Books by Federico Creatini

Partecipata italiana della potenza multinazionale J. & P. Coats, la Cucirini Cantoni Coats è stat... more Partecipata italiana della potenza multinazionale J. & P. Coats, la Cucirini Cantoni Coats è stata la realtà industriale più significativa della Lucchesia. Al suo interno hanno lavorato almeno quattro generazioni di lucchesi, soprattutto donne, segnando i termini di una trasformazione produttiva che nel XX secolo ha portato la città e parte della provincia a crescere attorno al grande stabilimento dell’Acquacalda. I tre capitoli che compongono il volume, arricchiti da un saggio di Andrea Ventura, ne ripercorrono la storia lungo l’arco del Novecento. Lo fanno mettendo al centro la dimensione conflittuale, analizzando diacronicamente e dal basso quei processi di rivendicazionismo che dalle lotte del 1919-1921 si protrassero fino alla prima metà degli anni Novanta. Studiare il conflitto sociale alla Cucirini Cantoni Coats, ad ogni modo, significa anche superare un’esegesi dualistica delle dinamiche rivendicative, entrando nelle pieghe di un’area tradizionalmente conservatrice ma capace di trovare nei propri spazi politici e civili un dinamismo difficilmente inquadrabile all’interno di rigidi schemi ideologici. Ciò sottende un rischio che questo libro ha accettato di correre: ovvero, riproporre localmente le fratture, le congiunture e le periodizzazioni nazionali senza però calarle dall’alto, tentando cioè di eludere – attraverso un’attenta ricostruzione territoriale – eccessive polarizzazioni interpretative e l’eventualità di soffocare in concetti aprioristici i molteplici piani di lettura conflittuale.

Il volume esamina i processi di formazione sindacale e di conflittualità sociale all’interno dell... more Il volume esamina i processi di formazione sindacale e di conflittualità sociale all’interno della Cantoni Cucirini Coats di Lucca. Sorta come società semplice nata dalla fusione tra il cotonificio Niemack (a Lucca dal 1878) e quello Cantoni di Milano, la fabbrica ha rivestito fin dalla fondazione un ruolo rilevante nella città toscana. L’analisi prende il via dall’immediato dopoguerra fino a giungere ai primi anni Settanta. È in questa fase che, anche a Lucca, il picco massimo di rivendicazionismo raggiunto dalle forze operaie inizia a scontrarsi gradualmente con i mutamenti che coinvolgono il sistema sociale ed economico italiano. È il secolo del lavoro che muta le sue forme. È l’assetto produttivo lucchese che, investito dalle trasformazioni indotte dal neoliberismo, conosce un graduale smantellamento dei suoi complessi industriali più significativi. Ciò porta, negli anni, prima al decentramento della produzione in altre province italiane, poi alla delocalizzazione degli impianti Cantoni Coats nei paesi dell’est Europa. Il volume, ad ogni modo, si ferma appena alle soglie di questa trasformazione e ci riconduce piuttosto ad un’Italia ormai estinta, operaia, riconoscibile attraverso i ricordi dei nostri genitori e dei nostri nonni. La fabbrica chiuderà definitivamente nel 2007, interrompendo così un legame storico con la città. Un legame nato nel 1904 e fondamentale nel trasformare la società lucchese nel corso del XX secolo, dal momento che la Cantoni non ha rappresentato solo ed esclusivamente un punto di avanzamento economico per la Lucchesia, ma anche e soprattutto sociale. Sarà questo, guardando al secondo dopoguerra, l’obiettivo del presente lavoro: dimostrare cioè come le forme di rivendicazionismo si siano sviluppate all’interno dello stabilimento tra il 1945 e il 1972, finendo per condizionare e coinvolgere l’intera struttura produttiva della città sul finire degli anni Sessanta.
Articles by Federico Creatini
Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre inf... more Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
Frisanco prevedeva tre fasi: una prima, rinominata «fase di tipo assistenziale», che si estendeva... more Frisanco prevedeva tre fasi: una prima, rinominata «fase di tipo assistenziale», che si estendeva fino ai primi anni Sessanta; una seconda, definita «fase di evoluzione e mobilitazione organizzativa», che originava nei lunghi anni Settanta per chiudersi con la legge quadro; una terza, fissata come «fase di consolidamento», incentrata-tra le altre-sulla professionalizzazione, sulla dipartimentalizzazione e sulla progressiva autonomia dai vincoli affiliativi del volontariato.
Il contributo ricostruisce sul piano statistico e quantitativo uno degli aspetti meno studiati de... more Il contributo ricostruisce sul piano statistico e quantitativo uno degli aspetti meno studiati della Chiesa di Pio XII: la fondazione di chiese e parrocchie come risposta confessionale e anticonflittuale ai processi di urbanizzazione e industrializzazione. Nello specifico, l’indagine si concentra sulle modalità d’intervento edilizio e sulle relazioni economiche adottate dalla Chiesa veneziana di fronte gli sviluppi della terraferma marciana tra il 1946 e il 1958. La ricostruzione mostra come alla base della cooperazione tra Curia patriarcale, enti locali e gruppi imprenditoriali vi fosse un progetto ecclesiastico autonomo, pur sostenuto da un compromesso sociale e politico.

