISERVATEZZA La Casa generalizia della Congregazione degli Eremiti Camaldolesi In Toscana, in qualità di Ente Morale editore, garantisce, ai sensi dell'art 13 del d.legs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, che i dati relativi agli abbonati vengono trattati nel rispetto della legge. li trattamento dei dati sarà correlato all'adempimento di finalità gestionali, amministrative, statistiche, di ricupero crediti, ricerche di mercato e promozionali su iniziative offerte dall'Ente, ed awerrà nel pieno rispetto dei principi di riservatezza, correttezza, liceità e trasparenza, anche mediante l'ausilio di mezzi elettronici e/o automatizzati. Il conferimento dei dati è facoltativo. Tuttavia il mancato conferimento degli stessi comporta la mancata elargizione dei servizi previsti. In ogni momento si potranno esercitare i diritti di cui all'art 7 del d.legl. 196/2003, tra cui cancellare i dati e opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al Responsabile Dati della Casa Generalizia, 52010 Camaldoli (Arezzo)
Le sintesi di Roncalli Angelo Giuseppe Roncalli continua a rappresentare a oltre mezzo secolo dal... more Le sintesi di Roncalli Angelo Giuseppe Roncalli continua a rappresentare a oltre mezzo secolo dalla sua morte un "oggetto" storico di straordinario interesse. Lo è certamente come caso storiografico: cioè per come intorno a lui si sono sviluppate ricerche che hanno tentato, con esiti più o meno convincenti, di mettere in luce le origini remote di scelte, sensibilità e intuizioni che sono giunte alla ribalta del mondo al momento della sua elezione nel 1958. 1 1 Si deve anzitutto al cantiere di ricerca apertosi presso l'Istituto per le Scienze Religiose di Bologna negli anni Ottanta una vera e propria svolta nella conoscenza della figura di Angelo Giuseppe Roncalli-Giovanni XXIII: si vedano a questo riguardo i primi contributi raccolti in Isnruro PER LE SCIENZE RELIGIOSE (ed.), Fede tradizione profezia. Studi su Giovanni
p ARTE IV-IN UN MOVIMENTO CATTOLICO VARIEGATO rottura era forse, proprio per la logica delle circ... more p ARTE IV-IN UN MOVIMENTO CATTOLICO VARIEGATO rottura era forse, proprio per la logica delle circostanze, l'unico sbocco possibile per due uomini che pure avevano condiviso, con una intimità che non consentiva ipocrisie, ideali, passioni e progetti per un quarto di secolo. L'incontro: il maestro e il discepolo In uno dei suoi volumi di meditazioni per i giovani di Ac, pubblicato nel 1944, e che significativamente vorrà dedicare proprio a Gedda, Carretto ricorda con accenti lirici, che ne rimarcano soprattutto la forza carismatica, il suo primo incontro con l'allora presidente della Giac, avvenuto nel 1930 a Torino: «Conobbi un medico di 28 anni», scriverà Carretto nel 1944, forte, bello, leale, dominatore. Stare con lui era per me un paradiso. Quando guardava i miei occhi sentivo il bisogno di essere buono. [ ... ] Mi condusse nella chiesetta dell'ospedale e la nostra intimità incominciò facendo assieme la Via Crucis. [ ... ] Con lui il soprannaturale prendeva consistenza nel mio animo. [ .. .] Il giovane medico teneva sulla mia spalla la sua buona mano e quel contatto mi elettrizzava: sarei andato in capo al mondo con lui2. Effettivamente l'incontro con Gedda segna una svolta fondamentale nella vita di Carretto. Gedda è all'epoca il presidente della Giac torinese ed è alla ricerca di validi collaboratori. Non gli sfugge la forte presa che Carretto riesce ad esercitare sui giovani: una qualità che non tarderà a causargli seri problemi con le autorità fasciste 3 , ma che è essenziale affinché l'associazione sia in grado di sostenersi ed espandersi. E non è difficile immaginare il peso dell'ascendente di Gedda nella decisione di Carretto di fare il proprio ingresso, nel giugno 193 3, tra i Missionari della regalità, il sodalizio che riunisce uomini votati a una consacrazione personale, impiantato poco più di dieci anni prima da padre Gemelli 4 • Gedda ne è membro dal 1929 e, nel 1937, ne diventa addirittura «Fratello maggiore», vale a dire il massimo responsabile dopo il padre fondatore Gemelli. Carretto segue fedelmente le orme del suo "mentore", che tra l'altro, nel 1934, viene investito della Presidenza centrale della Giac. Le segue anche quando, nel 1938, scoppia una grave crisi interna ai Missionari, che Gemelli vorrebbe risolvere azzerando tutto e chiedendo a ciascu
