Books by Maicol Cutrì

Fondazione Pietro Bembo/Guanda, 2024
Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro
(1592-1675) è internazionalmente riconosciuto
... more Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro
(1592-1675) è internazionalmente riconosciuto
come uno dei testi più importanti del
Seicento europeo. Trattato di retorica universale,
costituisce il tentativo più ambizioso e sistematico
di interpretare e di dare ordine, partendo
da una solida base antropologica, a tutte
le possibili manifestazioni dell’ingegno nel cosmo,
dai gesti alla metafora, alla quale vengono
dedicate centinaia di pagine tra le più profonde
e originali sull’argomento. Nel suo insieme
si presenta come un singolare libro onnivoro,
in cui si intrecciano racconti, apologhi, iscrizioni,
rebus, frammenti poetici, come nell’architettura
di un mirabile giardino barocco, attraverso
le cui aiuole l’autore guida il lettore
con la mano sicura di una solida narrazione.
Lo stile, infine, è quello di uno scrittore di pregio,
che sa modulare toni e colori per non risultare
pedante e stimolare con lucidità l’immaginario
del lettore verso l’apprendimento
di una materia peregrina e di una teoria articolata
ma organica.
Questa edizione presenta per la prima volta
il testo integrale in veste moderna fissato criticamente
a partire dalle edizioni antiche, conservando
sulla pagina le peculiarità grafiche
volute dall’autore. Il testo è corredato a piè di
pagina da un commento ricco e puntuale, reso
necessario dalla complessità dell’impasto linguistico,
dalla ricchezza di citazioni, dalla abbondanza
e complessità dei riferimenti storici,
retorici e filosofici. Si tratta del primo commento
integrale a tutta l’opera, pensato per agevolare
la comprensione della lettera del testo e
della teoria retorica dell’autore, per dare la traduzione
dei frequenti passi in latino, per sciogliere
la fitta rete di riferimenti e per fornire,
all’occorrenza, brevi analisi stilistiche.
ETS, 2023
Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro è un capolavoro riconosciuto del Seicento europe... more Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro è un capolavoro riconosciuto del Seicento europeo, non solo italiano: a quasi 370 anni dalla sua pubblicazione, gli viene dedicato per la prima volta un saggio complessivo che ne indaga nel dettaglio gli aspetti storici, filologici e letterari. L’opera si dimostra unica nel suo genere per la capacità di conciliare un patrimonio culturale immenso di fonti, idee, spunti con un sistema di pensiero rigoroso e sistematico. Il saggio ne affronta la complessità e la ricchezza, fornendo strumenti utili al lettore per orientarsi e per interpretare correttamente il testo. Intende inoltre valorizzare il lavoro attento dell’autore mirato a renderlo un «libro aperto», quasi interattivo, non un semplice manuale.
Papers by Maicol Cutrì
Rivista di Letteratura Italiana, 2024
Si studiano per la prima volta le stampe delle "Rime varie" di Carlo Maria Maggi, che presentano ... more Si studiano per la prima volta le stampe delle "Rime varie" di Carlo Maria Maggi, che presentano una scelta di poesie in lingua ordinate a canzoniere. Dopo uno sguardo sulla diffusione dei manoscritti fino al 1687, si ricostruisce la collaborazione con Segneri e Redi per l’allestimento della princeps fiorentina. Sono indagate poi le ristampe uscite a breve distanza di tempo nel 1688, tracciando l’attento e complesso lavoro di revisione dell’autore. Sono forniti infine alcuni utili elementi di confronto con le edizioni postume di Muratori e dello stampatore anonimo del 1700, preliminari a un approfondimento delle raccolte trasmesse da codici manoscritti.
Esperienze letterarie, 2023
Riesaminando l’intricata tradizione testuale del Cannocchiale aristotelico, si traccia la respons... more Riesaminando l’intricata tradizione testuale del Cannocchiale aristotelico, si traccia la responsabilità degli stampatori e dei correttori nella produzione delle varie versioni del testo, per arrivare a identificare gli interventi autoriali. Sono poi esaminate nel dettaglio le varianti tra la prima e l’ultima stampa approvata dall’autore, con particolare attenzione alla fase intermedia tra le due.
Nuova Secondaria, 2023
Si fornisce una breve presentazione del saggio "Del
romanzo storico" di Manzoni, collocandolo nel... more Si fornisce una breve presentazione del saggio "Del
romanzo storico" di Manzoni, collocandolo nella
produzione dello scrittore e riassumendone essenzialmente
i contenuti. Si trascrive e si commenta
poi un passo significativo dell’opera, evidenziandone
il valore anche per l’insegnamento secondario.