Introduzione chIara martInellI, alIce vannucchI 5 curatrIcI Saggi GabrIele cappellI Decentramento... more Introduzione chIara martInellI, alIce vannucchI 5 curatrIcI Saggi GabrIele cappellI Decentramento, divario regionale e ritardo comparato: l'istruzione primaria in Italia, 1861-1921 9 andrea dessardo I maestri cattolici e lo Stato (1900-1909) 21 chIara martInellI Lo spostato. Chi era costui? 37 FederIco creatInI Antifascisti in cattedra: metodologia, questioni e prospettive di ricerca nelle carte del Casellario Politico Centrale 53 davIde trevIsanello «Nella pagella avevamo tutti dieci»: nascita di una scuola a tempo pieno 67 alFIero boschIero Lavoratori, conoscenza, potere 77 Contributi matteo moca Provare a "rimuovere gli ostacoli". Un progetto sui significati dei Principi fondamentali della Costituzione italiana 91 sIlvIa Guetta Didattica per la conoscenza della Shoah: alcune proposte di lavoro 97 aGnese portIncasa Novecento.org: vent'anni di storia da raccontare 109 Discussione sul volume alIce vannucchI Public history of education: riflessioni, testimonianze, esperienze 119

L’importanza della dimensione caritativa nella pastorale di Angelo Giuseppe Roncalli è stata lar... more L’importanza della dimensione caritativa nella pastorale di Angelo Giuseppe Roncalli è stata largamente analizzata dalla storiografia che si è occupata di ricostruire le tappe della sua vita. Una lettura sostanzialmente univoca, protesa ad individuare nella promulgazione dei precetti sociali da parte del futuro pontefice un «abito mentale» tanto nuovo quanto legato alla tradizione intransigente. Finora, a mancare è stata però un’adeguata contestualizzazione di questa operatività, condizione imprescindibile per comprendere a fondo l’emergere di peculiarità destinate a lasciare il segno nel corso delle sue esperienze episcopali. Da questo punto di vista, tra i momenti più significativi figura senza dubbio il lustro trascorso a Venezia dal futuro Giovanni XXIII (1953-1958): in terra lagunare la dimensione spirituale della carità roncalliana trovò un'attuazione pragmatica strettamente legata alle trasformazioni socio-economiche marciane, registrando interessanti tratti di continuità a discontinuità pastorale con i suoi predecessori. Di conseguenza, la disamina sarà divisa in due parti: una prima, in cui verrà ricostruita la singolare promulgazione delle opere caritative da parte del patriarca Roncalli; una seconda, dove ne sarà valutata l’espansione strutturale e collegiale in risposta alla questione operaia veneziana degli anni Cinquanta.
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Per un quadro del conflitto sociale in Lucchesia: origini e forme di un 1969 federico creatini Il... more Per un quadro del conflitto sociale in Lucchesia: origini e forme di un 1969 federico creatini Il 3 maggio 1969, Alessandro Cardulli chiudeva un suo articolo sulle pagine de "l'Unità" con una frase evocativa: «dove prima si taceva, adesso si grida» 1. L'espressione del corrispondente comunista non alludeva solo agli scioperi che stavano animando parte della Lucchesia 2 , quanto alla percezione di una trasformazione sociale in atto: «Lucca-scriveva-non è più una città di anime morte», suggellando alcune osservazioni formulate durante le rivendicazioni dell'aprile 1963 3. Tuttavia, la decisione di collocare in apertura il pezzo de "l'Unità" non sta a indicare un'adesione al giudizio di Cardulli. Questo saggio, anzi, tenterà di constatarne la validità: in quale forma è possibile individuare nel 1969 lucchese l'apice di un mutamento così significativo? Nel rispondere, dopo un necessario inqua
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Prima edizione aprile 2024 I diritti di riproduzione e di adattamento totale o parziale e con qua... more Prima edizione aprile 2024 I diritti di riproduzione e di adattamento totale o parziale e con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il consenso dell'Editore. In merito alla pubblicazione delle immagini riprodotte nel presente volume, l'Editore rimane a disposizione di eventuali aventi diritto.
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