Since when he was a young seminarian, Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963) wrote a private Journa... more Since when he was a young seminarian, Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963) wrote a private Journal and in 1935 this became a daily occurrence. By this way, also the event that marked a turning point in his life, namely the election as pope in 1958 with the name of John XXIII, was recorded in his Journal. So this document, already interesting from several points of view, has become really extraordinary. Reading this Journal it is possible to observe the growth of awareness by Cardinal Roncalli of a possibility of his election as pope; at the same time this Journal shows in an exemplar way all the uncertainties concerning each papal election, that Roncalli himself gained over many years of contact with the leaders of the Curia of Pius XI and Pius XII
ARCHIVIO Giuseppe Vismara, L'archivio fotografico della Fondazione Papa Giovanni XXIII l'"evangel... more ARCHIVIO Giuseppe Vismara, L'archivio fotografico della Fondazione Papa Giovanni XXIII l'"evangelista di papa giovanni". loris francesco capovilla e la memoria di angelo giuseppe roncalli di Enrico Galavotti 1 ioannes xxiii 3 (2015) 39-71
Quando Giovanni XXIII, il 25 gennaio 1959, annuncia ai cardinali riuniti a San Paolo fuori le Mur... more Quando Giovanni XXIII, il 25 gennaio 1959, annuncia ai cardinali riuniti a San Paolo fuori le Mura la decisione di convocare un concilio ecumenico, padre Cipriano Vagaggini è un affermato e ormai maturo docente di Teologia dogmatica presso il Pontificio Ateneo di Sant'Anselmo a Roma, dove ha iniziato a insegnare quasi vent'anni prima 1. Ma, fuori dalle aule di questa prestigiosa università benedettina, Vagaggini ha acquistato fama soprattutto come esponente di quel Movimento Liturgico che, ormai da alcuni decenni, vincendo le resistenze e le esitazioni della gerarchia episcopale, sta percorrendo diametralmente l'Europa, associando tra loro ambienti e personaggi-particolarmente di lingua francese e tedesca-impegnati a definire le forme di un rinnovamento delle modalità attraverso le quali i fedeli esprimevano il loro culto 2. Da
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John XXIII, wrote a brief journal of the first days of the Second Vatican Council. It is a source of great interest and importance both to see how this Venetian priest, placed in a very particular position, reacted to the beginning of the conciliar debates, as well as to see from inside some aspects of the functioning of the conciliar machine. This diary is in addition to the others that have been published in recent decades and that allow us finally to reconstruct in all its complexity the course of the Second Vatican Council, dropping the entirely ideological and misleading distinction between official and private sources
chrétienne, ni créer une histoire oecuménique artificielle, mais raconter l’histoire des chrétiens en tant que tels, avec leurs richesses et leurs misères qu’ils partagent avec quiconque chemine dans l’humilité de l’histoire umaine
John XXIII, wrote a brief journal of the first days of the Second Vatican Council. It is a source of great interest and importance both to see how this Venetian priest, placed in a very particular position, reacted to the beginning of the conciliar debates, as well as to see from inside some aspects of the functioning of the conciliar machine. This diary is in addition to the others that have been published in recent decades and that allow us finally to reconstruct in all its complexity the course of the Second Vatican Council, dropping the entirely ideological and misleading distinction between official and private sources
chrétienne, ni créer une histoire oecuménique artificielle, mais raconter l’histoire des chrétiens en tant que tels, avec leurs richesses et leurs misères qu’ils partagent avec quiconque chemine dans l’humilité de l’histoire umaine