Testo, 2023
Si analizza nel dettaglio il proemio dei Promessi sposi, confrontando le varianti tra le diverse ... more Si analizza nel dettaglio il proemio dei Promessi sposi, confrontando le varianti tra le diverse stesure e stampe del testo. L'attenzione è focalizzata sulla progressiva diminuzione di immagini mitologiche, prelevate da un repertorio tipicamente barocco: ciò viene interpretato come un avvicinamento tra il personaggio umbratile dell'anonimo scrittore del Seicento e il Manzoni scrittore del Fermo e Lucia. Si propongono infine alcune corrispondenze tra il proemio secentesco e il seguito del romanzo, per dimostrare la funzione programmatica del primo
Creneida, 2022
Nel più ampio contesto della filologia d'autore applicata a scrittori del Seicento, è preso in es... more Nel più ampio contesto della filologia d'autore applicata a scrittori del Seicento, è preso in esame il caso di Emanuele Tesauro e del suo Cannocchiale aristotelico. Sono analizzate le differenze tra le edizioni a stampa significative e particolare attenzione è dedicata alle varianti riconducibili all'autore.
Nuova Secondaria, 2021
Si leggono alcune poesie della raccolta Vita Nova (1999) della poetessa americana Louise Glück, p... more Si leggono alcune poesie della raccolta Vita Nova (1999) della poetessa americana Louise Glück, proponendo un confronto con Dante, in particolare con la figura di Francesca (canto V dell'Inferno) e con la raccolta giovanile Vita nuova, da cui deriva il titolo.
Studi secenteschi, 2021
L’articolo ripercorre le pubblicazioni sparse delle lettere di e a Emanuele Tesauro, proponendone... more L’articolo ripercorre le pubblicazioni sparse delle lettere di e a Emanuele Tesauro, proponendone per la prima volta un elenco esaustivo in ordine cronologico, che accoglie anche numerosi inediti. Si aggiunge inoltre la trascrizione e la contestualizzazione dei brevi carteggi con alcuni personaggi di spicco dell’epoca, come Leopoldo de’ Medici, Gregorio Leti e Giovanni Bona.
Kepos, 2021
Si indagano le citazioni bibliche di Occhi e nasi (1881) di Carlo Collodi, proponendo un percors... more Si indagano le citazioni bibliche di Occhi e nasi (1881) di Carlo Collodi, proponendo un percorso trasversale tra i racconti umoristici dell'opera che ne metta in luce un aspetto sostanziale: l'ironia. Analizzando i meccanismi retorici e imitativi sfruttati di volta in volta, verrà dimostrato come uno degli intenti del Collodi scrittore per adulti sia quello di ottenere la partecipazione di un lettore critico, conciliando con maestria le due istanze di intrattenimento e di denuncia.
Testo, 2020
Si traccia per la prima volta integralmente la storia editoriale di una delle opere più celebri ... more Si traccia per la prima volta integralmente la storia editoriale di una delle opere più celebri del Seicento italiano, Il Cannocchiale aristotelico. Si fornisce la descrizione di
tutte le stampe note e si ricostruisce il retroscena culturale in cui vanno collocate, prestando particolare attenzione alle modifiche del testo e degli apparati che lo accompagnano.
Viene dato spazio anche alla loro classificazione, riconoscendo due revisioni dell’autore
sulla prima edizione che comportano mutamenti sostanziali del testo, e di conseguenza
tre edizioni principali (1654, 1663 e 1670) da cui procedere per determinare gli apparati del
futuro testo critico.
Testo, 2019
Pressoché sconosciuto alla critica, un breve e anonimo ‘Syllabus’ di retorica,
stampato dal tor... more Pressoché sconosciuto alla critica, un breve e anonimo ‘Syllabus’ di retorica,
stampato dal torinese B. Zavatta nel 1672, si rivela di grande interesse se confrontato con la
produzione saggistica di Emanuele Tesauro che fa capo al celebre Cannocchiale aristotelico.
Studiando il testo e mettendolo a confronto con un manoscritto recentemente ritrovato
e pubblicato da Marco Maggi come ‘Vocabulario italiano’, nonché con le occasionali allu-
sioni alla storia del testo contenute nel Cannocchiale, si propone l’attribuzione dell’opera
ai materiali preparatori del capolavoro di Tesauro andati poi perduti. Si analizzano infine
i caratteri che accomunano questo lavoro e il famoso ‘Indice categorico’ nella loro genesi
dalla rielaborazione degli appunti sulla Retorica di Aristotele.
