Papers by patrizia manduchi
Práxis e Hegemonia Popular, Dec 20, 2023

Storia urbana, Jul 1, 2015
Il saggio si propone di seguire le orme del grande viaggiatore marocchino Abu ‘Abdallah Ibn Battu... more Il saggio si propone di seguire le orme del grande viaggiatore marocchino Abu ‘Abdallah Ibn Battuta (1304-1368) con particolare riguardo alla sua sosta nella citta di Costantinopoli nel 1332. Dopo aver compiuto i riti del piu importante pilastro del culto musulmano, il hajj, nel novembre 1326, il giovane Ibn Battuta non riprese la via di casa verso il lontano Marocco, ma decise di approfi ttare della carovana che riportava i pellegrini verso est, diretta a Kufa (1327), dando inizio al suo straordinario viaggio verso lo sterminato continente asiatico. Il suo viaggio e raccontato dettagliatamente nella sua celeberrima ri? la, diario di viaggio, prezioso strumento di conoscenza delle terre e dei popoli da lui visitati. L’obiettivo della ri? la e quello di descrivere la vastita e la varieta delle terre dell’Islam, di offrire una descrizione utile a quanti seguiranno gli stessi percorsi e di celebrare la grandiosita dell’Islam, che comprendeva territori sterminati, popolazioni diverse e culture accomunate dall’appartenenza a quella comunita virtuale detta umma, basata su una religione il cui centro si trovava a centinaia, quando non a migliaia di chilometri di distanza. Da questa sterminata mole di informazioni, nostra intenzione e estrapolare alcune pagine della ri? la che forniscono una sorprendente e interessantissima descrizione di un momento di breve durata, ma molto particolare del suo percorso asiatico: quello dell’entrata nel cuore della Cristianita orientale, quando per un breve periodo Battuta non e piu un viaggiatore musulmano che viaggia in terre lontanissime ma comunque musulmane, ma uno straniero, "infedele", che ha bisogno di protezione per non subire violenza in terra cristiana. Partendo dai territori dell’Orda d’Oro, Transoxiana e Afghanistan, approfi ttando di un’inaspettata circostanza, egli visitera la citta di Costantinopoli, la mitica capitale dell’impero bizantino, compiendo nel 1332 l’unica escursione in terra non musulmana di tutto il suo trentennale percorso, se si eccettua la lontana Cina.
FrancoAngeli, 2006
DALLA PENNA AL MOUSE éli rttrt"nti di diffusione del concetto di gihed Ginad, termine rievocatore... more DALLA PENNA AL MOUSE éli rttrt"nti di diffusione del concetto di gihed Ginad, termine rievocatore di antiche paure'.clo9iale' scontri di civiltà, è utitizzato ,"rbi" più di frequentà per definire la guerra che l,lslam sembra uu"t'àiànLiato all'Occidente. Già tradurre il termine con l,improprio "gueiirunià;, invece che con il più corretto signifi

Nella lunga e ricca storia dei rapporti intercorsi fra italiani e tunisini, un periodo di partico... more Nella lunga e ricca storia dei rapporti intercorsi fra italiani e tunisini, un periodo di particolare interesse e quello fra la meta degli anni ’30 del XX secolo e la fine della seconda guerra mondiale, quando decine e decine di oppositori politici al regime fascista trovarono rifugio in Tunisia e organizzarono li una rete di lotta. Il contesto in cui si trovarono a vivere e operare era quello di una Tunisia protettorato francese, gia scossa da forti fermenti anticoloniali e nazionalistici (nel 1934 Habib Burghiba fonda il partito del Neo-Destur), ed il ruolo che gli italiani svolsero fu non irrilevante, sia nel settore della stampa (e della stampa di sinistra in particolare) sia nelle organizzazioni politiche e sindacali locali. In questo contesto il mio intervento si focalizzera sulla figura di Velio Spano, nato a Teulada in Sardegna nel 1905, espatriato clandestinamente in Francia, dove entro nell’apparato esteri del PCI, poi condannato a sei anni di reclusione dal Tribunale spec...
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