Alessandro Gaudio

Ha indirizzato i suoi interessi prevalentemente alla letteratura del secondo Novecento, non trascurando tuttavia di compiere ricerche approfondite anche in altri campi di studio. Lo confermano le otto monografie, due delle quali dedicate a Paolo Volponi e a Guido Morselli, una indirizzata all'esame di un momento particolare della storia letteraria tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento, una quarta rivolta a indagare un aspetto della scrittura letteraria (il rapporto tra fisiognomica e letteratura, oggetto già di uno studio del 2006), una quinta, Il limite di Schönberg. Il principio ibrido, il disagio e la mancata fine del romanzo, uniformata a una prospettiva comparata, peraltro già ampiamente percorsa nelle precedenti ricerche e in molti saggi, una sesta, Il romanzo del Sud, sui limiti e le contraddizioni della questione meridionale nelle opere di alcuni scrittori italiani, una settima, Gli anelli di Saturno, dedicata a temi quali l'inconscio, il caso, il vuoto e il disagio della civiltà, la paura della morte, l'utopia, l'incertezza, la ripetizione e al modo in cui se ne sono occupati autori come Musil, Trakl, Wittgenstein, Bernhard, Sebald, Volponi, Landolfi, Morselli e altri, e un'ultima, Necessità del romanzo. Meditazioni minime per una critica della modernità, all'interno della quale si identifica nel romanzo una disposizione (molto più che un genere letterario) che consentirebbe, più di altre, di far fronte alla complessità della civiltà di oggi. I suoi studi più recenti lo hanno indotto a confrontarsi con alcuni problemi della cultura occidentale contemporanea, individuati anche nell'ambito delle arti figurative e del romanzo: da quelli relativi alle tematiche ambientali e sociali, alla dimensione politica di alcune proposte intellettuali, fino alle sfere dell'interculturalità, della traduzione e dell'infanzia.
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