Parole Rubate/ Purloined Letters, 2018
Si raccolgono e si sciolgono le citazioni inserite da Francesco Fulvio Frugoni nel 'ritratto dell... more Si raccolgono e si sciolgono le citazioni inserite da Francesco Fulvio Frugoni nel 'ritratto dell'ozioso', che si legge nel terzo volume dei suoi 'Ritratti critici '(1669). Si indagano quindi le ragioni dell'eclettico enciclopedismo che caratterizza la prosa tardo-barocca del frate genovese, sottolineando le riprese e le variazioni dello stesso ritratto inserito poi nel primo volume del 'Cane di Diogene' (1689).
Studi secenteschi, 2017
In questo contributo si trascrivono parzialmente e si contestualizzano due lettere di Francesco F... more In questo contributo si trascrivono parzialmente e si contestualizzano due lettere di Francesco Fulvio Frugoni a Cristoforo Ivanovich, pubblicate nel secondo tomo della "Minerva al tavolino" (1688) di quest’ultimo. Leggendole alla luce della recente scoperta di nuove testimonianze sulla vita di Frugoni, si cerca di ricostruire il suo soggiorno genovese dell’agosto 1681 e i suoi ultimi mesi di vita dell’estate 1686. Si trascrive inoltre il sonetto "In questa urna real, cangiato il trono", attribuito allo stesso Frugoni nella "Minerva al tavolino", utile per chiarire i rapporti del frate genovese con i Minimi veneziani presso i quali soggiornava già dal 1683.
Book Chapters by Maicol Cutrì
Oltre il limite. Letteratura e disabilità, 2022
Si indaga la diffusione di tecniche per l'insegnamento ai sordomuti nella Spagna del Seicento, pe... more Si indaga la diffusione di tecniche per l'insegnamento ai sordomuti nella Spagna del Seicento, per approfondire il caso peculiare del principe Emanuele Filiberto di Savoia Carignano, istruito a Madrid durante l'esilio della famiglia da Torino. Si riscontrano poi alcuni elementi negli scritti di Emanuele Tesauro, istitutore torinese del principe al suo ritorno, che mostrano l'interesse per il caso del suo allievo e per la possibilità di una comunicazione integrata anche con segni non verbali.
Letteratura e scienze. Atti del XXIII Congresso dell'ADI, 2021
Si mettono a confronto alcuni passi del "Cannocchiale aristotelico" di Emanuele Tesauro con scrit... more Si mettono a confronto alcuni passi del "Cannocchiale aristotelico" di Emanuele Tesauro con scritti precedenti dello stesso autore, sciogliendo così i riferimenti impliciti e indagando le fonti di ambito scientifico. Si forniscono anche indicazioni sul lavoro retorico compiuto da Tesauro nella sua opera maggiore e si avanzano alcune ipotesi sul pensiero dell'autore riguardo alla nuova scienza del Seicento e al suo impatto culturale.
Trame nascoste. Studi su Giorgio Colli, 2018
Critical or Annotated Editions by Maicol Cutrì
Neri Pozza, 2024
I testi giovanili di Giorgio Colli qui esemplarmente raccolti da Luca Torrente e Maicol Cutrì off... more I testi giovanili di Giorgio Colli qui esemplarmente raccolti da Luca Torrente e Maicol Cutrì offrono un eccezionale contributo alla comprensione della genesi del pensiero di uno dei maestri della cultura italiana del Novecento.
Venezia, lineadacqua, 2022
Edizione commentata della commedia "Il fantasima" (1748) di Vincenzo Rota per la "Biblioteca Preg... more Edizione commentata della commedia "Il fantasima" (1748) di Vincenzo Rota per la "Biblioteca Pregoldoniana" (n° 36) dell'Archivio del Teatro Pregoldoniano (www.usc.gal/goldoni).
