
Alberto Mola
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Papers by Alberto Mola
I teoremi del benessere che ne derivano e l’idea della ricerca dell’efficienza paretiana hanno profondamente influenzato il nostro modo di pensare all’economia e vengono spesso tirati in ballo come argomentazione a sostegno dell’idea che il libero mercato sia il migliore sistema per l’allocazione delle risorse.
Nei libri di testo universitari viene spesso prestata poca attenzione alle categorie concettuali utilizzate e vi è una discreta ambiguità rispetto al campo di applicazione e di utilizzo del modello. In alcuni di questi viene sostenuto che, grazie a semplici assunzioni che vengono presentate come molto plausibili, il modello, valido per l’economia positiva possa essere impiegato anche per rispondere a problematiche normative. In altri, invece, viene esplicitata una distinzione precisa, il modello è valido in economia positiva, mentre viene sottolineato che domande di tipo normativo coinvolgono considerazioni di carattere etico e filosofico, tuttavia anche in questi testi non vi è chiarezza su cosa il modello descriva anche solo da un punto di vista positivo. Infatti è di fondamentale rilevanza capire se il modello serva per descrivere i comportamenti e le scelte dei consumatori “così come avvengono” o descriva anche gli stati raggiunti dagli individui “così come sono”. In altri ancora, le problematiche riguardo il campo di applicabilità e la distinzione tra economia normativa e positiva non vengono nemmeno menzionati. Vedremo anche come la terminologia utilizzata nella descrizione del modello possa indurre facilmente ad una interpretazione semplicistica ma fuorviante delle categorie concettuali utilizzate.
Nello sviluppo del lavoro ci soffermeremo anche su numerose fonti che utilizzano il modello Arrow-Debreu e/o gli assunti di razionalità che ne costituiscono le fondamenta come base teorica per tecniche di misurazione dell’impatto di politiche pubbliche, i vari metodi di calcolo del surplus sociale e del consumatore, o per tecniche di rilevazione delle preferenze e misurazione del valore economico di beni pubblici, metodi c.d. di “contingent valuation” ampiamente utilizzati per la misurazione del valore economico di beni pubblici, nel campo dell’economia ambientale e nel campo dell’economia sanitaria. Lo scopo di questo lavoro è mostrare come numerose evidenze sperimentali mettano in discussione la possibilità di utilizzo degli assunti di razionalità anche solo come approssimazione del comportamento umano e come le conclusioni che ne derivano portano ad alcuni ripensamenti sulle categorie concettuali associate a variabili formali nel modello Arrow-Debreu sollevando dei dubbi sull’apporto che il modello possa fornire come supporto decisionale per questioni di economia normativa e sul suo reale ambito descrittivo.
I teoremi del benessere che ne derivano e l’idea della ricerca dell’efficienza paretiana hanno profondamente influenzato il nostro modo di pensare all’economia e vengono spesso tirati in ballo come argomentazione a sostegno dell’idea che il libero mercato sia il migliore sistema per l’allocazione delle risorse.
Nei libri di testo universitari viene spesso prestata poca attenzione alle categorie concettuali utilizzate e vi è una discreta ambiguità rispetto al campo di applicazione e di utilizzo del modello. In alcuni di questi viene sostenuto che, grazie a semplici assunzioni che vengono presentate come molto plausibili, il modello, valido per l’economia positiva possa essere impiegato anche per rispondere a problematiche normative. In altri, invece, viene esplicitata una distinzione precisa, il modello è valido in economia positiva, mentre viene sottolineato che domande di tipo normativo coinvolgono considerazioni di carattere etico e filosofico, tuttavia anche in questi testi non vi è chiarezza su cosa il modello descriva anche solo da un punto di vista positivo. Infatti è di fondamentale rilevanza capire se il modello serva per descrivere i comportamenti e le scelte dei consumatori “così come avvengono” o descriva anche gli stati raggiunti dagli individui “così come sono”. In altri ancora, le problematiche riguardo il campo di applicabilità e la distinzione tra economia normativa e positiva non vengono nemmeno menzionati. Vedremo anche come la terminologia utilizzata nella descrizione del modello possa indurre facilmente ad una interpretazione semplicistica ma fuorviante delle categorie concettuali utilizzate.
Nello sviluppo del lavoro ci soffermeremo anche su numerose fonti che utilizzano il modello Arrow-Debreu e/o gli assunti di razionalità che ne costituiscono le fondamenta come base teorica per tecniche di misurazione dell’impatto di politiche pubbliche, i vari metodi di calcolo del surplus sociale e del consumatore, o per tecniche di rilevazione delle preferenze e misurazione del valore economico di beni pubblici, metodi c.d. di “contingent valuation” ampiamente utilizzati per la misurazione del valore economico di beni pubblici, nel campo dell’economia ambientale e nel campo dell’economia sanitaria. Lo scopo di questo lavoro è mostrare come numerose evidenze sperimentali mettano in discussione la possibilità di utilizzo degli assunti di razionalità anche solo come approssimazione del comportamento umano e come le conclusioni che ne derivano portano ad alcuni ripensamenti sulle categorie concettuali associate a variabili formali nel modello Arrow-Debreu sollevando dei dubbi sull’apporto che il modello possa fornire come supporto decisionale per questioni di economia normativa e sul suo reale ambito descrittivo.