Talks by Maicol Cutrì
![Research paper thumbnail of [Volti del pensiero politico 2017]. La formazione dell'uomo politico. Machiavelli e l'educazione al buon governo](https://attachments.academia-assets.com/56724499/thumbnails/1.jpg)
Machiavelli e l'educazione al buon governo* 1 Niccolò Machiavelli (Firenze, 1469-1527) è il pensa... more Machiavelli e l'educazione al buon governo* 1 Niccolò Machiavelli (Firenze, 1469-1527) è il pensatore tra quelli presentati quest'anno che necessita forse di un'interpretazione più forte, per due motivi: primo, per la distanza che ci separa da lui; secondo per la qualità letteraria delle sue opere, onde per cui non è così immediato comprendere la teoria da cui derivano le sue varie osservazioni. Proporrò dunque una tesi che ci permetta di vedere un aspetto dei suoi trattati politici che può dare luogo a discussioni attuali: le istituzioni politiche hanno una sostanza storica da cui non possono prescindere (I), e un governo funzionante, un "buon" governo, che assicuri quindi stabilità e prosperità allo Stato, è di volta in volta assicurato dalla coscienza politica dei suoi componenti (II). E che quindi l'uomo politico dovrebbe avere gli strumenti per affrontare i momenti di crisi come momenti in cui nuove possibilità di azione politica vengano esplorate (III). Per seguire questi punti, farò riferimento a quanto scritto da Machiavelli soprattutto nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, in cui viene trattata la forma di governo repubblicana con più approfondimento rispetto a quella monarchica, o agli stati d'eccezione come la dittatura o simili accentramenti di potere basate sulla forza militare. E Machiavelli insiste particolarmente su questa forma di governo, mentre con il precedente Principe aveva riflettuto sulle varie declinazioni di quella monarchica, per il fatto che la ritiene la più valida per assicurare la libertà dei cittadini e l'applicazione di norme valide per tutti i componenti della società.
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Books by Maicol Cutrì
(1592-1675) è internazionalmente riconosciuto
come uno dei testi più importanti del
Seicento europeo. Trattato di retorica universale,
costituisce il tentativo più ambizioso e sistematico
di interpretare e di dare ordine, partendo
da una solida base antropologica, a tutte
le possibili manifestazioni dell’ingegno nel cosmo,
dai gesti alla metafora, alla quale vengono
dedicate centinaia di pagine tra le più profonde
e originali sull’argomento. Nel suo insieme
si presenta come un singolare libro onnivoro,
in cui si intrecciano racconti, apologhi, iscrizioni,
rebus, frammenti poetici, come nell’architettura
di un mirabile giardino barocco, attraverso
le cui aiuole l’autore guida il lettore
con la mano sicura di una solida narrazione.
Lo stile, infine, è quello di uno scrittore di pregio,
che sa modulare toni e colori per non risultare
pedante e stimolare con lucidità l’immaginario
del lettore verso l’apprendimento
di una materia peregrina e di una teoria articolata
ma organica.
Questa edizione presenta per la prima volta
il testo integrale in veste moderna fissato criticamente
a partire dalle edizioni antiche, conservando
sulla pagina le peculiarità grafiche
volute dall’autore. Il testo è corredato a piè di
pagina da un commento ricco e puntuale, reso
necessario dalla complessità dell’impasto linguistico,
dalla ricchezza di citazioni, dalla abbondanza
e complessità dei riferimenti storici,
retorici e filosofici. Si tratta del primo commento
integrale a tutta l’opera, pensato per agevolare
la comprensione della lettera del testo e
della teoria retorica dell’autore, per dare la traduzione
dei frequenti passi in latino, per sciogliere
la fitta rete di riferimenti e per fornire,
all’occorrenza, brevi analisi stilistiche.
Papers by Maicol Cutrì
romanzo storico" di Manzoni, collocandolo nella
produzione dello scrittore e riassumendone essenzialmente
i contenuti. Si trascrive e si commenta
poi un passo significativo dell’opera, evidenziandone
il valore anche per l’insegnamento secondario.
tutte le stampe note e si ricostruisce il retroscena culturale in cui vanno collocate, prestando particolare attenzione alle modifiche del testo e degli apparati che lo accompagnano.
Viene dato spazio anche alla loro classificazione, riconoscendo due revisioni dell’autore
sulla prima edizione che comportano mutamenti sostanziali del testo, e di conseguenza
tre edizioni principali (1654, 1663 e 1670) da cui procedere per determinare gli apparati del
futuro testo critico.
stampato dal torinese B. Zavatta nel 1672, si rivela di grande interesse se confrontato con la
produzione saggistica di Emanuele Tesauro che fa capo al celebre Cannocchiale aristotelico.
Studiando il testo e mettendolo a confronto con un manoscritto recentemente ritrovato
e pubblicato da Marco Maggi come ‘Vocabulario italiano’, nonché con le occasionali allu-
sioni alla storia del testo contenute nel Cannocchiale, si propone l’attribuzione dell’opera
ai materiali preparatori del capolavoro di Tesauro andati poi perduti. Si analizzano infine
i caratteri che accomunano questo lavoro e il famoso ‘Indice categorico’ nella loro genesi
dalla rielaborazione degli appunti sulla Retorica di Aristotele.
Book Chapters by Maicol Cutrì
Critical or Annotated Editions by Maicol Cutrì
Talks by Maicol Cutrì
(1592-1675) è internazionalmente riconosciuto
come uno dei testi più importanti del
Seicento europeo. Trattato di retorica universale,
costituisce il tentativo più ambizioso e sistematico
di interpretare e di dare ordine, partendo
da una solida base antropologica, a tutte
le possibili manifestazioni dell’ingegno nel cosmo,
dai gesti alla metafora, alla quale vengono
dedicate centinaia di pagine tra le più profonde
e originali sull’argomento. Nel suo insieme
si presenta come un singolare libro onnivoro,
in cui si intrecciano racconti, apologhi, iscrizioni,
rebus, frammenti poetici, come nell’architettura
di un mirabile giardino barocco, attraverso
le cui aiuole l’autore guida il lettore
con la mano sicura di una solida narrazione.
Lo stile, infine, è quello di uno scrittore di pregio,
che sa modulare toni e colori per non risultare
pedante e stimolare con lucidità l’immaginario
del lettore verso l’apprendimento
di una materia peregrina e di una teoria articolata
ma organica.
Questa edizione presenta per la prima volta
il testo integrale in veste moderna fissato criticamente
a partire dalle edizioni antiche, conservando
sulla pagina le peculiarità grafiche
volute dall’autore. Il testo è corredato a piè di
pagina da un commento ricco e puntuale, reso
necessario dalla complessità dell’impasto linguistico,
dalla ricchezza di citazioni, dalla abbondanza
e complessità dei riferimenti storici,
retorici e filosofici. Si tratta del primo commento
integrale a tutta l’opera, pensato per agevolare
la comprensione della lettera del testo e
della teoria retorica dell’autore, per dare la traduzione
dei frequenti passi in latino, per sciogliere
la fitta rete di riferimenti e per fornire,
all’occorrenza, brevi analisi stilistiche.
romanzo storico" di Manzoni, collocandolo nella
produzione dello scrittore e riassumendone essenzialmente
i contenuti. Si trascrive e si commenta
poi un passo significativo dell’opera, evidenziandone
il valore anche per l’insegnamento secondario.
tutte le stampe note e si ricostruisce il retroscena culturale in cui vanno collocate, prestando particolare attenzione alle modifiche del testo e degli apparati che lo accompagnano.
Viene dato spazio anche alla loro classificazione, riconoscendo due revisioni dell’autore
sulla prima edizione che comportano mutamenti sostanziali del testo, e di conseguenza
tre edizioni principali (1654, 1663 e 1670) da cui procedere per determinare gli apparati del
futuro testo critico.
stampato dal torinese B. Zavatta nel 1672, si rivela di grande interesse se confrontato con la
produzione saggistica di Emanuele Tesauro che fa capo al celebre Cannocchiale aristotelico.
Studiando il testo e mettendolo a confronto con un manoscritto recentemente ritrovato
e pubblicato da Marco Maggi come ‘Vocabulario italiano’, nonché con le occasionali allu-
sioni alla storia del testo contenute nel Cannocchiale, si propone l’attribuzione dell’opera
ai materiali preparatori del capolavoro di Tesauro andati poi perduti. Si analizzano infine
i caratteri che accomunano questo lavoro e il famoso ‘Indice categorico’ nella loro genesi
dalla rielaborazione degli appunti sulla Retorica di Aristotele.
Questo libro presenta un progetto che si propone di studiare la presenza della figura del lettore nei testi letterari e nei media. Si tratta di un’esplorazione di situazioni in cui si parla di lettore e di lettura (per esempio perché l'autore si rivolge ai lettori, perché il lettore compare come personaggio, perché si parla di lettura, ecc.), con l'obiettivo di raccogliere testimonianze che riguardano culture e forme di comunicazione diverse e anche diversi momenti nella storia. Sono stati raccolti dodici contributi, che ci permettono di esplorare il campo attraverso gli occhi e la competenza di studiosi dotati di competenze diverse, stili e interessi diversi, in modo da costruire una prima campionatura dell'oggetto dello studio. Si parla del lettore collaborativo di Dante Alighieri, di lettori e pubblico nella novellistica italiana del XV° secolo, di lettura e (ri)scrittura dell’antico negli antiquari rinascimentali, di lettura nelle scrittrici siciliane dell'Otto-Novecento, del lettore nella forma breve del narrare nel primo Novecento in Italia, di immagini di lettori nella critica letteraria italiana di inizio Novecento, di lettura e lettore nelle narrazioni post-apocalittiche, della figura del lettore nella prosa emiliana contemporanea, del lettore nel Bildungsroman contemporaneo, di lettori nel cinema e dell’atto di lettura dei testi digitali.